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Quartiere Cittadella – Frazione di Pilastrello contrasto allo spaccio. Perquisita un'abitazione con 3 nigeriani: 1 arresto e 2 denunce a piede di libero

Parma: Continua l'attività di contrasto allo "spaccio di strada" da parte della Polizia di Stato. Uno spacciatore nigeriano è stato arrestato e altri due connazionali denunciati.
Nell'abitazione rinvenuta sostanza stupefacente, parte della quale, già confezionata e pronta per la cessione.
Un continuo e ininterrotto via vai nella zona, da questa segnalazione dei residenti e degli avventori del "Pilastrello Village" nella frazione di Pilastrello a Parma sono partiti i servizi di osservazione effettuati dal personale della Squadra Mobile, che hanno consentito di individuare ed identificare alcuni dei soggetti alcuni già noti per reati in materia di spaccio di sostanze stupefacenti in uno stabile adibito ad uffici commerciali.

Sulla scorta di questi riscontri, nella mattinata di ieri, gli uomini della Sezione Antidroga, hanno proceduto alla perquisizione presso la predetta abitazione dove, al momento dell'accesso, sono stati rintracciati 3 cittadini nigeriani nessuno dei quali residenti a Parma, identificati in OKODOGBE Jeffrey classe '93 , e EFOSA Eric classe '98 e IGENE Thompson classe '90.

Nel corso dell'attività al fine di eludere il controllo di identificazione OKODOGBE Jeffrey, si dava ad una precipitosa fuga nelle laterali dell'area commerciale e successivamente in via Montepelato ove veniva raggiunto dagli operatori che con non poca faticava lo bloccavano.

Successivamente si portavano nell'immobile occupato da altri connazionali e rinvenivano all'interno della camera di OKODOGBE Jeffrey e dal connazionale EFOSA Eric 06 sacchetti di colore nero con all'interno 17,7 grammi di sostanza stupefacente del tipo Marijuana.

In un'altra stanza occupata da IGENE Thompson venivano sequestrati 8 involucri in cellophane contenenti Cocaina del pesocomplessivo di grammi 13,5 e un bilancino di precisione

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In esecuzione di ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP di Parma, i Carabinieri Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Parma hanno tratto in arresto tre soggetti nigeriani, ovvero:
• OGBEBOR Ikhide, classe 1997;
• UDOJBA Akhere, classe 1985;
• ENEBHOFOH Stanley, classe 1992
gravitanti su Parma in relazione ad un traffico illecito di cocaina, ceduta ad una pluralità di soggetti in un arco temporale che va dal 2015 sino al marzo 2019.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno permesso di accertare una mole di spaccio pari ad oltre 2.600 dosi per un valore economico stimato in oltre 105.000,00 euro.
L'arresto in flagranza di OGBEBOR Ikhide ad opera dei Carabinieri del N.O.R. di Parma avvenuto in data 21.01.2019 per resistenza a pubblico ufficiale aveva evidenziato, anche durante la permanenza del prevenuto negli uffici della P.G., il quantitativo di telefonate e/o sms ricevuti da assuntori per l'acquisto d sostanza stupefacente. Del resto anche in data 13.02.2019, in sede di esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere disposta in aggravamento delle violazioni alla misura di dimora nel comune di Parma, il predetto veniva trovato in possesso di sostanza stupefacente di tipo cocaina.

In data 04.03.2019, in sede di controllo nei confronti di UDOJBA Akhere, ristretto in regime di arresti domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di cocaina commessi in data 05.11.2018, i Carabinieri del N.O.R. di Parma, presso l'appartamento del predetto, trovavano ENEBHOFOH Stanley in possesso di un involucro termosaldato contenente cocaina; in tal modo si acquisivano elementi per ritenere che quest'ultimo fosse il c.d. "cavallino" di UDOJBA Akhere.
Mediante le indagini avviate prontamente sono stati identificati oltre 30 assuntori, soggetti per lo più giovani, in alcuni casi anche minorenni, dalle cui dichiarazioni è stato possibile rilevare i dettagli, i tempi e i modi con cui, nel corso degli anni, avevano acquistato la droga, nonché le quantità e le correlate somme pagate per la droga oggetto di compravendita; con tale percorso investigativo sono stati pertanto acquisiti ulteriori elementi a carico dei venditori, odierni indagati.

