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Nella giornata di ieri, intensa è stata l'attività della Polizia di Stato sul territorio della provincia di Modena. Ma ai controlli si sono aggiunti anche le programmate azioni educative.

Giornata di controlli della Polizia di Stato: 271 persone identificate

Nella giornata di ieri, intensa è stata l'attività della Polizia di Stato sul territorio della provincia di Modena.
Complessivamente sono state identificate 271 persone e controllati 147 veicoli.
Particolare attenzione è stata posta alla zona di via Gramsci e del Parco Novi Sad, ove nel pomeriggio, con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine, la Squadra Volante ha effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio mirato al contrasto del degrado urbano, della microcriminalità e del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Tre cittadini stranieri, due marocchini e un tunisino, sono stati denunciati in stato di libertà per inottemperanza all'Ordine del Questore di allontanarsi dal territorio nazionale. Un quarto, di nazionalità romena, è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per inosservanza del divieto di ritorno nel comune di Modena, mentre due italiani sono stati denunciati da personale della Squadra Mobile per il reato di furto aggravato in concorso.
Personale del Commissariato di P.S. di Mirandola ha proceduto al deferimento all'A.G. di una cittadina italiana di 43 anni, per il reato di truffa. La donna aveva messo in vendita attraverso un social network, sul proprio profilo, un giubbotto di marca in cambio di un corrispettivo di 400,00 euro. La vittima, nonostante avesse pagato la somma richiesta per l'acquisto, non ha mai ricevuto il capo di abbigliamento.

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Violenza sulle donne: incontro della Polizia di Stato alla Polisportiva G. Nasi
Sabato 10 marzo scorso, presso la Polisportiva "Gino Nasi", personale della Divisione Polizia Anticrimine ha partecipato in qualità di relatore ad un incontro nell'ambito del progetto "Il corpo non mente", riservato ad un pubblico femminile, organizzato dalla UISP di Modena sul tema della violenza sulle donne.
Il Vice Commissario della Polizia di Stato, dott.ssa Elena Mazzeo ha parlato della violenza di genere, approfondendo il tema dell'ammonimento per stalking e violenza domestica.
Il pubblico, composto da donne di età compresa fra 30 e i 70 anni, ha partecipato con vivo interesse all'incontro, interagendo con i relatori e ponendo numerosi quesiti.

 

Fa tappa anche a Vignola la "BLUE BOX" della Polizia di Stato
Ancora un altro incontro nell'ambito del Progetto "BLUE BOX", la Campagna della Polizia di Stato contro il disagio giovanile. Questa volta è stato il turno dell'IIS Paradisi di Vignola.
L'équipe multidisciplinare della Polizia di Stato, composta da personale della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile, ha cercato di sensibilizzare gli studenti sul fenomeno, facendoli riflettere sulle varie situazioni di disagio che possono trascendere, anche in forma sommersa, in episodi di bullismo, cyberbullismo, stati di abbandono, tragici giochi di ruolo.
È stata posto l'attenzione sui fenomeni di autolesionismo causati da atti di bullismo e di cyberbullismo, illustrando la Legge n. 71 del 29 maggio 2017 concernente le "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo".
Si è parlato anche della c.d. "tutela delle vittime vulnerabili", collegandosi alla campagna della Polizia di Stato "Questo non è amore" dedicata alla violenza di genere, mentre il dott. Massimo Neri, dell'Associazione Onlus "Psicologi per i Popoli dell'Emilia Romagna" ha approfondito gli aspetti psicologici riguardanti vittime e oppressori.
Presso l'istituto scolastico, a disposizione di studenti ed insegnanti è stata collocata la "Blue Box", una cassetta di colore blu, che richiama il colore istituzionale della Polizia di Stato, per la raccolta di segnalazioni anche anonime su qualsiasi criticità legata alle questioni giovanili.
Il prossimo appuntamento per "BLUE BOX" è programmato per il 28 marzo al Liceo Formiggini di Sassuolo.

 

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Pubblicato in Cronaca Modena

Nell'ambito degli incontri in materia di educazione alla legalità promossi dalla Polizia di Stato, il Commissario Capo Federico Mastorci, il Sovrintendente Giovanni Scollo e l'Assistente Capo Diego Margari, hanno incontrato i giovani ragazzi della Scuola Elementare "Bottego" di Parma.

Il personale della Questura di Parma, forte dell'esperienza maturata presso l'Ufficio Minori della Divisione Polizia Anticrimine, ha affrontato tematiche molto attuali, quali i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo.

