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Come alle Maldive e a Belgrado: i pluviometri del futuro installati dal Consorzio della Bonifica Parmense per incrementare la sicurezza idraulica. Posizionati finora a Fontanellato, Colorno e Soragna, gli avanzati strumenti tecnologici monitorano in tempo reale l’intensità delle piogge al minuto consentendo allo staff tecnico consortile di intervenire rapidamente in modo performante

La Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma ritiene incomprensibile l'atteggiamento della politica piacentina che, trasversalmente, vuole negare all'Istituto Romagnosi Casali l'attivazione, a partire dal prossimo anno scolastico, di un corso serale ad indirizzo socio sanitario. Eppure si tratta di un percorso d'istruzione che servirebbe ad incrementare un ambito professionale che è tra quelli di cui il nostro territorio necessita, ciò dovrebbe essere una priorità.

 

La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, tramite il suo coordinatore Salvatore Pizzo, esprime il pieno sostegno ai colleghi impegnati nei corsi per gli adulti, che qualche sconsiderata voce in quel di Fontanellato considera "ospiti".come se fossero estranei al sistema dell'Istruzione Pubblica. La scuola è sempre tale quando è mattutina, quando è pomeridiana e quando è serale! Non esiste la serie A e la serie B!

SEDE DI PARMA:Borgo delle Colonne 32– 43121-Parma-
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SEDE DI PIACENZA: Via S. Marco, 22 – 29100 Piacenza
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NUOVE NAVETTE PER GAIONE/CORCAGNANO/FELINO, SAN SECONDO E FONTANELLATO - Da domani, 15 aprile, bus urbani ed extraurbani a frequenza estiva

Parma, 14 aprile 2020 - TEP ricorda che da domani, mercoledì 15 aprile, sarà in vigore il servizio estivo. Saranno parzialmente ripristinate anche le corse notturne, in funzione fino alle 22.
A integrazione dei normali servizi previsti per il periodo post-scolastico, TEP attiverà 3 navette a compensazione dei prolungamenti suburbani che nei mesi estivi vengono a cessare, in particolare:
- una navetta Parma - Gaione che effettua coincidenza con la linea 13 in largo De Coubertin, presso il quartiere Cinghio Sud e che prosegue alternativamente per Corcagnano/Felino a cadenza oraria. Sostituisce il prolungamento invernale della linea 13;
- una navetta Parma - San Secondo e un'altra sulla tratta Parma - Fontanellato, attive solo nel pomeriggio a cadenza oraria, con partenza in coincidenza dal capolinea urbano della linea 23 a San Pancrazio. Al mattino le due località sono collegate tramite i normali prolungamenti della linea 23.

È possibile consultare i nuovi orari sul sito TEP (urbani estivi: bit.ly/estiviurb2020TEP  - extraurbani estivi: bit.ly/estiviextra2020TEP ).

I Carabinieri della Compagnia di Fidenza, coadiuvati dai colleghi di Cuneo, hanno dato esecuzione a due misure cautelari in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Parma a carico di altrettanti cittadini italiani, D.G. di anni 64 e D.A. di anni 40, ritenuti responsabili dei reati, tentati e consumati, di furto aggravato in abitazione, truffa aggravata, possesso di segni distintivi contraffatti delle FF.PP. e falso.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Parma (Sostituto Procuratore dott.ssa Daniela Nunno) e delegata ai Carabinieri della Stazione di Colorno, con il supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile dei CC di Fidenza, ha avuto inizio a novembre scorso allorquando i carabinieri della predetta Stazione hanno registrato sul territorio della “bassa parmense” una recrudescenza di truffe e furti in danno di anziani.

In particolare gli inquirenti hanno notato che il 12 novembre 2019 sono avvenuti due gravi episodi da parte di falsi carabinieri, a distanza di pochissime ore.

Nel primo evento, due uomini si sono presentati presso l’abitazione di un anziano di San Secondo Parmense e, con indosso una pettorina con la scritta “carabinieri”, hanno tentato, invano, di raggirarlo per impossessarsi del suo denaro.

