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Si è presentato sotto casa della vittima minacciando di darle fuoco, dopo atti persecutori verso le ex compagna e madre di suo figlio che andavano a vanti da mesi. Arrestato dai Carabinieri di Castelfranco Emilia.

Modena, 24 novembre 2016

L'ennesimo caso di violenza verso le donne mentre ci appresta alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne di domani, venerdì 25 novembre. E' accaduto nel Modenese, a Castelfranco Emilia, dove un 28enne si è presentato a casa della ex compagna e madre di suo figlio, minacciandola di darle fuoco. Una storia di persecuzioni che andava avanti da molto tempo. L'uomo infatti aveva il divieto di avvicinamento imposto dal giudice dal luglio scorso. Incurante di ciò, martedì sera si è fatto trovare sotto casa della vittima e l'ha minacciata di darle fuoco se non avesse ritirato la denuncia nei suoi confronti. La donna spaventata non ha aperto la porta ed ha subito chiamato il 112. Nell'auto di lui sono state trovate quattro bottiglie di olio combustibile sequestrate dai Carabinieri che l'hanno arrestato per stalking.

Pubblicato in Cronaca Modena

Apertura straordinaria delle filiali di Archimede sabato 19 novembre per rispondere alle domande delle donne in tema di migliorabilità occupazionale. Una mattinata speciale per affrontare tutti i dubbi in materia di lavoro.

I professionisti di Archimede saranno a disposizione gratuitamente per dare informazioni, ad esempio, sulla ricollocazione dopo un periodo di inattività, su come scrivere un cv davvero efficace e sulla gestione di aspetti delicati quali maternità e malattia. L'apertura straordinaria riguarderà le filiali di Reggio Emilia, Casalgrande (RE), Castelfranco Emilia (MO), Correggio (RE), Forlì, Montecchio Emilia (RE), Novellara (RE), Parma, Bolzano, Codroipo (UD), Genova (GE), Mestre (VE), Suzzara (MN).

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"Abbiamo aderito con entusiasmo all'iniziativa #filialeinrosa2016 per dare un contributo concreto all'occupazione femminile" - ha dichiarato Claudia Cavazzoni, Amministratore Delegato di Archimede. L'iniziativa è promossa dall'adesione a un progetto nazionale organizzato da Assosom, l'Associazione italiana delle agenzie per il lavoro.

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Apertura straordinaria delle filiali di Archimede sabato 19 novembre per rispondere alle domande delle donne in tema di migliorabilità occupazionale. Una mattinata speciale per affrontare tutti i dubbi in materia di lavoro.

I professionisti di Archimede saranno a disposizione gratuitamente per dare informazioni, ad esempio, sulla ricollocazione dopo un periodo di inattività, su come scrivere un cv davvero efficace e sulla gestione di aspetti delicati quali maternità e malattia. L'apertura straordinaria riguarderà le filiali di Reggio Emilia, Casalgrande (RE), Castelfranco Emilia (MO), Correggio (RE), Forlì, Montecchio Emilia (RE), Novellara (RE), Parma, Bolzano, Codroipo (UD), Genova (GE), Mestre (VE), Suzzara (MN).

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"Abbiamo aderito con entusiasmo all'iniziativa #filialeinrosa2016 per dare un contributo concreto all'occupazione femminile" - ha dichiarato Claudia Cavazzoni, Amministratore Delegato di Archimede. L'iniziativa è promossa dall'adesione a un progetto nazionale organizzato da Assosom, l'Associazione italiana delle agenzie per il lavoro.

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Martedì, 28 Giugno 2016 12:03

Modena, trovato un cadavere nel frigo

Si tratta di Bernadette Fella, 55 anni. Il suo corpo è stato trovato in cantina in avanzato stato di decomposizione. A ucciderla l'ex compagno, che ha confessato di averla strangolata dopo una lite.

