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Modena 4 febbraio 2020 - 29 mila euro all’università per finanziare la ricerca sulla lotta alla cimice asiatica. L’iniziativa è della Ciimla (cassa integrativa indennità malattia lavoratori agricoli), ente bilaterale costituito dalle associazioni agricole, centrali cooperative e sindacati, che ha deciso di effettuare una donazione al Dipartimento Scienze della Vita dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

L’assegno sarà consegnato giovedì 6 febbraio in un convegno organizzato per fare il punto sulla ricerca e le tecniche di difesa dalla cimice asiatica.

All’incontro, in programma alla Camera di commercio (sala Leonelli, ore 9), intervengono Maria Luisa Caselli (presidente Ciimla), l’entomologa Lara Maistrello (docente UniMoRe che studia la cimice da anni), il biologo svizzero Tim Haye (uno dei massimi esperti mondiali nella lotta alla cimice asiatica), Gianfranco Anfora (Fondazione Edmund Mach), Luca Casoli (direttore Consorzio fitosanitario Modena) e Stefano Boncompagni (responsabile Servizio fitosanitario Regione Emilia-Romagna). Modera il giornalista Giovanni De Luca.

La cimice asiatica è arrivata a Modena una decina d’anni fa e da allora sta gravemente danneggiando la frutta (sono particolarmente colpite le pere). Secondo il Cso (Centro servizi ortofrutticoli), durante la campagna 2019 questo insetto alieno ha causato in Emilia-Romagna danni per 270 milioni di euro (740 milioni a livello nazionale), con perdite dall’80 al 100% del raccolto nei frutteti, mentre si calcolano siano oltre 500 mila le giornate di lavoro perse, compreso l’indotto.

 

 

Roma, 6 dicembre 2019 – “Accogliamo con profonda delusione la notizia della mancata ri-autorizzazione da parte della Commissione Ue all’utilizzo del chlorpyrifos-methyl, che auspicavamo fosse finalizzata alla difesa delle produzioni ortofrutticole dalla cimice asiatica”.


Questa la reazione di Alleanza Cooperative Agroalimentari, espressa dal coordinatore del settore Ortofrutticolo Davide Vernocchi, in merito alla votazione finale della proposta di regolamento predisposto dalla Commissione, che prevedeva il non-rinnovo di questa sostanza attiva.


“In attesa di poter disporre di ulteriori informazioni circa la proposta approvata e le posizioni emerse nei lavori comunitari odierni – spiega Vernocchi – non capiamo comunque perché ancora una volta a pagare debba essere il mondo agricolo, che non ha alcuna responsabilità rispetto al verificarsi di attacchi alle produzioni causate da insetti patogeni come la cimice, sempre provenienti da Paesi extra-UE. Quest’anno solo la produzione di pere si è dimezzata con un danno economico intorno a 300 milioni di euro. Ci chiediamo con quali mezzi poter evitare una nuova tragedia la prossima campagna”.
“L’unico antagonista naturale alla cimice asiatica, la Vespa Samurai, potrà avere i suoi primi benefici solo nei prossimi anni, spiega Vernocchi “e pertanto a breve termine ilchlorpyrifos-methyl è l’unico efficace mezzo di difesa fitosanitaria per il controllo della cimice asiatica”.
La decisione di oggi è purtroppo passata con una maggioranza qualificata risicatissima (68%, serviva il 65), ed ancora una volta la posizione dei Paesi Mediterranei non è stata sufficientemente considerata dalla Commissione e al contempo la posizione del Regno Unito - ossia di un Paese che sta uscendo dall’Europa - è stata invece decisiva. Speriamo che dietro questa decisione non si nascondano interessi commerciali volti a indebolire le produzioni made in Italy”.
“Chiediamo a questo punto che nei prossimi lavori si addivenga ad una deroga specifica e transitoria all’utilizzo del chlorpyrifos-methyl come è espressamente previsto dal Regolamento comunitario 1107/09. Resterebbe comunque in piedi il problema che anche nel caso riuscissimo ad avere una deroga nazionale, avremmo poi difficoltà ad esportare visto che la deroga all’utilizzo della sostanza sarebbe concessa solo all’Italia, rimanendo vietata in tutto il resto d’Europa”.

