Mercoledì, 15 Settembre 2021 07:58

Pragmatismo e nessun laboratorio politico della sinistra. Con “Conti” per fare grande Bologna. In evidenza

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La bella opulenta, grande ma provinciale, rossa Bologna quando va alle elezioni attrae l’attenzione di tutti. Ma mai dare per scontato il risultato del capoluogo emiliano romagnolo, perché le sorprese possono essere dietro a ogni… urna.

Di LGC Bologna, 15 settembre 2021 - Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po' molli 
col seno sul piano padano ed il culo sui colli,  Bologna arrogante e papale, Bologna la rossa e fetale,  Bologna la grassa e l'umana già un poco Romagna e in odor di Toscana... 

… così cantava Francesco Guccini celebrando la sua città con tutte le sue contraddizioni.

Bologna, a metà tra città metropolita e città provinciale, crocevia di strade che uniscono nord, sud, est e ovest. Bologna città colta e accogliente è capace di lasciare un segno indelebile a chi l’incontra anche per soli pochi giorni.

Sarà per questo diffuso affetto verso il capoluogo emiliano che si sono scatenate ben 19 liste a sostegno di 8 candidati sindaci.

Ed il raggruppamento più corposo è quello che sostiene Matteo Lepore, assessore in carica, composto da ben 7 liste (Europa Verde, Partito democratico Lepore sindaco, Matteo Lepore Sindaco, Anche tu Conti, M5s 2050, Coalizione civica per Bologna coraggiosa ecologista solidale e Lista Psi-Volt).

Se il M5S teme di essere in difetto di voti, come dichiarato dallo stesso Max Bugani, capo staff di Virginia Raggi, “è inutile puntare al boom del passato” ha dichiarato Bugani al “Corriere, al contrario la lista “Anche tu Conti” potrebbe essere un buon traghetto di voti, almeno a giudicare dal risultato del duro scontro delle primarie dove Isabella Conti è uscita sconfitta ma con grande onore.

Anche tu Conti è un progetto politico per la città di Bologna che, in vista delle prossime elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre 2021, si concretizza in una lista a sostegno del centrosinistra”, ha dichiarato la Sindaca di San Lazzaro.

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"È la prosecuzione del progetto politico che abbiamo portato avanti alle primarie.- aggiunge la Conti in occasione della presentazione della lista-  Con un programma, dettagliato" con  

l’obiettivo  di portare le idee dell’avventura dei gazebo di centrosinistra nel cuore dell’amministrazione bolognese.

Il Programma

Dalla sanità al welfare, dal lavoro alla scuola, dall’intervento concreto sull’educazione delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi, fino all’urgenza di pianificare politiche ambientali in grado di mitigare gli effetti di un consumo incontrollato di risorse naturali: la lista civica Anche Tu Conti vuole fare politica e amministrare in modo appassionato, competente, determinato e gentile.

Anche tu Conti è un progetto politico che vuole incidere in modo decisivo nella coalizione del centro-sinistra bolognese. È ricco di proposte concrete ancorate a valori condivisi, rappresenta una visione di mondo che sa coniugare esigenze quotidiane e speranza per il futuro, capace di tenere insieme lo slancio ideale e l’approccio pragmatico per il superamento delle difficoltà. Questi i motivi per cui riconoscersi nella nostra buona politica:

  • PER AFFERMARE IL VALORE DELLA PARTECIPAZIONE

Anche tu Conti si rivolge a chi crede che i propri bisogni e la propria opinione non vengano più considerati dalla politica e dalle istituzioni. A chi si è ormai convinto che partecipare sia inutile. Votare anche tu conti significa consolidare un rapporto umano tra rappresentanti e rappresentati, perché la nostra squadra sente l’urgenza di farsi carico dei problemi della comunità per risolverli.

