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Il connubio tra musica pop italiana e arte fotografica è reso magistralmente dall'obbiettivo di Giovanni Gastel che ha unito "Le 100 facce della musica italiana" in 100 ritratti d'autore. Scorrono in una carrellata di immagini i volti ritratti di 100 big della musica italiana. Da ammirare a Parma al Palazzo del Governatore nella mostra organizzata dal team della rivista Rolling Stone Italia fino al 19 Marzo.

di Maria Carla Magni

Sarà ospitata nel Palazzo del Governatore, in pieno centro a Parma, fino al 19 Marzo la mostra di Giovanni Gastel dal titolo azzeccatissimo "Le 100 facce della Musica Italiana" – il suono di un paese meraviglioso come non l'avete mai visto.

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La musica italiana si racconta in 100 ritratti d'autore firmati Giovanni Gastel, uno dei più celebri fotografi italiani nel mondo, dalla "A" di Alessandra Amoroso alla "Z" di Zucchero, passando per Vasco e Paolo Conte, Ligabue e Francesco De Gregori, Eros Ramazzotti, Mario Biondi e i Negramaro, Elisa e Giorgia, arrivando alle star dell'hip hop e del rap Jovanotti, Emis Killa, Club Dogo, Fedez, J-Ax e Fabri Fibra. Decine di artisti, i cantautori, i musicisti, i cantanti, ma tra loro anche gli autori come Mogol e i DJ, su tutti Claudio Cecchetto.

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Davvero lunga la lista, 100 appunto i volti ritratti dei big della musica italiana, per un progetto ideato e realizzato dal team della rivista Rolling Stone- Italia, punto di riferimento della pop cultura contemporanea e che per l'occasione ha realizzato un numero speciale in "Limited Edition" dedicato alla mostra, con la produzione esecutiva di Ankamoki e grazie al patrocinio e la co-organizzazione del Comune di Parma, che pone come obiettivo quello di sottolineare il forte legame del territorio con la musica in tutte le sue forme di espressione: a pochi passi dal Teatro Regio, dalla Casa della Musica, dalla Casa del Suono e dalla Casa natale di Arturo Toscanini.

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Il lavoro di Gastel racconta ed esprime l'anima e la personalità di ognuno dei personaggi immortalati: dalla popstar al rapper, dal discografico al gruppo rock, 100 ritratti che compongono il mappamondo artistico della musica di eccellenza del nostro paese.

Quello che Gastel propone non è un semplice progetto fotografico, ma un vero e proprio atto d'amore per la musica italiana. Un caleidoscopio di immagini che traducono su pellicola le anime dei musicisti magistralmente catturate dallo stile inconfondibile ed elegante di Giovanni Gastel che racconta: "Dicono che Dionisio girasse per il mondo con un festante carriaggio di musici e cantanti in una gioiosa e un po' ebbra pantomima di invasione del mondo. Ecco, quando la musica italiana è entrata nel mio studio e io ho aperto la porta a quella sorridente brigata di artisti e personaggi, ho subito pensato che Dionisio fosse infine arrivato a invadere anche me."

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E così Gastel ha ripreso tutti i suoi 100 soggetti in studio, guardandoli negli occhi in modo che la sua luce a led, progettata per l'occasione, si riflettesse negli occhi di ognuno. Per raccogliere i loro pensieri sparsi, i sorrisi precari e la curiosità dei loro sguardi, le fotografie di Gastel riescono a varcare quell'invisibile linea di confidenza, d'intimità dove oltre quella soglia lo sguardo si fa soggetto.

Lo shooting fotografico diventa un viaggio dove ciò che conta è il percorso fatto insieme agli artisti non la meta in un caleidoscopico ritratto collettivo dove Gastel raccoglie le tipologie umane più varie, resta la quantità umana che viene rappresentata con forza e lucidità.

