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Cresce il social market gestito a Soliera dalla cooperativa sociale Eortè. Dopodomani – domenica 25 settembre – si può visitare il "Il Pane e le Rose", il social market gestito dalla cooperativa sociale Eortè a Soliera (via Serrasina 93).

Modena, 23 settembre 2016

Dalle 10 alle 13 (con aperitivo solidale alle 11.30) i volontari e soci della cooperativa mostrano ai cittadini come funziona questo "emporio della solidarietà" che, oltre a prodotti perlopiù alimentari, ma anche per l'igiene personale e la pulizia della casa, scuola e, in misura minore, abbigliamento, dallo scorso aprile ha predisposto una rete di servizi utili a favore delle famiglie in difficoltà economica. Il coinvolgimento diretto e l'adesione al progetto di svariati esercizi commerciali del territorio identifica il social market solierese come un caso unico sulla scena nazionale.
In primavera ha preso avvio la prima sperimentazione, che prosegue fino a dicembre 2016, del "progetto servizi", con lo scopo di fornire servizi alle famiglie utenti del social market.

Sono state contattate attività del territorio solierese che potessero offrire in modo gratuito la propria professionalità.
I donatori hanno stipulato un accordo con la cooperativa Eortè, valido fino al termine della sperimentazione, in cui sono specificati tutti i termini della donazione, e hanno controfirmato i relativi buoni "solierini". Questi ultimi sono distribuiti agli utenti e ritirati dal donatore al momento dell'erogazione del servizio.
I donatori hanno inoltre accolto con favore la vetrofania che certifica il loro sostegno a "Il Pane e le Rose".
Al 30 giugno 2016 i nuclei familiari solieresi che hanno usufruito del social market dal suo avvio hanno raggiunto quota 143 (75 di origine italiana, 64 di origine straniera, 4 italo-straniera), corrispondenti a 490 persone (224 italiani, 266 stranieri).
Sono invece 20 le nuove famiglie inviate per la prima volta nel primo semestre del 2016. I prodotti maggiormente distribuiti sono stati latte, pasta e riso, carne e affettati, formaggi, yogurt, verdura, dolci, insalate pronte, frutta, conserve e polpa di pomodoro; molto richiesti anche prodotti per l'igiene personale e la pulizia della casa, materiale scolastico.

La visita guidata di domenica 25 settembre avviene nell'ambito della terza edizione della Giornata della Cittadinanza Solidale che, istituita dalla Regione nel 2014, si svolge in Emilia-Romagna domani – sabato 24 settembre - al fine di incentivare una nuova stagione della solidarietà e della partecipazione al servizio della collettività e quale occasione di crescita civile della comunità regionale.

(fonte: ufficio stampa Confcoop MO)

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Domani sera l'incontro "Giornalismo digitale e potere di Internet". Se ne parla domani - venerdì 23 settembre – alle 21 con con i giornalisti e media educator Laura Parenti e Alberto Sabatini all'Eortè Social Bar di Limidi, gestito da pochi giorni dalla cooperativa sociale Eortè.

Modena, 22 settembre 2016

Se ne parla domani - venerdì 23 settembrealle 21 con con i giornalisti e media educator Laura Parenti e Alberto Sabatini all'Eortè Social Bar di Limidi, gestito da pochi giorni dalla cooperativa sociale Eortè. Aderente a Confcooperative Modena e nata nel 2010 per iniziativa di un gruppo di famiglie desiderose di agire per promuovere un'economia alternativa, in particolare per produrre e offrire servizi alla persona e alla famiglia, Eortè ha già in gestione il Social Bar di Soliera (piazza Sassi) dal 31 marzo 2012.
Quello di Limidi si trova presso il centro sociale O. Pederzoli (via Papotti 18).
«La grave crisi economica che sta colpendo molte famiglie, in particolare quelle più deboli dal punto di vista delle risorse personali ed economiche e della rete di aiuto, ci ha convinto a rischiare per fondare una nuova impresa quale opportunità concreta di lavoro per un numero crescente di persone – spiega il presidente di Eortè Federico Tusberti.

Come già avviene in quello di Soliera, il Social Bar di Limidi propone solo prodotti biologici a chilometro zero, provenienti dal circuito del commercio equosolidale utilizzando i contatti del Gas (gruppo di acquisto solidale) "La Festa". Soprattutto vuole essere un luogo per instaurare e coltivare relazioni tra le persone».
Il Social Bar Eorté di Limidi è gestito da due dipendenti della cooperativa e nove studenti universitari che, grazie al sistema dei voucher, hanno la possibilità di affacciarsi al mondo del lavoro in modo legale. Aperto dal lunedì al sabato (ore 7-19), il Social Bar Eortè di Limidi può ospitare anche compleanni, anniversari, corsi di formazione ecc.
«Le sinergie che già si stanno sviluppando con il centro polivalente di Limidi e con le altre realtà del territorio – sottolinea Tusberti – renderanno possibile la realizzazione di iniziative formative e culturali, come quella di domani sera sul giornalismo digitale».