  • PER GARANTIRE SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE E ALLE PERSONE

Anche tu Conti perché le famiglie, tutte, possano vivere con dignità pensando al futuro con fiducia: dal riconoscimento dei nidi come scuola, e dunque gratuiti per tutti, fino ad un grande piano di casa pubblica che consenta alle giovani coppie o agli anziani soli di trovare supporto e sostegno nelle Istituzioni, che possono così diventare promotrici di emancipazione ed equità sociale.

  • PER LA CURA, LA BELLEZZA E L’INCLUSIONE

Anche tu Conti perché la bellezza venga protetta e riconosciuta come valore identitario collettivo, perché la città sia in grado di educare e attrarre le migliori energie dal mondo attraverso la valorizzazione delle eccellenze, il reinserimento sociale delle persone che oggi vivono nell’alienazione ai margini delle strade. Più sapremo dare risposte strutturate al disagio, più la città avrà modo di curarsi e curare.

  • PER L’AMBIENTE, LA SOSTENIBILITÀ SUL TERRITORIO, NELLA PRATICA

Anche tu Conti per dare gambe alle vocazioni che fino ad oggi sono rimaste solo dichiarazioni su carta ma non hanno trovato alcun riscontro nella realtà: azzeriamo il consumo di suolo vergine investendo risorse pubbliche nella rigenerazione urbana che è strettamente correlata ad una rigenerazione umana, condivisa.

  • PER SOSTENERE LE BUONE IMPRESE E VALORIZZARE IL MERITO

Anche tu Conti, perché l’imprenditorialità venga sostenuta da politiche attive in grado di semplificare ed incoraggiare i talenti ad esprimersi senza timori, perché l’impresa, dal settore metalmeccanico a quello culturale, rappresenta il primo sistema di welfare nella comunità.

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Chi è Isabella Conti

Nata a Bologna nel 1982. Avvocato dal 2010, con tesi di laurea in diritto penale e specializzazione in diritto penale e societario, nel maggio 2013 ricopre il ruolo di Assessore alla Qualità delle Risorse (Bilancio, Patrimonio e Attività produttive) presso il Comune di San Lazzaro di Savena, città in cui è cresciuta. Nel maggio del 2014 ne diventa il Sindaco.

All'impegno per San Lazzaro, si aggiunge dal gennaio 2015 al luglio 2016 anche quello per la Città metropolitana di Bologna: viene infatti eletta Consigliere metropolitano e le viene attribuita la delega all'Urbanistica.

Da dicembre 2015 è inoltre membro dell'assemblea dei delegati nazionale di Legambiente.

Viene riconfermata sindaco nel 2019.

 

La lista "Anche tu Conti" a supporto della candidatura a sindaco di Matteo Lepore alle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre. 

