Domenica, 26 Gennaio 2020 13:19

Formula 1 2020: la sfida è servita In evidenza

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A metà marzo scatterà il mondiale di F1. In attesa dello stravolgimento regolamentare del 2021 ci attende una stagione che si preannuncia avvincente, con una probabile sfida al vertice fra Mercedes, Ferrari e Red Bull. Il futuro, rappresentato da Leclerc e Verstappen, scalpita ma Hamilton vuole continuare il suo dominio. Vediamo quali saranno gli attori del prossimo campionato del mondo di F1.

di Matteo Landi

Dove eravamo rimasti? Hamilton vincente ad Abu Dhabi, nel primo weekend del dicembre scorso, al volante della solita imbattibile Mercedes dell'era turbo-ibrida, e Leclerc sul podio alle spalle di Verstappen. Una Ferrari divenuta terza forza del mondiale dopo aver addirittura recitato il ruolo di protagonista nel mese di settembre. La Scuderia era partita lo scorso anno con il favore dei pronostici, traditi già in avvio di stagione con un marzo da incubo, ma non è riuscita ad impensierire la squadra coordinata da Toto Wolff, se non sporadicamente. Guizzi che ci hanno consegnato il nuovo beniamino dei tifosi Ferrari, Charles Leclerc, capace alla prima stagione in Rosso, la sua seconda assoluta in F1, di fare meglio del pluricampione e team mate Vettel, e addirittura di vincere due gran premi consecutivi tra Belgio e Italia, ovvero Spa, l'Università delle quattro ruote, e Monza, il tempio della velocità. Avrebbe potuto aggiudicarsi anche la gara di Singapore, ma le strategie di gara lo relegarono secondo dietro al compagno di squadra Vettel. Il tedesco ha vissuto un 2019 complicato, lontano dalle performance che in Red Bull sembravano avvicinarlo addirittura al record dei 7 titoli vinti da Schumacher. Un'impresa alla portata di Hamilton, a quota 6 mondiali, se quest'anno dovesse ripetersi sui livelli mostrati nelle ultime stagioni. Dovrà però fare i conti con un Leclerc velocissimo e più maturo e con il talento di un Verstappen, tre volte race winner nel 2019, che potrà contare su un'ottima power unit Honda. Ovviamente tutto dipenderà dalla competitività delle vetture che presto sforneranno Mercedes, Ferrari e Red Bull. Ed attenzione alla "sorpresa" McLaren: sarebbe un ritorno ai piani alti senz'altro ben accettato dagli appassionati. In attesa della grande rivoluzione regolamentare del 2021, quando vedremo in pista vetture dall'aspetto più accattivante a causa di un'aerodinamica completamente rivista, la stagione che scatterà il 13 marzo prossimo, con le prove libere del Gp d'Australia, non portarà con se scossoni regolamentari particolari e sarà all'insegna della continuità. Addirittura le squadre hanno bocciato le gomme che Pirelli aveva progettato per questa stagione, preferendo optare per le già note coperture del 2019. Gomme frutto dello sviluppo degli pneumatici che il costruttore italiano aveva portato in alcune gare nel 2018, risolvendo i problemi di adattamento Mercedes ma indigesti a tanti, in primis Ferrari. Con un anno di esperienza alle spalle adesso i team avranno una variabile in meno da dover gestire.

Da Mercedes a Williams, facciamo il punto su quello che ci aspetta.

Mercedes AMG Petronas Formula One Team: Lewis Hamilton-Valtteri Bottas

Squadra che vince non si cambia. Toto Wolff ha così confermato Bottas anche per questa stagione, un pilota ben voluto da Hamilton. Come ogni pre-season il finlandese dichiara di aspirare al titolo mondiale ma vedremo se anche nel 2020 dovrà scontrarsi con la solita realtà difficile da accettare. Dopo aver patito la convivenza con Rosberg, il quale però a titolo mondiale vinto, stremato, si è dato rapidamente alla fuga, all'inglese non par vero di dover convivere con il mansueto Valtteri. Sono entrambi piloti velocissimi ma Hamilton è senza dubbio su un altro livello, quello dei campionissimi. I test pre-stagionali 2019 avevano mostrato una Mercedes in difficoltà, la Ferrari sembrava superiore, poi giunti a Melbourne la musica cambiò: 8 (!!) vittorie consecutive Mercedes inaugurarono la stagione e gli avversari capirono subito che avrebbero dovuto accontentarsi delle briciole. Anno nuovo, vita nuova? Se Ferrari e Red Bull vorranno battere la squadra anglo-teutonica dovranno contare solo sulle loro forze perchè da Mercedes non ci si aspettano passi falsi. Sui calendari di tutte le squadre vi è un bel cerchio grigio sul 14 febbraio, data della presentazione della nuova Mercedes.