E' emerso pertanto un grave quadro indiziario a carico dei tre suddetti soggetti in relazione a cessioni che, benchè in quantitativi di volta in volta non rilevanti, sono stati caratterizzati da una estensione temporale abbastanza lunga e reiterata dal punto di vista numerico.
Le modalità di smercio hanno consentito dunque di configurare i prevenuti come dediti allo spaccio "su strada", limitato a zone ben definite del territorio parmigiano, denotando un'organizzazione rudimentale e la mancanza di mezzi sofisticati per la perpetrazione delle condotte illecite.

Si tratta dell'ennesima indagine che non si è fermata alla mera attività di sequestro occasionale, ma che ha impegnato la Polizia giudiziaria nel tentativo di ricostruire in maniera più capillare e scientifica possibile l'attività di spaccio effettuata nel territorio di Parma.

 

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Domenica, 05 Maggio 2019 11:43

In volo verso casa. Nigeriana espulsa

Cittadina Nigeriana con precedenti per spaccio ed irregolare: espulsa con viaggio aereo per la Nigeria.

Parma 5 maggio 2019 -  l'Ufficio immigrazione ha posto in essere un'attività finalizzata all'espulsione di una cittadina nigeriana classe 82' con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti. La donna che appunto aveva in passato compiuto delitti inerenti lo spaccio, poiché diventata irregolare sul territorio nazionale, è stata attenzionata dall'Ufficio Immigrazione della Questura di Parma, che l'ha rintracciata e ne ha gestito gli aspetti di natura amministrativa finalizzati alla sua espulsione dall'Italia. Tradotto, il Questore ha disposto l'accompagnamento in frontiera della donna.

Qualche giorno fa dopo l'organizzazione del viaggio la cittadina extracomunitaria è stata accompagnata presso la frontiera di Milano Malpensa per essere posta su di un aereo con direzione Nigeria. Tuttavia l'operazione è divenuta impossibile quando la donna prima di salire sull'aeromobile ha opposto resistenza all'imbarco tentando di spogliarsi completamente proprio sotto la pancia dell'aeromobile. A quel punto, il comandante dell'aereo ha rifiutato il suo imbarco e gli agenti della polizia di Stato sono stati costretti a riportare la donna a Parma.

Nonostante la resistenza opposta dalla donna rispetto alla sua effettiva espulsione, la donna, sarà comunque riaccompagnata in frontiera e questa volta, scortata da uomini della polizia di Stato per tutto il viaggio di sola andata, sino in Nigeria.

L'attività pur se particolarmente onerosa e complessa viene portata a compimento anche se i soggetti tentano di non far compiere l'attività espulsiva. Per l'occasione il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha autorizzato la scorta internazionale, unico modo per garantire l'effettiva espulsione della nigeriana.

I soggetti pericolosi continuano ad essere allontanati con grande impegno dalla Questura, che pone in essere sforzi anche di natura straordinaria.
Proprio oggi per altro, come ricordato da un comunicato di ieri, un cittadino del Marocco, gravato già da precedenti espulsioni, nonché precedenti di polizia per furti aggravati, danneggiamenti e minacce, quindi particolarmente pericoloso, è stato accompagnato a Brindisi in attesa di essere fatto salire su un volo con direzione Rabat (Marocco).

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Martedì, 12 Marzo 2019 10:17

Nigeriano abusava di una connazionale di 8 anni

I Carabinieri di Parma Oltretorrente hanno dato esecuzione ad un'ordinanza del Gip di Parma dell'08.03.2019 di applicazione della misura degli arresti domiciliari nei confronti del cittadino nigeriano I. A., classe 82, residente a Parma, poiché con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, avrebbe abusato sessualmente di una minore connazionale.

In particolare, le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, sono scaturite dalla querela dello scorso dicembre della madre della minore cl. 2010, che, in tre distinte occasioni, avrebbe subito violenze dall'arrestato. La min ore è riuscita a descrivere in modo inequivocabile, seppur utilizzando un linguaggio sibillino, le azioni perpetrate nei suoi confronti dal connazionale all'interno del bagno del negozio di cui è proprietario. La bambina sarebbe anche stata minacciata di non riferire alla madre quanto accaduto per evitare una ramanzina.

