Giovedì, 18 Febbraio 2021 09:45

"Via Norma Cossetto” In evidenza

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Il comunicato stampa del Partito della Rifondazione Comunista sul voto del Comune di Parma per istituire “Via Norma Cossetto”.

Parma, 18 febbraio 2021 - "La Federazione di Parma del Partito della Rifondazione Comunista ritiene grave e inaccettabile il voto del Consiglio Comunale di Parma nella seduta del 15 febbraio 2021 a favore di una mozione presentata dalla Lega Nord per l'intitolazione di una via di Parma a Norma Cossetto, giovane istriana uccisa nel 1943, recuperata da una foiba.                                              

Oltre al fatto che esiste già una via della città dedicata ai "martiri (termine che nemmeno la legge 92/2004 utilizza in alcun passaggio) delle foibe del '43 e '45", non sono del tutto chiare le circostanze della morte di Norma Cossetto, alla quale nel 2005 è stata conferita dalla Presidenza della Repubblica la medaglia d'oro al merito civile.

In merito a questa onorificenza la Commissione Toponomastica del Comune di Reggio Emilia ha chiesto di rivedere l'istruttoria dell'assegnazione fatta a suo tempo a Roma e di poter accedere ai suoi atti. La Federazione di Parma del Partito della Rifondazione Comunista chiede che anche la Commissione Toponomastica del Comune di Parma proceda in questa domanda di riesame.

E' evidente l'uso strumentale che la destra fa di questa vicenda tragica (prova ne è il fatto stesso che la mozione venga presentata in tutta Italia) nell'intento di riproporre la distorsione propagandistica della storia che ha generato l'istituzione stessa della Giornata del Ricordo: ogni anno, il 10 Febbraio, si celebra un ricordo a metà, si decontestualizzano i fatti, cancellando con un colpo di spugna i crimini orrendi commessi per decenni dai fascisti italiani ai danni delle popolazioni jugoslave, mentre si accendono i riflettori solo sugli atti di vendetta, colpevoli e crudeli a loro volta, ma di ben inferiore portata, messi in atto dalle vittime.

Sarebbe, invece, opportuno che Parma, medaglia d'oro della Resistenza, non perda la memoria degli 800 e oltre civili jugoslavi antifascisti deportati e imprigionati nel carcere di San Francesco di Parma negli anni 1942, 1943 in seguito all'aggressione e all'occupazione fascista della Jugoslavia, dodici dei quali morirono in carcere, e che si rilanci il gemellaggio intrapreso nel 1964 con Lubiana che dal fascismo fu ridotta a città circondata tutta da filo spinato.


La Federazione di Parma del PRC si rivolge a tutte le forze e istituzioni democratiche antifasciste perché non manchi l'impegno contro l'opera di revisione della storia e riduzione della portata e del valore della Resistenza e della lotta partigiana, che ha nell'attribuzione il 10 febbraio di riconoscimenti e medaglie immeritati uno dei suoi più gravi momenti".