Martedì, 30 Luglio 2013 16:18

Un primo agosto di fuoco In evidenza

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Parma, 30 luglio 2013 -

Treni, dal primo agosto in Emilia Romagna scatta l'adeguamento tariffario: incrementi medi del 3-4% -

Il primo agosto porterà l' ennesimo rincaro del mezzo di trasporto più popolare di sempre. In Emilia-Romagna l'adeguamento delle tariffe ferroviarie riguarderà Trenitalia e i servizi Tper su rete Rfi (Rete ferroviaria italiana).
Se l' aumento sfiorerà a malapena i non abitué che vedranno una differenza di soli pochi centesimi di euro sull' importo del singolo biglietto, ben diverso sarà per gli abbonati, spesso pendolari su cui l'aumento graverà di più. Qualche esempio: dal primo agosto, un biglietto di corsa semplice di seconda classe da Bologna a Ravenna (84 chilometri) passerà da 6,80 euro a 6,90 euro; da Modena a Rimini (149 chilometri) da 10.40 euro a 10.50 euro; da Piacenza a Parma (57 chilometri) da 5 euro a 5.10 euro. Un abbonamento mensile Ferrara-Bologna passerà da 56 a 58 euro; a risentirne di più gli abbonamenti annuali, da Cesena a Bologna da 650 arriverà a 679 euro.
Il primo agosto si completa così il percorso per portare le tariffe ferroviarie alla cosiddetta "tariffa obiettivo", che rappresenta il livello di riferimento comune per tutti i bacini del trasporto pubblico in Emilia-Romagna per attuare "Mi Muovo". Un sistema che ha, tra i suoi obiettivi, l'integrazione tra i vari titoli di viaggio e l'allineamento dei costi del trasporto su ferro e su gomma. Già da alcuni anni "Mi Muovo" ha consentito agli utenti di avvalersi di tariffe integrate a condizioni più vantaggiose, soprattutto per abbonati e studenti, e quindi per chi utilizza in maniera sistematica il treno per i propri spostamenti.
"Un'operazione, questa, resa necessaria anche dalla grande difficoltà che sta attraversando il trasporto pubblico locale nel nostro Paese, a causa dei pesanti tagli dei trasferimenti statali avvenuti negli ultimi tre anni – spiega Alfredo Peri, assessore regionale alla Mobilità e Trasporti – . Va però sottolineato che in Emilia-Romagna quest'incremento si accompagna alla salvaguardia dei servizi offerti, che hanno subito riduzioni limitate, e al recupero di queste riduzioni con il 'riposizionamento' dei servizi su altre linee ferroviarie, dove la domanda è più forte".