Scuderia Ferrari Mission Winnow: Sebastian Vettel-Charles Leclerc

Non vince un titolo costruttori dal lontano 2008, un mondiale piloti dal 2007. Non siamo ancora ai livelli del lungo digiuno 1979-2000, solo Schumacher spezzò un incantesimo che sembrava eterno, ma a Maranello la musica deve cambiare. Lo merita il blasone della squadra più titolata, da sempre presente nella massima Formula. Doveva essere quella passata la stagione giusta, ma il sogno è durato solo un inverno. Potevano essere le due precedenti, ma affidabilità e qualche errore di troppo di Vettel hanno spento le velleità. Il tedesco chiamato ad interrompere il dominio Mercedes è invece reduce da un 2019 particolarmente difficile ed in Ferrari sembra evidente che contino sempre di più su Leclerc. Autore di una bella prima stagione presso la Scuderia del Cavallino, due volte race winner, il monegasco è entrato ormai nei Cuori degli appassionati, che rivivono una sorta di "Febbre Villeneuve", e a Maranello hanno deciso di blindarlo con un contratto valido fino al 2024 da 9 milioni di Euro a stagione. Su Vettel invece pende la questione rinnovo: sarà questa la sua ultima stagione in Rosso? Una questione che potrebbe turbarlo ulteriormente, per questo in Ferrari dovranno decidere rapidamente le sorti del Campione tedesco. Al suo posto, dal 2021, c'è chi ci vorrebbe Hamilton, in realtà sempre più vicino al rinnovo con Mercedes, chi pensa a Giovinazzi, chi vedrebbe bene un Sainz di Rosso vestito e chi sogna Ricciardo. La verità è che tutto dipenderà dallo stesso Vettel e dalle prestazioni che mostrerà nelle prime gare della stagione. Il problema piloti rimane comunque marginale per la Ferrari: per prima cosa dovranno fornirgli una vettura costantemente veloce, capace di adattarsi alle Pirelli in ogni condizione. La Ferrari SF90 era rapidissima in rettilineo, ma (Singapore a parte) particolarmente a disagio nei tratti lenti. La nuova vettura potrebbe quindi perdere qualcosa in termini di penetrazione aerodinamica a vantaggio di un maggior carico verticale. L'undici febbraio la Ferrari svelerà la sua nuova creatura presso il Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia.

Aston Martin Red Bull Racing: Max Verstappen-Alexander Albon

Poteva essere un 2019 interlocutorio a causa del debutto della power unit Honda sulle vetture austriache. Invece lo sgrossamento portato a termine dalla cugina Toro Rosso nel 2018 si è rivelato prezioso. I motori Honda si sono dimostrati performanti ed affidabili, con addirittura un finale di stagione in crescendo. Il talento smisurato del progettista Adrian Newey, quello del pilota Verstappen e l'entusiasmo Honda, tornata ai vertici con tre vittorie di tappa durante la stagione scorsa, potrebbero giocare un brutto scherzo a Mercedes e Ferrari. Oltre a Verstappen, confermato fino al 2023, in Red Bull potranno contare sul buon Alexander Albon, vicino al colpaccio nell'ultimo Gran Premio del Brasile, prima dello speronamento operato da un maldestro Hamilton.

McLaren F1 Team: Carlos Sainz Jr-Lando Norris

Suo padre si è appena aggiudicato l'ultima Dakar, Sainz Jr. ancora attende di vincere la sua prima gara di F1 in carriera. Intanto lo scorso anno ha artigliato uno stupendo podio in Brasile. Al volante della buona, ma non eccezionale, McLaren va considerato un risultato davvero rilevante. Lo spagnolo si merita senz'altro di più e chissà che la stagione 2020 non possa consegnargli qualche gioia importante. Dopo le delusioni dell'epoca Alonso ed Honda la McLaren ha compiuto passi da gigante. L'addio del due volte campione del mondo sembrava essere la pietra tombale per la squadra inglese che invece è risorta, giungendo quarta nel campionato costruttori 2019: era dal 2012 che non terminava in top four. Nella stagione del debutto Lando Norris ha confermato quanto di buono mostrato nelle formule propedeutiche e non ci sono motivi per cui non debba confermarsi anche nel campionato che verrà. Le prestazioni dei piloti, ovviamente, saranno subordinate alle performance della nuova McLaren che verrà svelata il 13 Febbraio.

Renault F1 Team: Esteban Ocon-Daniel Ricciardo

Convincente in Force India nelle stagioni 2017 e 2018, terzo pilota Mercedes lo scorso anno, Ocon torna alle corse attive. Il francese è stato strappato dalle mani di Toto Wolff ed andrà ad affiancare il forte Ricciardo. Daniel, in precedenza abituato a correre al vertice con Red Bull, lo scorso anno ha masticato amaro, giungendo solamente nono nella classifica finale piloti. In Renault non sono riusciti a trovare la quadra e da quando sono tornati in F1 nel 2016 hanno raccolto tante delusioni. L'accoppiata 2019 Ricciardo-Hulkenberg era di primo livello ma non è bastata per togliere dalle lotte di metà schieramento la squadra francese. Quinta lo scorso anno, dovrà per forza di cose fare molto meglio nel 2020. Altrimenti il consiglio di amministrazione potrebbe staccare la spina.