Di Manuela Fiorini

Modena, 28 giugno 2016

Un odore pungente, talmente forte da fare pensare a una fuga di gas. Così, i residenti di una palazzina di via Nazionale per Carpi 101, nel quartiere della Madonnina, hanno chiamato i Vigili del Fuoco. I miasmi provenivano da una cantina di proprietà di Bernadette Fella, 55 anni, detta Betta, che viveva sola all'ultimo piano dell'edificio. Una volta forzata la porta della cantina, però i pompieri si sono trovati davanti a una scena degna di un film horror: il cadavere della donna, ormai in avanzato stato di decomposizione, era stato messo dentro a un frigorifero. A questo punto è stata immediatamente avvertita la Polizia, che ha avviato subito le indagini per omicidio, dal momento che la poveretta non poteva essere finita lì da sola.
I primi forti indizi hanno portato al fermo di Armando Canò, 50 anni, ex compagno della Fella. Nella prime ore della mattina, la Squadra Mobile lo ha rintracciato a Castelfranco Emilia, presso l'abitazione di un conoscente. Il Canò è stato trovato in possesso sia delle chiavi di casa della vittima che di quelle della cantina dove è stato ritrovato il cadavere. Amici e vicini di casa della donna hanno poi testimoniato che si trattava proprio dell'ex convivente.
Di fronte alle prove della sua colpevolezza, il 50 enne ha confessato di avere strangolato l'ex compagna durante l'ennesima lite e di averne poi nascosto il corpo in cantina.
Dalle indagini è emerso che Betta Fella aveva già sporto diverse denunce nei confronti del compagno, pregiudicato per reati contro il patrimonio, per maltrattamenti e violenze. Denunce che però non sono servite a tutelare la vittima, il cui nome va tristemente ad aggiungersi agli altri casi di femminicidio.

Pubblicato in Cronaca Modena

La cooperativa è il primo produttore modenese di vino a ottenere il certificato Viva. La cooperativa vitivinicola aderente a Confcooperative Modena è il primo produttore modenese di vino a ottenere questa certificazione, nata nel 2011 dal ministero dell'Ambiente come progetto nazionale pilota allo scopo di misurare e migliorare le performances di sostenibilità della filiera vite-vino.

Parma, 13 aprile 2016

La Cantina Settecani di Castelvetro ha ricevuto ieri al Vinitaly la certificazione Viva Sustainable Wine, che valuta l'impatto della vitivinicoltura sull'ambiente.
La cooperativa vitivinicola aderente a Confcooperative Modena è il primo produttore modenese di vino a ottenere questa certificazione, nata nel 2011 dal ministero dell'Ambiente come progetto nazionale pilota allo scopo di misurare e migliorare le performances di sostenibilità della filiera vite-vino.
Sono 23 finora i produttori italiani che hanno sottoposto il loro processo produttivo a una valutazione dell'impronta ambientale dal campo al consumo.

Grazie all'individuazione di quattro indicatori (aria, acqua, territorio e vigneto) e accompagnati dai relativi disciplinari, la Cantina Settecani – secondo produttore di Lambrusco ad aderire al progetto - ha potuto misurare l'impatto della sua produzione in termini di sostenibilità e intraprendere, su base volontaria, un percorso di miglioramento.

«Siamo molto soddisfatti per aver raggiunto questo risultato, frutto del lavoro iniziato due anni fa – dichiara il presidente della Cantina Settecani Paolo Martinelli – In questo periodo sei aziende socie, e la stessa nostra cantina, hanno privilegiato l'acquisto di materie prime locali, la coltivazione di uve di collina, l'utilizzo di acqua piovana e l'adozione di buone pratiche agricole per proporre un nuovo prodotto, che si chiamerà "7bolle" e sarà un Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Dop spumantizzato che esalterà il legame sempre più stretto con il territorio.

