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Giovedì, 12 Giugno 2014 10:34

Sconfitta la lobby delle aranciate senza arance

La legge Comunitaria alza il contenuto minimo di succo di frutta nelle bibite gassate dal 12 al 20 per cento. Coldiretti: "Grazie al Governo, ai Comuni del territorio per vicinanza ad imprese agricole e consumatori" -

Parma, 12 giugno 2014 -

E' stata sconfitta la lobby delle aranciate senza arance grazie all'azione del Governo che si è dimostrato vicino agli interessi reali delle imprese agricole e dei consumatori. E' quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare positivamente il voto dell'aula della Camera all'emendamento del Pd con primo firmatario Oliviero Nicodemo alla legge Comunitaria che alza il contenuto minimo di succo di frutta nelle bibite gassate dal 12 al 20 per cento. Finalmente - sottolinea la Coldiretti – ci sono le condizioni per cambiare una norma che permette di vendere l'acqua come fosse succo. Quando la legge sarà approvata duecento milioni di chili di arance all'anno in piu' saranno "bevute" dai 23 milioni di italiani che consumano bibite gassate, il che significa cinquantamila chili di vitamina C in piu'.
"E' una vittoria di Coldiretti che, anche a livello territoriale ha avuto il sostegno di numerose amministrazioni comunali – commenta il Direttore di Coldiretti Parma Alessandro Corsini - le quali hanno deliberato a sostegno dell'azione di Coldiretti e per questo le ringraziamo per essere state ancora una volta al nostro fianco nella difesa del Made in Italy e di una corretta cultura e pratica alimentare. Si tratta di una decisione che – sottolinea Corsini - concorre a migliorare concretamente la qualità dell'alimentazione e a ridurre le spese sanitarie dovute alle malattie connesse all'obesità in forte aumento"
Non va peraltro dimenticato- conclude Coldiretti l'impatto economico sulle imprese agricole poichè l'aumento della percentuale di frutta nelle bibite potrebbe salvare oltre diecimila ettari di agrumeti italiani con una estensione equivalente a circa ventimila campi da calcio, situati soprattutto in regioni come la Sicilia e la Calabria.

(Fonte: Coldiretti Parma)

Giovedì 29 maggio alle 16,30 presso sala riunioni Coldiretti Parma presso Piazza Antonio Salandra 19/A - Parma -

Parma, 27 maggio 2014 -

Il percorso di educazione alimentare "Prodotti a regola d'arte. Dalla nostra terra i capolavori del gusto", promosso da Coldiretti nell'ambito del progetto Educazione alla Campagna Amica, e patrocinato dall'Ufficio scolastico dell'Emilia Romagna, vedrà il suo coronamento il 29 Maggio 2014 (alle ore 16,30 presso la Sala riunioni di Coldiretti Parma in Piazza Antonio Salandra 19/A) con la cerimonia di premiazione delle scuole che si sono distinte per i migliori elaborati realizzati nel corso dell'anno scolastico 2013/2014 e con la mostra di tutti i lavori presentati dagli alunni che hanno partecipato al concorso.
All'incontro interverranno il Direttore Provinciale di Coldiretti Parma Alessandro Corsini, la Responsabile provinciale di Donne Impresa Coldiretti Monica Azzoni e il Prof. Adriano Monica Referente educazione alla salute dell'Ufficio Scolastico territoriale di Parma.