Subito dopo si sono allontanati a bordo di una Volkswagen Polo di colore bianco, sulla quale avevano applicato targhe clonate di un altro veicolo corrispondente per marca, modello e colore, ed hanno raggiunto l’abitazione di un anziano di Colorno. Costui, invece, è stato raggirato perché ha permesso ai due di entrare in casa per un controllo delle tubature del gas per presunta infiltrazione di mercurio. Nell’occasione l’anziana vittima, indotta in errore, ha nascosto i suoi preziosi, con l’intento di “proteggerli”, nel frigorifero in attesa che i falsi Carabinieri “sanificassero” gli ambienti. Questi, dopo averlo distratto, si sono impossessati del bottino e sono fuggiti, facendo così perdere le loro tracce.

Dopo circa due settimane i falsi carabinieri, indossando la solita pettorina con la scritta “Carabinieri” ed utilizzando la stessa autovettura con altre targhe clonate, si sono introdotti nell’abitazione di un’anziana di Sissa Trecasali e, con l’ormai collaudato modus operandi del falso controllo delle tubature del gas, si sono appropriati di € 850,00 e vari gioielli, del valore di circa € 21.000,00, che la vittima era stata indotta a nascondere all’interno del frigorifero per preservarlo da ipotetiche pericoli da mercurio.

Sempre con un intervallo di tempo di circa due settimane, a dicembre scorso, i due soggetti hanno colpito con la stessa tecnica presso due abitazioni dello stesso immobile di proprietà di un’anziana di Fontanellato e di sua figlia. Anche qui, con il collaudato pretesto del controllo alle tubature del gas inquinate dal mercurio, le hanno fatto riporre 300,00 € e vari gioielli nel frigorifero e, dopo una banale distrazione della vittima, sono fuggiti con la refurtiva che l’anziana aveva raccolto anche dall’abitazione della figlia.

A questo punto i Carabinieri, supportati efficacemente dai colleghi delle polizie locali dei comuni della bassa parmense (Fidenza, Soragna, Fontanellato, Roccabianca, San Secondo P.se e Colorno), sono riusciti ad individuare attraverso le immagini dei sistemi di video sorveglianza, tra migliaia di veicoli in transito, la targa “pulita”, ossia quella originale, della vettura in uso ai falsi Carabinieri. Sono stati quindi ricostruiti con accuratezza i percorsi effettuati per commettere i reati nella bassa parmense. Inoltre, con il supporto di personale dell’aliquota operativa dei CC di Fidenza, i Carabinieri di Colorno hanno effettuato un periodo di pedinamento e controllo in provincia di Cuneo (zona da cui risultavano provenire le auto utilizzate dagli autori dei furti), riuscendo ad individuare i reali utilizzatori del veicolo, intestato ad una prestanome, e localizzando le loro abitazioni.

A questo punto gli inquirenti, diretti e coordinati dall’A.G. a cui hanno riferito l’esito delle indagini fino a quel momento svolte, hanno ascoltato le vittime dei raggiri che, tramite riconoscimento fotografico, hanno individuato senza dubbio i due odierni arrestati quali autori dei fatti commessi a loro carico.

L’attività degli investigatori non si è fermata ai 5 casi scoperti ma è proseguita e sono stati accertati ulteriori quattro delitti commessi nel medesimo arco temporale con la stessa tecnica, sempre in danno di persone anziane, nei comuni di Soragna, Sissa Trecasali e Roccabianca.

In questi casi i due soggetti si sono sempre qualificati (falsamente) “Carabinieri” ma, per raggirare le vittime, hanno utilizzato un altro sottile stratagemma ovvero, dopo essersi introdotti all’interno delle abitazioni simulando l’arresto di una persona per furto, hanno fatto credere alle vittime che erano in corso delle verifiche sulla refurtiva recuperata. In questo modo, dopo aver avuto a portata di mano denaro e gioielli, con un banale pretesto hanno distratto i malcapitati proprietari di casa e si sono appropriati dei loro preziosi dileguandosi subito dopo.

In totale sono stati contestati loro nove episodi delittuosi, uno per tentata truffa aggravata e otto per furto in abitazioni, oltre ai reati di falso (per aver sostituito la targa dei mezzi con cui giungevano in zona con targhe clonate) e di illecito uso di segni distintivi dell’Arma dei Carabinieri (avendo usato pettorine con la scritta “carabinieri”).

La refurtiva complessiva ammonta a diverse decine di migliaia di euro.

