Lunedì, 05 Settembre 2016 08:32

F1, Gp d'Italia: Ferrari sul podio! In evidenza

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Vettel torna sul podio, Raikkonen quarto. Monza in festa. E' grande Ferrari ma non abbastanza per battere le Mercedes. Vince Rosberg ed Hamilton è secondo.

di Matteo Landi 4 settembre 2016 - Fare meglio era difficile, anzi impossibile. La Ferrari torna sul podio dopo quattro gare a secco. A fine corsa una marea rossa festeggia il terzo posto di Vettel come fosse una vittoria ed applaude il vincitore Rosberg, che si improvvisa vocalist intonando il famoso motivetto che festeggiò la nazionale italiana di calcio campione del mondo nel 2006. Una gran festa. Grazie Monza e grazie ai tifosi Ferrari, sportivi come non mai.

Per l'Autodromo non ci poteva essere modo migliore per festeggiare il raggiunto accordo fra Ecclestone e le istituzioni che dà a Monza il privilegio di ospitare nei prossimi tre anni il Gp d'Italia. Grazie alla Ferrari, che ritrova la forza per tornare seconda forza del mondiale, stavolta la Red Bull non è mai stata una seria minaccia.

Vettel: stavolta non sbaglia e torna a sorridere
Vettel, dopo l'errore commesso a Spa, torna il pilota consistente e veloce che conosciamo, ma Raikkonen, giunto ottimo quarto, quando è sembrato nelle condizioni di poter attaccare il compagno ha desistito privilegiando l'interesse della squadra al suo, ancora una volta. La gara del finlandese assume ancor più valore se si considera che già dopo pochi km aveva ricevuto dal suo box l'ordine di prendere margine da Vettel, in quanto la temperatura funzionale del suo motore era già prossima ai limiti di guardia. La squadra di Maranello dimostra che se ha un weekend "lineare", senza incidenti, può recitare stabilmente il ruolo di seconda forza del mondiale. A più non può aspirare. Non con questa Mercedes, capace di un'altra doppietta. Rosberg ed Hamilton pur correndo con gomme più dure rispetto ai ferraristi, in virtù di una strategia basata su una sola sosta a differenza delle due di Vettel e Raikkonen, non hanno di fatto mai avuto rivali. Solo nel finale le due rosse si sono dimostrate più veloci delle rivali ma il distacco accumulato nei primi due terzi di gara era troppo importante. Gli obiettivi della squadra di Maranello sono ormai falliti, come dichiarato dallo stesso Marchionne, ma resta da raggiungere e superare la Red Bull, seconda nel mondiale costruttori. Per farlo i due ferraristi dovranno accumulare nelle ultime sette gare 12 punti più di Riccardo e Verstappen, traguardo non impossibile.

Red Bull dietro le Ferrari
A Monza Ricciardo ha conquistato la quinta posizione finale, ottima se si considera il deficit di potenza che la power unit paga nei confronti dei rivali. L'altro alfiere della Red Bull, Verstappen, dopo i disastri del Belgio è sembrato solo una copia sbiadita del vincitore del Gp di Spagna. Tanto fumo e niente arrosto per il giovane pilota ultimamente al centro delle critiche per il suo atteggiamento spregiudicato in pista e per il comportamento arrogante tenuto fuori dall'abitacolo. Serve un bagno d'umiltà perchè il talento c'è, eccome.

Hamilton, troppi errori. Ne approfitta Rosberg. Mondiale vivo
Se da una parte il mondiale vede la lotta Ferrari-Red Bull, dall'altra quella dei due piloti Mercedes, ora divisi da due punti in classifica, unici in grado di competere per il bottino grosso. Dopo la superiorità mostrata sabato da Hamilton, il pilota inglese sembrava avere già in pugno la terza vittoria consecutiva a Monza. Così sarebbe stato se non avesse avuto una terribile indecisione in partenza che lo ha addirittura relegato quinto al termine del primo giro. Grazie ad un mezzo veloce in tutte le condizioni ha approfittato della strategia su una sosta ai box per risalire la china, ma varie sbavature non gli hanno permesso di ricucire il divario che ormai si era creato con il compagno di squadra. Rosberg ha così potuto festeggiare la seconda vittoria consecutiva ed adesso la lotta per il mondiale è più viva che mai.

Massa e Button: la vecchia guardia che se ne va
Non è riuscito a ripetere il podio dello scorso anno Felipe Massa. Il brasiliano ha annunciato il ritiro dalla Formula 1 al termine della stagione. Per farlo ha scelto lo stesso luogo in cui Michael Schumacher annunciò il suo (primo) ritiro nel 2006 lasciando proprio a Massa la possibilità di correre ancora con la Ferrari che già aveva ingaggiato Raikkonen per la stagione successiva. Dà così l'addio alla Formula 1 uno dei piloti più "fedeli" al marchio Ferrari, secondo solo a Schumacher come numero di gare disputate al volante della Rossa. Sempre nella cornice brianzola Button ha rivelato che dal prossimo anno non sarà più pilota titolare McLaren a vantaggio del promettente belga Vandoorne, già a punti quest'anno nella sua unica partecipazione. Un altro della vecchia guardia che dice addio alle corse. A meno di ripensamenti, la storia insegna.