Per informazioni:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  – per prenotazioni tel 0521 218035

Orari di apertura:

da giovedì a domenica ore 11.00/19.00

martedì e mercoledì su prenotazione per gruppi

 

Photo Credits – CLAUDIA BEVINI Photographer
For Maria Carla Magni outfit Special Thanks to : LC DONNA- Parma ; STEFANO SACCANI Parma

With the Courtesy of : arte.sky.it – artemagazine.it – parmadaily.it – rollingstoneitalia – lecodiparma.it – cultora.it

 

Pubblicato in Cultura Parma
Mercoledì, 22 Febbraio 2017 12:06

"The art of shoes", il genio creativo di Manolo Blahnik

In questa settimana Milano diventa la capitale della moda mondiale grazie alla Fashion Week-Moda Donna e in concomitanza è in corso una mostra che non può non essere visitata soprattutto dalle "Shoes Addicted". 

di Federica Fasoli

"Prenda la borsa, l'anello, l'orologio, ma mi lasci le mie Manolo Blahnik!" gridava Carrie Bradshaw ad un rapinatore nel celebre Sex And The City, telefilm che ha segnato la storia anni '90 di ogni fashion victim che si rispetti, celebrando il nome dello stilista spagnolo e collegandolo, nell'immaginario collettivo di milioni di donne, ad un oggetto del desiderio bramato, anelato, adorato e venerato: le scarpe. E se la protagonista della serie televisiva, interpretata da Sarah Jessica Parker, si disperava per avere così tante scarpe e solo due piedi per poterle indossare, "The Art Of Shoes", in esposizione a Milano, esorta a chiedersi perché ci siano così tante scarpe e solo due occhi per poterle ammirare.

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Nella cornice d'eccezione che è Palazzo Morando, con i sontuosi saloni settecenteschi, gli splendidi lampadari, gli affreschi ed i dipinti, la personale mostra retrospettiva di Manolo Blahnik, aperta al pubblico sino al 9 Aprile 2017 non a caso nella città meneghina, da sempre "culla" del suo marchio, rappresenta un appuntamento imperdibile atto a celebrare i 45 anni di attività dell'iconico maestro e ricostruire il suo percorso storico ed artistico seguendo le forti influenze che lo hanno ispirato, e continuano tutt'oggi ad ispirarlo, nelle sue irripetibili creazioni. 

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Più di duecento le scarpe esposte all'interno della mostra, insieme ad ottanta disegni originali dello stilista e le collezioni delle Raccolte Storiche del Museo, rimaste intatte per l'occasione. Eclettiche e disparate le correnti d'influenza che, attraverso le sale museali del Palazzo, si snodano e diramano tra ispirazioni da Brigitte Bardot al cinema di Visconti, da Emma Bovary ad Anna Karenina. E ancora il Gattopardo, Alessandro Magno, Paloma Picasso fino ad Anna Piaggi, celebre giornalista di Vogue: personalità romanzesche, storiche o contemporanee che hanno in qualche modo segnato la vita ed il processo artistico del couturier spagnolo.

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Non mancano cenni all'arte pittorica, da Goya a Mondrian, ed influssi di stampo naturalistico, con un'intera sezione dedicata al mondo bucolico attraverso foglie, palme e rami di cactus accompagnati a riferimenti al mondo marino che vedono il loro trionfo nell'utilizzo degli splendidi coralli di Sicilia. Cruciali anche le ispirazioni dal sapore esotico: sono, infatti, diverse le sezioni che riportano a scenari geografici lontani come l'Africa, la Russia ed il Giappone, simboli della natura di per sé cosmopolita e multiculturale di Manolo Blahnik, abituato sin dall'infanzia a cambiare spesso Paese.

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Assolutamente sorprendente, infine, la sezione "Gala", dedicata ad una selezione di scarpe tra le più stravaganti e preziose oltre le ventidue paia realizzate per il film Marie Antoniette di Sofia Coppola, emblema di una fine eleganza e di un'intera vita spesa alla ricerca del bello e del sublime in ogni dettaglio.

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Mercoledì, 19 Ottobre 2016 12:08

Mostra Ferre' e Comte: inattese assonanze

La mostra a Parma, ora in corso, su Ferré-Comte ci offre lo spunto per ricordare un grande nome della moda italiana. Con il suo stile tra neoclassico e contemporaneo Gianfranco Ferré non solo ha segnato un'epoca, ma è tuttora un riferimento importantissimo nella "storia della moda". Da non perdere la mostra "Dettagli" in abbinamento alle immagini suggestive create dal fotografo Comte.

Di Renata Gorreri

Maria Luigia D'Austria, seconda moglie di Napoleone, non era certo stata educata per regnare, tuttavia con la sua sensibilità, la sua cultura e il suo amore per l'arte e il suo popolo, ha lasciato un indelebile ricordo nei territori che furono il Ducato di Parma e Piacenza.