Il tutto non prima di aver dato alcuni input sui principi cardine della nostra Costituzione e sulla definizione di diritti e doveri.
Per quanto concerne il bullismo, alle classi incontrate sono stati proiettati dei filmati, che hanno permesso meglio di riflettere sulle conseguenze negative che quei comportamenti persecutori hanno sulla vittima. I ragazzi, sono stati informati, anche attraverso esempi, sulla gravità delle conseguenze che possono subire le vittime.

I giovani alunni hanno saputo fornire esempi diretti su come sostenere la vittima ed isolare il bullo, facendo capire di aver ben compreso le conseguenze di atti bullistici. Ci hanno detto che secondo loro bisogna: ascoltare la vittima, starle vicino, non dare valore alle parole del bullo, non supportarlo, parlarne con i genitori e non isolarsi, parlarne con le maestre, chiamare la polizia nei casi più gravi.

I loro interventi hanno permesso di riflettere sul ruolo del gruppo osservante e dei partecipanti, e di far comprendere che questi ultimi il potere di incentivare o disincentivare l'azione del bullo o del cyberbullo.

Riscontrando da parte dei ragazzi una grande partecipazione ed un notevole interesse sul tema, gli esperti della Polizia di Stato hanno messo in guardia i giovanissimi anche sui giochi online: scegliere sempre il "clan" di compagni che si conoscono per non incorrere nella "trappola" di malintenzionati.

Il personale della Polizia di Stato proseguirà nell'iniziativa, che ha avuto molto successo, già nel mese di marzo, presso altri istituti scolastici di Parma.

Mercoledì, 07 Febbraio 2018 10:02

Fake news e complotti. Capire per difenderci.

Paolo Attivissimo, giornalista, studioso della disinformazione mediatica e noto cacciatore di bufale, in conferenza a Scandiano venerdì 9 febbraio alle ore 18.30

Bufale, fake news, contenuti ingannevoli creati ad arte per condizionare e manipolare l'informazione. Nell'era di internet e della comunicazione digitale si possono limitare gli effetti della disinformazione e acquisire strumenti utili per distinguere la realtà dalla fantasia?
Sembra di sì, soprattutto se ad aiutarci è un giornalista studioso di media, specializzato nel riconoscere le fake news, con all'attivo una lunga carriera come consulente di pubbliche amministrazioni e società private, pronte a difendersi da attacchi informatici e nuove forme di pirateria digitale.

Paolo Attivissimo, il noto cacciatore di bufale racconterà la sua esperienza professionale, venerdì 9 febbraio alle ore 18.30, a Scandiano presso la Sala comunale Casini (via Daz, 17), nel corso di una conferenza, aperta al pubblico e ad ingresso gratuito, dal titolo "Fake news e complotti: capire per difenderci".
Attivissimo, che non è uno pseudonimo ma il vero cognome anagrafico, spiegherà come riconoscere le notizie false, distorte o inventate di cui il web e i social media sono pieni, e a comprendere il danno economico e sociale di questi professionisti dell'inganno.

L'incontro, organizzato dai Lions di Scandiano in occasione delle celebrazioni del 50° anniversario della fondazione del Club e nel centenario dell'associazione internazionale, gode del patrocinio del Distretto Lions 108 Tb e del Comune di Scandiano.

Saranno infatti presenti il governatore Piero Augusto Nasuelli e il sindaco Alessio Mammi.

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Nella mattinata di ieri, un'équipe specializzata della Polizia di Stato ha coinvolto nel progetto "Blue Box" duecento studenti dell'Istituto Tecnico Industriale "L. Da Vinci" per parlare di disagio giovanile.

Modena 26 gennaio 208 - Così, la dott.ssa Laura Amato, Dirigente del Commissariato di P.S. di Carpi ha posto l'attenzione sui fenomeni di autolesionismo causati da atti di bullismo e di cyberbullismo, illustrando - anche attraverso immagini e slide - la Legge n. 71 del 29 maggio 2017 concernente le "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo", fornendo utili suggerimenti alle vittime di tali condotte.

Il Sostituto Commissario Elena Mazzeo della Divisione Polizia Anticrimine ha parlato della c.d. "tutela delle vittime vulnerabili", collegandosi alla campagna della Polizia di Stato "Questo non è amore" dedicata alla violenza di genere. Il dott. Massimo Neri, dell'Associazione Onlus "Psicologi per i Popoli dell'Emilia Romagna" ha approfondito gli aspetti più prettamente psicologici riguardanti vittime e oppressori, analizzando vari comportamenti di disagio giovanile.

