Martedì, 30 Agosto 2022 17:13

Agricoltura, Gallinella (Impegno Civico): flussi migratori determinanti per manodopera imprese. Attuare gestione contro i ‘no’ della destra In evidenza

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30 agosto 2022 – “Alle difficoltà del momento per il comparto agricolo italiano si aggiunge la carenza di manodopera, soprattutto a causa del ritardo nell’ingresso dei lavoratori stranieri per le attività stagionali. Rinnoviamo, pertanto, l’esigenza di

facilitare l’incrocio tra domanda e offerta attraverso una piattaforma digitale adeguata ed efficace nonché è necessario accelerare con il consueto ‘decreto flussi’, sia per quel che concerne la pubblicazione che l’attuazione, per far entrare in accordo con Ambasciate e imprese quei lavoratori che sono necessari e strategici per le produzioni agricole e alimentari nazionali. Da qui, iniziare a ragionare su un permesso finalizzato alla ricerca di lavoro”. Lo dichiara il deputato Filippo Gallinella, presidente della commissione Agricoltura della Camera e candidato capolista al proporzionale in Umbria per ‘Impegno Civico con Luigi Di Maio’.

“Anche i sistemi di pagamento facilitato come quello dei voucher sicuramente agevola la ricerca di manodopera – prosegue Gallinella (IC) – ma il vero discrimine tra il fronte progressista e quello delle destre riguarda la ‘chiusura’: mentre i nostri avversari vedono sempre un nemico, una minaccia nello straniero, che sia europeo o extra comunitario poco importa, mentre i dati ci dicono che la nostra demografia è in calo, in particolar modo in Italia”.

“Ogni anno, infatti – spiega il parlamentare – il nostro Paese perde nella fascia di lavoratori migliaia di persone e nel 2040 l’Italia avrà tra i 6-7 milioni di lavoratori in meno per tutti i settori. Quindi, senza una adeguata politica di gestione dei flussi migratori, cosa che la destra non intende attuare preferendo il blocco tout court, le nostre imprese saranno sempre più in difficoltà”.

“Le politiche pro-famiglia finalizzate al contrasto dell’inverno demografico, infatti, possono supplire fino ad un certo punto in quanto, come dimostrano i dati, il calo nel numero delle nascite è un atteggiamento tipico delle civiltà occidentali” conclude Gallinella (IC).