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Gianfranco Ferrè, architetto, artista, stilista, un genio della struttura, si è affermato nel mondo della moda per la sua creatività e la sua capacità di attingere anche ai particolari delle mode del passato, destoricizzandoli e rendendoli contemporanei.
Michel Comte, fotografo e artista che interpreta le emozioni in chiave poetica ed ama accompagnare le sue fotografie anche con installazioni scultoree e di luce.

Ma che cos'hanno in comune una Duchessa, un grande stilista e un famoso fotografo? Il Neoclassico!

Nell'ambito delle celebrazioni per il bicentenario dell'arrivo di Maria Luigia a Parma è stata organizzata un'esposizione molto particolare. Si articola su due livelli. Al primo si trovano 60 splendidi capi selezionati e messi a disposizione dalla Fondazione Gianfranco Ferrè.

mostra abiti gianfranco ferre

Lo stilista ha sempre manifestato ammirazione per le grandi donne della Storia e anche se non si può dire che Maria Luigia sia stata tra le sue predilette, nel suo stile possiamo vedere chiaramente molti richiami gusti e ai dettagli dell'abbigliamento dell'epoca. Quindi via libera alle camicie scolpite e destrutturate, alle lunghe file di bottoncini, ai polsi importanti, ai lacci inattesi. Poi le crinoline che lo stilista ha utilizzato per creare un abito, oppure una gonna, i cappotti e le cappe del Prêt à Porter anni '90, ma ancora così attuali, i pizzi, le ruches, i ricami dorati, i dettagli orientaleggianti, così di moda all'epoca di Maria Luigia.

mostra ferre parma maria luigia

Al secondo piano si trova l'esposizione dei lavori fotografici di Michel Comte. Qui il lavoro è concettuale e di interpretazione. Con le sue installazioni Comte vuole rappresentare il neoclassicismo come un passato da reinterpretare alla luce della Storia, anche quella più recente e tragica. Per fare questo le sue opere fotografiche – elaborate su tela - sono accompagnate da installazioni scultoree, luci e suoni, per rendere più vivida ed emozionante la visita. Si tratta di un'interpretazione personale del neoclassicismo che, in quanto simbolo, può anche andare in frantumi, ma la sua bellezza artistica rimane per sempre.

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Una mostra dalle proposte decisamente trasversali: assolutamente da non perdere.

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CREDTIS : thenonblonde.com – amica.it – affaritaliani.it – pgfstyle.com – bonvivre.ch – vogue.it

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Inaugurazione Mercoledì 22 giugno, 18.30 | PETER KIM "VISUAL MANTRA" a cura di Maria Giovanna Musso | Galleria S. Ludovico- 22 giugno- 25 luglio - Ingresso libero.

Parma, 21 giugno 2016

La suggestiva Chiesa sconsacrata di San Ludovico a Parma, in Borgo del Parmigianino 2, ospita dal 22 giugno la personale Visual Mantra a cura di Maria Giovanna Musso, prima mostra in territorio italiano dell'artista coreano Peter Kim. Patrocinata dal Comune di Parma, l'esposizione è organizzata dall'Associazione Culturale 360° in collaborazione con De Berg (New York) e la Galleria Loppis OpenLab di Parma.

Peter Kim, formatosi tra l'Asia e l'Europa, attualmente vive e lavora a New York. Nella sua ricerca espressiva, riflessiva e appartata, l'artista sceglie la linea come forma di espressione e come medium di accesso alle pieghe più profonde del reale.
 Nel lavoro di Kim la linea ripetuta è usata come un mantra visivo, un'ossessione gestuale attraverso cui prende forma la realtà, in un costante conflitto fra ordine e caos. Le figure che ne emergono sono il sedimento di quel conflitto, ciò che resta di una memoria antica: forme sospese nel vuoto, vasi fluttuanti nel mare del tempo che alludono a una ricerca inesauribile di senso, a un tentativo di riportare l'infinito nel finito della forma.

La mostra Visual Mantra presenta opere dedicate alla figura archetipica del vaso, insieme ad alcune opere più materiche costituite da matasse informi di fili colorati e ad alcuni disegni che testimoniano il processo creativo dell'artista.

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In chiusura dell'inaugurazione si esibirà la violoncellista italo-brasiliana Daniela Savoldi. La sua musica è una sintesi di suggestioni classiche, pop, jazz, contemporanee e orientali. ( danielasavoldi.com )

Per l'esposizione verrà realizzato un catalogo a cura di Maria Giovanna Musso.