Aderendo al progetto Viva - continua Martinelli - pensiamo di ottenere vantaggi economici e di immagine. I valori ambientali associati a un prodotto, infatti, aiutano la competitività nel mercato nazionale e, soprattutto, internazionale. Inoltre le misure per la riduzione di gas serra e dei consumi idrici prevedono interventi di efficienza energetica e rinnovamento tecnologico in grado di attenuare non solo l'impatto dell'azienda vitivinicola sull'ambiente, ma anche di abbassare i costi di produzione e lo spreco di risorse. Il lavoro svolto, verificato da un ente terzo indipendente, viene riconosciuto dalla distribuzione e dai consumatori a livello internazionale, permettendo, oltre all'accesso a incentivi e bandi, di concorrere su mercati esteri molto attenti alle questioni ambientali.
Infine – conclude il presidente della Cantina Settecani - la divulgazione dei dati contribuisce a sensibilizzare il consumatore e orientare le sue scelte in modo consapevole».

I dati ottenuti sono accessibili grazie all'etichetta del ministero che rimanda con il suo Qr code a una pagina web dedicata, contenente la descrizione approfondita del prodotto, valori numerici e grafici. L'etichetta rappresenta, dunque, uno strumento trasparente sulla performance ambientale dell'azienda produttrice del vino e dà conto sia dei risultati attuali che del percorso compiuto dall'azienda nel tempo.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Caleidos cooperativa sociale di Modena, in collaborazione con la cooperativa sociale Lag di Vignola, ha attivato uno sportello mobile, denominato Tinformobus. Si tratta di una cosiddetta "unità di strada" rivolta a cittadini stranieri, regolari e irregolari, residenti a Modena, Castelfranco Emilia, Vignola, Sassuolo e Pavullo. 

Modena, 18 febbraio 2016

Anche tra gli immigrati c'è chi abusa di alcol e droghe (eroina compresa), rischia di contrarre malattie sessualmente trasmissibili come Aids, epatiti e sifilide, gioca d'azzardo in modo compulsivo. Per offrire agli stranieri informazioni e cure, nei mesi scorsi Caleidos cooperativa sociale di Modena, in collaborazione con la cooperativa sociale Lag di Vignola, ha attivato uno sportello mobile, denominato Tinformobus. Si tratta di una cosiddetta "unità di strada" rivolta a cittadini stranieri, regolari e irregolari, residenti a Modena, Castelfranco Emilia, Vignola, Sassuolo e Pavullo.

«Abbiamo scoperto persone che, pur vivendo ai margini, desiderano inserirsi nella società modenese – afferma Silvia Ferri, coordinatrice del progetto – Molte di esse abusano di sostanze e alcol perché, non avendo un lavoro o un alloggio stabile, vivono nella solitudine». Il progetto, primo del suo genere in Italia, è stato finanziato dalla Chiesa Valdese con l'8 per mille. Tra aprile e ottobre 2015 gli operatori di Caleidos e Lag sono andati nelle strade, nei parchi e nelle zone più degradate di Modena e altri centri della provincia a cercare persone con problemi di alcolismo, tossicodipendenza, gioco patologico, prostituzione. In sette mesi sono stati contattati 2.493 stranieri; novanta di essi sono stati accompagnati ai servizi sanitari, come il Ser.T e il reparto di malattie infettive del Policlinico, dei quali la maggior parte degli immigrati ignora completamente l'esistenza. Del resto gli stessi stranieri erano del tutto sconosciuti ai servizi pubblici. «Gli immigrati africani sono i più a rischio per le malattie sessualmente trasmesse, come Aids ed epatiti – spiega Marianna Menozzi, dell'équipe medica di Caleidos – Gli immigrati dell'Est Europa, invece, non hanno consapevolezza di cosa significhi essere alcolisti».

Inizialmente gli educatori delle due cooperative sociali hanno monitorato il consumo di sostanze. Successivamente hanno cercato di contattare le persone con l'aiuto di mediatori culturali di lingua araba, ucraina e nigeriana. «Abbiamo informato sui rischi corsi da chi consuma alcol e sostanze e spiegato cosa fanno i servizi pubblici – dichiara Davide Mantovani, educatore di Caleidos – In alcuni casi siamo riusciti ad avere colloqui e impostare un lavoro educativo finalizzato alla riabilitazione». «All'inizio è stato difficile, poi pian piano siamo riusciti a conquistare la fiducia – aggiunge Okechukwn Jude Obidum, mediatore Caleidos – Qualcuno aveva nascosto a tutti il proprio alcolismo o tossicodipendenza e oggi ringrazia per le cure ricevute». Il progetto Tinformobus era rivolto anche a persone con problemi di dipendenza dal gioco d'azzardo, che riguarda uomini e donne di tutte le età e nazionalità.

