Modena, 20 marzo 2019 - Poste Italiane, in occasione dell'inaugurazione della mostra "Sintesi", su richiesta della Fondazione Modena Arti Visive, ha approntato un servizio temporaneo con speciale annullo postale che si potrà ottenere venerdì 22 marzo dalle 14.30 alle 19.45 nello spazio allestito in Corso Canalgrande n. 103 a Modena.
Nei giorni successivi alla manifestazione, i marcofili e coloro che volessero richiedere l'annullo possono inoltrare le commissioni filateliche a Poste Italiane / U.P. Modena Centro / Sportello Filatelico Via Modonella, 8 – 41121 Modena (tel. 059 2053939).
Poste Italiane attiva Servizi Filatelici Temporanei dotati di bolli speciali che riproducono con scritte e immagini il tema di manifestazioni legate ad eventi di notevole interesse culturale, economico e sociale: convegni, congressi, raduni, fiere, mostre, celebrazioni di eventi storici, manifestazioni filateliche, sportive, culturali, umanitarie, anniversari di personalità non viventi, inaugurazioni di opere pubbliche di particolare rilevanza locale o nazionale.
Il servizio è rivolto a chi intenda pubblicizzare e storicizzare il proprio evento con la realizzazione del bollo speciale (Enti Pubblici o privati, Associazioni, Società, Partiti Politici, Organizzazioni sindacali, comitati promotori o organizzatori di manifestazioni).
La giornata dell’8 marzo assume un particolare significato per la realtà di Poste Italiane nel Parmense che si caratterizza, in Emilia-Romagna e in Italia, come una delle province a più alta percentuale di donne sia nei ruoli dirigenziali, sia fra operatori e addetti.
Per quanto riguarda i 102 uffici postali presenti nel territorio provinciale, l’86% delle funzioni direttive sono ricoperte da donne ed è femminile anche l’81% del personale amministrativo e di sportello. Più della metà degli uffici (59) non solo sono gestiti da donne ma hanno esclusivamente personale femminile. Inoltre dei 23 uffici postali del capoluogo ben 21 hanno a capo una direttrice e in 9 di questi anche tutto il personale è composto da donne.
L’Emilia-Romagna si conferma come una delle regioni con la più alta percentuale di donne applicate in Poste Italiane: sono 5.324, pari al 65% dell’intero personale. In tutta Italia sono circa il 55% della popolazione aziendale, e rendono Poste Italiane una delle aziende più “in rosa” del nostro Paese, con un’importante presenza femminile anche ai vertici.
Dati che confermano l’impegno di Poste che, in oltre 150 anni di storia, ha contribuito in modo determinante allo sviluppo del lavoro femminile in Italia: la prima donna è stata assunta nel 1863. Dattilografe e telegrafiste, le impiegate si dimostrano subito ottime lavoratrici: serie, veloci, instancabili ed organizzate. Nel 1881 le donne impiegate sono più di 500, ma il numero è destinato a crescere. Nel 1901 sono più di 3.000 e dieci anni dopo superano quota 8.000.
L’elevata presenza femminile in Azienda è resa possibile grazie anche ad attente politiche aziendali sulle pari opportunità. Poste Italiane, tra le tante misure in atto, tutela la maternità garantendo alle lavoratrici un trattamento economico di miglior favore rispetto a quello previsto dalla legge, mettendo inoltre in atto iniziative che hanno l’obiettivo di trasformare l’esperienza di genitorialità in un momento di crescita anche professionale.
Fonte: Poste Italiane
Buoni fruttiferi postali: per Poste Italiane arriva un'altra batosta dal Tribunale di Lecce. Condannata a pagare l'intero importo previsto all'emissione: più di 60mila euro oltre interessi e spese in favore di un utente. Altro decreto ingiuntivo emesso da un giudice togato su ricorso di un cittadino che si è rivolto allo "Sportello dei Diritti"
Altro importante risultato dello "Sportello dei Diritti", sull'annosa questione dei Buoni Fruttiferi Postali di vecchia emissione. È stato pubblicato lo scorso 30 ottobre dal Tribunale di Lecce, nella persona del magistrato togato dottor Sergio Memmo, un decreto ingiuntivo a carico di Poste Italiane per l'esorbitante importo di più di 60mila euro, oltre interessi e spese, a seguito del deposito del ricorso di due utenti possessori di buoni fruttiferi postali in vecchie lire non ancora riscossi appartenenti ad un prossimo congiunto deceduto da tempo.