"L'incontro, rivolto ad insegnanti e referenti per l'educazione alimentare - commenta il Direttore di Coldiretti Parma Alessandro Corsini- sarà anche l'occasione per un ulteriore approfondimento e confronto sui temi di una sana alimentazione e corretti stili di vita. Coinvolgerà anche i genitori interessati a visitare l'esposizione delle "opere d'arte" realizzate, durante l'anno scolastico, dai ragazzi che si sono impegnati, sia in forma teorica che pratica, in un percorso di conoscenza ed esplorazione dei prodotti territoriali, in particolare quelli a marchio Dop, Igp e tradizionali. Siamo orgogliosi - conclude Corsini – di portare a compimento con successo anche quest'anno un'esperienza, consolidata ormai da tempo con il mondo della scuola, che riveste una valenza importante nella mission di Coldiretti, impegnata nella valorizzazione del Made in Italy e delle eccellenze alimentari territoriali e nell'accompagnare la società e le nuove generazioni, a partire già dalla tenera età, in un percorso informativo e formativo per acquisire corretti stili alimentari".
Dopo la consegna dei premi seguirà una degustazione di prodotti delle aziende agricole del circuito Campagna Amica.

(Fonte: ufficio stampa Coldiretti Parma)

 

Secondo il più recente sondaggio condotto da Coldiretti/Ixé, la stragrande maggioranza degli italiani non si sente tutelata dalle leggi dell'UE in materia di sicurezza alimentare.

- di Virgilio
Parma 21 Maggio 2014 ----
Due Italiani su tre ritengono che la crisi economica abbia fatto aumentare i rischi alimentari. E' quanto emerge dall'indagine condotta da Coldiretti/Ixe' i cui dati sono stati presentati esposizione "Con trucchi ed inganni l'Unione Europea apparecchia le tavole degli italiani" al maxi raduno con diecimila agricoltori dalle diverse regioni a MICO - Fiera Milano Congressi. Una quota consistente dei detentori di questo convincimento, il 24%, attribuisce la responsabilità alla diffusione dei cibi low cost, il 21 per cento all'apertura delle frontiere a paesi comunitari e il 20 per cento alle diffusione delle frodi dovuta alla necessità della malavita di trovare nuove aree di business.
Una analisi che fotografa bene la realtà dei fatti poiché in Italia dall'inizio della crisi sono più che triplicate le frodi a tavola con un incremento record del 248 per cento del valore di cibi e bevande sequestrati perché adulterate, contraffatte o falsificate, secondo l'analisi della Coldiretti sulla base della preziosa attività svolta dai carabinieri dei Nas dal 2007 al 2013.
A peggiorare la credibilità dell'Unione Europea hanno certamente contribuito - sostiene la Coldiretti - gli episodi di truffe ed inganni che si sono moltiplicati nel tempo della crisi, dallo scandalo della carne di cavallo agli inganni a danno di prodotti simbolo del Made in Italy, con il concentrato di pomodoro proveniente dalla Cina, l'olio di oliva proveniente dalla Spagna o i prosciutti provenienti dalla Germania "spacciati" per Made in Italy per l'impossibilità di fare trasparenza sulla provenienza degli alimenti.
Non tutti pero' - continua la Coldiretti - la pensano così con il 31 per cento che ritiene invece che l'Ue non abbia modificato nulla ed il 25 per cento che addirittura abbia migliorato l'alimentazione degli italiani mentre un residuo 9 per cento non risponde. Proprio sulla base delle scelte discutibili che sono state spesso fatte, dall'indagine Coldiretti/Ixe' si evidenza anche che il 52 per cento degli italiani ritiene che l'Ue non dovrebbe legiferare e decidere sui cibi che gli italiani consumano, mentre il 42 per cento ritiene il contrario e il 6 per cento non risponde.
Sta di fatto che il diffuso sentimento di insicurezza alimentare non è solo determinato da una "percezione soggettiva" ma anche il risultato di riscontri oggettivi. Nel corso del 2013, infatti come rileva l'indagine Coldiretti /Ixé, sono aumentati del 14 per cento gli allarmi alimentari in Italia con ben 514 notifiche sulla sicurezza di cibi e bevande potenzialmente dannosi per la salute, sulla base del sistema europeo di allerta rapido per alimenti e mangimi (RASFF), rispetto al 2007 in cui è iniziata la crisi.
Si tratta - conclude la Coldiretti - di un balzo record nel numero di notifiche nazionali al sistema di allerta comunitario per la prevenzione dei rischi alimentari, rispetto allo stesso periodo di cinque anni fa, prima dell'inizio della crisi.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Coldiretti e Campagna Amica, a Fidenza, hanno consegnato nella piazza del duomo la "bisaccia del pellegrino", riempita con prodotti tipici dell'enogastronomia emiliano romagnola.

