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La donna, con la quale un casertano residente a Carpi aveva una relazione clandestina, voleva interrompere il rapporto. Lui si è vendicato postando sul web e sui telefoni dei familiari di lei e foto e video girati nell'intimità. È stato denunciato.

di Manuela Fiorini - Modena 22 maggio 2018 - Prima di girare video e scattare foto erotiche, magari in un momento intimo con il partner, bisogna sempre pensarci due volte, soprattutto nell'epoca di internet e cellulari. Sì, perché quello che all'inizio vorrebbe essere un semplice "gioco" per mettere un po' di pepe a una relazione, nel caso le cose cambino tra i partner, può rivelarsi oggetto di ricatto o vendetta.

Ne sa qualcosa una solierese che aveva intrecciato una relazione extraconiugale con un 55 enne casertano residente a Carpi. La donna voleva mettere fine a quella relazione clandestina, ma lui era di tutt'altro avviso, così ha pensato di vendicarsi diffondendo su internet foto e immagini hard dell'ormai ex amante. Gli scatti e i video, che dovevano rimanere privati, non solo si sono diffusi rapidamente nel web, ma sono finiti anche su siti pornografici. Ma al 55 enne non è bastato. Infatti, non pago, ha inviato il materiale anche sugli smartphone del marito della donna, della madre di lei e di altri parenti.

A questo punto, la solierese ha denunciato tutto ai Carabinieri che hanno svolto qualche indagine su quanto accaduto, risalendo facilmente al colpevole. Il 55 enne è quindi stato denunciato per i reati di diffamazione e lesione del diritto alla riservatezza.

Rimuovere del tutto i video e le foto dal web, invece, sarà molto difficile.

Pubblicato in Cronaca Modena

STUPRO VIRTUALE. E' questa l'ultima frontiera della violenza sul web: gruppi chiusi dei vari social network su cui uomini, giovani e adulti, postano foto innocenti, con tanto di nome, di una donna, spesso di una ex, e invitano gli altri membri della community a bersagliarla di offese, insulti e umiliazioni in quello che diventa un vero e proprio "delirio diffamatorio".

A lanciare l'allarme, parlando di "drammatico sviluppo" del fenomeno, e' stato Roberto Sgalla, Direttore Centrale della Polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i Reparti speciali della Polizia di Stato, intervenuto alla conferenza internazionale sulla violenza contro le donne fondata sull'onore. #essercisempre

L'aumento esponenziale delle estorsioni sessuali online ha fatto si che diventasse un fenomeno così diffuso tanto da essere indicato con un suo nome specifico: "sextorsion". Non si contano più, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" gli episodi di navigatori della rete che si sono trovati ingenuamente ad essere ricattati dopo conversazioni con malintenzionati di ogni genere che sono riusciti a carpire immagini o video espliciti e molto spesso assai spinti per poi minacciare di diffonderli salvo il pagamento di un prezzo.

 

Pubblicato in Nuove Tecnologie Emilia