Peter Kim, nato nel 1967 a Gwangju (Corea del Sud), si diploma nel 1998 all'École Nationale Superieur des Arts Plastiques (Marsiglia), e nel 2000 alla National Superior Diplome of Plastic Expression (Marsiglia), proseguendo la sua formazione in Europa con un Culture Course a Berlino per ricerche su Max Ernst. Attualmente vive e lavora a New York.

Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche museali fra cui il MAMAC (Modern and Contemporary art Museum di Nizza), l'Art Museum Gwangju, e il Gwangju Kumho Culture Foundation di Seoul. Ha all'attivo diverse mostre personali e collettive a Hong Kong, New York, Nizza, Parigi, Seoul, Belgrado, Strasburgo.

La mostra continua le attività di PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, manifestazione culturale dedicata alla creatività contemporanea italiana, che si è svolta a Parma dal 2 aprile al 15 maggio 2016. La mostra di Peter Kim si svolge all'interno di Galleria San Ludovico, eletto da PARMA 360 quale laboratorio permanente della creatività giovanile, dove si svolgeranno mostre di arte contemporanea durante tutto il corso dell'anno. www.parma360festival.it 

Peter Kim

Visual Mantra

a cura di Maria Giovanna Musso

Inaugurazione

Mercoledì 22 Giugno ore 18.30

Orari

Lunedì, Mercoledì e Venerdì ore 16-20

Giovedì ore 10.30-13

Sabato e Domenica ore 10.30-13/16-20

Martedì chiuso

Ingresso libero

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Agugiaro&Figna Molini porta al Gola Gola Food and People Festival la Mostra fotografica "La pizza, capolavoro universale" firmata da Oliviero Toscani presso Galleria Sant'Andrea, da venerdì 10 giugno a domenica 12 con aperture straordinarie.

Parma, 6 giugno 2016

Agugiaro&Figna Molini sceglie di supportare la tre giorni parmigiana in cui il cibo diventa il filo conduttore di una narrazione più articolata capace di legare insieme esperienze molteplici ed offre a tutti i visitatori di Gola Gola un'esperienza artistica unica: la Mostra fotografica firmata da Oliviero Toscani. L'esposizione sarà aperta al pubblico a partire venerdì 10 giugno presso la Galleria Sant'Andrea dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 21, sabato con l'apertura straordinaria fino alle 22 e domenica 12 giugno dalle ore 11 alle ore 13 e dalle 16 alle 20. L'azienda, con il brand Le 5 Stagioni, ha reso possibile l'esposizione di questi scatti ad opera d'arte: un vero e proprio racconto fotografico di quei Maestri Pizzaioli che hanno reso la pizza un piatto unico e un'eccellenza italiana nel mondo.

Un'esposizione nel centro storico di Parma, all'interno di un luogo ormai nascosto dietro piazza Garibaldi tra i palazzi innalzati nei secoli moderni. Proprio in via Cavestro sorge infatti una delle chiese più antiche della città: la Chiesa di S. Andrea. Abbandonata la funzione rituale e religiosa nel 1938, grazie al Vescovo Evasio Colli, è diventata un noto spazio espositivo che permette interazione artistica, accogliendo mostre ed eventi culturali, è infatti sede dal 1959 dell'Associazione U.C.A.I. Sezione di Parma che ne organizza le attività.

luca-gianni-castellano Foto O Toscani rid

La sua architettura è quanto mai suggestiva per la varietà dei marmi policromi della sua facciata, alternati a fasce di cotto e diventa il luogo perfetto per l'allestimento esclusivo volto a narrare l'antica tradizione della pizza, che ha fatto dell'italianità, un'eccellenza nel mondo e che viene raccontata dal genio del Maestro Toscani, che ha immortalato in scatti ad opera d'arte alcuni dei più importanti Maestri Pizzaioli. 28 scatti riprodotti su tele bifacciali 145x200 che fanno de "La pizza, capolavoro universale" un'esposizione unica nel suo genere, capace di incontrare la curiosità di molteplici generazioni, narrando attraverso l'arte fotografica, quanto di più antico e legato alla cultura del cibo.

