Domenica, 06 Dicembre 2020 11:09

“Venghino siori, venghino siore, la fortuna è arrivata...” In evidenza

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Ancora poche ore e finalmente si potrà tentare la fortuna al Gran Circo Italia. Venghino siori, venghino siore a veder tigri, saltimbanchi. prestidigitatori e giocolieri

di Lamberto Colla Parma,  6 dicembre 2020 356esimo giorno dell'anno 1 dell'era  COVID-19 e 270° pandemico - domenica  -

 L'attesa è finalmente finita. Ancora poche ore e lasceremo alle spalle ansie e problemi, soprattutto economici, e potremo andare a spendere di qua e di là, sostenuti da sconti inimmaginabili garantiti dallo Stato (cashback) e con la possibilità aggiuntiva di partecipare alla grande lotteria degli scontrini.

Tutto molto semplice. Basta registrarsi al portale, acquisire un codice e scaricare una APP e infine, per la cashback  sarà sufficiente pagare l'acquisto (almeno di un euro), mostrare il codice ricevuto e il gioco è fatto. Se si riusciranno a fare almeno 10 acquisti nel periodo di apertura (dall'8 al dicembre, poi verrà riaperta la possibilità con il nuovo anno), si otterrà di ritorno (cashback) dallo Stato il 10% del valore speso sino a 150€ corrispondente perciò a una spesa complessiva di 1.500 euro.

Insomma solo 4 semplici mosse che vi sveliamo e siamo certi, da domani metterete in pratica per tentare la fortuna (chissà se riuscirete a superare il primo passaggio!).

Procedura

  • Avere Spid o Carta d’identità elettronica
    La prima cosa da fare è assicurarsi di avere lo Spid (il Sistema pubblico di identità digitale), che può essere richiesto a uno dei provider sul sito spid.gov.it. In alternativa occorre la Carta d’Identità elettronica (Cie) abbinata al PIN ricevuto al momento del rilascio. La Cie viene rilasciata dal proprio comune di residenza.
  • Scaricare l’App IO
    Il passo successivo consiste nello scaricare l’app Io, l’applicazione dei servizi pubblici (io.italia.it).  Dopo aver scaricato e installato l’applicazione su smartphone o tablet, bisogna effettuare l’accesso tramite le credenziali Spid oppure con la Cie abbinata al pin.
    Sulla app sarà possibile controllare i pagamenti fatti, che danno diritto a ricevere il 10% di rimborso.
  • Abilitare le carte
    A questo punto, a partire dall’8 dicembre, sarà possibile abilitare le carte che verranno utilizzate per i pagamenti. Ai fini dell’abilitazione, andranno indicati gli estremi delle proprie carte o bancomat, ricordandosi di indicare l’Iban del conto corrente sul quale si intende ricevere il rimborso.
  • Fare dieci operazioni dall’8 al 31 dicembre 2020
    Una volta attivata l’identità digitale, scaricata l’app “Io” e abilitate le carte, sarà sufficiente effettuare un minimo di operazioni con pagamenti elettronici entro il 31 dicembre per avere diritto al 10% di cashback.

Per la lotteria degli scontrini invece è molto più semplice (forse).

  1. Digitare il codice fiscale nella sezione "Partecipa ora" del sito dedicato dal Governo (https://servizi.lotteriadegliscontrini.gov.it/codicelotteriA);
  1. Memorizzare il codice lotteria;
  2. Mostrare il codice lotteria all'esercente ogniqualvolta si effettuerà un acquisto.

Si potrà perciò partecipare all'estrazione di premi ricorrenti e alle estrazioni di premi annuali più consistenti

Le estrazioni “ordinarie” premiano solo i consumatori:

  • sette premi di 5.000 euro ciascuno ogni settimana;
  • tre premi da 30.000 euro ciascuno ogni mese;
  • un premio di 1 milione di euro ogni anno.

