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Domenica, 02 Agosto 2020 19:51

F1, Gran Bretagna: la fortuna aiuta gli audaci In evidenza

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F1, Gran Bretagna: la fortuna aiuta gli audaci Fotografia "F1" Facebook page

Hamilton trionfa su tre ruote e Leclerc artiglia un insperato podio al culmine di una gara per lunghi tratti soporifera ma ricca di colpi di scena nel finale.

di Matteo Landi

Quando a due giri dalla fine la gomma anteriore sinistra della vettura di Bottas si è afflosciata si è finalmente accesa una gara altrimenti decisamente soporifera: due Mercedes sole al comando, Verstappen terzo e Leclerc quarto. Una (lunga) calma prima della tempesta.

Che è esplosa negli ultimissimi chilometri di gara. Bottas, Sainz ed infine Hamilton: tutti su tre ruote. L'ultimo pneumatico a cedere è stato quello dell'inglese. Hamilton ha dovuto percorrere a rilento le ultime curve della veloce pista di Silverstone, mentre alle spalle rinveniva rapidamente Verstappen. Un chilometro in più e l'olandese avrebbe vinto. Anzi, un pit stop in meno. Quello che, negli ultimi giri, il muretto Red Bull ha imposto al suo pilota alla ricerca del punto addizionale attribuito a chi ottiene il giro più veloce. Risultato che non è sfuggito al giovane "orange" ma ottenuto, facile dirlo a posteriori, a caro prezzo. L'immagine della Mercedes n°44 sul traguardo in mezzo alle scintille provocate dal fondo strisciante, pochi metri davanti alla Red Bull della furia Verstappen, rimarrà probabilmente nella storia delle corse. Ricorderemo anche la fortuna di Hamilton e come la Dea Bendata abbia voltato le spalle a Bottas, rimasto "zoppo" due giri prima rispetto al compagno di squadra. Pochi chilometri che hanno fatto la differenza e che hanno costretto il finlandese all'undicesima posizione finale. Veloce, solido e fortunato: chi fermerà Lewis?

Leclerc: campione più forte delle difficoltà

La fortuna aiuta gli audaci, ed oggi non solo Hamilton lo è stato. La gara di Leclerc è stata tanto monotona quanto emozionante. Vedere il giovane monegasco lottare con una vettura dotata di un alettone posteriore da piste ultraveloci, in modo da poter raggiungere velocità dignitose in rettilineo, su una pista insidiosa come quella di Silverstone, è stato commovente. Al via Charles è scattato a fionda, lottando con Verstappen. Una sfida impari, tanto era superiore la Red Bull. Il monegasco si è poi assestato in quarta posizione, tenendo a distanza McLaren e Renault. Quanto gli è bastato per sfruttare quell'occasione arrivata con la foratura subita da Bottas. Un podio che è parso un trionfo per gli uomini Ferrari, alle prese con una monoposto dalle prestazioni indegne. Certo migliori rispetto a quanto mostrato in Ungheria ma ancora decisamente scarse. Più che l'abile prova di Leclerc, propiziata dalla meravigliosa qualifica del monegasco, è la gara incolore di Vettel a mostrare il passo della Rossa. Il tedesco è parso una chicane mobile. Ha tirato fuori gli artigli solo negli ultimi metri, quando ha vinto contro il rimontate Bottas la sfida per la decima posizione. Giunti alla quarta gara della stagione risulta ormai palese il deficit delle monoposto nate a Maranello, sia a livello prestazionale che di affidabilità, vedasi i problemi che hanno lasciato Vettel ai box durante le prime libere inglesi. Detto questo è giusto congratularsi con Leclerc e con gli uomini del muretto, capaci di superare, in parte, le mancanze della monoposto con guida sopraffina e buone strategie.

Ricciardo, gran quarto! Albon sotto pressione

Ai piedi del podio, abile a sfruttare le disavventure altrui, è arrivato un grintosissimo Ricciardo. Alla guida di una monoposto finalmente dignitosa è tornato a mostrarci il meglio del suo repertorio. Nel finale l'australiano è risalito con ferocia, giungendo ad un secondo dal podio. Norris, quinto, ha avuto la meglio sull'altra Renault, quella di Ocon. Le vetture francesi, seppur lontane dalle prestazioni di Mercedes e Red Bull, sono parse la terza forza del Circus. E se non fosse stato per le abilità di Leclerc oggi avrebbero artigliato un podio. A proposito di Red Bull: la squadra austriaca continua a correre con una sola punta. Albon, dispersivo per tutto il weekend, sembra iniziare a soffrire della "Sindrome Verstappen". Aumentano le voci che lo vorrebbero appiedato a stagione in corso da Marko e soci. I quali non stanno gettando acqua sul fuoco, sottoponendo ad un esagerato stress test il pilota che corre con licenza tailandese. Le prestazioni di Albon sono decisamente crollate in questi ultimi weekend di gara, snervato dalla volontà di mostrarsi all'altezza delle prestazioni del fenomeno Verstappen. L'ottavo posto finale, dopo una gara decisamente altalenante, non gli regalerà un post gara rilassato.

Che fine ha fatto la "Mercedes rosa"?

E' sparita dai radar la Racing Point: Perez è rimasto lontano dal circuito, in quanto positivo al Covid, Hulkenberg, sostituto di rilievo, non ha neanche iniziato la gara (problemi tecnici alla sua vettura), Stroll solo nono al traguardo. Molto poco per la vettura più discussa del Circus, che corre sub iudice in attesa dell'esito dei commissari circa "l'eccessiva somiglianza" con la Mercedes 2019. Una gara superba è stata invece quella di Gasly, al volante di una convincente Alpha Tauri, settimo al traguardo. Si sono perse nelle retrovie le Alfa Romeo, invischiate fra le Williams.

Fra una settimana ancora in pista

Fra una settimana si disputerà il Gran Premio del 70esimo Anniversario, sempre sulla pista di Silverstone. Dopo i colpi di scena generati da una gestione non ottimale degli pneumatici da parte di alcune squadre Pirelli potrebbe rivedere la scelta iniziale di fornire gomme più morbide? Dal punto di vista della sicurezza sarebbe opportuno, ma se lo spettacolo vuole la sua parte una maggiore variabilità delle strategie sarebbe quel che serve.

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