Domenica, 09 Maggio 2021 19:40

F1, Spagna: il toro per le corna In evidenza

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F1, Spagna: il toro per le corna Fotografia "Mercedes-AMG Petronas Formula One Team" Facebook page

Sul finale Hamilton batte Verstappen, avendo la meglio grazie al DRS e ad una strategia azzeccata. Mercedes - Red Bull, 3 - 1. La Ferrari fa progressi: un super Leclerc artiglia la quarta piazza, settimo Sainz. Ed in prospettiva Monaco la Rossa può sperare!

di Matteo Landi

Cento sono le pole position ottenute da Hamilton, con quella conquistata questo weekend a Barcellona. Cento sono le gare che Verstappen ha disputato, compresa quella odierna, con il team Red Bull. Numeri rilevanti per entrambi. Per l'inglese si tratta dell'ennesima qualifica vinta in carriera, una storia iniziata in occasione del Gp del Canada 2007. Per l'olandese si tratta di una collaborazione con la squadra austriaca, iniziata proprio a Barcellona per il Gp di Spagna del 2016, vinto dopo l'incidente che mise fuori gara Hamilton e Rosberg, i piloti Mercedes di allora. Impressionante il traguardo raggiunto da Hamilton, ancora più scioccante quello superato da Verstappen, un pilota già alla 123esima gara in carriera, che potrebbe abbattere più di un record considerando la sua ancor giovanissima età: 23 anni. La lotta per la vittoria oggi è stata ancora una volta una sfida fra i due Grandi di questa Era. In attesa che il terzo, Leclerc, abbia a disposizione una monoposto vincente. Intanto, anche in Spagna, ci ha deliziato con un paio delle sue magie.

Hamilton-Verstappen: che lotta! Ma senza DRS sarebbe stato ancor più entusiasmante

Prima curva ed è già lotta fra Hamilton e Verstappen, con il pilota Red Bull in grado di sopravanzare l'inglese con una manovra aggressiva ma regolare. Vendicando la pole position sfuggita per pochi millesimi, Max si è subito involato in testa lasciando di stucco Hamilton. Se la battaglia per la prima piazza è stata entusiasmante fin dal via, non da meno è stata la lotta per l'ultimo gradino del podio. Leclerc, incredibilmente quarto in qualifica, al volante di una Ferrari che rispetto alla scorsa stagione ha dimezzato il distacco nei confronti dei leader, è riuscito al primo giro ad avere la meglio sulla Mercedes di Bottas, issandosi in terza posizione. Fino alla prima girandola di pit stop le posizioni di testa rimangono congelate, con Verstappen in grado di gestire la pressione di Hamilton, e Leclerc che, con una Ferrari ben meno performante della Mercedes di Bottas, riesce a non farsi superare in pista dal finlandese. Il ferrarista perde però la posizione in occasione della prima sosta, ritrovandosi ben distante dall'avversario. Perso il podio il monegasco riesce a gestire agilmente la quarta posizione fino alla bandiera a scacchi. Un traguardo non di poco conto, più del massimo ottenibile dal mezzo a disposizione, dato che riesce comunque a mettere dietro una Red Bull, quella di Perez. Ad infiammare la seconda parte di gara è la battaglia per la leadership. Verstappen prova ad eseguire una sosta in meno rispetto ad Hamilton, che con gomme fresche risale furiosamente. Quando negli ultimi giri l'olandese, con gomme finite, lo vede negli specchietti, può fare ben poco: l'inglese aziona il DRS, e con l'ala "aperta" supera di slancio il rivale. Introdotto nel 2011 per facilitare i sorpassi, il Drag Reduction System, ha aumentato i cambi di posizione in pista rendendo però impossibile la difesa, se il pilota davanti si ritrova al volante di una vettura inferiore. Ci fosse stato il DRS in occasione del Gran Premio di Spagna del 1981, con Gilles Villeneuve vincente alla guida di un trenino di ben cinque vetture, o in quello del Canada 2003, con Michael Schumacher capace di rintuzzare l'asfissiante pressione delle due Williams-BMW giunte alle calcagna, le due gare non sarebbero mai entrate nella Leggenda. Ma oggi la storia si fa con quello che c'è a disposizione, ed Hamilton si dimostra ancora una volta il miglior interprete di questa categoria, artigliando con merito la terza vittoria stagionale. A pochi chilometri dalla bandiera a scacchi Verstappen è rientrato ai box, ha montato gomme soft ed è andato alla ricerca del punto addizionale che attribuisce il giro più veloce: magra soddisfazione.