Parma, 22 maggio 2014 -

Ripercorrere la strada che ha attraversato i secoli, unendo il nord con il sud dell'Europa, per riscoprirne le radici storiche e culturali e valorizzare l'antico percorso che univa Canterbury a Roma, in vista di Expo' 2015. È questo il senso di "Francigena 2014, l'Europa a piedi verso Roma: la bisaccia del pellegrino", l'iniziativa, promossa da Radio Rai e da "Civita", associazione che opera sul territorio per la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale del nostro Paese, in collaborazione con Coldiretti e Campagna Amica.

Partita il 6 maggio dal passo del Gran San Bernardo, il cammino si concluderà il 16 maggio a Roma, dopo aver percorso quasi mille chilometri. Il "pellegrinaggio", guidato dal vice-direttore di Radio Rai, Sergio Valzania, con la partecipazione di giornalisti di varie radio europee, in questi giorni sta attraversando l'Emilia Romagna, una delle sette regioni toccate dal percorso.

Se, subito dopo la sicurezza, risolvere il problema della fame e della sete era la priorità dei pellegrini medievali, per i moderni camminatori il rifornimento del cibo è stato risolto con la collaborazione di Coldiretti e Campagna Amica, che a Fidenza, l'antica San Donnino, citata anche dal pellegrino più famoso della Francigena, l'arcivescovo di Canterbury Sigerico, hanno consegnato nella piazza del duomo fidentino la "bisaccia del pellegrino", riempita con prodotti tipici dell'enogastronomia emiliano romagnola.

Si tratta – spiega Coldiretti – di prodotti del territorio attraversato dalla via Francigena e riconducibili ad un "menu francigeno", individuato con una mappatura delle specialità alimentari tradizionali che possono essere considerati l'evoluzione dei prodotti che si trovavano nelle campagne e nei paesi attraversati dagli antichi viaggiatori. Nelle bisacce dei viaggiatori medievali, che erano penitenti, pellegrini, ma anche mercanti, non potevano mancare – ricorda Coldiretti – pane, formaggi, salumi e, per i più abbienti, dolci e vino.

Per questo le aziende di Campagna Amica hanno inserito nella moderna "bisaccia del pellegrino" un pane artigianale cotto a legna, fatto con farina integrale macinato a pietra in un mulino ad acqua, senza aggiunta di additivi. Per i formaggi sono stati scelti un Parmigiano Reggiano Dop, prodotto che ha visto gli albori proprio nel Medioevo quando si diffuse la produzione di un formaggio a pasta dura e a lunga stagionatura, e una caciotta di Sassalto Bio, ottenuta dal latte di capra, animale che non mancava mai nelle campagne medievali.

Per i salumi, che fornivano le calorie necessarie per sostenere il viaggio e reggere i freddi invernali soprattutto sul passo di Monte Bardone (oggi passo della Cisa), Campagna Amica ha individuato la Pancetta Piacentina e il Culatello di Zibello insaccato in budello naturale proprio come una volta. Non è mancata una concessione alla gola, che sicuramente si potevano permetter i viaggiatori più facoltosi: nella bisaccia sono stati inseriti una spongata, dolce tradizionale proprio delle zone a cavallo dell'Appennino tosco-emiliano, tra Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Massa-Carrara e La Spezia, e l'Albana passito Docg di Romagna, a memoria de vini medievali che, almeno le classi più elevate, preferivano dolce.