Il consulente tecnico nominato dal PM della Procura ha espresso un giudizio positivo in merito alle capacità cognitive superiori della minore e del suo narrato, che "non nppnre organizzato in script narrative e risulta informatvo in amerito a episodi spazialmente e temporaneamente definiti".

In particolare, condividendo in pieno l'impostazione della Procura di Parma, il Giudice ha ritenuto che, "le condotte poste in essere dall' indngato nei confronti delan minore integrano il delitto di cui all'art. 609 bis c.p., posto che l'indagato in essere atti repentini, compiuti improvvisamente all'insaputa della minore, in modo da poterne prevenire la manifestazione di dissenso e comunque ha continuato a compiere atti sessuali nnclte a fronte del dissenso manifestato dalla bambina"
Inoltre l'arrestato non ha mostrato alcuna remora nel compiere più volte atti sessuali nei confronti di una bambina di soli anni 8, approfittando del rapporto di fiducia instauratosi con la minore, giu ngendo più volte a portarla in bagno per compiere gli abusi sessuali.

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Nel corso della nottata, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino nigeriano di 29 anni, con precedenti di Polizia, per il reato di furto aggravato ai danni del mercatino dell'Associazione Onlus "Porta Aperta" di via San Cataldo.

L'uomo, sorpreso da personale addetto alla sorveglianza e da un dipendente dell'Associazione mentre si trovava ancora all'interno della struttura, era riuscito ad entrarvi aprendosi un varco nella tettoia per poi impossessarsi di numerosi capi di abbigliamento in vendita presso il mercatino e danneggiare un distributore automatico, dal quale aveva asportato varie monetine occultandole all'interno di un calzino.

Accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti, il nigeriano è stato trattenuto presso le celle di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.
La merce sottratta è stata restituita all'Associazione.

Modena 20 febbraio 2018 - 


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Il "Commissario Mascherpa" alle scuole Cavedoni di Sassuolo e Montanari di Mirandola
Ultima tappa per il "Commissario Mascherpa", che questa mattina ha incontrato gli studenti dell'istituto secondario di I grado "Cavedoni" di Sassuolo e la scuola primaria "Montanari" di Mirandola.

Il progetto/concorso della Polizia di Stato "PretenDiamo legalità, a scuola con il Commissario Mascherpa" ha avuto grande successo sul territorio modenese: numerose le scuole, anche della provincia, che hanno deciso di aderire all'iniziativa, favorendo la promozione della cultura della legalità nell'ambito delle attività didattiche.

Relatori il dott. Fabio Pecoraro e l'Ispettore Capo Andrea Campagnoli, che hanno invitato i giovani studenti a riflettere sul tema del rispetto delle regole, sulla necessità di essere responsabili e consapevoli delle proprie azioni e sul significato di coscienza civile. Bullismo, cyber-bullismo e pericoli del web altri temi trattati che hanno suscitato grande interesse tra l'uditorio.

Entro la metà di marzo, le scolaresche dovranno realizzare i propri elaborati che potranno concorrere anche a livello nazionale. Chi si aggiudicherà quest'anno il titolo di vincitore? Al momento non ci rimane che congedarci, augurando "buona fortuna" agli studenti modenesi. Che vinca il migliore!

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Nel primo pomeriggio di sabato personale della Squadra Volante è intervenuto a seguito di segnalazione di un'avvenuta aggressione in via Francesco CRISPI quando un nigeriano ha chiesto soccorso su linea 112NUE perché minacciato da cinque connazionali, uno dei quali armato di cacciavite.

L'immediato intervento di personale della Squadra Volante e di personale Polfer ha consentito di bloccare tre dei cinque soggetti responsabili dell'aggressione in danno di un nigeriano di 27 anni in regola con le norme sul soggiorno. Uno dei tre fermati è risultato non in regola con le norme sul soggiorno e sono stati avviati gli accertamenti amministrativi del caso da parte dell'Ufficio Immigrazione. I tre fermati hanno 23,24 e 25 anni, sequestrato anche il cacciavite utilizzato per la minaccia. In corso gli accertamenti sul movente.