La Procura della Repubblica di Parma, sulla scorta dei gravi puntuali e concordanti indizi raccolti a carico degli indagati per i nove episodi criminosi sopra sinteticamente descritti, ha chiesto ed ottenuto dal G.I.P. presso il Tribunale di Parma le misure cautelari in carcere a carico di D.G. e D.A.

In sede di esecuzione della misura cautelare, sono state effettuate perquisizioni domiciliari a carico degli indagati, che hanno consentito il rinvenimento ed il conseguente sequestro di un rilevante numero di gioielli, evidentemente provento di altrettanti reati.

A tal proposito, l’obiettivo ora è quello di tentare di risalire ai legittimi proprietari di tali gioielli per procedere poi alla restituzione degli stessi.

Pubblicato in Cronaca Parma

Fontevivo (PR) 13 dicembre 2019 - Lo scorso lunedì 09 Dicembre una pattuglia della Polizia Locale di Fontevivo, durante il servizio di controllo del territorio, rinveniva sulla massicciata della linea ferroviaria in zona Castelguelfo
un armadio blindato forzato, dal quale fuoriusciva un’arma da fuoco.

Gli agenti provvedevano immediatamente a circoscrivere l’area per preservare eventuale tracce che potessero essere utili alle indagini e  verificare il contenuto dell’armadietto.

All'interno erano quindi presenti un fucile Beretta calibro 12, una carabina Diana calibro 4,5/177 con rispettiva ottica, il relativo munizionamento delle armi da fuoco, 58 coltelli di cui 2 a lama lunga oltre ad orologi da polso.

Le armi lunghe, provento di furto in abitazione, risultavano ancora non modificate e con la matricola leggibile. A una prima verifica le armi non sembra siano state utilizzate in azioni criminali.  

Gli agenti di Polizia Locale, grazie l’ausilio dei Carabinieri della Caserma territoriale di Fontanellato e della Compagnia di Fidenza prontamente intervenuti sul posto riuscivano a risalire al proprietario
e a contattarlo per avere informazioni in merito al fatto. Lo stesso infatti  ne aveva denunciato il furto nel mese di Novembre in  Provincia di Pistoia.

Tutta la refurtiva è stata sottoposta a sequestro e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

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Pubblicato in Cronaca Parma

Due giorni di incontri, convegni, installazioni e laboratori. Una cena stellata a tema bambù a cura di Massimo Spigaroli e Rocco Stabellini. Il primo concorso internazionale dedicato alla progettazione e realizzazione di oggetti di design in bambù: Bamboo Rush.


Il prossimo 5 e 6 ottobre è attesa la quarta edizione di Under the Bamboo Tree: una due giorni interamente dedicata al bambù, pianta dalle mille virtù, in un luogo che ha proprio nel bambù uno dei principali motivi di originalità.


La manifestazione – organizzata in collaborazione con INBAR (International Network for Bamboo and Rattan), Landscape Festival - I Maestri del Paesaggio, AIB (Associazione Italiana Bambù) e ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Firenze) – sarà aperta, sabato 5 ottobre, da un ciclo di conferenze con esperti interazionali e con la curatela scientifica dell’architetto Mauricio Cardenas Laverde, nel quale si esploreranno i numerosi utilizzi del bambù in diversi ambiti, Co-organizzate dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Parma e dall’Ordine degli Ingegneri di Parma, le conferenze saranno moderate da Manuela Boselli, conduttrice del TG4.


Si alterneranno relatori da tutto il mondo: Mauricio Cardenas Laverde, architetto colombiano da tempo in Italia, illustrerà la sua partecipazione al 2019 Beijing International Horticultural Exposition con il suo Inbar Garden Pavilion che ha richiamato una grande attenzione da parte della comunità internazionale sull’utilizzo di bambù e rattan in settori che vanno dal Landscape all’Architettura, all’ Interior Design, fino alla decorazione; Ali Mchumo, Direttore Generale di INBAR, farà un’introduzione relativa all’ International Bamboo and Rattan Organization, Cina nell’ambito della cooperazione internazionale, Hans Friedrich, Ambasciatore World Bamboo Organisation, sottolineerà l’importanza del bambù come strategia per lo sviluppo sostenibile ed il suo potenziale in Europa, mentre sempre in tema di sostenibilità; Borja de la Peña, responsabile per le politiche globali di Inbar, esplorerà l’opportunità di includere il bambù come una soluzione naturale per la decarbonizzazione in Europa e nel resto del Mondo. La mattinata si chiuderà con l’intervento di Luisa Molari, ingegnere all’Università di Bologna, che presenterà un focus sugli studi sul bambù italiano come materiale da costruzione e sul percorso legislativo, per poi riprendere nel pomeriggio con la straordinaria esperienza della Bambouseraie francese raccontata dallo Chef d’enterprise Simon Crouzet.