Su una pista selettiva, Ferrari terza forza. Ed in vista di Monaco c'è da sperare

Barcellona si è confermata terra di conquista Mercedes. Curvoni veloci, rapidi cambi di direzione, un lungo rettilineo ma anche curve lentissime. Il tracciato spagnolo è considerando il miglior banco di prova per le vetture, la pista che mette in risalto pregi e difetti di ogni monoposto. Dall'inizio dell'Era Turbo-Ibrida, nel 2014, solo una volta la squadra anglo-teutonica non è riuscita a far sua la vittoria: nel 2016, appunto, nel giorno del primo trionfo di Max Verstappen. Non fa sensazione quindi vedere ancora Hamilton festoso sul primo gradino del podio, stupisce invece il risultato della Ferrari. Su una pista così selettiva Leclerc ha lungamente lottato per il podio, stando ben davanti ai piloti McLaren, squadra avversaria nella lotta per il terzo posto nel costruttori. La conferma del discreto stato di forma del team italiano arriva anche dalla prestazione di Sainz, settimo, subito dietro a Ricciardo e ben davanti a Norris, ottavo. In particolare la Ferrari ha brillato nell'ultimo settore della pista catalana, quello più lento: salgono quindi le aspettative dei tifosi nei confronti della prossima gara, che si disputerà sull'angusto tracciato di Montecarlo.

Alfa Romeo, punti gettati al vento. AlphaTauri muove la classifica

Ha rischiato di andare finalmente a punti la Alfa Romeo, ma il team con sede ad Hinwil ancora una volta si è fatto del male da solo. Prima ha costretto Giovinazzi ad una sosta infinita, con un disastroso cambio gomme. Poi ha lasciato in pista Raikkonen, con gomme usurate, ben oltre ogni logica. Il finlandese ha lottato da Campione. Risalito fino alla quinta posizione ha resistito come ha potuto ai rivali, che con pneumatici più freschi lo hanno, ad uno ad uno, sopravanzato. Dopo la sosta ritardata l'ultimo campione del mondo Ferrari si è reso autore di una bella rimonta, fino alla 12sima posizione finale, poco distante da Gasly, decimo ed unico pilota in grado di portare punti alla causa AlphaTauri. La squadra faentina ha visto sprondare in qualifica il giovane Tsunoda, poi fermato in gara da un guasto tecnico.

Prossima tappa: Monaco

Quattordici punti dividono ora Hamilton da Verstappen. Sembrano tanti, eppure basterebbe una gara sottotono dell'inglese per ribaltare la classifica. L'olandese ha subito il terzo colpo ma ancora rimane in piedi sul ring, pronto a rispondere al sette volte iridato. Fra due settimane sarà la volta del Gp di Monaco. Una pista storica, che torna in calendario dopo la sosta del 2020 dovuta alla pandemia ancora in corso. Un circuito che rappresenta una vera e propria sfida per i 20 piloti del mondiale. Sarà ancora una sfida Hamilton - Verstappen? Riusciranno finalmente a brillare i team-mate Bottas e Perez? Su un tracciato in cui non contano i cavalli espressi dalla power unit, ma carico aerodinamico e capacità di guida, sapranno Leclerc e Sainz sovrastare i limiti della loro Ferrari? Sul cittadino più famoso del pianeta ci sarà da divertirsi.