La "Blue Box", una cassetta di colore blu, che richiama il colore istituzionale della Polizia di Stato, rimarrà presso l'istituto scolastico a disposizione di alunni e insegnanti, per la raccolta di segnalazioni anche anonime su qualsiasi criticità legata alle questioni giovanili, fino al prossimo appuntamento, in programma il 6 febbraio a Modena

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Al via anche a Modena il progetto concorso "PretenDiamo Legalità, a scuola con il commissario Mascherpa"

Si sono svolti ieri mattina i primi due incontri del progetto/concorso della Polizia di Stato, realizzato in collaborazione con il MIUR, "PretenDiamo Legalità, a scuola con il commissario Mascherpa", a cui hanno partecipato gli alunni delle scuole primarie "Collodi" di Modena e "Rodari" di Carpi.

Testimonial dell'iniziativa è il "Commissario Mascherpa", protagonista del fumetto a episodi edito in esclusiva da Polizia Moderna, la rivista ufficiale della Polizia di Stato, che sarà altresì fonte di ispirazione per gli elaborati che gli studenti dovranno realizzare nell'ambito del concorso.

Il Vice Questore Mascherpa, "il Commissario" per tutti, poliziotto per vocazione, ha scelto questo lavoro per seguire le orme dello zio, ucciso in un conflitto a fuoco con alcuni "uomini d'onore" durante la guerra di 'ndrangheta negli anni '80. Pronto all'azione, è disposto a sacrificare ogni cosa per raggiungere l'obiettivo e per risolvere le situazioni più complicate.

A fare le veci del Commissario Mascherpa, i Vice Questori Paola Convertino e Laura Amato che con il supporto di esperti operatori della Polizia Scientifica e della Squadra Volante hanno "svelato" ai piccoli studenti tecniche investigative e modalità operative, di cui si avvale la Polizia di Stato.

Argomento centrale la "legalità" per accrescere il senso civico nei giovani e far comprendere loro l'importanza del rispetto delle regole.

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Secondo giornata dedicata alla campagna di sensibilizzazione contro il disagio giovanile, denominata "Blue Box", che ha interessato nella mattinata di ieri gli studenti dell'I.I.S. "Elsa Morante" di Sassuolo.

Il Vice Questore Fabio Pecoraro, Dirigente del locale Commissariato di P.S., ha aperto i lavori con un intervento di presentazione del progetto, cui è seguita una disamina sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo nelle sue varie estrinsecazioni (flaming, denigration, exclusion e cyberstalking) e delle conseguenze giuridiche che tali azioni possono comportare.

Il Dott. Eugenio Di Ninno, Dirigente dell'Ufficio Sanitario della Questura di Modena, ha proseguito trattando argomenti connessi alle motivazioni psicologiche e relazionali che sono alla base dei fenomeni di sopraffazione e prepotenza nella vittima e nell'autore.

L'Ispettore Capo Marco Ferrari, Responsabile della Sezione Polizia Postale e della Comunicazioni di Modena, avvalendosi di materiale video (spot e cortometraggi) ha attirato l'attenzione dei giovani sui pericoli connessi all'utilizzo di internet e dei social network.

La "Blue Box", per la raccolta di eventuali segnalazioni di disagio, stazionerà presso l'istituto scolastico di Sassuolo fino al prossimo incontro in programma il 25 gennaio presso l'I.T.I. "Da Vinci" di Carpi.

Giovedì, 14 Dicembre 2017 10:39

Proges porta in Europa in modello educativo italiano

La cooperativa Proges si aggiudica la gestione dei nidi della Commissione Europea destinati ai figli dei suoi dipendenti a Bruxelles: "Confrontarsi con altre realtà europee nella progettazione e nella realizzazione di servizi educativi rappresenta una bella sfida su cui misurarsi"
 
Parma 14 Dicembre 2017 -
 
Tripletta per Proges, nel bando che la Commissione Europea ha emesso per la selezione dei gestori dei servizi all’infanzia destinati ai figli dei suoi dipendenti a Bruxelles, sede dei numerosi uffici della Commissione.
 
I risultati del bando, a cui partecipavano numerose imprese del settore da diversi paesi della Comunità Europea, hanno visto i servizi della cooperativa parmigiana attestarsi nelle prime tre posizioni, con un punteggio di qualità tecnica rispettivamente di 97, 94,5 e 94 punti su 100.
 
Si tratta dei servizi “La Flute Enchantèe”, inaugurato nel 2012, “Le Site Galois”, inaugurato poche settimane fa, e “Le Site de la Loi”, ora in costruzione e la cui inaugurazione è prevista per il giungo 2018. 800 i posti complessivamente assegnati attraverso il bando, per una durata di 9 anni.
 
