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Il primo ministro Netanyahu, “Siamo in guerra”

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Il segretario generale della CGIL Landini, “Questa è la piazza che vuole unire tutto ciò che è diviso”

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Giovedì, 13 Luglio 2023 06:17

Sciopero trasporti. Un commento fuori dal coro.

Durante i mesi estivi ormai gli italiani, ma anche i turisti di altre nazionalità, hanno fatto il callo alle speciose argomentazioni dei sindacati dei trasporti.

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Venerdì, 23 Giugno 2023 05:59

"Il canto della sirena" e "Ulisse" che farà? 

L'unità dei riformisti può essere compromessa dal canto della sirena "Elly"? C’è un "Ulisse" che sembra attratto dall'isola del PD. Il commento di Luigi Angeletti, un trascorso da sindacalista e attento osservatore della politica nazionale. 

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Domenica, 18 Dicembre 2022 14:58

A Bruxelles i “nipotini di Poggiolini”

Un Gran Can-Can per 1,5 milioni di euro. Aspettiamo che vengano invece incastrati i “Figliocci” in linea diretta di “sangue” con gli ascendenti di Poggiolini e della sua Lady che avevano raggranellato ben 26 milioni di Euro distribuiti tra un “Pouf” salottiero e un polveroso cassettone ritrovato 10 anni dopo.

Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 11 Dicembre 2022 10:17

I Guastatori

 

“… infine è tornato il tempo della lotta, quella dura, pura e sacrosanta. La lotta che da tempo non vedevamo più, quella volgare e quella sindacale. Attendiamo il ritorno delle sardine, che non sapevamo potessero andare in letargo, ma che presto, come le marmotte a fine inverno, torneranno a svegliarsi e a richiamare l’attenzione su un futuro brillante.

Pubblicato in Politica Emilia

Il mercato degli affidi vale dai 3 ai 5 miliardi. A farne le spese dei poveri bambini e dei genitori in difficoltà, non sempre nella indisponibilità di assolvere a pieno al loro ruolo genitoriale. Poveri e espropriati dell’unica ricchezza rimasta: l’affetto.
  
di Lamberto Colla Parma  21 luglio 2019 -

Sconcerta come il caso di “Bibbiano” non occupi più spazi televisivi o giornalistici in generale. Sparito, sublimato nel “cloud” elettronico senza lasciar più tracce.

Le ormai note “campagne di distrazione di massa”, compiute con il supporto del “demenzial reality di turno“ e la creazione di casi diplomatici o politici inesistenti, come se fossero l’ultima spiaggia per il governo in carica, stanno conquistando ogni spazio utile di informazione.

Insomma a occupare gli enormi spazi dell’informazione sono sempre le stesse cose, trite e ritrite, mostrate o commentate via via da tutti, terze, quarte e quinte linee dei movimenti, tutti con il medesimo foglietto consumato che si passano per rilanciare i medesimi proclami di regime contro quello o quell’altro o quella o quell’altra posizione governativa.

Commenti banali, inutili, il cui spessore politico è lo specchio della capacità critica di questo Paese, dove gli ignoranti vanno avanti e i bravi vanno via o lavorano come “schiavi” per sostenere la baracca.

C’è poi un terza parte che, troppo frequentemente, riemerge ma che puntualmente torna rapidamente nel dimenticatoio. Quelli dal mostruoso cumulo di peli sullo stomaco che non han pietà dei più deboli, degli anziani, dei profughi o dei bimbi e sfruttano per sé i sostegni destinati a queste persone in difficoltà.

Delle ONG e delle ONLUS che sfruttano i profughi ormai è cosa consacrata, mentre l’orrendo caso di Bibbiano ha riacceso i riflettori sul “mercato dell’affidamento”. Già il disgustoso caso del “Forteto” (1978) era caduto nell’oblio troppo presto. Giusto per memoria, all'interno della struttura si commisero abusi psicologici e sessuali nei confronti di minori e disabili che erano stati dati in affidamento dal Tribunale dei minori alla comunità.

Invece, nel 2013, a Mattino 5, in studio, ospite di Federica Panicucci, l'avv. Francesco Morcavallo Giudice del Tribunale dei minorenni di Bologna, interviene a spiegare lo scandalo del “mercato dell’affido”, lasciando sconcertata la povera Panicucci, incredula di quello che stava ascoltando. In un drammatico passaggio, l’avvocato in studio, sottolinea come “le cause siano di tipo economico e di controllo sociale. Questi bambini che vengono sottratti alle famiglie entrano in un circuito di mercato, il mercato degli affidamenti. “ Un interesse economico, ha continuato l’avvocato Morcavallo, enorme che vale tra 1,5 e 2 miliardi di euro. In un recentissimo intervento il dottor Meluzzi invece quantificava in almeno 5 i miliardi che gravitano su questo immorale mercato.