1.Maria Caterina Manca – Medico legale

2.Filippo Diaco – Impiegato

3.Alberto de Bernardi- Ex docente di Storia contemporanea all’Alma Mater

4.Gabriella Santoro – Docente scuola superiore

5.Marco Cardona – Avvocato

6.Francesca Minni – Studiosa e docente di Diritto costituzionale all’Alma Mater

7.Andrea Barbieri - Imprenditore

8.Elisa Barbari- Infermiera

9.Matteo Miglio- Impiegato

10.Rosa Maria Amorevole – Formatrice

11.Vincenzo Neri – Tecnico sanitario

12.Clarice Carassi - Avvocata

13. Mauro Trigari – Specialista Industrializzazione (Product Cost Evaluation)

14.Ivana Summa - Esperta di innovazione educativa e didattica

15.Stanislao Minghelli – Artigiano

16.Sandra Fattorini – Ex impiegata export department e project manager IMA

17. Zeno Gobetti - Impiegato

18.Leonardo Piol – Vigile del fuoco

19.Silvia Montevecchi – Pedagogista

20.Stefano Civolani – Impiegato

21.Maria Teresa Iuvone – Libera professionista nel sociale

22.Maurizio Vicino - Avvocato

23.Ivonne Borsari - Impiegata

24.Ida Gurzillo - Avvocata

25.Cristina Fini - Ex dipendente comunale

26.Rowland Ndukuba – Sales manager

27.Sergio Stecchi – Medico neurologo e fisiatra

28. Ilaria Foschi - Specialista appalti e contrattualistica pubblica

29. Alessandra Conti – Giurista e imprenditrice

30.Nunzio Arminio – Medico di medicina generale

31.Luisa Troncanetti – Project manager settore architettura

32.Francesco Scrivano - Avvocato

33.Giuseppe Franceschelli – Consulente finanziario

34.Francesco Zenoni – Export manager

35. Filippo Caniglia – Responsabile ufficio relazioni con il pubblico e rapporti con associazioni di volontariato

 

Alcune proposte concrete dei candidati di lista.

Per una Città Intelligente

Alberto_de_Bernardi_-_3.jpegNei prossimi anni- commenta Alberto De Bernardi ex docente di Storia contemporanea all’Alma Mater -  la sfida sarà ripensare la città postpandemica è la principale sfida.  Compete alla politica realizzare questo obbiettivo per trasformare una tragedia in una rinascita come era già accaduto nel secondo dopoguerra.

Le risorse che l’Europa mette a disposizione delle città devono essere finalizzate all’obbiettivo di trasformare Bologna in una  “città intelligente”: una città cioè dove il governo urbano punti all'ottimizzazione e all'innovazione dei servizi pubblici  per mettere le infrastrutture materiali delle città in rapporto con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi la abita, per favorirne la crescita.

Una città intelligente è infatti basata innanzitutto su “persone intelligenti” ( quindi scuola, formazione, servizi culturali) a cui e messa a disposizione una “economia intelligente” (crescita sostenibile e economia circolare)  una “mobilità intelligente” (molteplice, veloce e integrata)  una “sanita intelligente” (territoriale e di prossimità)  un “tempo libero intelligente” (dall’associazionismo al professionismo)   e soprattutto un “governo intelligente” con l’intento di tenere insieme  efficienza e partecipazione, decisione e dialogo.

Per raggiungere questo obbiettivo a Bologna c’è molto da fare e io mi impegno per questo.”

 

 

 

Dare sostegno al commercio per ridare vivacità a una Bologna un po’ intorpidita 0017_15_Minghelli-Stanislao.png

Una città viva è una città che fa affari. Nel commercio c’è scambio non solo di merci ma anche di conoscenze e la socialità ne guadagna e con essa i rapporti tra i cittadini. Minghelli “Anche Tu Conti”: “Conosco le soddisfazioni nel vedere la propria attività crescere, ottenendo la fiducia dei clienti. Ma purtroppo ho conosciuto anche amarezze e preoccupazioni di chi si impegna ogni giorno avendo sulle spalle enormi responsabilità”.

Se la “Pubblicità è l’anima del commercio” il “Commercio è l’anima della Città”. La “piazza” è il luogo da sempre deputato al commercio e da sempre è anche il luogo dello scambio sociale, della vita della comunità.

Oggi, purtroppo, è “luogo d’assembramento” e di “contagio” ma non sarà sempre così. Occorre che si torni a far vivere il commercio e le attività ad esso connesse, l’artigianato ad esempio, perché anche la vita della città possa riprendere vigore, magari con maggiore energia del passato.

Almeno è questo il pensiero di Stanislao Minghelli, noto artigiano bolognese, che ha deciso di portare il proprio contributo alla causa della Lista Conti per una città di Bologna che torni a svegliarsi.

“Mi sono sempre occupato – commenta Stanislao Minghelli - di commercio, sicurezza, vivibilità, cura e manutenzione dei territori. Vorrei portare all’interno del Consiglio Comunale la mia esperienza di artigiano, che poi è quella di tanti commercianti che fanno vivere la città, la rendono attraente, sicura e luminosa e diciamo pure che la loro presenza è un efficace presidio del territorio in particolare quelle situate nelle zone periferiche. E’ necessario un nuovo approccio dell’amministrazione nei tavoli di confronto con il commercio, tanto più oggi che a fatica si tenta di ripartire dopo la pandemia”.