Agugiaro&Figna, l'azienda italiana specializzata per rispondere a tutta la gamma di esigenze del mercato quali l'industria, la panetteria tradizionale, il catering, la G.D.O e le pizzerie, che con il marchio Cinque Stagioni è leader sul mercato italiano per le farine da pizza ed esporta in 70 paesi nel mondo, è partner di Gola Gola, il Festival del cibo, dove il cibo non è il fine ultimo, ma l'affinità elettiva di una cultura, di un territorio, di un people appunto. Ed è esattamente dal people che il Festival parte, dall'ispirazione di uno stile di vita che era, è e deve restare, un elemento identitario della cultura italiana. Con l'esposizione firmata da Oliviero Toscani Agugiaro&Figna conferma ancora una volta la propria vocazione nella diffusione della cultura enogastronomica italiana nel mondo, facendosi ambasciatore delle più antiche tradizioni anche grazie all'aiuto di importanti artisti di fama internazionale, capaci di reinterpretare le storie italiane, in opere uniche ed eterne.

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Mercoledì, 30 Marzo 2016 12:37

La mostra "Realtà capovolte" di Roberto Perotti

Sabato 2 aprile alle ore 18.30 presso Fogg - art photo gallery inaugurerà la mostra "REALTA' CAPOVOLTE" di Roberto Perotti. L'evento si colloca all'interno del circuito 360Viral di PARMA 360 FESTIVAL. 

Parma, 30 marzo 2016

Il lavoro di Roberto Perotti verte sul connubio di paradigmi di perfezione come la sfera e la monumentalità antica.
In arte, così come in natura, tutto ciò che è sferico, rotondo, circolare richiama l'essenza stessa della perfezione. L'Uomo di Vitruvio, la forma della Terra e dei pianeti, i canoni della bellezza femminile.
Nel lavoro di Perotti si palesano, ad uno sguardo più attento, piccole imperfezioni quali la goccia che si appoggia al selciato rinunciando alla sua perfetta rotondità, la presenza di figure umane collocate nella composizione in modo naturalmente disordinato, così come i monumenti stessi che si trovano in città, luogo generatore di caos.
Tutto si risolve in una calma apparente che sovverte il reale.
L'immagine di ogni monumento è sullo sfondo capovolta ed il riflesso nella goccia diventa il primo piano, utopisticamente non capovolto come dovrebbe essere.
E' forse nascosta una considerazione intima dell'artista? Cos'è veramente reale? L'immagine di qualcosa può diventare più vera, presente e concreta della realtà stessa? L'enigma non è risolto e sta a chi guarda proporre proprie riflessioni personali.
Ciò che è indubbia è la palese forza estetica e cromatica di queste composizioni, tutte unite da un fil rouge che ripercorre le tappe monumentali di una Parma Antica vista ai giorni nostri. Come in un sogno, la città si riflette dentro gocce che assomigliano più a bolle, forse retaggio di infanzia. Una nota naïve che riporta alle bolle di sapone quale ricordo della città natale che non si vuole abbandonare.

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Inaugurata Bag Gallery: nuova galleria di fotografia e arte contemporanea - video, scultura, disegno, perfomance, net-art di Parma. In mostra, fino al 17 aprile, Toy Stories di Gabriele Galimberti, giovane fotografo italiano già di fama internazionale.

Ph. Francesca Bocchia

Parma, 14 marzo 2016

Parma si arricchisce di un nuovo spazio dedito alla cultura. E' stata inaugurata venerdì scorso Bag Gallery, nuova galleria di fotografia e arte contemporanea - video, scultura, disegno, perfomance, net-art. Ad inaugurare lo spazio Toy Stories di Gabriele Galimberti, giovane fotografo italiano già di fama internazionale.

La mostra fotografica a cura di Andrea Tinterri, restituisce tramite le immagini un breve romanzo collettivo e multiculturale sulle abitudini sociali e sulla società stessa. Protagonisti bambini provenienti da diversi continenti (Europa, America, Asia, Africa) circondati dai propri giocattoli, inquadrati all'interno dei loro spazi intimi di vita. Attraverso una cameretta o una finestra che guarda su una città, gli oggetti, veri strumenti di comprensione, prendono vita e iniziano a raccontare le loro storie attraverso gli sguardi dei bambini, i veri attori sul palcoscenico. Uno sguardo sul mondo per cominciare a capirlo proprio come quando eravamo bambini. L'esposizione sarà accompagnata da un catalogo fine art edito Greta Edizioni.

