Domenica, 29 Aprile 2018 08:03

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Mattarella e Gentiloni a colloquio - foto Quirinale Mattarella e Gentiloni a colloquio - foto Quirinale

Dopo la prossima scissione PD, che potrebbe consumarsi mercoledi 2 maggio, non resterà che fare un contratto di Governo tra Movimento 5 Stelle e Gruppo Misto. Di Maio sarà finalmente Premier e Mattarella darà un Governo all'Europa ma non agli italiani.

di Lamberto Colla Parma 29 aprile 2018 -

Ormai sono trascorsi due mesi dalle elezioni del 4 marzo ma di un Governo, che possa soddisfare le aspettative del popolo italiano, non c'è manco l'ombra.
I due esploratori, mandati in campo dal Presidente Mattarella, dopo che la trattativa privata tra Di Maio e Salvini non aveva prodotto nulla se non dei paletti irremovibili da una o dall'altra parte, non sembra abbiano portato a nulla.

Certamente non hanno avuto alcun esito positivo i colloqui condotti da Maria Elisabetta Alberti Casellati che, almeno a livello teorico, avrebbe dovuto intercettare i punti di comunione sui quali far convergere le aspettative M5S e Coalizione di Centro Destra.

Non più efficace, nonostante le ottimistiche dichiarazioni ufficiali, sembra essere stato il risultato esplorativo del presidente della Camera Roberto Fico.
Rappresentante della quota di sinistra del movimento, Fico è anche il testimonial dell'ala più rigida e intransigente del Movimento di Grillo e Casaleggio.
Il suo tentativo, c'è da scommetterci, è stato di cercare una convergenza operativa tra M5S e PD, gli stessi che avevano fortemente contestato anche a male parole, sulla rete e nelle dichiarazioni ufficiali sino a poche ore prima.

Invece, con la scusa del "Contratto di Governo" tutti quanti avrebbero dovuto turarsi il naso, incoronare Luigi Di Maio premier e costituire un Governo M5S e PD. E qualcuno all'interno del PD sarebbe pure contento.

"Il dialogo è stato avviato" - ha commentato Fico al termine del colloquio con Mattarella, "Il mandato esplorativo che mi ha affidato il presidente della Repubblica ha avuto un esito positivo". Ed ora occorre attendere i risultati della direzione del PD, convocato per mercoledi 2 maggio, che vedrà scontrarsi la stragrande maggioranza renziana, contraria a un accordo con M5S, e i residuali scissionisti che caldeggiano una continuità governativa anche al fianco dei "grillini" antiberlusconiani.

Si prospetta quindi una nuova e definitiva epurazione del PD che, grazie a queste consultazioni, potrebbe restare totalmente in mano a Renzi e ai suoi discepoli, completando definitivamente la "rottamazione" della sinistra più tradizionale, ancora albergata all'interno del partito di derivazione Ulivista di Romano Prodi.

A questo punto non resterà che fare sottoscrivere un "accordo" tra M5S e gruppo misto per fare decollare un "Governo del Presidente", ma non del Popolo e, con la scusa di modificare la legge elettorale, il nuovo esecutivo resterà in carica sino a fine legislatura.

Vorrei essere smentito dai fatti, ma ho difficoltà a credere che riusciranno a creare un Governo di Scopo per giungere a nuove elezioni entro l'autunno.

Avremo, con buona probabilità, un Governo, provvisorio (all'italiana, quindi permanente), zoppo e incapace.

Tutto ciò che gli elettori, da sinistra a destra per passare dal M5S, non hanno espresso nelle ultime elezioni.

(per restare sempre informati sugli editoriali)