Domenica, 24 Settembre 2017 10:45

Cimice asiatica. Aperto il bando da 10 milioni di euro

Al via un bando da 10 milioni di euro per la prevenzione dei danni da "cimice asiatica". Rivolto alle imprese agricole finanzia acquisto e l'installazione di reti anti-insetto per proteggere le coltivazioni di frutta. Domande dal 25 settembre al 7 dicembre 2017.

Bologna - In arrivo 10 milioni di euro per finanziare l'acquisto e l'installazione da parte degli agricoltori di reti anti-insetto per la protezione degli impianti frutticoli.

La Regione Emilia-Romagna ha approvato (delibera 1267/2017) il bando del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 rivolto alle imprese agricole del territorio finalizzato a mettere in campo interventi di prevenzione contro da "cimice asiatica", un insetto che negli ultimi anni si è espanso rapidamente causando gravi danni alle produzioni di frutta.

"Ci siamo impegnati per ottenere una modifica del Psr e oggi possiamo aprire un bando specifico che va incontro agli agricoltori per un'esigenza diventata urgente ­- ha spiegato l'assessore all'agricoltura Simona Caselli-. Questi contributi consentiranno di fornire un aiuto ai produttori per mettere in atto misure importanti per proteggere le coltivazioni. La nostra attenzione su questo fenomeno rimane alta e al bando si affiancano altre iniziative pensate per combattere il problema a partire da una rete di monitoraggio sempre più capillare sul territorio, iniziative di informazione e sensibilizzazione agli agricoltori, investimenti sulla ricerca necessari per individuare risposte sempre più efficaci e sicure".

I contributi saranno concessi per l'acquisto e messa in opera di reti anti-insetto (compresi i dispositivi di apertura/chiusura meccanizzata/automatizzata per l'accesso) esclusivamente per completare impianti di copertura per proteggere i frutteti già esistenti al momento della presentazione della domanda.

Gli interventi potranno essere effettuati in tutto il territorio regionale, l'aliquota di sostegno è pari al 50% della spesa ammissibile, che va da un minimo di 5.000 ad un massimo di 250.000 euro.

Il bando finanzia anche le spese tecniche generali - come onorari di professionisti o consulenti - in misura non superiore al 3% dell'importo finanziato per acquisto o messa in opera delle reti.

Le domande potranno essere presentate dal 25 settembre al 7 dicembre 2017, la graduatoria sarà approvata entro il 26 marzo 2018 mentre gli interventi dovranno essere realizzati entro 12 mesi dalla concessione del contributo. Possono essere presentate ai Centri autorizzati di assistenza agricola; con compilazione online su piattaforma Siag di Agrea e presentazione presso gli uffici regionali al Servizio Aiuti alle imprese.

La Cimice asiatica (Halyomorpha halys)

L' Halyomorpha halys, nome scientifico della "cimice asiatica" è un insetto che dal 2012 ha fatto la sua comparsa in Emilia-Romagna, oltre che in altre regioni della come Lombardia, Piemonte e Veneto.
Si tratta di una specie "aliena" di insetto in grado di provocare gravissimi danni alle colture frutticole - in primis le pere, ma anche mele, kiwi e pesche - e che dopo le prime apparizioni qualche anno fa nel modenese si sta diffondendo rapidamente nel resto del territorio regionale, a partire dalle province limitrofe di Bologna, Ferrara, Reggio Emilia, e che dal 2016 ha fatto la sua comparsa anche nel ravennate e in provincia di Forlì-Cesena. Le punture dell'insetto provocano deformazioni e altri danni ai frutti, rendendoli del tutto inidonei alla commercializzazione./Eli.Col.

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