Domenica, 10 Aprile 2022 19:28

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Formula Evans Fotografia "Jaguar TCS Racing" Facebook page

A Roma è andato in scena il campionato mondiale per monoposto elettriche. La Jaguar e Mitch Evans ottengono due straripanti vittorie. Giovinazzi, al debutto sul circuito dell'Eur, non va oltre un 18esimo posto ed un ritiro.

di Matteo Landi

Neozelandese, classe 1994, Mitch Evans se non lo ha già fatto starà pensando di comprare casa nella Città Eterna. Questo weekend la Formula full electric è tornata a Roma per un doppio appuntamento dominato in lungo e in largo dal pilota di Auckland. Delle quattro vittorie conquistate in carriera ben tre le ha artigliate sull'asfalto dell'Eur. Il solito pubblico numeroso è accorso questo fine settimana sul circuito che si snoda fra Colosseo Quadrato, Obelisco e Palazzo dei Congressi. Uno dei tracciati più lunghi del calendario, assai tecnico e ricco di insidie per i 22 concorrenti che si sono sfidati a suon di ruotate e staccate al limite. Il fischio tipico delle powertrain elettriche ha preso il posto del rombo dei motori "tradizionali", niente DRS, dell'ala mobile che in altre formule permette a chi attacca di godere di un notevole vantaggio in velocità di punta, qui, in Formula E non c'è bisogno. Per vivacizzare ancora di più le corse ci sono l'attack mode ed il fanboost, due modi diversi per ottenere un surplus di potenza. Nel primo caso serve passare in un punto definito fuori traiettoria, nel secondo è il pubblico a decidere chi può beneficiarne. Pazienza se i "puristi" storcono il naso, qui si punta al divertimento, senza dimenticare il mare di tecnologia (pulita) portato in pista dai vari costruttori. Nel 2011 Ecclestone bocciava definitivamente il progetto Formula 1 a Roma. Il sogno di vedere dei bolidi sfrecciare sulle strade della Capitale pareva definitivamente tramontato. Fino all'arrivo della chance Formula E. Una categoria nata con l'idea di far correre delle monoposto altamente prestazionali e totalmente elettriche sui circuiti cittadini di tutto il mondo. Nel 2018 Roma abbracciava il giovane campionato divenendone una delle tappe più attese da addetti ai lavori ed appassionati. E anche questa doppia edizione non ha tradito le aspettative.

Alla partenza di gara 1 gli occhi erano tutti sul poleman Vandoorne, intento a difendersi da Frijns, mentre a centro gruppo già si innescavano i primi contatti. Qualificato nono ha iniziato a farsi strada il vincitore dell'edizione 2019, Mitch Evans. Più cauto nelle prime fasi si poi scatenato nella seconda parte. Perfettamente a suo agio sui veloci sali-scendi dell'Eur ha domato la sua Jaguar, facendosi strada in mezzo agli avversari, fino a raggiungere ed avere la meglio sui due di testa, Frijns e Vandoorne, il primo su Audi-Envision, il secondo su Mercedes. Superati si è poi involato davanti a tutti, non facendo prigionieri. La gara odierna sembrava appannaggio dell'ex F1 Vergne, scattato in pole position dopo una bella qualifica. Il francese ha dovuto difendersi da Frijns, Dennis e Lotterer, ma niente ha potuto contro il devastante Evans. Il neozelandese è rimasto nell'ombra per circa metà gara, poi come nel primo round romano si è scatenato venendo fuori sulla distanza. Una doppietta impressionante quella messa a segno dal pilota Jaguar.

Tanta speranza era riposta nella gara dell'ex pilota Alfa Romeo F1 Antonio Giovinazzi. Al debutto, in una categoria completamente diversa rispetto alla massima Formula, il classe 1993 di Martina Franca sta incontrando non poche difficoltà nel suo processo di adattamento alla nuova realtà tutta elettrica. Vetture rapide ma meno potenti rispetto a quelle a cui era abituato, con poco carico aerodinamico, poca aderenza, gomme scolpite, lanciate in circuiti cittadini, angusti e ricchi di insidie. Antonio sapeva che la sua nuova realtà gli avrebbe riservato molte difficoltà, ma forse quanto ottenuto in questi primi cinque appuntamenti va oltre le sue peggiori aspettative. A Roma è stato costantemente in fondo al gruppo, e dopo il 18esimo posto di gara 1 è addirittura arrivato il ritiro in gara 2. Giovinazzi ci mette tutto l'entusiasmo del mondo, ma per adesso non basta. La speranza è che con l'esperienza l'italiano riesca a trovare il giusto feeling con la sua Dragon Penske così da presentarsi al prossimo E-Prix italiano ben più in forma. In attesa che la Formula E torni ancora a Roma, ricordiamo che l'accordo è valido fino al 2025, l'Eur saluta l'Imperatore Mitch, mentre il box Jaguar festeggia la doppia affermazione nella Città Eterna. E grazie ancora Formula E, ci hai fatto divertire.