«Molti giocatori incalliti non si rendono conto della patologia di cui soffrono», sottolinea Sara Lutti, della cooperativa sociale Lag. «Speriamo che questo progetto possa continuare perché si è rivelato utile sia dal punto di vista sociale che sanitario – conclude Stefano Tonini, educatore di Caleidos cooperativa sociale - Ha favorito l'integrazione degli stranieri e aiutato i servizi pubblici ad accogliere questa nuova particolare utenza».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

La Rimbamban arriva nella nostra regione. Appuntamento è fissato per il 27 Febbraio alle ore 21. "Il sol ci ha dato alla testa" è il titolo dell'appuntamento selezionato per il Teatro Dada di Castelfranco Emilia.

Di Pietro Razzini

Parma, 16 febbraio 2016

Talento e fantasia si sono uniti in una band, anzi nella Rimbamband: 5 personalità sui generis dall'animo musicale nobile e raffinato, unite dalla passione per la musica e dalla dote di saperla interpretare. Il teatro Leonardo di Milano è stato lo scenario di uno spettacolo coinvolgente, avvolto dalla magia del grande cinema. Uno show capace di far ridere e sognare. La Rimbamband arriverà nella nostra regione verso la fine del mese: l'appuntamento è fissato per il 27 Febbraio alle ore 21. "Il sol ci ha dato alla testa" è il titolo dell'appuntamento selezionato per il Teatro Dada di Castelfranco Emilia.

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NOTE DA OSCAR - A Milano, invece, è andato in scena "Notte da Oscar". Questo spettacolo è un invito ad abbandonare la realtà per qualche ora, ad assaporare quanto di più bello le superbe macchine del cinema e della musica hanno saputo creare insieme. Immaginazione è la parola chiave, all'interno di un luna park di note che conduce lo spettatore in un "road music movie" che spazia dal western al cartoon, in un'atmosfera che porta al sorriso grazie all'arte dei musicisti che, con un pizzico di follia, animano la serata.

LA RIMBAMBAND - Raffaello Tullo, Francesco Pagliarulo, Nicolò Pantaleo, Renato Ciardo e Vittorio Bruno, innamorati della vita e della musica, si ritrovano sul palco e scherzano come cinque amici che hanno in mano i giocattoli più divertenti. Gli strumenti per esprimere tutta la loro fantasia attraverso eccezionali virtuosismi, citazioni e battute dissacranti. Con la Rimbamband i generi musicali si incontrano, si mischiano, prendono toni nuovi: l'immaginazione non ha confini.

DIVERTIMENTO ALLO STATO PURO - Lo spettatore non può rimanere indifferente: viene coinvolto, sconvolto, stupito, piacevolmente accompagnato lungo un viaggio di successi immortali e attimi di pazzia magistralmente interpretati. Un viaggio imprevedibile condotto da "suonattori" in perenne disaccordo armonico. È un mix dinamico (con tempi comici perfetti) che lascia il ricordo di qualcosa di nuovo, energico e vitale. Impossibile non esserne catturati.

