Domenica, 10 Giugno 2018 06:34

Dal cambiamento al mutamento, quando giocando con le parole, tutto dipende dal mento. In evidenza

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Cambia-mento e muta-mento spesso vengono impiegati come sinonimi, in realtà appartengono a concetti e situazioni completamente differenti.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 8 giugno 2018 - Per spiegare al lettore una immagine chiara e di rapida assimilazione, proviamo a giocare con le parole.
Si prenda il viso di una persona e si osservi il mento. Il cambia-mento è associato alla sostituzione del mento dove il nuovo prende il posto del vecchio facendo assumere al volto una immagine nuova e completamente differente rispetto a quella precedente. Il muta-mento è associato alla trasformazione che può avvenire in modalità, tempi e velocità differenti. Una sorta di slow-motion o effetto moviola che subisce una variazione, istante dopo istante, fino a quando non assume l'immagine definitiva del cambia-mento. Il cambiamento e il mutamento sono associati al cambio di prospettiva del mento orientato ad osservare una realtà differente rispetto a quella precedente, oppure ad una successiva quando sarà messa in atto.

Il cambiamento è una situazione che fissa in modo stabile, e duratura nel tempo, una situazione che interseca un punto dal quale è possibile iniziare a tracciare una nuova fase del mutamento. Il mutamento è lo sguardo del mento che istante dopo istante traccia una linea in direzioni differenti per raggiungere nel tempo il cambiamento. In ambito economico, entrambi sono associati a sguardi che il mento utilizza per fissare e stabilire con attenzione gli stati situazionali e l'evoluzione, o l'involuzione, dei mercati. Il cambiamento è tipico del periodo pre crisi, indicativamente prima degli anni '2000 , associato a eventi che cambiavano lo stato delle cose con cicli costanti.

Se pensiamo ad una automobile, il modello cambiava con tempi molto lunghi, 5 o 10 anni, perché i prodotti dovevano durare nel tempo. L'azienda era solida quando dimostrava che riusciva a realizzare merci indistruttibili. La crisi ha introdotto nuove congiunture e introdotto nuove opportunità, che qualcuno ha saputo cogliere rispetto ad altri. L'opportunità è l'immagine riflessa del cambiamento. Innanzi a qualcosa di irreversibile, inizia una nuova fase esplorativa che si conclude con il cambiamento. Il mutamento è la fase di adattamento reciproco di stati situazionali differenti che devono condividere nel tempo un comportamento univoco.

Entrambi, possono essere associati alla massa critica, chiamata anche punto di non ritorno.

Prendiamo per esempio Internet, prima utilizzato per scambiare informazioni tra i centri di ricerca, università, poi con il tempo è diventato uno strumento insostituibile di massa che inciderà in maniera sempre più intima, e rilevante, nella vita delle persone condizionandone il comportamento.

Il passaggio dal telefono a disco combinatore a quello con i tasti, dal telefonino di prima generazione ai modelli touch, le nuove economie 4.0, le applicazioni IoT (Internet of Thinks), l'innovazione che è tale quando diventa un bene socialmente utile e condiviso. e tanti altri esempi. La scelta è tipica del cambiamento. Dopo ore, giorni e mesi dedicati alla riflessione continuamente sottoposti a continui mutamenti, decidere, significa cambiare.

Il condizionamento è un'altra espressione del mutamento fino a quando, e Pavlov lo ha dimostrato, il cane ha iniziato a salivare al suono della sola campanella, senza scorgere la vicinanza della bistecca. Lo stimolo e risposta è l'immagine che deve proiettare il nostro pensiero verso il mutamento e cambiamento,perché più stimoli, di varia natura ed entità, determinano nel tempo un cambiamento.

La guarigione è l'espressione più autentica del cambiamento, dove la malattia volta pagina e consente al mento di osservare la vita da un'altra prospettiva.

In realtà cos'è il cambiamento? È il passo successivo che l'uomo compie rispetto al precedente. Il mutamento è l'insieme delle fasi intermedie che vengono compiute per appoggiare il piede sul terreno mentre cammina in avanti proteso verso il futuro. Il cambiamento è il futuro che chiama l'uomo a sé per offrirgli ogni giorno l'opportunità di crescere per ridurre lo spazio che lo separa dall'Assoluto.

Platone ci corre in aiuto e suggerisce la presenza di due mondi, il primo soggetto a continui cambiamenti e l'altro più in alto delle idee che non variano.

Aristotele suggerisce che il cambiamento dipende dai limiti imposti dalla natura all'uomo, frutto del suo desiderio di dare una risposta cognitiva e razionale al Mistero della vita. Il cambiamento è una prospettiva in continuo divenire senza ritorno.

Eraclito a tal proposito afferma: "Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va."

 

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GUIDO ZACCARELLI:
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli è referente dl Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola. Laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie. Dal 2008 è docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.