TOY STORIES
11 marzo ̶ 17 aprile 2016
a cura di Andrea Tinterri

BAG GALLERY
> Parma Borgo Ronchini, 3
orari: dal giovedì alla domenica 16.00 – 21.00
anche su appuntamento - T +39 338.1404626

Catalogo: Greta Edizioni

Allestimento spazio espositivo: Arch. Nicola Pinazzi

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Ospitata alla Biblioteca della Camera dei Deputati, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, la mostra dal titolo "Amori dalla Cenere. Canto di Donna" arriva rinnovata a Parma, nel salone Maria Luigia della Biblioteca Palatina di Parma.

Curata della critica d'arte Stefania Provinciali, racchiude 36 fotografie che affrontano la tematica della violenza sulle donne. La fotografa e artista parmigiana Caterina Orzi propone una riflessione che parte dalla lesa dignità e porta verso il riscatto e la rinascita.

"Amori dalla Cenere. Canto di Donna" inaugura domani, Sabato 5 marzo alle ore 11 alla presenza dell'on. Marina Sereni, Vicepresidente della Camera dei Deputati. Parte del ricavato delle vendite sarà devoluto all'Associazione no-profit ONLUS Centro Antiviolenza di Parma.

In anteprima per Gazzetta dell'Emilia, ph. Francesca Bocchia

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Da Nan Goldin a Pistoletto, da Tillmann a Galimberti, Magistretti: "contemporaneo", il nuovo volto di Mercanteinfiera. In arrivo centinaia di buyer provenienti da tutto il mondo. E il richiamo arriva fino al Texas.

Parma, 24 febbraio 2016

Mercanteinfiera cambia volto: design, arte contemporanea, fotografia in un viaggio tra passato e modernità interpretato attraverso i diversi linguaggi espressivi. Dal 27 febbraio al 6 marzo, le Fiere di Parma si animeranno con l'edizione primaverile della prestigiosa kermesse internazionale dedicata ad antiquariato, modernariato, nonché al più raffinato collezionismo vintage. Questa volta, ad arricchire l'evento saranno una serie di appuntamenti collaterali che guardano al contemporaneo mettendo in vetrina le opere di artisti di fama mondiale: da Nan Goldin a Pistoletto, da Vico Magistretti a Ulrich Tillmann, Maurizio Galimberti e Mario Sironi.

Un totale di 45.000 metri quadrati di superficie espositiva nei quali gli elementi riescono ad emergere in tutta la loro bellezza: pezzi di antiquariato (troumeau, porcellane, ebanisteria settecentesca), arredi, gioielli e oggetti vintage, autentici conversation pieces. Saranno 1.000 gli espositori presenti, a beneficio delle centinaia di buyer provenienti da Stati Uniti, Turchia, Francia, Germania, ma anche Danimarca, Norvegia, Russia e Argentina. Un richiamo giunto in questa edizione fino al Texas.

Forme d'arte esaltate in questa edizione dalle due mostre collaterali in programma: "Sole o accompagnate? L'opera fotografica come opera singola e come serie" è il titolo del percorso, realizzato grazie alla prestigiosa collaborazione di Fabio Castelli, ideatore di MIA Photo Fair.
"Il mio intento - afferma Fabio Castelli - è quello di offrire al pubblico di "Mercanteinfiera" uno sguardo diverso sulla fotografia al fine di sensibilizzarlo su questo mezzo espressivo. La mostra infatti vuole sottolineare la differenza tra la fruizione di un'immagine autoriale singola e la serie di cui fa parte in quanto rappresentativa di un progetto complesso. In tal senso intende anche offrire uno stimolo: quello della "fotografia anonima", cioè immagini di cui non si conosce l'autore ma alle quali può essere attribuito dall'acquirente un valore e un significato diverso da quello originale. Un mercato ancora inesplorato in Italia, ma che all'estero presenta già nuove forme, tendenze e prospettive".
Protagonisti assoluti della mostra, gli scatti della statunitense Nan Goldin, classe 1953, nota per una fotografia utilizzata come un "diario in pubblico" e del tedesco Ulrich Tillmann. Ma nel complesso sono 13 gli artisti in mostra con opere che provengono dalla collezione privata di Fabio Castelli.