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Pubblicato in Cultura Modena

Hanno reagito al tumore della figlia con un diario on line sulla loro esperienza. Dal blog è nato uno spettacolo teatrale andato in scena al Dadà di Castelfranco. Sul blog, che ha totalizzato oltre 44 mila visualizzazioni, i coniugi Arleoni raccontano le tappe della loro vicenda, le cure e la recidiva (marzo 2014), una nuova operazione, la gestione casalinga degli ausili per le terapie e le prime visite di bambini alla loro bambina. -

Modena, 21 dicembre 2015

Hanno raccontato su un blog la malattia della figlioletta, colpita da un tumore all'età di nove mesi. Oggi la bimba sta bene e frequenta la scuola dell'infanzia. Dai racconti postati sul blog è stato ricavato uno spettacolo teatrale, intitolato "Ospedalando", andato in scena sabato 19 dicembre al teatro Dadà di Castelfranco Emilia. Protagonisti di questa vicenda sono Antonio Arleoni, 41 anni, e la moglie Elena Manfredi (38 anni), genitori di Camillo (5 anni) e Isotta (3 anni). Abitano a Manzolino di Castelfranco Emilia. Antonio è socio della cooperativa sociale Domus Assistenza di Modena e lavora come educatore professionale al centro Oasi di Castelfranco. Anche Elena è educatrice, è socia della cooperativa Gulliver e lavora alla scuola dell'infanzia Mamitù a S. Damaso di Modena; ma è anche attrice teatrale, "Ospedalando" è stato scritto e recitato da lei. «Isotta è nata il 2 settembre 2012 e abbiamo scoperto subito una malformazione all'esofago che ha reso necessaria una complicata operazione chirurgica – racconta Antonio – All'età di nove mesi le è stato diagnosticato un tumore al coccige».

Antonio ed Elena non perdono d'animo e si organizzano. Elena prolunga la maternità, lui chiede alla cooperativa Domus di usufruire della legge 104 e si dedica a tempo pieno alle cure della bambina, che tra giugno e ottobre 2013 viene sottoposta a cinque cicli di chemioterapia, con relativi ricoveri nel reparto di oncoematologia pediatrica del Policlinico di Modena. Intanto i due genitori aprono un blog, una sorta di diario on line che all'inizio ha lo scopo di tenere aggiornati amici e conoscenti sulla salute di Isotta, ma che presto diventa qualcosa di più. «Abbiamo voluto raccontare con un linguaggio leggero, ironico e dissacrante una malattia che sembra lontana e che spaventa, tanto che spesso non si ha nemmeno il coraggio di chiamarla per nome – spiega Antonio – Abbiamo scoperto un mondo, composto da medici, infermieri, operatori, amici ecc. che non ci lascia soli, una rete di sostegno preziosa nei momenti più duri».

Protagonisti di www.bellacana.blogspot.it sono la "papera guerriera" Isotta, che deve pedalare sul "monte Canchero", e la sua famiglia di gregari: il fratellino Camillo, mamma Elena e papà Anto. Sul blog, che ha totalizzato oltre 44 mila visualizzazioni, i coniugi Arleoni raccontano le tappe della loro vicenda, le cure e la recidiva (marzo 2014), una nuova operazione, la gestione casalinga degli ausili per le terapie e le prime visite di bambini alla loro bambina. Oggi Isotta sta bene e va all'asilo, le è stato tolto il coccige ma cammina e conduce una vita quasi normale. Nell'ottobre 2014 Antonio è rientrato al lavoro («Devo ringraziare la cooperativa Domus Assistenza, mi ha agevolato in tutto e per tutto») e parla della sua esperienza con serenità: «Sappiamo che Isotta non può essere ancora considerata guarita, ma andiamo avanti. Abbiamo utilizzato gli strumenti che conosciamo per reagire di fronte alla malattia. Abbiamo condiviso con tutti la nostra "sfigda" (sfida + sfiga). La nostra – conclude Antonio Arleoni - è solo una delle risposte possibili, non abbiamo da insegnare nulla a nessuno».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Tappa a Modena per l'esecutivo dell'Emilia-Romagna. Annunciato l'avvio del percorso di fusione tra Baggiovara e il Policlinico, risorse europee per la scuola, nuove misure e 160 milioni per la ricostruzione. Una giornata tutta modenese, iniziata con una visita della Giunta all'Istituto Spallanzani di Castelfranco Emilia, proseguita con una riunione di Giunta nel palazzo municipale del capoluogo, dove si è svolta una premiazione al Modena Volley e che prevedeva tra l'altro una visita al Museo Ferrari e una conclusione a Carpi. -