“Che l’Europa e le sue istituzioni non siano solo uno spazio economico e monetario – dichiara Marco Papotti, Responsabile della linea socio educativa di Proges – ma anche sociale e valoriale, è un’affermazione che è più facile enunciare che praticare. Confrontarsi con altre realtà europee nella progettazione e nella realizzazione di servizi educativi rappresenta allora una bella sfida su cui misurarsi. Per questo siamo soddisfatti della valutazione sulla qualità dei nostri progetti emersa dal bando. Questi indicatori certificano non solo la validità del nostro progetto pedagogico e dell’efficienza organizzativa, ormai riconosciuti e studiati da anni, ma anche la capacità di esportare la nostra esperienza e le nostre competenze pedagogiche e gestionali adattandole ad altri contesti sociali e legislativi. Un plauso va ovviamente ai nostri collaboratori sul posto ma anche al nostro ufficio commerciale che ha saputo ben interpretare una gara molto complessa.”
 
Chi è Proges
 
Proges è una cooperativa sociale, leader a livello nazionale nell'ambito dei servizi alla persona, tanto nel settore educativo, quanto nel settore socio-sanitario.
Nata a Parma 25 anni fa, ha sempre perseguito forme di collaborazione innovative tra il settore pubblico e privato attraverso strumenti quali concessioni, project financing e società miste, tutt’ora all’avanguardia per capacità di progettazione e ricerca, investimento e qualità della gestione.
Questi progetti hanno richiesto, infatti, notevoli capacità di programmazione, organizzazione e finanziamento, con investimenti per oltre 50 milioni di euro e contratti di gestione della durata di 50 anni.
La presenza territoriale di Proges tocca 10 regioni italiane, con un radicamento più intenso nei centro e nel nord, ma con attività anche al di fuori dei confini nazionali (Belgio, Cina e Russia).
 
3460 soci e dipendenti
9000 clienti/utenti
140 ml € di fatturato aggregato
50 ml € di investimenti
Venerdì, 17 Novembre 2017 12:44

Proges amplia la sua presenza a Bruxelles

La Cooperativa Proges ha inaugurato a Bruxelles il secondo nido d’infanzia per i figli dei dipendenti della Commissione Europea, portando nella città belga il proprio know how educativo che mette al centro il valore dell’inclusione e il benessere del bambino.

Parma 17 Novembre 2017 -

La Cooperativa Proges, leader a livello nazionale nell'ambito dei servizi alla persona, sia nel settore educativo sia in quello socio-sanitario, conferma il suo impegno al di fuori del territorio nazionale con l’inaugurazione a Bruxelles di una nuova struttura per l’infanzia a supporto delle istituzioni della Commissione Europea: si tratta del “Site Gaulois”,che si aggiungea “La Flûte Enchantée”, aperto da vari anni, e al “Site de la Loi”, attualmente in costruzione. Complessivamente, i tre servizi sviluppano una ricettività di 110 bambini, mentre il loro avvio ha richiesto un investimento di circa 1,2 milioni di euro.

Negli spazi rinnovati e riprogettati delle strutture, Proges esporta a Bruxelles il proprio know how educativo, frutto del lungo percorso che il welfare della nostra regione ha intrapreso negli ultimi decenni, fino a divenire un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale.

Si tratta di un modello educativo che mette al centro il valore dell’inclusione,e opera minimizzando le sovrastrutture esterne alla persona, per stimolare e sviluppare l’intelligenza emotiva, insieme alle competenze creative e sociali.

“In questi giorni – sottolinea Marco Papotti, Responsabile linea socio-educativa di Proges e amministratore di Minimonde, la società di diritto belga costituita dalla cooperativa per la gestione dei nidi di Bruxelles ripensando al lavoro che svolgiamo all’interno dei servizi educativi, siamo tornati continuamente al fulcro di tutto il nostro lavoro: il benessere dei bambini. Per ribadire a noi stessi, in ogni scelta che facciamo, l’importanza di continuare a crescere come educatori, sia in competenze che in motivazione. Per farlo, è necessario però innovarsi, reinterpretarsi, e leggere i nuovi bisogni delle persone e delle famiglie. Mi piace pensare – conclude Papotti – che l'incontro tra l'esperienza maturata da Proges in Emilia-Romagna e i servizi culturali in Belgio possa generare modelli educativi virtuosi. Per questo motivo desidero ringraziare il personale che lavora con noi ogni giorno, per la professionalità, la formazione continua e l’attenzione verso il benessere del bambino, che sarà l'adulto di domani in grado di trovare il suo posto in un mondo in eterno cambiamento”.

Quella che si sta consolidando con l’inaugurazione di questa nuova struttura è la presenza Proges su un territorio cosmopolita e culturalmente in fermento. Ne è prova la diversità dei bambini ospitati nei nidi, che provengono da oltre trenta diversi paesi.