Sicurezza e Vivibilità sono il secondo pilastro dell’azione politica che Minghelli terrà in considerazione durante l’eventuale esecuzione del mandato in Comune. “La sicurezza – conclude Stanislao Minghelli - è certamente un tema delicato, dove spesso l’approccio è soprattutto ideologico, quindi senza fare un ragionamento obiettivo. Io penso che i problemi si affrontano se si riconoscono come tali. E a volte mi è parso che quando segnalavo quelle che io consideravo come situazioni di criticità non fossero prese in considerazione da parte dell’amministrazione. A questo proposito ci tengo però a dire che va riconosciuto all’assessore alla sicurezza Alberto Aitini un grande impegno su questo tema come sul commercio. Meriti riconosciuti anche da tanti cittadini e commercianti che in lui vedevano una persona affidabile. E mi spiace davvero che sia stato escluso dalla lista PD cosa che considero un errore, ma probabilmente ha prevalso più il giudizio politico, piuttosto che quello sul lavoro svolto in questi anni.”

Sandra_Fattorini.jpegUn occhio alle periferie e un sostegno alla emancipazione femminile.

Per tornare a una Bologna forte occorre integrare le periferie e coprire il gap tra i generi, anche attraverso le donne stesse e il contributo complice della componente maschile. Questi i due principali pilastri su cui si svilupperà l’azione politica di Sandra Fattorini (Ex impiegata export department e project manager IMA).

 “Ho ricoperto una posizione apicale in una grande azienda, peraltro sensibile ai temi del femminile, e ho potuto riscontrare direttamente la difficoltà di affermazione di una donna sulla prevalenza maschile.”

Bolognese DOC” da generazioni, la Fattorini si è posta due priorità equivalenti al di sopra delle innumerevoli altre che necessitano per far tornare grande il capoluogo emiliano.

1.     Recuperare le periferie sia dl punto di vista sociale che ambientale per sottrarre l’”humus” sul quale la micro criminalità cresce e si infiltra nel territorio sino a condizionare la vita dei cittadini residenti;

2.     Ridurre, magari sino a eliminare, il gap tra uomini e donne, in ambito lavorativo e più in generale sociale. Un percorso che deve vedere attrici principali le donne stesse che troppo spesso si sottovalutano esse stesse trascurando di partecipare alla vita sociale e di impresa. Devono mettersi in gioco. Un percorso che però deve prevedere la complicità dell’uomo, del maschio, che comprenda appieno l’importanza della azione politica e dell’arricchimento generale che un parità potrà portare a tutta la società. Al raggiungimento dell'obiettivo devono contribuire anche le istituzioni e le imprese fornendo strumenti che sollevino la famiglia dai carichi di cura e accudimento di bambini e anziani. 

“Oltre la tangenziale, afferma Sandra Fattorini, i riflettori della politica non arrivano con la potenza di luce necessaria. E’ mia intenzione riaccenderli con forza e non solo in campagna elettorale. Vivo in uno di quei quartieri e perciò conosco perfettamente le dinamiche sociali e anche le difficoltà che si incontreranno, ma a ben osservare esistono già belle realtà associative e nuclei di potenzialità elevati che hanno solo bisogno di essere aiutati ad esplodere. Il recupero e la valorizzazione delle periferie uniti alla lotta al degrado e alla microcriminalità passa anche da un'azione di informazione e di integrazione dei nuovi cittadini, integrazione che stenta a realizzarsi. Mi impegnerò in tutto ciò con la determinazione e il pragmatismo che mi hanno contrassegnato la vita civile.”

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Non si potrà sbagliare. Il futuro, economico e sociale passa, in larga parte, da quelle risorse e da una particolare attenzione ai fattori produttivi, Lavoro in modo prioritario. 

Ne è assolutamente convinto anche l’avvocato Francesco Scrivano il quale pone l'accento proprio su questo fattore per costruire quella che sarà la sua azione politica nel caso gli fosse concessa l'occasione di entrare nella compagine di Giunta comunale del capoluogo emiliano romagnolo.

