Martedì, 07 Marzo 2023 06:21

Obiettivo Marte: un razzo a propulsione nucleare entro il 2027 In evidenza

Scritto da
Stromboli Stromboli

Con il programma Draco la Nasa annuncia che sono in corso i test necessari a sviluppare un nuovo razzo spaziale per le future missioni umane in programma verso Marte.

Di Mita Valerio Roma 6 marzo 2023 (Quotidianoweb.it) - Ridurre ad un terzo, entro il 2027, il tempo di percorrenza verso il Pianeta rosso. Un progetto davvero ambizioso! Il programma Draco (Demonstration Rocket for Agile Cislunar Operations) a cui la Nasa ha deciso di partecipare insieme all'agenzia statunitense per i progetti di ricerca avanzata per la difesa (Darpa) ha come obiettivo di raggiungere Marte entro il 2027.

Con questo scopo sta sviluppando e testando un razzo spaziale a propulsione nucleare necessario per le missioni umane che intenderà realizzare in un futuro neanche così lontano a quanto pare.

Studi sulla propulsione nucleare, in realtà, non sono una novità e risalgono già agli anni ’50 del secolo scorso. Eredità delle sperimentazioni avviate durante il periodo della Guerra Fredda da entrambe le superpotenze, Usa e Unione Sovietica, ma mai portate a termine a causa sia dell’impossibilità di superare i problemi nella schermatura dell’equipaggio, sia delle radiazioni e dei rischi legati alla fissione.

Un primo progetto dell’epoca  – denominato Rover - risale al 1955, seguito poco tempo dopo dal progetto Nerva, che aveva testato con successo un motore sperimentale, per poi fermarsi – prima che si svolgessero i test di volo del motore - nel 1973, a causa della riduzione dei fondi investiti.

Il nuovo accordo attuale tra la Nasa e l’agenzia Darpa è stato annunciato dall’amministratore dell’ente spaziale, Bill Nelson, durante il SciTech Forum and Exposition dell’American Institute of Aeronautics and Astronautics (Aiaa).

La collaborazione tra i due enti (che in passato aveva già prodotto tecnologie importantissime come il razzo Saturn V che ha portato l'uomo sulla Luna) permetterà di riprendere i test, interrotti il secolo scorso, sulla propulsione nucleare, con l'obiettivo di migliorare la capacità di trasporto spaziale sia per la futura economia lunare sia per il salto successivo previsto verso il Pianeta Rosso.

L'utilizzo di un razzo a propulsione nucleare consentirebbe certamente  viaggi spaziali più rapidi, che allo stesso tempo richiederebbero meno rifornimenti e soprattutto meno rischi per gli astronauti.

Tra i vantaggi di questa tecnologia c’è anche quello di avere una maggiore capacità di carico di materiale scientifico a bordo e una maggiore quantità di energia disponibile anche per la strumentazione e le comunicazioni.

"Con l'aiuto di questa nuova tecnologia – ha affermato Bill Nelson - gli astronauti potrebbero viaggiare da e verso lo spazio profondo più velocemente che mai, una capacità importante per prepararsi alle missioni con equipaggio su Marte".

Il funzionamento di questi razzi si basa sul principio di azione e reazione: una volta prodotta la combustione, il gas viene espulso verso il basso attraverso degli ugelli, generando così la spinta del razzo verso l’alto.

Il meccanismo alla base del motore termonucleare immaginato dal progetto Draco sfrutta questo stesso principio. La differenza sostanziale è nell’utilizzo dell’energia prodotta dalla fissione nucleare al posto della reazione chimica tipica del funzionamento dei razzi usati regolarmente per produrre la spinta.

Il 'cuore' del motore sarebbe quindi un reattore a fissione, usato per generare temperature altissime.

Un razzo di questo genere potrebbe essere almeno tre volte più efficiente di quelli convenzionali a propulsione chimica.

Ottimismo a parte, le incognite restano e non sono poche. Tra tutte certamente la più importante è quella riguardante la sicurezza, alla base dell'interruzione dei programmi avviati il secolo scorso.