Ciononostante, a 6 anni di distanza dalla limpida pubblica denuncia dell’avvocato Francesco Morcavallo, l’atroce realtà è emersa a Bibbiano ma c’è da crederci potrebbe essere un fenomeno ben più diffuso di quanto si possa immaginare. Uno scandalo nazionale da far accapponare la pelle. E perciò, a titolo strettamente conoscitivo, val la pena di ascoltare il dibattito registrato da Radio Radicale lo scorso 18 luglio “Figli sottratti, angeli e demoni, un omicidio non dei corpi ma delle anime”.

Ebbene, di questa orrenda schifezza non se ne parla più. Tutte le forze politiche dovrebbero fare quadrato su una vicenda dai risvolti “horror” come questa punta dell’iceberg di “Bibbiano” e invece è calato il silenzio quasi assoluto. Solo qualche libero post sui social richiama l’attenzione e chiede chiarimenti, ovviamente inascoltati.

La stampa di regime tace e il popolo bue soffre delle vicende drammatiche dei concorrenti di “Temptation Island” e... Buonanotte!
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Mattino 5 - 2013 - in studio, ospite di Federica Panicucci, l'avv. Francesco Morcavallo Giudice del Tribunale dei minorenni di Bologna:
https://www.facebook.com/578787435861540/videos/717962691995463/ 

Radio Radicale 18 luglio: https://www.radioradicale.it/scheda/579780/convegno-sui-figli-sottratti-angeli-e-demoni-un-omicidio-non-dei-corpi-ma-delle-anime

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Domenica, 14 Luglio 2019 06:55

Forse Trump non è un “Orco”.

Primi spiragli di luce. Il Wall Street Journal inizia a narrare la verità su Trump e sui suoi predecessori e lo storico corrispondente dagli USA di Repubblica, Federico Rampini, analizza gli errori della sua sinistra e invita a cambiare strategia. Verità e dialogo possono risollevare il mondo.

di Lamberto Colla Parma 14 luglio 2019 -
In diverse circostanze avevamo segnalato i successi della politica di Trump. Oltre alla sua naturale antipatia, arroganza e tweet devastanti, vi sono i successi. Obiettivi conseguito contro tutto e tutti, combattendo anche contro i propri alleati e uomini di fiducia che, soprattutto nel primo periodo di mandato, ha sostituito quasi quotidianamente.

La stampa, tutta, avversa a ogni suo lontano pensiero e pronta a screditarlo con ogni mezzo, dal tradimento della Patria alla violenza sessuale, Trump ha incarnato il male assoluto.

Niente da fare, coriaceo, ha proseguito con la sua linea politica tutta incentrata sul lavoro e sulla centralità degli americani e quindi degli USA.

I risultati erano sotto gli occhi di tutti ma nessuno voleva vederli. Tutti a fomentare negatività e a sottolineare la sua idea del muro col Messico e quindi a esaltare la sua presunta  fobia per l'immigrato.

Peccato però che il muro lo avevano iniziato i democratici, Obama e il suo predecessore, così come la marchiatura dei giovani è una pratica dei messicani davanti alla porta d'uscita e non degli statunitensi all'ingresso della grande nazione a stelle e strisce.

Mentre a Obama venne consegnato il Nobel per la Pace nonostante continuasse a bombardare in giro per il mondo generando milioni di profughi, Trump viene raccontato come un orco nonostante non abbia sparato un solo colpo di pistola.

Alla fine non è la sola Gazzetta dell'Emilia a accorgersi e segnalare, peraltro da molto tempo, le incongruenze e le falsità strumentali ma anche lo stesso prestigioso "Wall Street Journal" che pochi giorni orsono scriveva che "Le politiche di Trump stanno aiutando i lavoratori americani più di quanto non abbia fatto Obama" e ponendo l'attenzione sulle enormi falsità, supportate e riscontrate da dati numerici e economici. "la vostra 'narrazione' di un'America come un incubo di dickensiana ineguaglianza", ovvero dove i ricchi diventano più ricchi e tutti gli altri stanno peggio, non corrisponde al vero.