Seguiranno gli interventi di Rita Baraldi, dell’Istituto per la BioEconomia, (IBE-CNR) di Bologna, con un’analisi dei Servizi ecosistemici del Labirinto della Masone, di Beatrice Belletti, ingegnere dell’Università di Parma, con un esame dell’utilizzo sostenibile degli scarti del bambù nel ciclo di vita delle costruzioni, di Stefano Devoti, Artista e Direttore del GNAP (Global Nomadic Art Project) e Ko Seung-hyun, Direttore e fondatore di Yatoo, che, introdotti dallo storico dell’arte Marzio Dall’Acqua presenteranno le installazioni realizzate dal collettivo di artisti nomadi nei giorni precedenti la manifestazione e visibili anche il 5 e il 6 ottobre.
A chiudere la prima giornata di Under the Bamboo Tree sarà la premiazione del concorso internazionale Bamboo Rush per la progettazione e realizzazione di un oggetto di design in bambù.

Il concorso, organizzato in collaborazione con AIB e ISIA vuole essere uno stimolo all’utilizzo del bambù nei prodotti di design ad uso domestico o destinati a spazi pubblici, nonché alla valorizzazione delle proprietà tecniche ed estetiche del bambù, e i lavori più meritevoli verranno esposti nei due giorni.


La giuria è composta, oltre che da Franco Maria Ricci, da diverse personalità legate al mondo dell’architettura e del design, che da tempo credono nell’importanza del bambù: Franco Maria Ricci (editore e designer); Lorenzo Bar (presidente AIB Associazione Italiana Bamboo); Mauricio Cardenas Laverde (architetto, Curatore Scientifico UTBT Under The Bamboo Tree); Valentina Downey (Presidente ADI Associazione per il Disegno Industriale, delegazione Emilia Romagna); Kazuko Hase (architetto di interni); Liu Kewei (Ingegnere Civile, Global Bamboo Construction Programme Coordinator INBAR International Bamboo and Rattan Organisation); Franco Raggi (architetto e designer ISIA Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, Milano).


La quarta edizione di Under the Bamboo Tree si arricchisce inoltre di un percorso artistico costituito da diverse installazioni realizzate nell’ambito del progetto GNAP (Global Nomadic Art Project) Italy 2019 da un collettivo di artisti nomadi provenienti da diverse parti del mondo. Sfruttando le materie prime a disposizione sul posto, in questo caso il bambù, gli artisti mirano a creare opere che facciano coesistere in armonia natura e civiltà, formando una connessione con il territorio circostante e lasciandone fluire la bellezza.


Per tutti e due i giorni gli espositori, con diversi tipi di oggetti realizzati in bambù, da tende a oggetti per la cura del corpo e abbigliamento, animeranno i portici della Corte Centrale, nel cuore del Labirinto con i loro stand uniti a laboratori e dimostrazioni, oltre a raccontare la loro esperienza di lavoro con il bambù in brevi interventi previsti per domenica 6 ottobre. E ancora laboratori e attività per tutte le famiglie.
Non mancherà poi una parte dedicata alla cucina: la cena di sabato 5 presso il ristorante Al Bambù curata da Massimo Spigaroli e Rocco Stabellini avrà un menù interamente a tema bambù, mentre nei pomeriggi di sabato e domenica la corte centrale ospiterà uno show-cooking, anch’esso completamente dedicato a questa eclettica pianta.


Due giorni ricchi di opportunità per conoscere una pianta straordinaria sotto moltissimi aspetti in un luogo unico al mondo, vivace e animato dalla presenza di un pubblico curioso e appassionato.

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

I Carabinieri della Stazione di Fontanellato hanno dato esecuzione ad una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Parma a carico di un cittadino albanese L.L. di anni 35, ritenuto responsabile di Maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata e atti persecutori.