Alla scadenza prevista, figlio e madre novantenne si recavano presso lo sportello di Poste Italiane per chiedere il pagamento dell'importo che doveva essere liquidato alla scadenza che sarebbe dovuto essere pari ad un controvalore in euro di 61.277,84. Il direttore dell'ufficio, come accade ormai abitualmente, opponeva la disponibilità a liquidare solo la metà dell'importo, in ragione del famigerato decreto ministeriale 148 del 1986, noto come Gava-Goria, secondo cui con effetto retroattivo e in spregio a quanto indicato nei Buoni Fruttiferi, venivano dimezzati rendimenti anche per quelli emessi dal 1974 in poi. Come tanti altri cittadini, quindi, i due beneficiari non demordevano e si rivolgevano allo "Sportello dei Diritti", che da anni continua ad affrontare una battaglia di giustizia e legalità per la tutela dei risparmiatori che hanno optato per l'acquisto di Buoni Fruttiferi Postali contro l'ingiusta e illegittima volontà manifestata da Poste Italiane di pagare importi solo pari alla metà di quelli previsti alla sottoscrizione.
Il giudice del tribunale di Lecce ha ritenuto fondate le motivazioni addotte dai risparmiatori assistiti dall'avvocato Donato Maruccia e ha, di fatto, condannato Poste Italiane a pagare l'intero importo di euro 61.277,84, oltre ad interessi, onorari e spese di procedura a fronte del modesto investimento in lire, versate all'atto della sottoscrizione. Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si tratta di un altro precedente molto significativo non solo per il notevole importo dell'investimento, sicuramente tra i più elevati a livello nazionale sinora mai riconosciuti dall'autorità giudiziaria, ma anche perché rende giustizia a coloro che si sono sacrificati una vita per risparmiare somme anche molto ingenti e non si sono visti rimborsare quanto promesso allo scadere con gli interessi effettivamente maturati. Al contempo, continueremo ad invitare tutti coloro che sono in possesso di Buoni Fruttiferi Postali scaduti, a non perdere tempo perché, come abbiamo ripetuto più volte: «vi è il concreto rischio di perdere per sempre gli investimenti di una vita se non si agisce entro il giusto termine perché la prescrizione del diritto è dietro l'angolo e né Poste Italiane né Cassa Depositi e Prestiti avviseranno voi o i vostri, nonni, genitori e vecchi zii che quel foglietto di carta conservato in un cassetto indicante una cifra in vecchie lire può rappresentare un tesoretto che perderete per sempre».
(02 novembre 2018)
Disponibili in sei uffici postali della provincia di Parma con sportello filatelico
Parma, 12 febbraio 2018 – Poste Italiane anche quest'anno celebra l'amore con tre speciali cartoline filateliche, disponibili per la festa di San Valentino, singolarmente o in kit speciali, nei seguenti uffici postali del Parmense dotati di sportello filatelico: Parma Centro (Strada Pisacane), Parma Sud Montebello (Strada Pastrengo), Fidenza (Via Zani), Noceto (Via F.lli Folli), Salsomaggiore Terme (Piazzale Giustizia) e San Lazzaro Parmense (Strada Quarta).
Nell'era digitale e dei social network, Poste Italiane invita a riscoprire il gusto e l'emozione della scrittura con una iniziativa, rivolta soprattutto alle giovani generazioni, capace di valorizzare la parola scritta, che varca i limiti dello spazio e del tempo rimanendo intatta nel cassetto dei ricordi.
(In allegati le tre cartoline fronte/retro in pdf)
Sempre più pensionati scelgono l'accredito sul libretto postale o sul conto Bancoposta. Assicurazione gratuita fino a 700 euro contro i furti.
Parma, 30 gennaio 2018 - A partire da giovedì 1° febbraio saranno regolarmente in pagamento le pensioni nei 114 uffici postali della provincia di Parma. Oltre il 96% dei circa 30.300 pensionati del Parmense, che si rivolgono mensilmente agli operatori di sportello per riscuotere il rateo, ha scelto l'accredito automatico sul libretto postale o sul conto Bancoposta, a conferma del rapporto di fiducia instaurato tra Poste e i cittadini.
Sono sempre più numerosi i pensionati che abbandonano il contante e scelgono il pagamento del proprio assegno pensionistico utilizzando le soluzioni di pagamento digitali offerte da Poste Italiane, apprezzandone la sicurezza e la semplicità. In tutta la provincia di Parma, infatti, sono solo poco più di 1.200 le pensioni pagate ancora cash allo sportello negli uffici postali.
I pensionati che accreditano la pensione sono inoltre gratuitamente assicurati con una polizza che riconosce loro un risarcimento fino a 700 euro all'anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali che dagli Atm Postamat e bancari.
Per gli ultrasettantenni è inoltre prevista una commissione ridotta a € 0,70 per il pagamento dei bollettini postali.
