Mercoledì, 08 Febbraio 2023 06:14

Il più grande sciopero nei 75 anni di storia del NHS. In evidenza

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Il segretario generale dell'RCN Pat Cullen, “Una tragica giornata per l'assistenza infermieristica”

Di Flavia De Michetti Roma, 6 febbraio 2023 (Quotidianoweb.it)  - Oggi, in Inghilterra, è iniziato il più grande sciopero della storia del Servizio Sanitario, con le mobilitazioni degli infermieri e degli addetti alle ambulanze, mentre i servizi sono ridotti al minimo negli ospedali.

Queste figure professionali avevano scioperato separatamente dalla fine dello scorso anno. Quello di oggi, invece, ha coinvolto entrambi e si parla del più grande sciopero degli ultimi 75 anni, segnando la settimana più clamorosa nella storia del NHS.

Il Servizio Sanitario Nazionale, in queste ore, si trova sotto un’estrema pressione, con milioni di pazienti in lista d'attesa per le operazioni e migliaia, ogni mese, che non ricevono cure di emergenza con tempistiche adeguate.

Il Royal College of Nursing (RCN) ha affermato che 10 anni di misera retribuzione hanno, con ogni probabilità, contribuito al fenomeno di abbandono della professione da parte di decine di migliaia di infermieri (secondo alcune stime 25mila solo nell'ultimo anno), con conseguente carenza di personale e un inevitabile impatto negativo sui pazienti.

Inizialmente, l’RCN ha chiesto un aumento salariale del 5% rispetto all'inflazione, ma il sindacato e il Governo, dopo settimane di incontri e colloqui, non sono riusciti a giungere a un accordo.

Nel frattempo, anche migliaia di lavoratori delle ambulanze, rappresentati dai sindacati GMB e Unite, hanno dichiarato di essere pronti ad unirsi alle manifestazioni e agli scioperi.

Nei giorni scorsi, il Primo Ministro del Regno Unito Rishi Sunak, rilasciando un’intervista al canale televisivo britannico TalkTV, ha spiegato che "vorrebbe dare agli infermieri un massiccio aumento di stipendio, ma il Governo ha dovuto affrontare scelte difficili, finanziando il servizio sanitario nazionale in altre aree, come le attrezzature mediche e le ambulanze”.

Gli operatori sanitari invocano, infatti, un aumento salariale per l’adeguamento degli stipendi alla peggiore inflazione in Gran Bretagna degli ultimi quattro decenni, in relazione alla dura linea perseguita dal Governo conservatore di Rishi Sunak, il quale afferma che ciò sarebbe insostenibile e causerebbe ulteriori aumenti dei prezzi e, di conseguenza, aumenterebbe i tassi di interesse.

Circa 500.000 lavoratori hanno organizzato scioperi già a partire dalla scorsa estate, sollecitando il Primo Ministro Rishi Sunak affinché ponesse fine ai diverbi e limitasse i disagi relativi ai servizi pubblici, riferendosi anche alle ferrovie e alle scuole.

Il sindacato del Royal College of Nursing ha chiesto, dunque, a Sunak di far sì che lo sciopero si concluda al più presto, offrendo pagamenti significativi.

Nel frattempo, sono inevitabili i disagi che si sono creati tra i pazienti e il Servizio Sanitario Nazionale, ha invitato i cittadini a usufruire dei servizi di emergenza solo in caso di estrema necessità e a presentarsi agli appuntamenti, a meno che non siano stati annullati. In ogni caso, saranno inevitabili interruzioni e ritardi.

Non mancano le preoccupazioni tra i vertici sanitari nei confronti di coloro che hanno bisogno di cure d'urgenza. Il Governo ha riconosciuto, infatti, la gravità della situazione e il Ministro della Sanità, Steve Barclay ha dichiarato che "Nonostante le misure di emergenza messe in atto, gli scioperi guidati dai sindacati delle ambulanze e degli infermieri di questa settimana comporteranno inevitabilmente ulteriori ritardi per i pazienti che stanno già affrontando attese più lunghe per i ritardi nelle cure accumulati già a causa del Covid".

Inoltre, il Segretario Generale dell'RCN Pat Cullen ha dichiarato al notiziario televisivo BBC Breakfast che “lo sciopero ha segnato una tragica giornata per l'assistenza infermieristica" e ha aggiunto, "Dobbiamo difendere il nostro servizio sanitario, dobbiamo trovare un modo per rivolgerci agli oltre sette milioni di persone che sono in lista d'attesa. Come lo faremo? Non con 50.000 posti vacanti, una cifra che aumenta di giorno in giorno".

In Galles, gli infermieri e alcuni operatori delle ambulanze hanno annullato gli scioperi poiché stanno ancora esaminando le offerte salariali del Governo gallese.

I dati che vengono indicati sugli stipendi e sull'inflazione suggeriscono che queste reazioni non erano imprevedibili. Gli stipendi lordi annuali degli infermieri ospedalieri nel Regno Unito, infatti, sono aumentati del 10% in termini nominali, ma, tra il 2010 e il 2019, sono diminuiti del 6% in termini reali, secondo un’analisi pubblicata dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).

Molti scioperi e proteste si sono verificati anche in altri Paesi, vediamo quali.

In Spagna, migliaia di operatori sanitari, compresi i medici che lavorano nei servizi di emergenza, hanno scioperato nel mese di novembre. Oltre a un notevole aumento dei loro stipendi, hanno richiesto più personale e più risorse.

In Francia, a giugno, gli operatori sanitari si sono uniti alle proteste in diverse città con richieste simili a quelle già elencate e, in Germania, i medici hanno scioperato a marzo.

Nello stesso mese, in Turchia, il personale sanitario ha scioperato per migliori condizioni salariali e lavorative e nel mese di luglio, sono anche scesi in piazza in diverse città turche per chiedere maggiori azioni per prevenire casi di violenza, dopo che un cardiologo è stato ucciso da un parente di un paziente.

Secondo l'Associazione Medica Turca (TTB), negli ultimi dieci anni migliaia di medici turchi hanno lasciato i loro posti per lavorare all'estero, in particolare nei Paesi occidentali.

Altre agitazioni sono previste in numerose parti dell'Inghilterra nei prossimi giorni.