“Questo nuovo servizio rappresenta un vero modello a tutti i livelli – evidenzia Pierre Crucifix, Responsabile per la Commissione Europea della qualità dei servizi per l’infanzia erogati al personale –. Dal lavoro svolto da Minimonde negli ultimi anni abbiamo maturato la piena fiducia di un perfetto servizio per i bambini, e siamo convinti di portare avanti insieme un ottimo lavoro”.

“Per noi questo è un momento importante di gratificazione e stimolo per il futuro – spiega Michela Bolondi, Vice Presidente Proges –. L’apporto della cooperazione sociale allo sviluppo della società e dei sistemi di welfare è da sempre una priorità per noi. La sfida per il futuro è quella di fornire risposte innovative ai rapidi mutamenti che stanno interessando il nostro Paese e l’Europa”.

“La nostra storia è fatta di persone. Il nostro lavoro è con le persone e per le persone – aggiunge Annalisa Pelacci, membro del Consiglio di Amministrazione Proges –. Il nostro know how, le nostre competenze e le nostre esperienze, sono il solo capitale di cui disponiamo. Uscire dall’Italia, rapportarci con leggi, sensibilità e sistemi di welfare diversi, affrontare la complessità di lavorare con nuovi interlocutori e dentro nuovi contesti è per noi una sfida impegnativa ma soprattutto un’occasione preziosa per crescere e alimentare quella propensione all’innovazione che da sempre ci spinge”.

Lunedì, 25 Settembre 2017 09:21

Imparare giocando: Giocampus Day 2017

Successo per la seconda edizione del Giocampus Day, evento che saluta l’estate trasmettendo lo spirito più profondo di condivisione, apprendimento e divertimento portato avanti da Giocampus.

Articolo e foto di Chiara Marando -

Lunedì 25 Settembre 2017 -

Una giornata di sole, il Campus Universitario di Parma invaso da bambini festosi e pieni di voglia di giocare, da maestre, genitori e ospiti d’eccezione: tutto questo è stato Giocampus Day 2017.

Giunto alla sua seconda edizione, questo evento saluta l’estate e la conclusione dei campi estivi trasmettendo, ancora una volta, lo spirito più profondo di condivisione, apprendimento e divertimento all’interno di un contesto unico che riesce a raccogliere attività sportive, laboratori di educazione alimentare, laboratori di orto-falegnameria, attività didattiche e giochi.

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La giornata del Giocampus Day ha visto presenti tutti i protagonisti del modello educativo portato avanti da questo progetto d’eccellenza: ragazzi, insegnanti, Maestri del Gusto, Maestri del Movimento e partner pubblici e privati dell’ importante alleanza educativa.

Ospite d’eccezione il campione di nuoto Gregorio Paltrinieri, oro olimpico nel 2016 a Rio de Janeiro, che ha fatto visita ai bambini intrattenendosi con loro e cimentandosi in alcuni momenti ludici.

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E poi Pasta Party finale curato dalla Cucina Mobile della Protezione Civile, un momento per gustare in compagnia la genuina semplicità della pasta, piatto principe della tradizione gastronomica italiana.

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“Giocare, fare movimento e mangiare in modo sano e consapevole sono i migliori ingredienti per una ricetta speciale: il futuro dei nostri bambini”. Questo è il messaggio lanciato dal mondo dello sport e dell’alimentazione, due realtà sinergicamente unite nel portare avanti la sfida dell’educazione per le generazioni future sotto il segno di Giocampus.

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A proposito del docente di una scuola statale piacentina oggetto di un esposto presentato contro di lui perché "reo" di aver preteso, forse energicamente, il rispetto di un ordine da egli impartito ad uno scolaro, ovvero quello di consegnare un telefono cellulare in suo possesso. A tal fine, anche se il collega non dovesse essere essere un nostro iscritto, noi della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma offriamo tutta l'assistenza possibile.

Spesso la gente dimentica che i docenti nell'esercizio delle loro funzioni sono pubblici ufficiali e come più volte ha ripetuto la Cassazione, rivestono poteri "autoritativi e certificativi"

Inoltre, spesso sfugge, che i cittadini che hanno compiuto il 14° anno di età sono penalmente perseguibili.

Senza entrare nel merito de caso specifico, che eventualmente valuteranno gli organi preposti, è sicuramente cosa buona e utile ricordare che esiste il reato di calunnia.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma, ci tiene a far presente "che le Autorità dello stato si rispetta piaccia o non piaccia, questo vale anche a scuola, soprattutto a scuola".

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