L'Editorial Board del Wsj, il comitato che riunisce i capi e gli opinionisti del giornale e che ne elabora la linea editoriale - sottolinea il fatto che sia "ora di svegliarsi dall'economia di Barack Obama e di ammettere che tanti americani stanno prosperando grazie alla crescita più rapida e al mercato del lavoro più competitivo creati dai cambiamenti politici del 2017". I dati ben raccolti e comprensibili sono riportati dall'AGI nell'articolo a firma di Alessandro Galliani e perciò ne consigliamo la lettura.

Poco prima era stato lo storico corrispondente dagli USA, Federico Rampini, a fare "outing" richiamando la sinistra alla realtà dei fatti. Nel suo libro "La notte della Sinistra" edito da Mondadori scrive
"Negli Stati Uniti, infatti, anche la sinistra di governo ha adottato maniere piuttosto dure contro l'ingresso di stranieri illegali. E già molto prima di Obama, l'altro suo
predecessore democratico aveva fatto costruire un pezzo di Muro al confine col Messico. Pure in questo caso, sembrano colpiti da amnesia tutti coloro che associano il Muro esclusivamente a Trump. Certo, è lui ad averne fatto un simbolo e uno slogan da urlare nei comizi elettorali. Quelli prima di lui erano stati più abili, o più discreti, o più ipocriti? Fatto sta che qualsiasi turista può andare a visitare, da un quarto di secolo in qua, quell'altissima fortificazione in muratura che nel 1994 il democratico Bill Clinton fece costruire in California, a sud di San Diego, per prevenire l'ingresso di narcotrafficanti da Tijuana. Poi il tratto più lungo (ben 1000 chilometri) di barriera fortificata e armata lungo la frontiera venne innalzato durante la presidenza di George W. Bush, ma con l'approvazione bipartisan: votarono a favore molti democratici.
È istruttivo anche confrontare i dati sugli arresti di migranti senza permesso fermati mentre attraversavano la frontiera meridionale degli Stati Uniti: in diminuzione sotto Trump, visto che furono 397.000 nel 2018, contro una media di 413.000 all'anno durante l'amministrazione Obama; il massimo di 1,6 milioni di arresti fu raggiunto nel 2000 sotto Clinton. Dunque Obama e Clinton – ambedue rieletti per un secondo mandato – rappresentavano una sinistra che su questo tema preferiva stare dalla parte della legge. Poi è arrivato Trump, che ha il dono della provocazione e con i suoi eccessi riesce a radicalizzare un po' tutti, la destra e la sinistra. Ogni tanto, però, le sue trovate sono astute. Per esempio quella sera dell'8 gennaio 2019 in cui, parlando alla nazione per difendere la sua proposta di Muro (in realtà poche centinaia di chilometri aggiuntivi, assai meno di quelli già esistenti), ha menzionato la cinta che circonda la nuova casa dei coniugi Obama a Washington: «I politici che si circondano di quelle protezioni, non lo fanno perché odiano chi sta fuori, ma perché amano chi sta dentro»."

Insomma, alla luce di queste due illuminanti posizioni, forse sarebbe meglio che le "sinistre" italiane e non solo, uscissero dalle loro torri d'avorio, abbandonassero i grandi finanzieri e tornassero a svolgere la loro politica sociale confrontando le idee e collaborando per il bene degli italiani e non solo dei migranti.

Che i veri "fascisti" siano loro? Chissà, forse sì, forse no; forse sarebbe opportuno superare queste semplicistiche definizioni in grado di creare conflitti e impermeabilizzare i dialoghi.

Sempre Federico Rampini, in un articolo del 3 marzo 2019 a firma di Antonio Socci invitava a "smetterla di «raccontarci che siamo moralmente superiori e che là fuori ci assedia un' orda fascista". Invita anche a smetterla "di infliggere ai più giovani delle lezioni di superficialità, malafede, ignoranza della storia. Si parla ormai a vanvera di fascismo, lo si descrive in agguato dietro ogni angolo di strada, studiando pochissimo quel che fu davvero... Si spande la retorica di una nuova Resistenza, insultando la memoria di quella vera (o ignorandone le contraddizioni, gli errori, le tragedie)".

Se non si cambia atteggiamento, non si cambia l'Italia e tutti sprofonderemo nelle volontà di altri.

https://www.gazzettadellemilia.it/politica/item/21183-i-risultati-che-non-ti-aspetti.html 

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