Sempre nella giornata di ieri la Squadra Volanti ha indagato a piede libero altri due cittadini stranieri, un nigeriano e un albanese, in quanto non in regola con le norme sul soggiorno rintracciati nel corso degli ordinari servizi di pattugliamento sul territorio cittadino.

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Domenica, 11 Febbraio 2018 08:38

Due pesi e due misure. Emmanuel V/S Pamela

Laura Boldrini e Maria Elena Boschi erano presenti al funerale di Emmanuel Chidi Nnamdi, il nigeriano 36enne ucciso a Fermo ai primi di luglio 2016. Istituzioni silenziate e, salvo quello della Meloni, nessun messaggio di cordoglio è giunto ai familiari di Pamela Mastroprietro, forse uccisa e fatta a pezzi da uno o più nigeriani.

di Lamberto Colla Parma 11 febbraio 2018 -
Quello di Emmanuel Chidi Nnamdi era diventato un caso nazionale soprattutto dopo che alti rappresentanti delle istituzioni gridarono il loro sdegno contro l'"omicidio razzista". Laura Boldrini e Maria Elena Boschi, oltre a una nutrita delegazione di Sinistra Italiana, andarono a Fermo per partecipare al funerale del 36enne nigeriano morto a seguito di una rissa dove aveva avuto la peggio. "Sono qui per rassicurare gli Italiani" aveva dichiarato la Presidentessa della Camera (video Vista).

Un anno e mezzo dopo, sempre nelle Marche, questa volta a Macerata, una giovanissima ragazza, Pamela Mastropietro, scompare dalla comunità nella quale tentava di riabilitarsi e viene trovata, due giorni dopo, fatta a pezzi dentro a due trolley con molti organi interni mancanti, forse utilizzati per riti voodoo.

Le indagini conducono a un nigeriano, Innocent Oseghale, dove all'interno della sua abitazione sono stati trovati i vestiti di Pamela e tracce di sangue.

Un'atrocità che grida vendetta e che si è purtroppo materializzata con Luca Traini, un improvvisato giustiziere che è andato a scaricare una trentina di pallottole contro la comunità africana maceratese, ferendone almeno 6, "Quando era tutto finito e avevo vuotato ormai i caricatori, - ha confessato Luca Traini - sono andato a Pollenza. Mi sono fermato con l'auto proprio nel luogo dove avevano ritrovato le valigie con i poveri resti di Pamela e là sono rimasto, per qualche minuto, in raccoglimento. L'avevo appena vendicata, sparando trenta colpi. E ci tenevo a dirglielo..."

Grazie a quest'epilogo psicodrammatico le attenzioni mediatiche e politiche si concentrano sul Traini, sulle sue letture "naziste" e della povera Pamela ci si dimentica o si finge di dimenticarsi.

E' Giorgia Meloni la prima a infuriarsi per la latitanza delle alte cariche dello Stato, troppo impegnati a "stemperare" i toni, come ha indicato di fare il Presidente Sergio Mattarella e a organizzare manifestazioni antifasciste e antirazziste.

Ma dal partecipare ai funerali di un nigeriano, di cui si scoprì essere membro effettivo della setta Black Axe i cui vertici erano seduti, poche panche dietro la Boldrini e la Boschi, alla totale assenza, compresa quella privata, il passo è troppo lungo.

Le parole e forse ancor più i silenzi possono ferire ancor più delle armi.

Un atteggiamento che, anziché stemperare gli animi, alimenta sempre più il disagio delle comunità native, di quegli italiani che, come i maceratesi, si sE allora la tensione sociale sale e prima o poi si arriverà agli scontri tribali.

Quanti Traini dobbiamo attendere di arrestare prima di comprendere che va salvaguardata la sicurezza e difesi i diritti di tutti?

E' ora che la politica si cali nella realtà della società, che acquisisca le reali percezioni di insicurezza e disagio dei cittadini; quelli che lavorano per campare e spesso campano solo per tentare di dare un futuro migliore ai propri figli.

La "gente comune" ormai non ne può più, dei nigeriani e affini, ma nemmeno dei populisti, perbenisti e per di più radical chic.

Video Funerale FERMO: https://youtu.be/Rz0d2ggdyRE 

(per restare informati - editoriali )

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