(Fonte: ufficio stampa Confcoop MO)

Inaugurato a Limidi di Soliera il Social Bar gestito dalla cooperativa sociale Eortè, aderente a Confcooperative Modena. In programma numerose iniziative formative e culturali.

Modena, 20 settembre 2016

È stato inaugurato a Limidi di Soliera il Social Bar gestito dalla cooperativa sociale Eortè, aderente a Confcooperative Modena e nata nel 2010 per iniziativa di un gruppo di famiglie desiderose di agire per promuovere un'economia alternativa, in particolare per produrre e offrire servizi alla persona e alla famiglia.
Eortè ha in gestione il Social Bar di Soliera (piazza Sassi) dal 31 marzo 2012. Quello di Limidi si trova presso il centro sociale O. Pederzoli (via Papotti 18). All'inaugurazione sono intervenuti, insieme a tanti limidesi, il sindaco di Soliera Roberto Solomita, alcuni assessori, il parroco di Limidi don Antonio Dotti, rappresentanti del centro sociale e del consiglio di frazione.

«La grave crisi economica che sta colpendo molte famiglie, in particolare quelle più deboli dal punto di vista delle risorse personali ed economiche e della rete di aiuto, ci ha convinto a rischiare per fondare una nuova impresa quale opportunità concreta di lavoro per un numero crescente di persone – spiega il presidente di Eortè Federico Tusberti - Come già avviene in quello di Soliera, il Social Bar di Limidi propone solo prodotti biologici a chilometro zero, provenienti dal circuito del commercio equosolidale utilizzando i contatti del Gas (gruppo di acquisto solidale) "La Festa". Soprattutto vuole essere un luogo per instaurare e coltivare relazioni tra le persone».

Il Social Bar Eorté di Limidi è gestito da due dipendenti della cooperativa e nove studenti universitari che, grazie al sistema dei voucher, hanno la possibilità di affacciarsi al mondo del lavoro in modo legale. Aperto dal lunedì al sabato (ore 7-19), il Social Bar Eortè di Limidi di Soliera può ospitare anche compleanni, anniversari, corsi di formazione ecc.

«Le sinergie che già si stanno sviluppando con il centro polivalente di Limidi e con le altre realtà del territorio – sottolinea Tusberti – renderanno possibile la realizzazione di iniziative formative e culturali». Si comincia domani - mercoledì 21 settembre - alle 21 all'Eortè Social Bar Soliera (piazza Sassì 10) con un incontro sulle opportunità di volontariato, formazione e lavoro in Europa; interviene Barbara Finessi (Centro Europe Direct Modena, Agenzia Locale Eurodesk), presenta Patrizia Natali, assessore alle Politiche giovanili e all'Europa del Comune di Soliera.
Venerdì 23 settembre all'Eortè Social Bar Limidi (ore 21) si parla di giornalismo digitale e potere di Internet con Laura Parenti e Alberto Sabatini, giornalisti e media educator.

(fonte: ufficio stampa Confcoop MO)

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Domani il tradizionale pranzo con porchetta per soci e autorità. Presenti il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l'assessore regionale Palma Costi, il senatore Stefano Vaccari, amministratori locali e rappresentanti delle associazioni imprenditoriali.

Modena, 16 settembre 2016

È in programma domani – sabato 17 settembre – il tradizionale pranzo con la porchetta offerto dalla cooperativa Muratori di S. Felice sul Panaro, aderente a Confcooperative Modena. Alla festa, che comincia alle 12.30 e si svolge presso i capannoni della cooperativa in via Perossaro 1388 (di fronte al campo di volo), sono invitati i soci con i familiari.
Hanno annunciato la loro presenza il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l'assessore regionale Palma Costi, il senatore Stefano Vaccari, amministratori locali e rappresentanti delle associazioni imprenditoriali.

 FINELLI Cooperativa muratori san felice

L'evento offre l'occasione per analizzare l'andamento della Muratori di S. Felice, che nel 2015 ha investito due milioni di euro e fatturato 11,5 milioni di euro (+16 per cento rispetto al 2014). «Anche se il margine operativo lordo è positivo per il terzo esercizio consecutivo, è presto per dire che la crisi è finita – afferma il presidente della cooperativa Gianfranco Finelli – L'edilizia è tra i settori che più sono stati colpiti dalle difficoltà, iniziate tra il 2007–2008 e non ancora del tutto superate. La nostra cooperativa, come tutto il mondo cooperativo delle costruzioni, ha subito una riduzione degli utili perché, in coerenza con la sua natura mutualistica, ha scelto di salvaguardare innanzitutto la propria base occupazionale (trenta persone tra soci e dipendenti), senza ricorrere ad alcun ammortizzatore sociale».