Nel caso di estrazioni “zerocontanti”, lo scontrino estratto premia sia il consumatore, sia l’esercente:

  • quindici premi da 25.000 euro ciascuno per il consumatore e quindici premi da 5.000 euro ciascuno per l’esercente, ogni settimana;
  • dieci premi di 100.000 euro ciascuno per il consumatore e dieci premi di 20.000 euro ciascuno per l’esercente, ogni mese;
  • un premio di 5.000.000 di euro per il consumatore e un premio di 1.000.000 di euro per l’esercente, ogni anno.

Come avete potuto vedere l'accesso è molto semplice. 

Probabilmente sarebbe stato molto più semplice e soprattutto democratico e perciò accessibile a tutti, anche ai meno smanettoni in campo digitale, se all'acquisto elettronico fosse stato fornito uno dei documenti identificativi elettronici che tutti possiedono: il tesserino sanitario, o la tessera del codice fiscale o la nuova carta di identità elettronica. Ognuno di questi documenti identificano, in modo univoco, il soggetto beneficiario e, così facendo, si sarebbe consentita la partecipazione anche alle persone più anziane, alle tante ancora meno avvezze a utilizzare i personal computer o addirittura coloro che non possiedono la capacità economica e/o culturale di usare il PC e soprattutto di navigare all'interno dei complessi e incomprensibili siti web della pubblica amministrazione. 

Ma d'altronde ormai è appurato che l'Azzeccagarbugli ha la moglie sempre incinta e la sua sopravvivenza è garantita dal caos e dalla impossibilità di sostituzione di quella specifica funzione. 

C'è però una spiegazione a tutto ciò.

Ma pensate veramente che questo ambaradan sia stato impiantato per contrastare con efficacia l'evasione

 

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Se  così fosse verrebbero perseguiti i grandi e noti evasori, non certamente i piccoli artigiani, commercianti e esercenti che già ormai sono sotto la lente del fisco da tempo; tra scontrino fiscale e studi di settore, per il quale è più probabile che venga aumentato il ricavo effettivo piuttosto che rischiare un accertamento, dal quale una sanzione è certa al 100%, ormai al fisco non sfugge nessuno, almeno di costoro.

Più difficile è invece intercettare quei dipendenti pubblici che si fanno il secondo lavoro in nero, nelle molte ore a disposizione se non addirittura nel medesimo orario di lavoro, o le grandi multinazionali, forti della occupazione che garantiscono, ricattano il governo di chiudere o adottano artifici internazionali per lasciare sul campo nazionale solo elemosine.

No, tutta questa tenacia a voler diffondere l'uso delle carte è esclusivamente per sollevare le banche da costi. 

I costi di movimentazione e custodia del denaro fisico.

Se veramente si volesse diffondere l'uso del pagamento elettronico per il motivo nobile della intercettazione del nero, sarebbe sufficiente l'annullamento dei costi delle operazione bancarie, equiparando l'uso della moneta elettronica al denaro contante.

Infatti, se con i miei 100 euro cartacei scambio l’equivalente in merce con il fornitore, questa banconota varrà sempre 100 euro anche al centesimo passaggio di mano. Diverso invece il caso del pagamento elettronico che, applicando il costo della commissione di transizione (mettiamo che sia un euro) dopo 100 passaggi i 100 euro di valore iniziale sono scomparsi., volatilizzati nei forzieri delle banche, con gran loro beneficio, ma maleficio altrui.

E poi, in fondo ma da non trascurare, il pagamento in contanti, per i piccoli risparmiatori, è un metodo efficace per controllare le spese superflue e mantenere quel piccolo gruzzoletto disponibile per intervenire in caso di emergenza; dalla lavatrice che si rompe alla automobile che andrebbe cambiata o sostituito un pezzo importante, piuttosto che un intervento odontoiatrico d'urgenza o l'apparecchio del bimbo e così via.

… Venghino siori, venghino siore, la fortuna è arrivata… per le banche!

 

Lotteria_degli_scontrini_-_Home.jpg(per i precedenti editoriali clicca qui)

LINK:

https://quifinanza.it/soldi/cashback-di-natale-dallo-spid-allapp-io-quattro-cose-indispensabili/438701/

https://www.lotteriadegliscontrini.gov.it/portale/

www.nonfarefintadiniente.it

 

(per i precedenti editoriali clicca qui)

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