La selezione dei prodotti per l'Emilia Romagna – ricorda Coldiretti – è avvenuta con una ricerca tra le 756 aziende di Campagna Amica, che a livello regionale producono e vendono direttamente i prodotti locali, salvaguardando anche prodotti tradizionali dal rischio di scomparire.

(Fonte: ufficio stampa Coldiretti)

Giovedì 22 maggio, ore 8.00 davanti al duomo di Fidenza consegna della "bisaccia del pellegrino" con i prodotti tradizionali del menù francigeno del territorio emiliano attraversato dall'antica via che univa Canterbury a Roma -

Parma, 19 maggio 2014 -

Arrivano in Emilia Romagna i giornalisti-pellegrini che, partiti il 6 maggio dal passo del Gran San Bernardo, si dirigono verso Roma, percorrendo l'antica via Francigena sul suolo italiano per promuoverne l'immagine in vista di Expo' 2015. L'iniziativa, promossa da Radio Rai e da "Civita", associazione che opera sul territorio per la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale del nostro Paese, si propone di valorizzare l'antico percorso che univa Canterbury a Roma, tramite il programma radiofonico "Francigena 2014, l'Europa a piedi verso Roma: la bisaccia del pellegrino", condotto da Sergio Valzania, vice-direttore di Radio Rai, affiancato da rappresentanti di radio europee che si alterneranno settimanalmente lungo il percorso di circa mille chilometri, che si concluderà a Roma il 16 giugno.
All'iniziativa collabora Coldiretti tramite Campagna Amica, che metterà a disposizione i prodotti per riempire la "bisaccia del pellegrino" consegnata ai giornalisti-camminatori. Il programma radiofonico sarà, infatti, occasione per far conoscere anche le numerose tipicità agroalimentari dei territori attraversati dalla Francigena e riconducibili ad un "menù francigeno", individuato con una mappatura delle specialità alimentari tradizionali lungo il percorso degli antichi viaggiatori.
Per il percorso dell'Emilia Romagna, la bisaccia sarà riempita con pane artigianale cotto a legna, Parmigiano Reggiano Dop, pancetta piacentina, culatello di Zibello Dop, caciotta di Sassalto bio, Spongata e albana passito di Romagna Docg.
La bisaccia sarà consegnata ai giornalisti giovedì 22 maggio alle ore 8.00, a Fidenza nella piazza del duomo.
In Emilia Romagna i giornalisti-camminatori sono entrati lunedì 19 maggio, a Piacenza, provenienti da Orio Litta in provincia di Lodi e percorreranno la Francigena fino a Fornovo da dove passeranno venerdì 23 maggio diretti in Toscana.

(Fonte: ufficio stampa Coldiretti Parma)

Dal 18 maggio all'8 giugno domenica in campagna per disintossicarsi. Anche Parma vedrà impegnate alcune delle fattorie didattiche Coldiretti che apriranno le porte delle loro aziende -