Modena, 15 dicembre 2015 –

Sanità, edilizia scolastica, trasporti, risorse per l'area del sisma e una nuova Legge sulla Memoria del Novecento. Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, nel corso di una conferenza stampa nella sede del Comune di Modena, accompagnato dai suoi assessori e affiancato dal sindaco, Gian Carlo Muzzarelli, ha portato le corpose considerazioni a metà di una giornata tutta modenese, iniziata con una visita della Giunta all'Istituto Spallanzani di Castelfranco Emilia, proseguita con una riunione di Giunta nel palazzo municipale del capoluogo, dove si è svolta una premiazione al Modena Volley e che prevedeva tra l'altro una visita al Museo Ferrari e una conclusione a Carpi, dopo una riunione con i sindaci della provincia.

"Abbiamo adottato numerose decisioni che riguardano molto da vicino il territorio modenese – ha riassunto Bonaccini – e in primo luogo quella che, come chiedeva il sindaco e presidente della Provincia Muzzarelli, darà finalmente il via all'integrazione sostanziale tra Baggiovara e il Policlinico, tema in discussione da anni e anni e che finalmente prende il via".
"In secondo luogo – ha aggiunto il presidente Bonaccini - abbiamo adottato la nuova Legge sulla Memoria del Novecento in Emilia-Romagna, che presenteremo questa sera a Carpi insieme al presidente della Fondazione Fossoli e al sindaco della città. Abbiamo voluto presentarla a Modena, non a caso, perché la città è medaglia d'oro della Resistenza.
In terzo luogo presentiamo oggi gli importanti emendamenti che abbiamo messo a punto discutendo con il Governo, inseriti nella legge di stabilità in relazione alle aree del sisma, a partire dalla non scontata conferma di 160 milioni di euro in più per il prossimo anno nella parte che riguarda la ricostruzione pubblica, più altre importanti decisioni per i Comuni, come ci avevano chiesto i sindaci del cratere".

Bonaccini si è quindi soffermato sugli "investimenti per la montagna, che riguardano le strade e il dissesto, per cui non solo abbiamo confermato, ma abbiamo aumentato i fondi", confermando inoltre che "faremo la Conferenza della Montagna il 22 gennaio nel reggiano, a Castelnuovo Monti".

Infine la notizia che "abbiamo acquisito la delibera che riguarda il finanziamento con mutui dei fondi Bei, che interessano decine di scuole del modenese che, con il cofinanziamento che arriverà dal Governo, attraverso l'impegno della Regione, potranno effettuare interventi di manutenzione, adeguamenti normativi e miglioramenti per giungere a scuole più belle e sicure, fungendo inoltre da volano per il lavoro di tante imprese nel settore dell'edilizia, grazie a un volume complessivo di quasi 10 milioni di euro per la sola provincia di Modena e che riguarderà circa 40 scuole. In più confermeremo che, nei 19 milioni di euro che non erano previsti, messi a disposizione dal Governo per nuovi istituti, sono arrivati decine e decine di progetti dalla nostra regione, dei quali 6 selezionati con un apposito bando e tra cui entra una nuova scuola primaria di Modena, per ulteriori 3.8 milioni di euro di investimento, per cui abbiamo molta fiducia nel buon esito. Infine la Regione emetterà, con proprie risorse, un nuovo bando da 20 milioni di euro il prossimo anno, che riguarda solo gli istituti superiori: complessivamente, quindi, sull'edilizia scolastica entrano nella disponibilità tantissime risorse come non accadeva da tempo".