Risparmio tradito. Importantissima sentenza che condanna "Poste Italiane" a restituire tutti i risparmi investiti per l'intermediazione di prodotti finanziari ad alto rischio. Le cause patrocinate dallo "Sportello dei Diritti" a tutela di piccoli risparmiatori e pensionati che convinti di investire in prodotti previdenziali ad accumulo puro, avevano scoperto che i loro soldi erano finiti in fondi comuni di investimento ad alto rischio. Nella specie, il famigerato Fondo "Europa Immobiliare 1". Ancora una volta lo "Sportello dei Diritti" denuncia la carenza dei controlli di Banca d'Italia e Consob
17 gennaio 2018 - Brutto stop per "Poste Italiane", ma anche bel sospiro di sollievo per piccoli risparmiatori e pensionati "traditi".
Con sentenza n. 8 pubblicata il 15.01.2018 dal Tribunale Ordinario di Ragusa, sono stati chiariti in maniera assai esauriente i profili di responsabilità di banche e intermediari italiani, tema purtroppo sempre più attuale.
La conseguenza più eclatante è che questa volta è stata condannata Poste Italiane a restituire tutti i soldi investiti dopo una vita di sacrifici ad alcuni piccoli risparmiatori, e che si erano rivolti allo "Sportello dei Diritti", ed all'avvocato Francesco Toto, già noto per aver seguito i piccoli azionisti vittoriosi nel caso del default Alitalia, in una vicenda che forse è ancor più eclatante a livello nazionale per le dimensioni e per le modalità. Perché questa volta a pagare sarà un'azienda di Stato, che risponde nel nome di "Poste Italiane S.p.A.", e per una vicenda per la quale già tanti cittadini si erano rivolti all'associazione con sede nazionale a Lecce e per la quale è lecito aspettarsi una grande eco mediatica per la numerosa platea di cittadini che lamentano analoghe circostanze. La vendita e la commercializzazione di "strumenti finanziari a rischio" a soggetti ignari e privi di minime competenze in materia; la sottoscrizione di moduli e prospetti informativi in bianco; la promessa di ottimi rendimenti a fini previdenziali.
Questi solo alcuni degli elementi che il Giudice di Ragusa contesta a Poste Italiane in qualità di intermediario accreditato. E ancora proposte contrattuali, dette "ordini" su fondi di investimento ad alto rischio, sottoscritte in bianco da pensionati con licenza elementare. Promotori a dir poco spregiudicati, operanti presso Poste Italiane Spa, che li persuadevano ad investire al buio su prodotti rivelatisi cancerogeni.
Il caso nasce dall'avere Poste Italiane venduto quote del Fondo "Europa Immobiliare n. 1", ad alcuni clienti di un noto studio legale siciliano poi affidatosi allo "Sportello dei Diritti" e all'avvocato Francesco Toto.
Dal Prospetto Informativo e dal Regolamento del fondo, entrambi ovviamente sconosciuti agli anziani pensionati, emersero subito alcuni fatti specifici degni di attenzione. Infatti, non era stato segnalato, ed anzi sottaciuto che la fattispecie contrattuale che si apprestavano a sottoscrivere era, peraltro, in "conflitto" con i loro interessi. Era stato omesso pure, di illustrare loro l'acquisto che si apprestavano a fare. Essi non avevano ricevuto, nel contesto contrattuale, la dovuta nota informativa né le condizioni di polizza, né le informazioni riguardo alle prestazioni assicurate, men che meno sapevano che alla restituzione del capitale fossero collegati gli andamenti di titoli strutturati emessi da società quotate in Borsa.
Va detto che il concetto di "titoli strutturati" è nozione sconosciuta anche a persone di media cultura. Ma Poste Italiane attraverso i suoi operatori – in spregio alle cautele dovute ai vecchietti ottantenni - procedeva comunque a collocare il prodotto finanziario in questione. Tutti profili che sono stati considerati in maniera del tutto condivisibile dal giudice del Tribunale di Ragusa e che hanno portato alla dichiarazione di risoluzione del contratto intercorso tra i risparmiatori e Poste Italiane S.p.A. con condanna di quest'ultima alla restituzione integrale del capitale originariamente versato oltre interessi, rivalutazione monetaria e spese di lite.
Una sentenza la cui portata, per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", avrà riflessi per tutti quei risparmiatori che hanno vissuto analoghe vicende sia presso Poste Italiane che presso altri istituti bancari o d'intermediazione finanziaria come Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara, MPS, e che evidenzia, ancora una volta la carenza dei controlli degli organi deputati tra cui Banca d'Italia e Consob.