Il secondo appuntamento collaterale di Mercanteinfiera è "Parma 360 on view", ovvero una serie di immagini, video e performance, che anticiperanno i temi portanti del Festival sull'arte creativa, in programma a Parma dal 2 aprile al 15 maggio, accogliendo negli spazi del polo fieristico le opere di artisti del calibro di Michelangelo Pistoletto, Vico Magistretti, Enrico Robusti, Paolo Ceribelli il visual artist C999 e Maurizio Galimberti. "Parma 360 on view" è realizzata in collaborazione con Federica Bianconi, Chiara Canali, Simona Manfredi e Camilla Mineo.

"Per la nostra rassegna di arte, che fino allo scorso anno aveva abbracciato con successo il terreno delle sperimentazioni, il 2016 sarà l'anno del cambiamento – afferma Ilaria Dazzi, Brand Manager di Mercanteinfiera -. Per Fiere di Parma aprirsi ai nuovi linguaggi non è frutto di una suggestione momentanea, bensì una strategia finalizzata a riposizionare Mercanteinfiera sulle scene internazionali, valorizzandone contenuti di antichità e modernità".

Significativa, in tal senso anche la scelta di ospitare, a cinquantacinque anni dalla morte, una mostra dedicata a Mario Sironi, pittore simbolo del Novecento italiano. L'esposizione è curata da Estemio Serri e Alan Serri per Edizioni Cinquantasei Bologna e Galleria d'arte Cinquantasei, che sarà allestita all'interno della sezione "ArtParma Fair".

I visitatori di Mercanteinfiera, presentando il biglietto di ingresso avranno accesso, ad un prezzo agevolato, all'Archivio-Museo CSAC ( www.csacparma.it ). Per i termini della promozione mercanteinfiera.it/area-stampa/comunicati-stampa.

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Un percorso tematico attraverso luoghi, argomenti e pratiche della vita dei soldati. Nel corso dell'inaugurazione di oggi sarà possibile assistere a una visita guidata, a interventi musicali e alla proiezione del classico "Charlot soldato". "Trincea", dal 13 febbraio al Centro Mavarta di Sant'Ilario d'Enza.

Reggio Emilia, 13 febbraio 2016

La mostra "Trincea", dal 13 febbraio al Centro Mavarta, esplora l'esperienza di milioni persone coinvolte in un evento estremo. Si tratta del secondo capitolo, dopo la mostra "Prigionieri dimenticati", di un percorso ideato dal "Centro Studi Musica e Grande Guerra" insieme all'associazione culturale "Obiettivo Storia" e al museo "Il nemico siamo noi" con il sostegno del Comune di Bibbiano e il riconoscimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un grande lavoro, ancora in corso di svolgimento, che ha visto protagonisti Marco Formentini, Maria Neroni, Luca Silingardi, James Garimberti e i santilariesi Mariuccia Capelli e Carlo Perucchetti.
La mostra sviluppa un percorso tematico attraverso luoghi, argomenti e pratiche della vita dei soldati: l'assalto, le retrovie, la corrispondenza, l'igiene e sanità, l'artigianato e l'arte. Ad arricchire l'allestimento i reperti originali provenienti dal museo "Il nemico siamo noi" di Bibbiano.
Nel corso dell'inaugurazione di oggi, 13 febbraio (ore 16.00) sarà possibile assistere a una visita guidata, a interventi musicali e alla proiezione del classico "Charlot soldato". Un film girato in contemporanea al conflitto in cui il genio di Charlie Chaplin riuscì a cogliere gli aspetti pregnanti di una situazione inedita per il mezzo dell'ironia, dell'invenzione e di un linguaggio universale. Il percorso ideale nel mondo dell'arte che sarà completato dal concerto del 20 febbraio "Fuoco e mitragliatrici. Canti dei soldati nella Grande Guerra" con l'ensemble Musica e Grande Guerra, il coro giovanile Respiro della Scuola di Musica di S. Ilario e il Coro Mavarta.
La mostra, organizzata dall'assessorato alla cultura del Comune di Sant'Ilario d'Enza, sarà aperta fino all'11 marzo (orari di visita: lunedì, mercoledì e venerdì 15-19).
Info: Centro Culturale Mavarta, via Piave 2 – Sant'Ilario d'Enza (RE). Tel. 0522 671858 – www.mavarta.it 


(Fonte: Ufficio Stampa - Comune di Sant'Ilario d'Enza
Tel. 0522 902861 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

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