Sanità

Il tema dell'integrazione tra il Policlinico e baggiovara è stato affrontato dall'assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, che ha parlato di "un progetto condiviso", adottato anche su richiesta del sindaco Muzzarelli, illustrando le tappe dell'avvio di "un percorso che partirà a gennaio con diversi step, ci impegniamo a presentare i risultati al massimo al 30 di giugno del 2016, a questo punto si avvierà la sperimentazione che durerà tre anni e che dovrebbe chiudersi con la fusione dei due ospedali. Chiediamo al gruppo tecnico di valutre anche la possibilità che dà la gelle di stabilità in corso di approvazione che può prevedere anche l'istituzione di una unica azienda provinciale. Secondo me è un passo molto significativo per superare una divisione che probabilmente ha le sue radici molto lontano nella storia".
Per quanto riguarda gli investimenti nella sanità, l'assessore ha ricordato che nel modenese "negli ultimi 10 anni sono stati investiti circa 100 milioni di euro, di cui 18 solo nel 2015, poi ci sono quelli Ue post-sisma che sono circa 40 milioni e il finanziamento delle opere pubbliche di altri 43 milioni circa. Nel 2016 ci impegniamo a investire all'interno dell'azienda Usl e dell'Azienda ospedaliera almeno 10 nuovi milioni di euro.

Edilizia scolastica

"Il Governo – ha detto l'assessore alla Scuola Patrizio Bianchi -, nell'ambito di un massiccio intervento di edilizia scolastica ha assegnato alla nostra regione, anche sulla base di una forte richiesta che noi avevamo avanzato, quasi 58 milioni di euro per l'edilizia scolastica, fondi provenienti dalla Banca europea degli investimenti. Di questi, in accordo con la Provincia, nel modenese giungeranno 9,5 milioni , che crescono sino a oltre 13 milioni con fondi messi dall'ente proprietario. Questi vanno ad aggiungersi agli interventi già stabiliti nella zona del terremoto".

Area del sisma

"Grazie a un lavoro comune e a un impegno dello stesso premier Renzi – ha detto l'assessore Palma Costi – abbiamo ottenuto alcuni punti fondamentali, tra cui accenno i più importanti. In primo luogo gli emendamenti che riguardano i Comuni. Abbiamo ottenuto la deroga alle regole dell'equilibrio di bilancio, per poter permettere ai nostri Comuni di poter spendere le risorse che già hanno sui piani delle opere pubbliche. Sempre per i Comuni è stato accettato lo slittamento delle rate dei mutui dell'annualità del 2016, e avranno un rimborso delle rate in dieci anni e non più in cinque. E' stato tolto anche quest'anno il taglio al fondo di solidarietà per i Comuni del cratere e inoltre sono stati ottenuti, come anticipava il presidente Bonaccini, 160 milioni di euro per completare un'altra parte della ricostruzione pubblica".

Trasporti

Stamattina – ha detto l'assessore ai Trasporti Raffaele Donini -, abbiamo sperimentato sulla linea Modena-Sassuolo un nuovo convoglio a due carrozze, con 96 posti seduti, che va a sostituire definitivamente uno dei tre treni "Gigetto" in circolazione. Gli altri due li sostituiremo entro giugno del 2016, con altro materiale rotabile, e questo sarà possibile perché dopo l'aggiudicazione della 'gara del ferro' noi oggi abbiamo la possibilità di considerare fondamentalmente come un unico interlocutore sia Trenitalia che Tper, per cui è possibile anche in attesa della mxi-fornitura di 75 nuovi treni tra metà del 2018 e metà del 2019, avere una fase di transizione molto più confortevole. In secondo luogo perché ci siamo posti l'obiettivo di anticipare una parte del materiale rotabile tanto da poter liberare alcuni treni che sulle linee meno intense possiono avere delle performances importanti. I pendolari oggi hanno apprezzato che qualcosa si stia muovendo nel segno di una maggiore affidabilità e comfort". L'assessore ha anche ricordato che "su questa linea la Regione ha investito 5 milioni di euro per l'infrastruttura".

