Sabato, 14 Agosto 2021 06:57

AFGHANISTAN: il fallimento della "democrazia esportata" In evidenza

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Dick Cheney at the 2003 State of the Union address. Cheney is to the left, behind President George W. Bush. To the far right is Speaker of the House Dennis Hastert. White House photo by Eric Draper. [http://www.whitehouse.gov/news/releases) Dick Cheney at the 2003 State of the Union address. Cheney is to the left, behind President George W. Bush. To the far right is Speaker of the House Dennis Hastert. White House photo by Eric Draper. [http://www.whitehouse.gov/news/releases)

Di Daniele Trabucco Belluno, 13 agosto 2021 - I talebani stanno riconquistando l'Afghanistan e si trovano a 50 Km da Kabul, la capitale.

La campagna militare voluta dall'allora Presidente degli Stati Uniti d'America, George Walker Bush, dopo l'attentato terroristico dell'11 settembre 2001, si sta rivelando fallimentare a tal punto che il segretario generale delle Nazioni Unite, il portoghese Antonio Guterres (in carica dal 01 gennaio 2017 e riconfermato nel 2021 per un secondo mandato), invoca i negoziati.

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All'Italia i 20 anni di guerra sono costati 8,7 miliardi di euro (fonte: Osservatorio sulle spese militari Milex) e il risultato catastrofico è palese. Il rischio, ora, è quello di un effetto domino nel contesto mediorentale.

Dal 2001 ad oggi nulla è cambiato e si è avuta la conferma che tutti quei progressi gridati al mondo sotto forma di stabilizzazione del Paese e addestramento delle forze governative per sventare eventuali future offensive erano in realtà un fuoco di paglia.

L’Afghanistan si ritrova lì dove era all’inizio del millennio e la sensazione è che sia stato sprecato molto tempo, oltre che ingenti risorse (un trilione di dollari). Non si può esportare un modello (che ha le sue criticità) in un ordinamento con un sistema economico, politico-istituzionale, culturale e sociale diametralmente opposto ai c.d. sistemi liberali.

In una realtà come l’Afghanistan gli unici modi per imporre uno Stato di diritto sono stati dapprima la monarchia (dal 1926 al 1973 con la breve restaurazione dell'Emirato nel 1929) e poi il regime comunista con la costituzione della Repubblica Democratica sotto l'influenza sovietica dal 1978 al 1992, anno della nascita dello Stato islamico afghano: l’una perché essendo il re, oltre che capo politico, anche capo religioso, riusciva comunque a tenere sganciati i due ambiti; l’altro perché, essendo tradizionalmente votato al laicismo, riconosceva la superiorità della politica sulla religione, combattendo lo strapotere degli imam e delle comunità religiose.

Scrive Tacito (55-58 d.C. - 117-120 d.C.) nell'Agricola: "Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant".

(immagine copertina: Dick Cheney at the 2003 State of the Union address. Cheney is to the left, behind President George W. Bush. To the far right is Speaker of the House Dennis Hastert. White House photo by Eric Draper. [http://www.whitehouse.gov/news/releases)