Un progetto capace di unire, attraverso il linguaggio della cucina, i bambini che vivono quotidianamente una situazione di isolamento, indipendentemente dalla pandemia, all’interno della struttura di accoglienza la Casa di Fausta a Modena.
Disponibili in duplice versione, hanno validità di un anno e sono complete di elegante cofanetto che costudisce al suo interno una preziosa sorpresa.
Presentata la 66esima edizione della Guida Michelin Italia 2021: 26 nuovi indirizzi con una stella Michelin, 3 nuove 2 stelle e confermati gli 11 tristellati. Fa il suo debutto il nuovo pittogramma della Stella Verde che premia la sostenibilità in cucina.
Di Chiara Marando -
Anche in questo 2020 dalle tinte fosche sono arrivate nuove stelle e numerose conferme a illuminare il firmamento della ristorazione. Nella mattinata del 25 novembre la Michelin ha presentato la sua Guida Italia 2021. Una presentazione certamente diversa e insolita, svoltasi a porte chiuse, ma come sempre ricca di sorprese. Perché inutile negarlo, ogni anno gli annunci della “Rossa” sono quelli più attesi, tra dubbi, critiche e il misterioso fascino che aleggia intorno agli “invisibili” e tanto temuti Ispettori.
“È un anno molto particolare e carico di emozioni per tutti, abbiamo voluto fortemente essere qui a presentare la nostra Guida. E lo facciamo perché, nonostante tutto, l’Italia è andata avanti – spiega in apertura Marco Do, Responsabile Comunicazione Michelin Italia - I ristoranti hanno lavorato, anche in condizioni difficili, così come in condizioni difficili hanno lavorato i nostri ispettori. Quindi perché non dare risalto a tutto questo, la giusta visibilità e il merito a chi comunque non si è fermato?”.
Parole che esprimono la realtà di un’annata tutt’altro che normale, alla luce della quale la Michelin sottolinea “È noto che tra i 5 criteri di giudizio figura anche la costanza delle prestazioni nel tempo, ciò significa che non sarà un solo anno o una singola prova tavola a determinare cambiamenti sostanziali”.
Così ecco che questa 66esima edizione ha arricchito il suo ventaglio di nuove 1 stella, ma anche di 2 stelle, mentre il numero dei riferimenti presenti nell’empireo dei 3 stelle rimane invariato a 11.
Questi quindi i numeri: 26 nuove 1 Stella Michelin e 3 nuovi 2 Stelle Michelin. Salgono quindi a 371 i ristoranti stellati dislocati sul territorio italiano, con 323 una Stella, 37 due Stelle e 11 tre Stelle.
A questi si aggiungono 1 nuovo bib gourmand e 13 nuove Stelle Verdi. Quest’ultimo pittogramma fa il suo debutto e viene assegnato agli chef che promuovono una cucina più sostenibile.
LE STELLE VERDI 2021
Tra le 26 novità che hanno preso la prima stella in questo 2021, sedici sono under 35, quattro dei quali under 30.
NUOVI 1 STELLA MICHELIN
Sono tre le new entries che portano i ristoranti che “meritano una deviazione”, e quindi le 2 Stelle Michelin, a 37:
Ristorante D’O - San Pietro All’Olmo (MI), il regno di Davide Oldani che ha percorso nuove strade e spopolato con la sua “cucina pop”. Non solo, tanta è l’attenzione nei confronti dei giovani, della formazione e dei valori del territorio.
Ristorante Harry’s Piccolo – Trieste, dove la straordinaria cucina di Matteo Metullio racconta un riuscito incontro tra classicità e innovazione.
Santa Elisabetta – Firenze, dove a esprimersi ad altissimi livelli tra ricchezza di colori e fantasia è Rocco De Santis.
Come già detto, confermati gli 11 Tre Stelle Michelin che “valgono il viaggio”: Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Mauro Uliassi a Senigallia (AN) e Enrico Bartolini al MUDEC a Milano.
Infine, in occasione della presentazione, sono stati conferiti anche premi speciali, 4 per la precisione:
Come sempre, purtroppo, c’è chi sale e chi scende. Anche in questo anno così particolare la Guida Michelin ha tolto qualche stella, glissando elegantemente sulle numerose chiusure che hanno caratterizzato gli ultimi mesi.
Quindi ecco chi non ha confermato la Stella Michelin:
Modena, 16 novembre 2020. “Dall’inizio della pandemia è prassi che le varie ordinanze che sanciscano le chiusure siano prese il venerdì sera oppure il sabato. È accaduto anche in questo caso, con l’annuncio della chiusura delle attività di ristorazione arrivato il venerdì alle 19 e la pubblicazione delle Faq della Regione a precisare le modalità di svolgimento dei mercati emesse alla stessa ora. È un comportamento inaccettabile, che danneggia gli operatori oltre le conseguenze dirette delle chiusure”.
La protesta dei ristoratori alle disposizioni dettate dal nuovo DPCM. #merendaalristorante #iostoconiristoratori gli hashtag di riferimento.
Appuntamento sabato 7 novembre, dalle 16 alle 18, nei locali del territorio. L’iniziativa sarà seguita sui social dall’hashtag #MerendaAlRistorante.
"Chiusura dei ristoranti alle 18, quindi il problema siamo noi? È da qui che parte il contagio? A noi non pare. Bisogna essere realisti. Ora più che mai servono regole certe e ragionate e logicamente il massimo rispetto delle disposizioni da parte di tutti – è il commento di Andrea Nizzi, presidente Parma Quality Restaurants, in merito alle direttive emanate dall'ultimo Dpcm del 25 ottobre 2020.
Ispezione attività di ristorazione, sequestrati 70 kg di prodotti alimentari (carne, pesce e da forno) per un valore di circa 700 euro, contestate violazioni amministrative per un valore di 3 mila euro.
Le domande dal 27 luglio al 30 settembre 2020. Ammontano a 250.000 euro le risorse che la Camera di Commercio ha messo in campo per sostenere le imprese operanti nel settore del turismo, una filiera (alloggio, ristorazione, attività delle agenzie di viaggio, tour operator, ecc.) che, in provincia di Reggio Emilia, con oltre 4 mila localizzazioni, rappresenta il 6,4% dell’intera struttura economica reggiana e impiega più di 15.500 addetti.
Delivery, aiuti di Stato, costanza e risoluzione sono stati gli ingredienti principali che hanno consentito, ai fratelli Dall’Argine, di traghettare il lungo e tormentato periodo di lockdown. "Abbiamo capito che si può lavorare in altro modo e anche da questo si possono trarre delle soddisfazioni". Da settembre inizieranno a trarre i risultati e forse a riprogrammare il futuro.