I fatti risalgono al periodo compreso fra i mesi di Maggio e Luglio 2019, periodo durante il quale L.L. scopre una serie di messaggi fra la moglie ed un soggetto che accusa di essere l’amante. Il marito inizia una serie di atti di ritorsione e minacce nei confronti del presunto amante, costretto per paura a lasciare l’Italia. Analogo comportamento lo assume con la moglie, che inizia a subire ripetute minacce, maltrattamenti, violenze psicologiche e sessuali.

La vittima si è confidata con un’amica che, appreso degli episodi di violenza, si è rivolta ai Carabinieri di Fontanellato. I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Parma, hanno immediatamente avviato le indagini.

Nonostante le difficoltà oggettive per riuscire ad avere conferma dei gravi comportamenti violenti da parte di L.L., gli investigatori in stretta collaborazione con la Procura, hanno effettuato atti istruttori che hanno permesso di acquisire elementi probatori inconfutabili in ordine alle ipotesi delittuose. La vittima, concluso il colloquio con il pubblico ministero, è stata immediatamente collocata in una struttura protetta.

Il G.I.P. presso il Tribunale di Parma su richiesta della Procura della Repubblica ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’indagato.

L.L. è stato quindi tratto in arresto da Carabinieri di Fontanellato e tradotto presso il carcere di Parma.

Pubblicato in Cronaca Parma

Sabato 29 e domenica 30 giugno, dalle 19 a notte fonda, si è tenuta la quarta edizione di Fontanincanto. Gli spettacoli mirabolanti di artisti di tutto il mondo si sono susseguiti intorno alla meravigliosa Rocca Sanvitale di Fontanellato (PR). Foto a cura di Francesca Bocchia.

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Pubblicato in Cultura Parma

Legalità, Bullismo, Cyberbullismo e informazioni per il contrasto all'uso di sostanze stupefacenti: La Polizia di Stato incontra i giovani alunni dell' I.C. Fontanellato

Dopo Fidenza e Borgotaro, proseguono gli incontri in Provincia, questa volta a Fontanellato, nell'ambito degli incontri in materia di educazione alla legalità promossi dalla Polizia di Stato. Il Commissario Capo Federico Mastorci, e il Medico Principale della Polizia di Stato Valerio Bruti, hanno incontrato circa 150 giovani studenti delle quinte elementari e delle medie dell' I.C. Fontanellato.

Durante l'incontro sono stati affrontati diversi argomenti su fenomeni criminali gravi, che avvengono anche mediante l'uso della rete.
Tra gli argomenti trattati vi sono il bullismo, il cyberbullismo, l'adescamento, ma non solo, si è parlato anche di come utilizzare in maniera corretta il web e gli strumenti tecnologici connessi alla rete, anche e soprattutto dal punto di vista della propria privacy.

I ragazzi, sono stati informati, anche attraverso esempi, sulla gravità delle conseguenze che possono subire le vittime e le ripercussioni nella sfera giuridica dell'autore di condotte criminose(il bullo) e dei suoi familiari.

Sono state illustrate delle semplici, ma efficaci, regole di comportamento sia per la convivenza nella vita reale sia per ridurre i rischi collegati alla vita digitale.
L'incontro ha permesso di riflettere sul ruolo svolto dalle Istituzioni, dalla Scuola e da ogni persona nelle azioni di contrasto al bullo o al cyberbullo.
Riscontrando da parte dei ragazzi una grande partecipazione ed un notevole interesse sul tema, gli esperti della Polizia di Stato hanno messo in guardia i giovanissimi anche su un altro tema, anch'esso oggetto dell'incontro, che è il rischio proveniente dall'adescamento.

Grazie alla presenza del Medico Principale, il dott. Bruti, sono state date fornite diverse nozioni tecniche sulle conseguenze derivanti dall'uso di sostanze stupefacenti. Invitando tutti i giovani presenti a non avvicinarsi nemmeno per scherzo alle predette sostanze. Sul tema gli studenti hanno fatto diverse domande e sono stati particolarmente interessati.

Il personale della Polizia di Stato proseguirà nell'iniziativa, che ha avuto molto successo, già nel mese di Aprile, presso altri istituti scolastici di Parma e soprattutto in Provincia ove insistono diversi istituti scolastici che hanno richiesto il nostro intervento.

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