Parma, 17 maggio 2014 -

Anello di congiunzione tra città e campagna, tornano le "Fattorie aperte". Per quattro domeniche di seguito, dal 18 maggio all'8 giugno, chi vive in città potrà riscoprire l'identità rurale e l'originalità dei sapori che ogni prodotto agricolo può offrire.
Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna, ricordando che nella nostra regione sono 149 le aziende agricole che apriranno le porte a famiglie, scolaresche, turisti e associazioni per una visita guidata in azienda, degustazioni, dimostrazioni pratiche, in modo da far conoscere i prodotti tipici di un determinato territorio e il loro percorso dal campo alla tavola.
Anche Parma vedrà impegnate alcune delle fattorie didattiche Coldiretti che apriranno le porte delle loro aziende, e precisamente l' AZIENDA AGR. BIOLOGICA PODERE CRISTINA DI CIPELLI VALENTINA (apertura: domeniche 18 e25 maggio, 1 e 8 giugno)Strada Monchio di Mulazzano n. 4, 43037 Lesignano de' Bagni - Tel. 0521 852741; L'AGRITURISMO IL FILARE (apertura: domenica 8 giugno) Via Monte Rosso 2 – Loc. Bazzano, 43024 Neviano degli Arduini Cell. 3405295254.
Con la crisi che ha tagliato feste, parchi divertimento, cinema, pizzeria – afferma Coldiretti Emilia Romagna – si ritorna agli svaghi semplici del passato come la visita in fattoria per veder mungere una mucca, pascolare le pecore, raccogliere le uova nel pollaio. Si tratta di vere e proprie scuole a cielo aperto per far conoscere la vita rurale e riscoprire l'origine dei cibi e conoscere i principi della sana alimentazione. Non si tratta – sottolinea Coldiretti – di un ritorno bucolico alla natura, bensì di un incontro reale e concreto con la realtà imprenditoriale agricola, uno dei settori fondamentali su cui puntare per il rilancio della nostra economia. Un settore che in Emilia Romagna, solo a livello agricolo ha raggiunto una produzione lorda vendibile di oltre 4.000 milioni di euro, prodotti da circa 70 mila aziende.
Vista la molteplicità e la varietà dell'agricoltura emiliano romagnola, fattorie aperte offrirà una molteplicità di esperienze: dalla possibilità di conoscere il ciclo del grano, a partire dal campo per arrivare a fare il pane con il metodo di una volta, fino al ciclo del latte, dalla mungitura della mucca alla lavorazione nella caldaia per fare il formaggio. Secondo le specializzazioni aziendali, sarà poi possibile provare l'ebbrezza di salire a cavallo, inoltrarsi nel bosco alla ricerca delle tracce degli animali, scoprire come si tosano le pecore e come si usa la lana, fare l'altalena appesi ai rami delle grandi querce, conoscere specie animali e vegetali una volta tipiche delle nostre terre ma oggi a rischio di estinzione.
Per sostenere tutta l'iniziativa di "Fattorie aperte", il cui nerbo è costituito principalmente dalle fattorie didattiche che durante tutto l'anno accolgono le scuole, Coldiretti Emilia Romagna è impegnata a coordinare un'attività che possa rafforzare il loro ruolo. In un momento di scarsità di risorse pubbliche, Coldiretti si impegna a promuovere nel prossimo piano di sviluppo rurale 2014-2020, i possibili interventi di sostegno a un settore che costituisce una porta aperta dell'agricoltura verso la società.

(Fonte: ufficio stampa Coldiretti Parma)

Coldiretti Parma sarà presente il 17 maggio in Piazza Garibaldi con uno spazio informativo del patronato Epaca rivolto alle famiglie e Domenica 18 maggio in Piazza Duomo con uno spazio di animazione per i bambini in collaborazione con la fattoria didattica Cotti.

 

Parma, 14 maggio 2014 -

Dal 14 al 18 maggio 2014 si celebrerà a Parma la Festa regionale della famiglia, organizzata dal Forum delle Associazioni familiari dell'Emilia Romagna, a cui parteciperà anche Coldiretti Parma che sarà presente il 17 maggio in Piazza Garibaldi con uno spazio informativo del patronato Epaca rivolto alle famiglie e Domenica 18 maggio in Piazza Duomo con uno spazio di animazione per i bambini in collaborazione con la fattoria didattica Cotti.


"Partecipiamo con piacere a questo evento – commenta il Direttore di Coldiretti Parma Alessandro Corsini – in quanto la famiglia, perno della società, è, insieme ai cittadini consumatori, centrale nell'azione economico-sociale portata avanti da Coldiretti. La nostra Organizzazione è, infatti, costituita principalmente da imprese a conduzione familiare ed è tesa a sostenere iniziative e progetti atti a promuovere l'importante funzione sociale della famiglia, riconoscendole il ruolo fondamentale all'interno della società e fornendole strumenti e servizi qualificati che la sostengano e la tutelino.
Con il proprio Patronato Epaca, che festeggia il sessantesimo anno di attività, e le iniziative di Campagna Amica, Coldiretti - evidenzia Corsini -si è resa in questi anni sempre più prossima a tutti i componenti della famiglia per garantire loro servizi efficienti, rispondenti ai nuovi bisogni espressi, valorizzando e assicurando la qualità, la territorialità, la sicurezza alimentare e ambientale per una migliore qualità della vita".