Scuderia AlphaTauri Honda: Daniil Kvjat-Pierre Gasly

Ad un appassionato verrà da piangere guardando il nome di quella che fu Toro Rosso e prima ancora Minardi. In Red Bull hanno deciso di cambiare denominazione alla squadra basata a Faenza, che adesso porterà le insegne di un brand di moda. Non resta che sperare che porti fortuna considerando i risultati che Benetton ottenne in F1! Kvjat e Gasly la scorsa stagione sono riusciti addirittura a salire sul podio, rinverdendo i fasti della memorabile stagione 2008, quella di Vettel su Toro Rosso. Sarà probabilmente bianco-nera, ma colorazione a parte saranno importanti le performance. Considerando il livello raggiunto da Honda c'è da credere che a Faenza si toglieranno delle belle soddisfazioni anche quest'anno.

SportPesa Racing Point F1 Team: Sergio Perez-Lance Stroll

Motore Mercedes ed un bel pò di soldi, quelli di papà Stroll (patrimonio netto stimato pari a 2,6 miliardi di dollari). Ci sono tutti gli ingredienti per risalire la classifica dopo la settima piazza ottenuta nel costruttori 2019, anno in cui era reduce da importanti difficoltà economiche a causa della bizzarra gestione Mallya, titolare della squadra che fino al 2018 si chiamava Force India. Il 2020 sarà un anno importante per la Racing Point ed, al di là di Lance Stroll, c'è da credere che sarà il veterano Sergio Perez a concretizzare quanto realizzato in fabbrica. In teoria hanno tutto quel che serve per avvicinare le performance McLaren.

Alfa Romeo Racing Orlen: Kimi Raikkonen-Antonio Giovinazzi

57 punti ed ottavo posto fra i costruttori. Poteva andare meglio la stagione del ritorno Alfa Romeo, ma anche sensibilmente peggio. Un 2019 tutto sommato convincente, con tanti arrivi a punti, la quarta posizione di Raikkonen in Brasile ed alcuni giri al comando di Giovinazzi a Singapore. Il marchio Alfa Romeo merita di più, ma quanto ottenuto dalla ex-Sauber è comunque rimarchevole. Forti dell'esperienza dell'ultimo campione del mondo Ferrari Kimi Raikkonen e dell'entusiasmo di Giovinazzi, adesso possono avvalersi anche dei servigi del nuovo test driver Robert Kubica e della preziosa sponsorizzazione del colosso petrolifero Orlen, derivante proprio dalla presenza in squadra del nuovo arrivato. In ogni caso il ruolo di terzo pilota rappresenta per Kubica il gancio per rimanere aggrappato al Grande Circus e per gli appassionati una speranza in più di rivederlo al volante. Il ritorno dell'ingegnere Simone Resta in Ferrari è un brutto colpo per Alfa Romeo, non è sbagliato dire che a Maranello abbiano gestito a loro piacimento le situazioni contrattuali del progettista italiano. Al team italo-svizzero non mancano comunque i motivi per poter far bene in questa stagione. Ed il 19 Febbraio, giorno della presentazione della nuova vettura, sarà un momento importante per gli appassionati.

Haas F1 Team: Romain Grosjean-Kevin Magnussen

Troppe volte lo scorso anno il Team Principal Gunther Steiner è arrivato ad alzare la voce con i suoi irruenti piloti, colpevoli di lotte fratricide che hanno privato la squadra di punti importanti. Un bottino amaro quello del 2019: 28 punti e solo nona fra i costruttori. La nuova vettura dovrà adattarsi meglio alle Pirelli ed un anno di esperienza alle spalle con tali coperture non potrà che giovare ai tecnici della squadra americana, presente in F1 dal 2016 ma giunta al punto più basso della sua storia proprio nella passata stagione.

ROKiT Williams Racing: George Russell, Nicholas Latifi

Se un appassionato si risvegliasse oggi dopo essersi fatto ibernare a metà anni '90 non crederebbe ai suoi occhi: Williams ultima nel costruttori ed un solo punto conquistato. Il misero bottino del 2019 è qualcosa che non rende merito al blasone di una delle squadre più anziane del Circus. Campione del mondo per l'ultima volta nel 1997, race winner successivamente con motorizzazione e finanze BMW, è caduta ormai in un baratro profondo dal quale non si sa come possa uscirne. Russell è un velocissimo pilota del bacino Mercedes, ma ancora acerbo. Latifi si appresta a debuttare in F1 dopo una carriera non brillantissima nelle altre formule ma, benchè canadese, è supportato dall'azienda torinese Lavazza, che quindi sponsorizzerà Williams durante la stagione 2020. Un tappo all'emorragia finanziaria dovuta all'addio di Orlen, marchio che ha seguito Kubica in Alfa Romeo. Fare meglio del 2019 non sembra impossibile e gli appassionati si augurano che la prestigiosa squadra inglese possa risalire la china. Il 15 Marzo, al termine del Gran Premio d'Australia, si avrà una fotografia migliore del livello del team gestito da Claire Williams e di tutte le squadre.

Le prove invernali, che dal 19 al 28 Febbraio vedranno in pista a Barcellona le nuove creature concepite dalle dieci scuderie, ci daranno i primi riscontri.