Sabato, 31 Ottobre 2020 08:35

Il Governo Conte favorisce la crisi dell’economia, della sanità, della scuola, della cultura e dello sport.

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Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore guarda con preoccupazione alle conseguenze dei provvedimenti governativi, inadeguati alla gestione della bassa congiuntura economica, che mostra ben il 27 % degli italiani colpito dalla crisi dal punto di vista del lavoro e nel 13 % dei casi ciò ha significato la perdita dell’occupazione o la mancanza di stipendio (secondo una ricerca Acri-Ipsos).


Sette anni fa, nelle sale cinematografiche veniva proiettato “La grande bellezza”, il cui titolo racchiudeva il quadro d’insieme: tutto è bello. Parafrasando, oggi, quel titolo, e simulando l’apertura delle sale (queste ultime considerate alla stregua di inutili contenitori, chiusi dal recente Dpcm del 24 ottobre), potremmo assistere al lungometraggio “La grande tristezza” dove le immagini farebbero da specchio alla realtà italiana in crisi, un’Italia rassegnata a non avere credibilità.

L’ultimo Decreto del presidente del Consiglio è l’ennesimo colpo brutale inferto all’economia italiana. Ad ottobre, si registra una diminuzione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori, passato a 102 punti dai 103,3 del mese precedente (dati Istat).

Tante sono le categorie in forte sofferenza. Il mondo dello sport, ad esempio, che la compagine governativa fa fatica a considerarlo degno di attenzione: le discipline sportive non rappresentano semplicemente un momento di svago, ma, piuttosto una occasione di lavoro cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi anni, con circa 200.000 lavoratori iscritti al fondo previdenziale più altrettanti collaboratori. Lo stanziamento previsto, 124 milioni, risulta assolutamente inidoneo alle evidenti necessità; si stima che in 50.000 rischiano di non avere nulla neanche stavolta.

E’ un brutto spettacolo, dove proprio la cultura e lo spettacolo sono dimenticati dallo Stato. “Chiudere le sale da concerto e i teatri è decisione grave. L’impoverimento della mente e dello spirito è pericoloso e nuoce anche alla salute del corpo”, così il maestro Riccardo Muti nella sua appassionata lettera del 26 ottobre al presidente del Consiglio, che prosegue “Definire, come ho ascoltato da alcuni rappresentanti del governo, come «superflua» l’attività teatrale e musicale è espressione di ignoranza, incultura e mancanza di sensibilità”.

La crisi sanitaria, mal gestita, sta accelerando il lungo periodo di decadenza in cui interi pezzi di economia stanno scomparendo; il Pil è in discesa libera; la sanità non è per nulla pronta alla seconda ondata covid; la scuola e l’università, dopo lo spreco dei banchi a rotelle, restano in balia di decreti ministeriali confusi e disordinati. Alle 18:00 il Paese muore e si risveglia senza speranza.
Conte e il suo governo ci lasceranno in eredità una Nazione in declino e alla deriva, alla mercé dell’immigrazione illegale, che vede i giovani fuggire all’estero, alla ricerca di un futuro. Il popolo ha smesso di cantare alla finestra e inizia a scendere in piazza, forse timidamente, ma arrabbiato e deluso.

«Siamo tutti sull'orlo della disperazione, non abbiamo altro rimedio che guardarci in faccia, farci compagnia, prenderci un po' in giro...», è quanto dichiara Jep Gambardella. Sarà così?
30.10.2020
Matteo Impagnatiello
Segretario prov.le Fiamma Tricolore