Anche in tale occasione – evidenzia Vania Ameghino responsabile provinciale del Patronato Epaca - non mancherà l'impegno del nostro Patronato che sabato 17 maggio, attraverso i suoi qualificati operatori, si metterà a disposizione delle famiglie di Parma e non solo, con la propria professionalità e i propri servizi, per dare informazioni e rispondere al servizio gratuito di consulenza previdenziale, assistenziale e sociale.
Domenica 18 maggio- conclude Coldiretti Parma - è previsto inoltre uno spazio informativo sulle fattorie didattiche, dove le famiglie potranno trovare informazioni sulla rete di Campagna Amica e partecipare con i figli al laboratorio didattico "I cereali in campo. Oggi mi sento artista" condotto da Monica Azzoni della Fattoria Cotti di Pilastro di Langhirano. Un laboratorio attraverso il quale i bambini e i ragazzi potranno scoprire cosa sono i cereali e i prodotti che ne derivano e in maniera ludica e creativa realizzare una vera opera d'arte.

 

(Fonte: ufficio stampa Coldiretti)

 

 

COLDIRETTI E CAMPAGNA AMICA ADOTTANO PRIMO DOCUMENTO DOP PARMIGIANO

Parma 08 Maggio 2014 -- - -

“Si è sempre comunemente detto et dice li formaggi essere di Parma, quando essi formaggi sono stati et sono alle cascine delli infrascritti luoghi, cioè del Cornocchio, di Fontevivo, di Mandregolo, di Noceto, et simili luoghi circonvicini alla medesima città di Parma”.

Così recita il primo documento che delimita la zona di produzione del Parmigiano, “adottato” da Coldiretti Emilia Romagna, che ieri a Parma ha organizzato il mercato di Campagna Amica “GustosaMente”, proprio sotto i portici dell’ospedale Vecchio, dove ha sede l’Archivio di Stato che conserva l’antico documento.

Redatto il 7 agosto 1612, dal notaio camerale Giacomo Muratori, alla presenza di Sante Bernarduzzi, anziano dell’arte dei lardaroli e formaggiai di Parma, affiancato da quattro reggenti della medesima arte e il tesoriere generale dello stato farnesiano, Bartolomeo Riva, il documento risente dei quattro secoli di vita ed ha necessità di essere restaurato. Al restauro daranno un contributo importante proprio Coldiretti e Campagna Amica, che al mercato di Parma hanno portato prodotti all’altezza della storia e della tradizione del documento del 1612 perché sono tra quelli che hanno contribuito a fare di Parma e dell’Emilia Romagna la food valley che è oggi. i cittadini di Parma hanno potuto infatti scegliere tra il Parmigiano Reggiano di vacche rosse, la razza il cui latte è stato il primo ad essere usato nel medioevo per la produzione del “Re dei formaggi”, i salumi di maiale nero di Parma, salvato dall’estinzione ed oggi nell’olimpo dei maiali di antica tradizione, l’aceto balsamico tradizionale di Modena,

PRRE Coldiretti Cibus2014       gde

Sotto i portici dell'Ospedale vecchio il mercato di Campagna Amica raccoglierà fondi per contribuire al restauro del documento dell'archivio di Stato di Parma che testimonia la prima denominazione d'origine del Parmigiano, rogato quattro secoli fa dalla Camera Ducale di Parma -

 

Parma, 5 maggio 2014 -

 

Coldiretti Emilia Romagna contribuirà a salvare il primo documento, rogato dalla camera ducale di Parma e datato 1612, di riconoscimento della denominazione d’origine “Parmigiano” per il formaggio prodotto nel territorio di Parma. E’ questo l’obiettivo del mercato di Campagna Amica “GustosaMente”, promosso da Coldiretti per mercoledì 7 maggio dalle ore 16.00 alle 22.00 sotto i portici dell’Ospedale vecchio di Parma, in strada Massimo D’Azeglio 45. Una parte degli incassi del mercato, infatti, verrà destinato al restauro dell’importante documento.