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Sabato, 12 Dicembre 2015 09:34

A scuola di...tortellini

Partirà il prossimo 11 gennaio a Castelfranco Emilia il "Corso di arte gastronomica" per imparare a tirare la sfoglia, a preparare il ripieno dei tortellini, ma anche a conoscere il Parmigiano Reggiano nelle sue stagionature, l'Aceto Balsamico e i suoi gradi di acidità, i quattro Lambruschi modenesi e altri segreti della tradizione emiliana. -

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi -

Modena, 12 dicembre 2015 -

Un corso per imparare a fare i tortellini, da come si tira la sfoglia con il mattarello a come si prepara il ripieno, fino alla "tecnica" per confezionarli piccoli, uguali e perfetti, come l'ombelico di Venere, di cui, secondo la leggenda, sarebbero la riproduzione.

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Partirà il prossimo 11 gennaio a Castelfranco Emilia, "patria" del tortellino, a cui è dedicato persino un monumento ed è organizzato dall'Associazione "La San Nicola", che ha come finalità quella di promuovere e diffondere la sapiente arte delle "sfogline" e delle "rezdore.

Il Corso di Arte Gastronomica si articolerà in sei lezioni bisettimanali, al lunedì e al giovedì, dalle 20 alle 23. Insieme alle "sfogline", il corso si avvale anche della collaborazione dei Consorzi dei prodotti tipici della tradizione modenese, come il Consorzio del Parmigiano Reggiano, che insegnerà ai partecipanti a distinguere il formaggio dalle stagionature, il Consorzio del Lambrusco, che presenterà i quattro tipi di Lambruschi (Sorbara, Salamino, Grasparossa e Reggiano), il Consorzio del Prosciutto, che illustrerà le caratteristiche organolettiche e le tipicità del Prosciutto di Modena, e il Consorzio dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, che, grazie alla presenza di esperti assaggiatori, insegnerà a degustare l'Aceto Balsamico e a distinguerlo a seconda dell'acidità.

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"Attraverso i nostri corsi", spiega Gianni Degli Angeli, presidente dell'Associazione San Nicola, "vogliamo valorizzare quella che è la nostra cultura, il nostro sapere e i nostri sapori, che poi sono quelli che ci tramandano le nostre rezdore e le nostre sfogline. Nello stesso tempo, vogliamo dare la possibilità ai giovani di apprendere l'arte di tirare la sfoglia e di preparare tutti i prodotti che ne derivano, come le tagliatelle, le farfalle, i quadrucci e, soprattutto, i tortellini, piatto principe della cucina tradizionale modenese".

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I corsi della San Nicola sono frequentati soprattutto da giovani con un'età media di 30 anni, anche se non mancano i giovanissimi di 20 e le coppie sui 40.
"Credo che, in questi tempi dove tutto è frenetico, ci sia la voglia di ritornare alla genuinità delle cose, continua Degli Angeli. "Sempre più giovani apprezzano i prodotti preparati alla maniera artigianale, "come una volta". Il Parmigiano Reggiano "si fa", i tortellini "si fanno" tirando la sfoglia a mano e preparando il ripieno secondo la ricetta della tradizione, con lonza di maiale, Prosciutto di Modena, Mortadella di Bologna, Parmigiano Reggiano 24 mesi, uova e noce moscata".

Un'altra notizia curiosa è che il 40% dei partecipanti ai corsi di cucina sono uomini.
"C'è una passione per la cucina che coinvolge il sesso maschile. Nelle famiglia giovani, oggi, ci si aiuta di più e si dividono i compiti. Quindi, agli uomini tocca anche cucinare e si scoprono molto portati. Per alcuni diventa una vera e propria passione. Rispetto alle donne, poi, hanno meno impegni e possono dedicare più attenzione e passione alla preparazione dei piatti. Hanno la possibilità di curare meglio gli aspetti culinari e agro alimentari, come la ricerca di prodotti genuini, la tracciabilità degli alimenti, la provenienza. Durante i nostri corsi, notiamo che i maschi sono più attenti ai dettagli e seguono di più i consigli rispetto alle signore, spesso oberate da lavoro, casa, figli e con sempre meno tempo da dedicare alla cucina".

INFO
www.lasannicola.it 
www.facebook.com/tortellinotradizionale 
tel 059/926517 - 059/921576
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