Lunedì, 24 Giugno 2019 11:04

Dal welfare aziendale al welfare culturale della Conoscenza Condivisa® (per l'imprenditore che pone la Persona al centro della sua azienda) In evidenza

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Giovedì 20 Giugno 2019 è stato presentato al Roma, al Ministero Del Lavoro E Delle Politiche Sociali, il welfare culturale della Conoscenza Condivisa®, un progetto innovativo che si distanza dal welfare aziendale per assumere una identità ben precisa all'interno del mondo imprenditoriale e delle organizzazioni aziendali, pubbliche e private.

Scopo dell'incontro è stato quello di proporre l'avvio ad un intervento legislativo per inserire nell'articolo 51 del TUIR, (Testo Unico delle Imposte sul reddito ), il welfare culturale della Conoscenza Condivisa® che sostiene il desiderio di allargare i confini della cultura, in continuo divenire, rispetto al welfare aziendale che soddisfa invece bisogni saturabili e soggetti a continue negoziazioni. Il welfare culturale della Conoscenza Condivisa® si propone di assumere il ruolo di attrice protagonista nel mondo del lavoro, in grado di alimentare una nuova forma di contrattazione tra le aziende, le parti sociali e i lavoratori, per la presenza di nuovi meccanismi di negoziazione a vantaggio della cultura e del senso civico, di cui la società civile ha forte necessità, per godere di una nuova credibilità nazionale e globale.

I fondamenti del welfare culturale della Conoscenza Condivisa®, sono: «l'istruzione» consente di verificare in tempi di apprendimento dei lavoratori in determinati ambiti e stabilire il livello e il grado di preparazione conseguito al termine del percorso teorico e pratico, offrendo la possibilità di modellare l'addestramento in relazione alle specifiche predisposizioni individuali. È una voce di costo che immediatamente porta all'imprenditore il ROI quantitativo dell'investimento.

«La formazione» coinvolge le persone in un percorso culturale legato alla capacità di identificarsi con lo spirito e la comunità aziendale e di condividerne i valori. È una voce di costo che immediatamente porta all'imprenditore il ROI intangibile dell'investimento. «L'educazione» consente di fare emergere – estraendo dal di dentro – il valore e i talenti nascosti della persona e i valori associati alla sua identità e professionalità. È una voce di costo che immediatamente porta all'imprenditore il ROI intangibile dell'investimento. Per crescere, e durare nel tempo, l'impresa deve fare seguire al «welfare aziendale» una vera e innovativa politica di «welfare culturale» senza la quale sarà difficile garantire nel tempo i fondamenti del welfare aziendale. Non è sufficiente modificare l'orario di lavoro, fare corsi o erogare compensi annuali per affermare che le persone stanno bene con loro stesse, e in relazione con le altre, mantenendo inalterato la struttura organizzativa dell'azienda.

Le aziende che si muovono nella direzione dell'«Economia 5.0, formata dalla tecnologia 4.0 e dalla Conoscenza Condivisa®» devono necessariamente mettere in atto azioni concrete che portano ad «elevare la cultura dell'impresa» coinvolgendo i lavoratori nel condividere la conoscenza e a collaborare per modificare la struttura relazionale, da piramidale a circolare. Come mai è nata l'esigenza di definire il welfare culturale della conoscenza condivisa?.

Il welfare state è l'ambito che identifica le azioni e le strategie messe in campo dagli stati per migliorare il benessere delle persone. Il welfare aziendale è il cappello che assegna benefit tangibili associati al benessere delle persone. Risulta evidente come in questo caso il benessere è associato ad un valore economico, oggi prevalentemente orientato alla richiesta di asilo e per gli anziani, quindi famiglia e tempo libero. Questi sono bisogni saturabili, e come tali, continuamente soggetti a trattativa. Quello che alimenta la vita dell'azienda è la cultura coniata nel «welfare culturale della conoscenza condivisa» alla quale è possibile successivamente aggiungere i benefit inseriti nel welfare aziendale per completare il progetto di «benessere dei lavoratori». L'Incontro è stato molto costruttivo e sono emerse alcune proposte concrete su cui lavorare. Nella foto Guido Zaccarelli è con il dr. Raffaele Fontana, Capo Segreteria Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Modifiche introdotte alla disciplina dei premi di risultato dalla legge di bilancio 2017 e dal decreto legge n° 50 del 2017.
1.2: Agevolazioni previdenziali e Coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell'organizzazione del lavoro, si ricorda che, in conformità a quanto sancito dal comma 189 dell'art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, l'articolo 4 del Decreto ha già definito l'ambito applicativo della richiamata previsione, stabilendo che l'ulteriore agevolazione trova applicazione "qualora i contratti collettivi di cui all'articolo 1, comma 1, lettera a), prevedano strumenti e modalità di coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell'organizzazione del lavoro da realizzarsi attraverso un piano che stabilisca, a titolo esemplificativo, la costituzione di gruppi di lavoro nei quali operano responsabili aziendali e lavoratori finalizzati al miglioramento o all'innovazione di aree produttive o sistemi di produzione e che prevedono strutture permanenti di consultazione e monitoraggio degli obiettivi da perseguire e delle risorse necessarie nonché la predisposizione di rapporti periodici che illustrino le attività svolte e i risultati raggiunti.

 

(nella foto di copertina: Guido Zaccarelli con Raffaele Fontana capo segreteria Sottosegretario di Stato Ministero del Lavoro e delle politiche sociali)

 

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CURRICULUM - Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale di Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)