Martedì, 08 Settembre 2015 09:22

F1, Gp d'Italia: Monza ai piedi di Vettel

Scritto da
Sebastian_Vettel-Ferrari_2015 Sebastian_Vettel-Ferrari_2015 Di Alberto-g-rovi (Opera propria) [CC BY-SA 4.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], attraverso Wikimedia Commons

La Ferrari torna sul podio a Monza. Vince Hamilton, perfetto per tutto il weekend, ma la folla è tutta per Vettel. -

Parma, 8 settembre 2015 - di Matteo Landi -

Ferrari e Monza, un incontro che ha spesso rappresentato una svolta per la squadra di Maranello. Nel 1996, dopo anni di sonore sconfitte, il giovane bicampione del mondo in carica Michael Schumacher riporta la Ferrari sul gradino più alto del podio proprio sulla pista brianzola. Il futuro campionissimo conquistò la terza vittoria stagionale riportando l'entusiasmo fra i tifosi del cavallino. Nel 2014, Monza ha per la Ferrari rappresentato il punto più basso della sua storia recente: il ritiro di Alonso accompagnato dal misero nono posto di Raikkonen furono per Marchionne il pretesto ottimale per far fuori il Presidente Montezemolo, deligittimandolo di fronte a tifosi ed opinione pubblica. Circa un anno dopo una marea rossa ricopre il rettilineo di partenza acclamando il nuovo eroe Vettel, il trionfatore di giornata agli occhi dei tifosi del cavallino, in realtà "solo" secondo alla bandiera a scacchi dietro al vincitore di tappa Hamilton, sempre più lanciato verso la conquista del suo terzo titolo mondiale.

Vettel esalta, Hamilton vince

L'inglese, autore di una gara impeccabile, è risultato imprendibile per tutti. Lo è stato per Vettel, il quale ha sfruttato tutto il potenziale della sua Ferrari e della power unit aggiornata proprio per l'appuntamento monzese, e lo è stato per Rosberg, sempre più nei panni del Barrichello della situazione. Il tedesco è stato costretto in prova a cambiare la power unit aggiornata con una più vecchia e stanca, che a sua volta lo ha abbandonato nel finale di gara costringendolo al ritiro e, a meno di straordinari eventi, privandolo delle ultime velleità di vittoria iridata. Poteva non esserlo, invece, per Raikkonen: secondo in qualifica ad un'inerzia da Hamilton, è stato autore di un weekend fenomenale distrutto dai primi 100 metri di gara. Il finlandese, allo spegnersi dei semafori, è praticamente rimasto fermo.

Raikkonen: dalle stelle alle stalle con ritorno

Ancora non è chiaro se si sia trattato di un suo errore o se qualcosa non ha funzionato al meglio sulla sua Ferrari, tuttavia, dati alla mano, quello di Raikkonen rischia di andare in archivio come l'anno del "poteva essere ma non è stato". Ritrovatosi in fondo al gruppo ha dato vita ad una rimonta entusiasmante. Col coltello fra i denti è risalito fino alla quinta posizione finale e se al posto del pilota più bersagliato dalle critiche dei mass media ci fosse stato un Hamilton o un Alonso l'eroe di giornata, all'unanimità, sarebbe stato lui.

Ferrari: progressi evidenti

Una nota tecnica positiva deriva proprio dalla rimonta del pilota finlandese: i numerosi sorpassi avvenuti in rettilineo, anche a danno di vetture motorizzate Mercedes, denotano un progresso della power unit di Maranello che ha del prodigioso. Come evidenziato, del resto, dal podio conquistato da Vettel che, fra l'altro, per poche ore ha rischiato di tramutarsi in vittoria quando la giornata monzese si è tinta di giallo.

Pirelli: fatta la legge trovato l'inganno

Dopo i due pneumatici esplosi in Belgio, la Federazione Internazionale ha imposto alle squadre l'osservanza delle direttive Pirelli relative alle pressioni di gonfiaggio. Le regole sono regole e, se al posto delle Mercedes ci fossero state vetture di squadre meno blasonate, la pressione al di sotto della norma rilevata sulle gomme posteriori sinistre di Hamilton e Rosberg si sarebbe tradotta in una facile penalità o addirittura in una squalifica. Ipotesi non del tutto scongiurate anche dal box Mercedes se è vero che, a pochi giri dalla fine, hanno esortato un Lewis Hamilton tranquillamente al comando a spingere come un forsennato per accumulare più vantaggio possibile su Vettel, mettendo addirittura a rischio la gara del pilota Mercedes. Ma la Mercedes non è la Manor ed alla fine la vittoria è rimasta nelle mani di Hamilton. L'infrazione regolamentare è così diventata una semplice incomprensione fra Pirelli, Mercedes e F.I.A. che al termine della vicenda ha invitato il costruttore di pneumatici a fornire indicazioni più precise su modalità e tempi di misurazione. Il solito teatrino che getta fortunatamente solo un pò di fumo sulla splendida giornata monzese. Negli occhi degli appassionati non possono che rimanere impresse le immagini Hamilton, Vettel e Massa, splendido terzo per il secondo anno di fila, impegnati ad innaffiare di champagne la sottostante marea Rossa.