Domenica, 11 Giugno 2017 23:25

F1, Canada: dominio Hamilton. Ferrari non è giornata In evidenza

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Hamilton abbraccia il casco regalato dalla famiglia Senna. Hamilton abbraccia il casco regalato dalla famiglia Senna. Fotografia tratta dalla pagina Facebook "Mercedes AMG Petronas Motorsport"

Doppietta Mercedes nel giorno nero della Ferrari. Vettel, sfortunato al via, arriva quarto dopo una bella rimonta. Raikkonen sbaglia e arranca. 

di Matteo Landi

Dopo la pole position Hamilton era visibilmente commosso. Una zampata al termine delle qualifiche aveva consegnato all'inglese la prima posizione, battendo Vettel, in un sabato in cui Mercedes e Ferrari si erano equivalse. Per Hamilton significava la 65esima pole position della carriera, al pari del mito suo e di molti, Ayrton Senna. Epoche diverse, vetture diverse, paragoni improponibili se non a livello puramente statistico. Da una parte un pilota che ha scritto la storia, battendosi in pista con vetture non al top come Toleman e Lotus prima della lunga parentesi vincente targata McLaren, dall'altra un pilota che la storia la sta scrivendo ma che ha avuto la fortuna, e per certi versi anche il merito, di correre sempre con vetture da vertice. Comunque la si guardi Hamilton è un pilota destinato ad essere ricordato come uno dei migliori di sempre. Lo ha ribadito in gara, dominando dall'inizio alla fine. Senza esitazioni ha condotto la sua Mercedes ad una vittoria divenuta doppietta grazie al secondo posto di Bottas. Stavolta le Mercedes hanno avuto vita facile nel giorno nero della Ferrari.

Ferrari, che giornataccia! Vettel regala comunque spettacolo

Come più volte accaduto nel 2016 Verstappen ha fatto infuriare i tifosi della Rossa quando al via è letteralmente salito sopra l'ala anteriore di Vettel. Un normale contatto di gara che è bastato a guastare la domenica della casa di Maranello. Vettel, ritrovatosi ultimo dopo la sosta ai box necessaria per la sostituzione del muso, è risalito furiosamente con tanto di lotta finale al cardiopalma con le due Force India, mai così in palla quest'anno, conquistando un quarto posto che gli permette di mantere la testa della classifica del mondiale con 12 punti di vantaggio su Hamilton. Senza un problema al fondo della sua auto, conseguenza indiretta del contatto iniziale, avrebbe sicuramente raggiunto il podio ma vista come si era messa la gara dopo pochi metri il tedesco ha quasi da sorridere.

Raikkonen, torna in versione Monaco per cortesia!

Raikkonen, dopo la bella gara monegasca, ha mostrato stavolta il suo lato peggiore. Pasticcione in qualifica, quarto dopo alcune sbavature nel giro decisivo, ha fatto peggio in gara quando dopo pochi giri ha danneggiato la sua vettura mettendo in piena accelerazione due ruote sull'erba. Superato da Perez è caduto nell'oblìo, non trovando il ritmo necessario per avvicinarsi alla zona podio se non nell'ultima parte di gara, quando la sua vettura ha iniziato a fare i capricci e si è dovuto arrendere tagliando il traguardo in settima posizione. Se il quarto posto di Vettel va accolto con gioia per la grinta messa in mostra dal tedesco, in difficoltà per colpe non sue, il settimo di Raikkonen è il risultato di una prestazione che ci riconsegna il pilota abulico e svogliato già visto nel recente passato.

Sorride Ricciardo, terzo. Force India corre fra i grandi

Sul podio, insieme ai piloti Mercedes, è salito Ricciardo. L'unico pilota Red Bull al traguardo, visto l'abbandono per problemi tecnici di Verstappen, ha ben resistito alle veloci Force India ed il sorriso mostrato sul podio è più che lecito se si considerano le prestazioni messe in mostra quest'anno dalle Red Bull. Sorpresa positiva di giornata è la prestazione dei due piloti Force India: Perez ed Ocon. Per loro tuttavia la festa è rovinata da ordini di squadra impartiti a Perez e disubbediti dallo stesso, che non ha voluto farsi passare dal giovanissimo compagno di squadra, in quel momento più veloce di lui. Per qualche giro si è rivisto il Perez dei tempi McLaren, veloce ma indisciplinato, pronto a fare a ruotate con il compagno di squadra Button. Non una bella pubblicità per un pilota che aspira a correre nuovamente per un top team.

Alonso, il calvario chiamato McLaren-Honda

A proposito di top team, anzi top team decaduti, continua il periodo buio McLaren e quell'intesa con la Honda che stenta a decollare. Dopo l'avventura in Indycar, con Alonso velocissimo alla 500 miglia di Indianapolis ma costretto alla resa con il motore Honda in fumo, sorte analoga ma meno scenografica è toccata in Canada al forte pilota spagnolo, costretto alla resa a pochi km dall'arrivo quando era in zona punti. Alonso si è poi regalato un bagno di folla, salendo in tribuna tra i tifosi. La sfortuna continua a colpire il pilota McLaren ma l'esperienza americana gli ha dato nuovi spunti per ridergli in faccia.