Domenica, 14 Marzo 2021 11:38

Un anno dopo! In evidenza

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Un déjà-vu inquietante. Un anno dopo siamo ancora ai blocchi di partenza. L’Italia chiude nonostante l’opposizione dei diretti interessati, i cittadini lavoratori, nonostante gli investimenti in protezione, nonostante la sfiducia dilagante verso le istituzioni scientifiche e non solo.

Di Lamberto Colla Parma, 14 marzo 2021 5° giorno dell'anno 2 dell'era  COVID-19 - domenica-

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“Chiudiamo ora per essere liberi a Natale". “Siamo all’ultimo miglio!”.  “Entro la primavera saremo tutti vaccinati.” … E poi ascolteremo ancora che “chiuderemo l’estate per essere liberi a Natale, non come l’anno precedente che gli assembramenti portarono alla seconda ondata, inaspettata!”. 

Queste le frasi che abbiamo ascoltato e infine quella che ascolteremo dopo Pasqua e così via, salvo che qualcosa non cambi radicalmente! 

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Il 27 dicembre 2020 è stato il V- Day. In pompa magna i vaccini, scortati “a piedi” dal Belgio a Roma e poi in aereo nelle varie destinazioni interne al Paese hanno iniziato a venir distribuiti. Poco più di 1.800.000 persone sono state completamente vaccinate (due dosi). Non ci vuole un gran matematico  per calcolare che sono state vaccinate 600.000 persone al mese e che per completare il ciclo serviranno 100 mesi, ovvero quasi 10 anni

Un bel risultato, non c’è che dire se si pensa che, almeno stando alle statistiche quotidiane, nel frattempo sono deceduti oltre 100.000 connazionali a causa del Covid-19. 

I giovani hanno perduto due anni scolastici, un milione di poveri in più e 500.000 disoccupati si sono aggiunti alla schiera preesistente.

Da Domani ancora zona rossa per quasi tutta la penisola! Il Covid.19, in mano a incapaci, è stato un tritacarne sociale.

Il NO COMMENT è di rigore per non finire censurato da Facebook o peggio querelato. 

Lascio a Albert Einstein la chiosa, il quale “definì la follia come il ripetere alla nausea la stessa azione aspettandosi dei risultati diversi.”

Il secondo anno dell’era covid-19 non è iniziato con i migliori auspici.

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