Giovedì, 18 Marzo 2021 15:11

22 marzo, "CARCERE E LAVORO. I luoghi comuni da smontare, le parole per ricostruire"

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Un evento in streaming organizzato da Officine e CGIL Parma nel solco del progetto "Vivere e non sopravvivere" (locandina allegata)

Parma 17 Marzo 2021 - Nel solco degli eventi di riflessione ed elaborazione culturale sui fenomeni sociali e d’attualità promossi in questi anni dal gruppo Officine CGIL Parma insieme alla Camera del Lavoro di Parma è in programma per il prossimo lunedì 22 marzo, alle ore 21.00, una tavola rotonda in diretta streaming dedicata a "CARCERE E LAVORO. I luoghi comuni da smontare, le parole per ricostruire".


L'evento nasce come sorta di sviluppo tematico delle due iniziative fatte negli scorsi anni intorno al tema della “giustizia riparativa” con il titolo “Vivere e non sopravvivere”. Prendendo spunto dalle parole di Marcello Bortolato, presidente del Tribunale di sorveglianza di Firenze, e Edoardo Vigna, giornalista del “Corriere della sera”, autori del volume “Vendetta pubblica. Il carcere in Italia”, si intende esplorare la possibilità che il tema della “riparazione” possa vedere nella connessione tra lavoro e carcere una applicazione virtuosa e socialmente coerente con il dettato costituzionale che, in particolare all’art. 27, riconosce il diritto alla rieducazione del condannato.

L’occupazione produce salute mentale, e per questo è importante che negli istituti penitenziari venga offerta la possibilità di professionalizzarsi, imparare un mestiere, studiare, avere un lavoro retribuito, in modo che chi sconta la pena possa strutturare la fiducia in sé stesso, negli altri, nelle istituzioni, riducendo la probabilità di recidiva e soprattutto, aumentando la possibilità di un reale reinserimento sociale una volta estinta la condanna.


Grazie ai contributi di stakeholders che a vario titolo hanno elaborato esperienze dirette o indirette a contatto con il mondo del carcere, maturando la consapevolezza di come il lavoro - insieme ad altri bisogni fondamentali per chi subisce una restrizione della libertà, come l’affettività, la sessualità, la salute, l'istruzione – rappresenti un aggancio formidabile in ordine ai diritti e alla dignità degli individui “ristretti”, la discussione si propone di provare a fare luce sui “luoghi comuni da smontare” tentando di focalizzare “le parole per ricostruire” un approccio scevro di pregiudizi a questa delicatissima eppure centrale tematica. Come sempre, senza la pretesa di esaurirne la discussione, ma con l’auspicio di aprire una porta, e di immaginare possibili approfondimenti e sinergie.

La discussione si avvarrà degli interventi di Max Ravanetti, Gruppo Officine CGIL Parma, Marcello Bortolato, Presidente Tribunale di sorveglianza di Firenze e autore del "Vendetta pubblica. Il carcere in Italia", Denise Amerini, Responsabile dipendenze, carcere, area welfare CGIL nazionale, Agnese Moro, Giornalista pubblicista e figlia dello statista Aldo Moro, Ornella Favero, Giornalista Presidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia e direttrice di Ristretti Orizzonti, Carla Chiappini, Giornalista coordina la redazione di Ristretti Orizzonti nell’Alta Sicurezza del carcere di Parma, Corrado Mandreoli, Osservatorio carcere e lavoro CGIL Milano, ed Elisa Camellini, Segreteria confederale CGIL Parma. Modera: Glenda Pelosi, Ufficio Stampa e Gruppo Officine CGIL Parma.

L'evento sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook Officine CGIL Parma (https://www.facebook.com/OFFICINECGILParma) e sul Canale Youtube CGILPARMA (https://www.youtube.com/user/CGILParma).