Domenica, 18 Luglio 2021 20:06

Ferrari e Leclerc, vincitori morali In evidenza

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Ferrari e Leclerc, vincitori morali Fotografia "Scuderia Ferrari" Facebook page

A Silverstone Hamilton sperona Verstappen e vince soffiando, nel finale, il successo a Leclerc. Per la Rossa il bicchiere è mezzo pieno, altroché!

di Matteo Landi

Quando, a pochi chilometri dall'arrivo, Hamilton ha passato Leclerc è esploso il boato della folla. La fortuna aiuta gli audaci, si dice, ma oggi ha baciato la persona sbagliata. Poche storie, alzi la mano chi, britannici a parte, ha gioito per il successo di Lewis. Al primo giro di gara con la ruota anteriore sinistra l'inglese colpisce la gomma posteriore destra della Red Bull di Verstappen, spedendolo violentemente contro le barriere. L'olandese scende con difficoltà dalla sua monoposto, visibilmente scosso. Un impatto da 51 G, qualcosa di mai registrato in F1. Leclerc, scattato dalla quarta posizione confermata nella Sprint Qualifying Race di ieri, abile al via a superare Bottas, balza in testa approfittando dello scontro fra i due davanti a lui. La fortuna abbraccia Hamilton perchè la sua Mercedes nonostante la toccata non ha subito danni significativi. In altri tempi l'inglese avrebbe subito uno stop & go: passaggio dalla corsia box con sosta di dieci secondi senza possibilità di intervento sulla monoposto. Diciamola tutta, se i commissari attribuiscono ad un pilota la colpa di un incidente che avrebbe potuto causare gravi conseguenze dovrebbero poi avere il coraggio di affibbiare una sanzione vera, non una penalità di dieci secondi da scontare in occasione del pit stop. Hamilton, per niente spaventato dalla lieve pena, è così tornato in macchina, dopo la sospensione della gara avvenuta immediatamente a causa dello scontro, sapendo che nulla per lui era perduto.

70 anni dopo la prima vittoria del Cavallino, proprio a Silverstone, la Ferrari avrebbe meritato un successo liberatorio. Leclerc ha corso al massimo delle sue possibilità, superando forse persino i limiti della sua monoposto. Il pilota del Cavallino si è arreso sul finale. Norris prima e Bottas poi (scontato nel suo caso) non hanno opposto la minima resistenza alla rimonta di Hamilton. Altrimenti la bandiera monegasca e quella italiana avrebbero sventolato all'unisono al centro del podio. La Ferrari si è arresa dopo aver mostrato di essere tornata in alto. Sul traguardo è transitato per primo Hamilton ma il vincitore morale non può che essere Leclerc, nominato, non a caso, Driver Of The Day.

La Rinascita Rossa

Dopo la gara di qualificazione di ieri si era accesa fra i tifosi della squadra di Maranello una lieve speranza di poter vedere la Rossa tornare a lottare per il podio. A dispetto di una pista che teoricamente avrebbe dovuto dimostrarsi ostile, considerando pregi e difetti della monoposto del Cavallino: abile nel lento, come mostrato a Monaco e come si spera mostrerà nella prossima gara ungherese, a disagio nei tratti più veloci. Al termine della "gara corta" del sabato, all'interno del box Ferrari, meccanici ed ingegneri invece erano piuttosto soddisfatti. Bastava osservare come Mercedes e Red Bull, seppur tendenzialmente più rapide, avessero ridotto le loro gomme. Le Rosse sono sembrate più "delicate" con gli pneumatici. Nel primo stint della gara odierna infatti Leclerc ha ben domato Hamilton, più in difficoltà del monegasco nella gestione delle gomme medie. Al pit stop l'inglese ha scontato i dieci secondi di penalità e montato le coperture più dure con cui ha poi concluso la gara. Nella seconda frazione di corsa il passo del pilota Mercedes è stato immediamente migliore di quello di Leclerc. La classifica recitava dietro al pilota Ferrari, Bottas, Norris ed appunto Hamilton. Ci aspettava più opposizione da parte di Norris, la cui McLaren motorizzata Mercedes sul dritto ha pochi rivali. Invece l'inglesino ha lasciato strada libera al connazionale. Al 50esimo giro dei 52 previsti Hamilton ha raggiunto Leclerc, che si è difeso come ha potuto ma il pilota Mercedes ha compiuto la stessa manovra che al primo giro ha eliminato Verstappen. Un finale di gara che dimostra quanto Hamilton non abbia imparato dalla sanzione ricevuta e la forza mentale di Leclerc, capace di non perdere la testa e di gestire fino al traguardo la seconda posizione nonostante il morale ormai a pezzi. Sul podio va anche Bottas, Sainz è sesto. Per la Ferrari il bicchiero è mezzo pieno: ha lottato per la vittoria ed è tornata sul podio, dopo quello ottenuto da Sainz a Montecarlo. E Binotto può lasciare Silverstone con la consapevolezza di avere in squadra un talento unico, senza nulla togliere al compagno spagnolo.

Hamilton a soli 8 punti da Verstappen. Mercedes a 4 da Red Bull

25, sono i punti che in un giorno Hamilton ha guadagnato in classifica mondiale sul diretto rivale. Quel vantaggio di 33 punti costruito da Verstappen a fatica, con vittorie a ripetizione, è quasi svanito contro le barriere di Silverstone. In classifica costruttori la Mercedes è risalita fino a soli 4 punti di distacco dalla Red Bull. Forse le nuove gomme portate da Pirelli in Inghilterrra hanno dato una mano alle ex frecce d'argento, apparse molto più vicine alle performance delle Red Bull. Se in Ungheria, su una pista lenta e completamente diversa da quella inglese, la Mercedes si confermerà altrettanto veloce prepariamoci ad una calda seconda parte di stagione. Dopo lo scontro odierno, bollente.