Venerdì, 17 Giugno 2022 06:51

Un Pride che si nutre d’amore e rifiuta l’odio In evidenza

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Di Raffaele Crispo e Elvis Ronzoni Parma, 16 giugno 2022 - Mancano poche ore per la celebrazione del primo storico Parma Pride e già da alcuni giorni gli “haters”, gli odiatori via social, si sono scatenati contro una delle manifestazioni più libere, democratiche ed inclusive della nostra città.

Infatti, scorrendo le pagine Facebook ci si può imbattere in frasi e commenti omofobi, retrogradi che non fanno altro che alimentare odio e disprezzo nei confronti del popolo omobitransessuale.

Espressioni assurde come “bisogna preoccuparsi dei bambini” o “gli omosessuali erano nelle liste elettorali maschili o femminili?” o “d’ora in poi bisogna proteggersi il fondoschiena” non fanno altro che mostrare la cattiveria e l’ignoranza di talune persone che sanno solo offendere perché odiano chi è diverso. Qualcuno ha scritto che gli omosessuali pretenderanno che il giorno del Pride sia segnato come festivo sul calendario o che l’esibizionismo di certe manifestazioni spinge alle discriminazioni e all’omofobia; ma, c’è anche chi invita tutta la cittadinanza ad andare al mare e chi si augura una violenta grandinata sul Pride cittadino.

Finora il dibattito elettorale aveva distratto e tenuto impegnati questi “fini pensatori” e pertanto non si erano ancora letti commenti e valutazioni assurde e retrograde circa il Pride ma tutto questo odio non fa altro che rafforzare la convinzione che serve sempre più un impegno marcato e deciso contro l’omobitransfobia e che ben fa il popolo rainbow a non indietreggiare nemmeno di un passo quando si parla di diritti civili e di libertà. Occorre avere la barra ben dritta, essere equilibrati ed avere ben chiari gli obiettivi e i traguardi.

Gettare benzina sul fuoco che da sempre arde circa lo scontro sulle tematiche LGBTIQ+ produce solo altro odio e disprezzo favorendo un’involuzione della società e della sua cultura che dovrebbe essere sempre più inclusiva e rispettosa nei confronti di tutti.

 Non è scrivendo frasi ingiuriose che si risolvono i problemi e ci si chiariscono le idee ma in tal modo si manifesta l’ignoranza e la paura per ciò che è diverso non solo in termini sessuali ma anche sotto il profilo razziale.

Giustamente il nostro Pride si intitola “nutriamo l’amore perché è contro ogni forma di odio e di disprezzo e si prefigge di abbattere infondati pregiudizi ed assurdi stereotipi. L'invito è a partecipare mostrando con i gesti e le azioni che le offese e le ingiurie non hanno fondamento e che nei fatti la nostra città vuole essere sempre più una realtà accogliente e dialogante.