“La situazione del mercato del lavoro in Italia, - sottolinea  Scrivano -  mi induce continue riflessioni e spesso un atteggiamento reattivo rispetto a vicende paradossali i cui aspetti mi appaiono evidenti data la professione che svolgo.

Mi spiego: come avvocato sono spesso portato ad occuparmi di controversie di lavoro, individuali o collettive, determinate da dinamiche che vedono sempre più frequentemente come protagoniste cooperative di lavoratori da un lato ed aziende dall'altro (ed il fisco quale -  talvolta - terzo interessato, non sempre ragionevole).

Variabili importanti dei problemi sono date dall’impatto del Covid sul mercato del lavoro, con la recente attivazione della possibilità di far cessare il rapporto di lavoro.

In alcuni casi purtroppo questi licenziamenti sono determinati dalla reale crisi di imprese che dopo tentativi di concordato giungono al fallimento; esistono tuttavia  comportamenti determinati dal profitto e dall’interesse a risparmiare sul costo del lavoro anche attraverso penose delocalizzazioni invano contrastate.

Gli strumenti di sostegno per fronteggiare l'emergenza della pandemia e delle altre situazioni che danno origine alla perdita dell’impiego hanno determinato una spesa che a fine 2020 ammontava ad oltre 27 miliardi. 

Trascurando questi aspetti macro-economici del problema di cui dovrebbe (il condizionale è d’ obbligo) farsi carico lo stato, dal mio modesto osservatorio mi sembra che questi aspetti perniciosi possano essere mitigati ove si determinasse un incontro più snello e facilitato fra aziende e lavoratori.”

 

 

 

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FRANCESCO GUCCINI TESTO DELLA CANZONE sopra citata

Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po' molli 
col seno sul piano padano ed il culo sui colli, 
Bologna arrogante e papale, Bologna la rossa e fetale, 
Bologna la grassa e l' umana già un poco Romagna e in odor di Toscana... 

Bologna per me provinciale Parigi minore: 
mercati all' aperto, bistrots, della "rive gauche" l' odore 
con Sartre che pontificava, Baudelaire fra l' assenzio cantava 
ed io, modenese volgare, a sudarmi un amore, fosse pure ancillare. 

Però che Bohéme confortevole giocata fra casa e osterie 
quando a ogni bicchiere rimbalzano le filosofie... 
Oh quanto eravamo poetici, ma senza pudore e paura 
e i vecchi "imberiaghi" sembravano la letteratura... 
Oh quanto eravam tutti artistici, ma senza pudore o vergogna 
cullati fra i portici cosce di mamma Bologna... 

Bologna è una donna emiliana di zigomo forte, 
Bologna capace d' amore, capace di morte, 
che sa quel che conta e che vale, che sa dov' è il sugo del sale, 
che calcola il giusto la vita e che sa stare in piedi per quanto colpita...

Bologna è una ricca signora che fu contadina: 
benessere, ville, gioielli... e salami in vetrina, 
che sa che l' odor di miseria da mandare giù è cosa seria 
e vuole sentirsi sicura con quello che ha addosso, perchè sa la paura. 

Lo sprechi il tuo odor di benessere però con lo strano binomio 
dei morti per sogni davanti al tuo Santo Petronio 
e i tuoi bolognesi, se esistono, ci sono od ormai si son persi 
confusi e legati a migliaia di mondi diversi? 
Oh quante parole ti cantano, cullando i cliché della gente, 
cantando canzoni che è come cantare di niente... 

Bologna è una strana signora, volgare matrona, 
Bologna bambina per bene, Bologna "busona", 
Bologna ombelico di tutto, mi spingi a un singhiozzo e ad un rutto, 
rimorso per quel che m' hai dato, che è quasi ricordo, e in odor di passato...

https://www.rockit.it/francescoguccini/canzone/bologna/125706