Domenica, 10 Giugno 2018 23:58

F1, Canada: il Fiume Rosso In evidenza

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A Montreal la Ferrari è un fiume in piena che abbatte qualsiasi avversario. Vettel domina, Hamilton è solo quinto. Raikkonen, sesto, non partecipa alla festa Ferrari ma Vettel, adesso, è primo nel mondiale.

di Matteo Landi

Durante l'inno italiano Vettel si improvvisa direttore d'orchesta, scandisce il ritmo ai suoi meccanici che, ai piedi del podio, cantano a squarciagola. Era una bella abitudine del grande Schumacher, portata avanti durante la sua permanenza in Ferrari fino a quando, ingiustamente, fu bacchettato dai politici italiani. Al termine del Gp del Canada Vettel fa bene ad essere felice. Un dominio totale il suo, iniziato con la pole position conquistata sabato. Tutti i giri al comando, altra analogia con le gare della Ferrari dei tempi d'oro del sette volte iridato che ha fatto la storia della Formula 1. Una noia mortale per qualcuno, bellissima per i tifosi Ferrari sparsi in tutto il mondo. Come le tribune di Montreal, tinte di rosso, ricordano. "Non c'è due senza tre" recita il detto che i fan del Cavallino attendevano si traducesse in fatti da più di due mesi. Dopo le due vittorie consecutive di inizio mondiale il campionato degli uomini di Maranello aveva preso una strana piega: incidenti, calo di rendimento dovuto alle ormai famose gomme con battistrada dallo spessore ridotto impiegate in Spagna, il ritorno alla competitività della Red Bull. In Canada la Ferrari torna a festeggiare, interrompendo un digiuno di vittorie che sulla pista intitolata a Gilles Villeneuve durava dall'ormai lontano 2004 quando a trionfare fu, manco a dirlo, Michael Schumacher. Se la cavalcata vincente di Vettel è sembrata fin troppo facile il merito è proprio del tedesco, ben coadiuvato dagli ultimi sviluppi della power unit Ferrari. Dopo essersi conquistato una combattutissima pole position al via non ha lasciato alcuna speranza a Bottas e Verstappen, partiti rispettivamente dalla seconda e terza posizione. L'avvio fulmineo di Vettel è stato tuttavia subito stoppato dall'ingresso in pista della safety car, necessaria affinchè i commissari potessero rimuovere le vetture incidentate di Hartley e Stroll. Al rientro ai box della vettura di sicurezza, avvenuto al termine del quarto giro, Vettel ha ben gestito la ripartenza e, da quel momento, Bottas non ha mai costituito una reale minaccia per le ambizioni di successo del tedesco. Il quale lascia il Nord America in testa alla classifica mondiale, con un punto di vantaggio su Hamilton.

Hamilton: nella "sua" Montreal dalle stelle alle stalle

L'inglese attendeva con impazienza la pista canadese, sulla quale aveva già trionfato ben sei volte. Una pista che avrebbe dovuto favorire il suo stile di guida e la potenza della power unit Mercedes. La prima delusione di Hamilton è arrivata addirittura prima del weekend, quando Mercedes ha deciso di non portare in pista una nuova power unit dotata degli ultimi sviluppi: affidabilità non certa per il motorone tedesco e tutto rimandato al Gran Premio di Francia. Per Hamilton l'inerzia negativa è poi proseguita sabato, quando non è riuscito a far meglio di una mediocre quarta posizione. In gara gli è andata anche peggio: verso il decimo giro ha accusato una presunta perdita di potenza ed a fine gara non è riuscito ad avere la meglio su un Ricciardo azzoppato da un motore stanco e dall'affidabilità ballerina trascinatasi dallo scorso Gran Premio di Monaco. Al termine la classifica di gara recita: Vettel, Bottas, Verstappen, Ricciardo, Hamilton e Raikkonen. Quasi una battuta d'arresto, quindi, per l'inglese campione del mondo in carica che adesso, come detto, si vede sopravanzato nel mondiale dal rivale Vettel.

Che Bottas! Raikkonen opaco

Detto dei "grandi" di Ferrari e Mercedes è bene rimarcare il superlativo weekend di Bottas, per una volta indiscusso leader all'interno del box grigio. Un solo errore ha macchiato la gara del finlandese: al 56esimo giro ha intraversato la sua vettura pagando 1,5 secondi circa al leader ma, ad onor del vero, quanto successo non ha inficiato sul risultato finale. Prestazione incolore invece per il connazionale Raikkonen. Il ferrarista ha corso con la power unit priva degli aggiornamenti che hanno dato una spinta in più a Vettel ma il sesto posto finale e soprattutto il suo passo gara altalenante non convincono.

Leclerc: il futuro che avanza

Tralasciando la gara dei tre top team merita risalto la gara di Leclerc. Il monegasco ha condotto ancora una volta a punti l'Alfa Romeo-Sauber grazie alla sua decima posizione finale. Il pilota del Ferrari Driver Academy ormai non stupisce più e conferma le doti mostrate durante questo scorcio di campionato e soprattutto nelle formule propedeutiche. Con le sue gesta il giovane Leclerc fa navigare la Sauber dipinta Alfa Romeo in posizioni che, per prestazioni, non le competono. Vedere i risultati del più esperto compagno Ericsson per credere. Un altro motivo di gioia per gli uomini di Marchionne che attendono il prossimo gran premio per confermare le ottime prestazioni della SF71-H: in Francia la Pirelli porterà le gomme con spessore del battistrada ridotto di 0,4 mm, la prova del fuoco per Vettel e Raikkonen. Sarà l'occasione per scacciare certi fantasmi o per confermare che, comunque vada, sarà dura fino alla fine.