Lunedì, 18 Marzo 2019 14:47

Linee guida per la pubblicità del gioco online, dal Regno Unito un modello per l’Italia In evidenza

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Parma 17 Marzo 2019 - Il Cap, ovverosia Committees of Advertising Practice, il garante di annunci e spot pubblicitari nel Regno Unito, ha lanciato un annuncio importantissimo per le sorti del settore: è in fase di attuazione la nuova normativa che contiene le buone pratiche obbligatorie per tutti gli inserzionisti che desiderano promuovere prodotti da gioco e relative attività. Tra i nuovi provvedimenti anche il divieto tassativo alle celebrità o agli atleti di intervenire o comparire in spot pubblicitari. Oltretutto la pubblicità online sarà segmentata per preferenze di navigazione.

I punti del provvedimento, per la precisione sono otto, qui di seguito elencati: i nuovi standard sulla pubblicità del gioco online proibiranno, tra le altre cose, gli annunci online destinati ad un pubblico minore di diciotto anni tramite banner. Tradotto significa restrizione pubblicitaria su siti, piattaforme come Youtube e finanche Social Network di facile accesso per i minori. Gli annunci, inoltre, non potranno contenere nessun tipo di messaggio che possa minimamente attirare l’attenzione di utenti minori d’età. I provvedimenti vanno oltre e riguardano nello specifico la proibizione totale per prodotti di gioco online che hanno un pubblico minore di diciotto anni. Gli operatori di gioco dovranno utilizzare strumenti disponibili su siti internet e social per impedire la divulgazione di annunci ai minori di diciotto anni.

Sono stati poi elencati alcuni tipi di contenuti considerati inaccettabili, in particolar modo quelli inerenti a relazioni con personaggi di cartoni animati, film, Serie Tv, atleti e celebrità che potrebbero attrarre un pubblico di minori. Verrà vietata inoltre la comparsa di personalità legate al mondo del calcio, o celebri comunque al di sotto di venti cinque anni. Occorrerà, inoltre, per gli operatori, adattarsi alle linee guida esistenti sull’orientamento responsabile degli annunci che riguardano tutti i media, compresi social network ed altre piattaforme online. Ovviamente anche la localizzazione degli annunci ha un suo peso che gli operatori dovrebbero gestire, collocando appunto i banner in parti meno “scoperte” per i minori di 18 anni.

Giochi simili all’azzardo, anche giochi di simulazione, particolarmente popolari tra i giovani, non potranno essere utilizzati per la promozione di gioco d’azzardo. Subiscono restrizioni anche gli influencer, che saranno di volta in volta verificati onde evitare che i rispettivi annunci possano finire alla vista di minorenni. Per quel che riguarda la responsabilità essa spetta agli operatori di gioco che, nel garantire che questi o terze parti agiscano per loro conto, pubblicano e diffondono pubblicità conforme alle regole pubblicitarie.

Tutti questi provvedimenti sono stati intrapresi nel Regno Unito ma potrebbero presto costituire un modello in un paese come l’Italia, dove gli operatori AAMS, in questo momento storico, sono completamente bloccati dal Decreto Dignità. In Inghilterra le linee guida adottate dal governo hanno rappresentato finora uno strumento efficace per la regolamentazione della pubblicità sui media digitali e sui canali tradizionali, oltre a garantire protezione ad una delle fasce più deboli e storicamente maggiormente vittima al gioco patologico.