Martedì, 12 Marzo 2013 16:32

Ginevra tiene a battesimo "Qoros", il nuovo marchio cinese. In evidenza

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di Cristiano Alberti - 11 marzo 2013 -
Coupè che diventano station wagon e poi fuoristrada, fuoristrada che si stradalizzano fino a diventare super sportive, ormai gli "incroci" si sprecano.

D'altra parte riuscire a stimolare la parte emozionale nel potenziale cliente quando la crisi spinge ad un atteggiamento razionale e finanziariamente "compatibile" non è cosa da poco. I modelli nuovi ci sono, anche se non da parte di tutti, ma la questione è che fuori dalla fiera i visitatori parcheggiano in aree vietate o transennate per evitare i 20 franchi per il parcheggio, e questo deve far pensare. Si effettivamente i soldi mancano ed anche per questo che si preferisce sognare ammirando, quando possibile vista la ressa, splendidi modelli proposti da miti dell'auto come Ferrari e Lamborghini: il resto è un già visto, fatto salvo tutto il settore del green power che comunque avanza passo dopo passo con soluzioni sempre più ipertecnologiche e raffinate.
A Ginevra quest'anno ha tenuto il proprio battesimo la Qoros un marchio cinese nato dal nulla che ha presentato una berlina, una station wagon ed uno studio di suv di medie dimensioni. Pare di rivivere un déjà vu.
Vi ricordate le prime Hyundai e Daewoo che cominciavano a popolare il mercato europeo? Design praticamente assente e rifiniture ridicole per gli standard europei, eppure oggi questi marchi, il primo direttamente, il secondo tramite il marchio Chevrolet, sta letteralmente spopolando.
Le linee sono ricercate ma fluide, sicuramente UE oriented, gli interni sobri. E' sufficiente che il prezzo sia "cinese" e ritengo che la vicenda si ripeterà: gli europei venderanno all'estero i marchi di lusso; Ferrari, Maserati, Mercedes e BMW in testa, ricevendo in cambio auto medie che col tempo dovranno consolidarsi a livello di affidabilità, sulla falsa riga di quanto già avvenuto con i marchi coreani.Questo è il risultato della globalizzazione. Per fortuna il continente europeo riesce a mantenere quell'idea di qualità e di estro che per ora ci permettere di sopravvivere a questa guerra commerciale, ma quanto durerà?
Negli anni '70 i giapponesi avevano cominciato ad invadere l'Europa con modelli brutti esteticamente e datati a livello di meccanica, ma dopo venti anni sono riusciti ad imporsi, oggi le cose sono radicalmente cambiate: i cinesi hanno trovato linee estetiche appaganti e meccaniche tecnologicamente al passo con i tempi, quindi...