(17 gennaio 2018)
Velocità, semplicità e sicurezza. Sono le caratteristiche degli sportelli automatici di nuova generazione attivati presso gli uffici postali di Parma Sud Montebello (Via Pastrengo), Parma 1 (Largo Mercantini), Parma 5 (Strada Costituente), Parma 6 (Piazzale Santa Croce), Parma 8 (Via Venezia), Parma 9 (Vicolo Lago Le Ore), Parma 11 (Largo Novaro), San Lazzaro Parmense e San Pancrazio Parmense.
Dotati di monitor con schermo tattile a elevata luminosità e dispensatore innovativo, i nuovi Atm Postamat dispongono di moderni dispositivi di sicurezza, tra cui il macchiatore di banconote, che impedisce la sottrazione del denaro in caso di atto vandalico. A maggior tutela della clientela è presente anche un nuovo sistema elettronico "antiskimming" per impedire la clonazione delle carte di credito.
Disponibili tutti i giorni della settimana, e in funzione 24 ore su 24, gli Atm Postamat consentono di effettuare operazioni di prelievo contanti, interrogazioni su saldo e lista movimenti, ricaricare tutti i telefoni cellulari, pagare le principali utenze e oltre 2mila bollettini di conto corrente postale, ricaricare la carta prepagata Postepay. Lo sportello automatico postale può essere utilizzato dai correntisti BancoPosta titolari di carta Postamat-Maestro, dai titolari di carte Postepay e carte di credito aderenti ai circuiti Visa, VPay, Union Pay, Mastercard, Maestro, Bancomat, Plus e American Express.
(Fonte: Poste Italiane)
Parma, 2 gennaio 2018 - Poste Italiane comunica che a gennaio 2018 le pensioni INPS saranno messe in pagamento a partire dal giorno 3, secondo giorno lavorativo bancabile.
Per i titolari di conto corrente Bancoposta l'accredito sarà disponibile dal giorno 3 gennaio con pari data di valuta. Anche per i titolari di libretto/INPS card le pensioni saranno accreditate il 3 gennaio con pari data di valuta.
DA LUNEDI' 28 AGOSTO RITORNA L'APERTURA POMERIDIANA IN SEI UFFICI POSTALI DEL PARMENSE
Parma, 25 agosto 2017 – In sei uffici postali a "doppio turno" del Parmense ritorna l'apertura pomeridiana. Terminato il breve periodo di rimodulazione oraria estiva, infatti, a partire da lunedì 28 agosto gli uffici postali di Parma Sud Montebello (via Pastrengo), Parma 6 (piazzale Santa Croce), Parma 8 (via Venezia), San Lazzaro Parmense, Fidenza (via Zani) e Noceto ripristinano il consueto orario continuato dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 19.05. Pertanto saranno disponibili per la clientela tutti i servizi, sia postali sia finanziari, in una fascia oraria più ampia. Resta invariato l'orario di apertura del sabato dalle 8.20 alle 12.35.
Ulteriori informazioni su orari e servizi di ciascun ufficio postale sono reperibili sul sito www.poste.it o contattando il call center al numero verde 803.160.
In provincia di Reggio Emilia i portalettere fanno correre il commercio elettronico. Dall'inizio dell'anno recapitati oltre 300mila pacchi derivanti da acquisti on line
Reggio Emilia, 17 agosto 2017 - Nei primi sei mesi dell'anno i volumi di pacchi consegnati attraverso la rete dei portalettere e del corriere espresso del Gruppo (SDA) sono arrivati a toccare nel Reggiano, il numero di oltre 300mila da ordini effettuati su Internet.
Il successo registrato in questi primi mesi dell'anno è legato alla capillarità del servizio di recapito di Poste Italiane disponibile per i grandi e piccoli merchant delle vendite on line. Di fatto la figura storica del portalettere, punto di riferimento insostituibile per le comunità locali sta cambiando il proprio ruolo di pari passo alle nuove abitudini di consumo.
Dotato di palmare, Pos e stampante, il postino telematico versione 2.0, viaggia equipaggiato di una vera e propria piattaforma tecnologica che garantisce sicurezza ed efficienza nel processo di recapito.
Poste Italiane sta innovando e investendo in mezzi e persone introducendo nuovi macchinari per lo smistamento dei pacchi, in particolare quelli internazionali, migliorando i sistemi di tracciatura per assicurare un monitoraggio puntuale e accurato delle spedizioni. In alternativa al recapito a casa, i pacchi si possono ritirare in 82 uffici postali della provincia di Reggio Emilia.
Poste Italiane sta affrontando una grande riorganizzazione per conciliare la sostenibilità del business con la qualità del recapito. Venticinque milioni di pacchi sono già stati consegnati nei primi sei mesi del 2017, di cui oltre 2 milioni e 400mila in Emilia Romagna, con l'obiettivo di superare i 50 milioni entro la fine dell'anno.
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