L’iniziativa si svolgerà in abbinamento con “Carte… in tavola”, esposizione di documenti dell’Archivio di Stato di Parma sull’alimentazione e sulle produzioni tipiche del territorio, che si svolge nell’ambito di Cibusland che ha portato il Cibus per le strade di Parma.

Tra i prodotti che saranno venduti al mercato di Campagna Amica ci sarà il Parmigiano Reggiano prodotto con latte di vacche rosse, la razza il cui latte è stato il primo ad essere usato nel medioevo per la produzione del “Re dei formaggi”. Non mancherà un’altra gloria della tradizione gastronomica dell’Emilia Romagna, l’aceto balsamico tradizionale di Modena, portato a Cibusland dall’acetaia san Donnino che ha sede nell’omonima villa Liberty, famosa per essere stata set cinematografica del film di Bernardo Bertolucci, Novecento.

Sulla scia dei prodotti che hanno fatto la storia di questa terra, descritti proprio nei documenti dell’archivio di Stato, in via D’Azeglio ci saranno anche i salumi di maiale nero di Parma, animale salvato dalla scomparsa dalla testardaggine di alcuni allevatori, che hanno voluto riprendere l’allevamento di una vera gloria territorio, che oggi è nell’aristocrazia dell’enogastronomia e si presenta con il prosciutto che ha ancora attaccato lo zampetto con l’unghia, come si usa per i prosciutti di razze locali di antica tradizione.

Altri prodotti di alta qualità in vendita al mercato vanno dai funghi biologici alla birra agricola, dai formaggi ovicaprini alla frutta e verdura fresca.

 

(Fonte: ufficio stampa Coldiretti Parma)

 

 

 

 

 

 

Il Tar del Lazio ha bocciato il ricorso presentato contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais biotech MON810 modificato geneticamente. Lo rende noto con grande soddisfazione la Coldiretti nel sottolineare che la sentenza  conferma definitivamente il divieto di coltivazione in Italia.. L’agricoltura italiana - sottolinea la Coldiretti - resta dunque libera dagli  Ogm come chiedono quasi otto italiani su dieci (76 per cento ) che sono contrari all’utilizzo di organismi geneticamente modificati dell’agricoltura in Italia.

“Un risultato ottenuto grazie alla grande mobilitazione delle associazioni di ambientalisti, agricoltori, consumatori, cooperatori riuniti nella  coalizione Liberi da Ogm”  ha affermato il coordinatore Stefano Masini responsabile ambiente della Coldiretti nel chiedere al Governo di “chiarire quali siano le sanzioni da applicare nel caso di violazione del divieto di messa a coltura in modo da evitare situazioni analoghe a quanto accaduto nella scorsa estate in Friuli Venezia Giulia, che hanno portato alla contaminazione di terreni confinanti con quelli illegalmente coltivati con mais MON810, come accertato dalle indagini del Corpo Forestale dello Stato”.

Gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura - continua la Coldiretti - non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy. Nell’Unione Europea - conclude la Coldiretti - nonostante l’azione delle lobbies che producono ogm,  nel 2013 sono rimasti solo cinque, sui ventotto, i paesi a coltivare Ogm (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania), con appena 148mila ettari di mais transgenico MON810  piantati nel 2013, la quasi totalità in Spagna (136.962  ettari).

 

 (Coldiretti)

 

 


  

 

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