Nel 2015 il 60 per cento dell'attività della cooperativa Muratori di S. Felice è arrivato dalle commesse private e appalti pubblici per la ricostruzione post-sisma.
Sempre l'anno scorso la cooperativa ha inaugurato la nuova sede che, ricostruita sulla stessa area sulla quale sorgevano gli uffici demoliti a causa del terremoto del maggio 2012, è completamente antisismica ed è stata realizzata con accorgimenti tecnologici che permettono nel tempo di ridurre i costi energetici e di manutenzione.
Nel 2015 sono ripresi anche i lavori in conto proprio nel comparto residenziale, da decenni il segmento più importante per la Muratori S. Felice, che il 13 marzo di quest'anno ha compiuto 95 anni. «Il 2016 finora ha dato segnali incoraggianti. I lavori e commesse in portafoglio – conclude Finelli - ci consentiranno di mantenere almeno fino a dicembre gli attuali livelli produttivi e occupazionali».

(Fonte: ufficio stampa Confcoop MO)

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Venerdì, 09 Settembre 2016 14:31

Al via la terza edizione del progetto Imprendocoop

Imprendocoop, il progetto per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena in collaborazione con la Fondazione Democenter-Sipe. 

Modena, 9 settembre 2016

Dopo il successo delle prime due edizioni, continua Imprendocoop, il progetto per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena in collaborazione con la Fondazione Democenter-Sipe.
Il concorso mette a disposizione delle persone interessate a creare nuove cooperative in settori innovativi un percorso formativo di alto livello, premi in denaro, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno.
Come le prime due, anche la terza edizione di Imprendocoop è stata sviluppata in collaborazione con la Fondazione Democenter-Sipe di Modena, l'ente che si occupa di ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico e formazione a favore delle imprese. Il progetto è sostenuto dal Comune di Modena, Emil Banca e Coop Up, la rete di Confcooperative nazionale per le idee, l'innovazione e lo sviluppo di imprese. Inoltre è patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna e dall'Università di Modena e Reggio Emilia.

«Dalla prima edizione di Imprendocoop sono nate quattro cooperative, mentre grazie alla seconda edizione se ne sono costituite altre quattro. Questo conferma – dichiara il presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini – che la cooperativa è lo strumento più adatto per dare forma e sostanza alle idee e progetti innovativi d'impresa sviluppati da persone che hanno voglia d'impresa. Ricordo che cooperare significa scegliere di operare insieme, unire sforzi, lavoro, prodotti, risparmi, nel tentativo di raggiungere un obiettivo comune».

La nuova edizione del concorso si sviluppa tra l'autunno 2016 e la primavera 2017. È prevista la selezione finale di tre progetti che saranno premiati con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. Il quarto, quinto e sesto progetto classificato riceveranno da Emil Banca un finanziamento agevolato per l'avvio d'impresa. I progetti vincenti potranno avere, inoltre, uno spazio co-working per sei mesi, servizi amministrativi, fiscali ed elaborazione servizi del personale gratuiti per tutto il 2017 accesso ai servizi di Confcooperative Modena, conto corrente Emil Banca a canone zero per dodici mesi.
L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione entro il 15 giugno 2017 di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

La raccolta delle candidature avviene on line su www.imprendocoop.it e si conclude il 31 ottobre. A novembre gli aspiranti imprenditori selezionati cominceranno il percorso formativo (dieci tra incontri, laboratori e seminari tecnici) per apprendere le competenze necessarie a concretizzare un'idea e creare un'impresa. Durante questo periodo, che finirà entro metà febbraio, i partecipanti a Imprendocoop saranno sempre affiancati da mentor, tutor, esperti e dirigenti di cooperative che li aiuteranno nella fase di start up. Entro marzo 2017 i progetti d'impresa saranno valutati da un comitato tecnico scientifico.

Dopo l'evento pubblico di premiazione dei progetti vincenti, in programma nella primavera 2017, manager e imprenditori cooperativi trasferiranno agli aspiranti cooperatori parte del loro know how e, grazie alle loro reti di relazioni, accelereranno l'ingresso delle neo cooperative nel mercato. In questa fase i tutor di Confcooperative e Democenter garantiranno supporto nella ricerca di fondi, accesso al credito e partecipazione a bandi per finanziamenti pubblici. Info: tel. 059.384602; www.imprendocoop.it;  www.democentersipe.it.

Imprendocoop: le dichiarazioni dei partner di Confcooperative

Erio Luigi Munari, presidente Fondazione Democenter-Sipe: «Imprendocoop sta diventando sempre più importante nel nostro panorama di attività. Da un lato consente a Democenter di avere un ritorno concreto rispetto alle attività di diffusione della cultura dell'innovazione che stiamo perseguendo da anni, dall'altro colloca il significato di start up in un ambito di valori che è proprio di questo territorio. Con l'edizione 2016/17 cercheremo di facilitare un altro passaggio: il percorso di Imprendocoop non solo come acceleratore di nuove imprese, ma anche come strumento di innovazione utile alle imprese già strutturate. Innovazione che attrae innovazione, qualità che sviluppa qualità: insieme alle imprese, alle istituzioni e a soggetti come Confcooperative, siamo impegnati a realizzare un ecosistema dell'innovazione che faccia crescere il territorio e la sua capacità di attrazione».
Matteo Passini, vicedirettore generale Emil Banca: «In un periodo difficile come quello che sta attraversando la nostra economia, i risultati delle prime edizioni di Imprendocoop ci dimostrano che lo strumento cooperativo è vincente, soprattutto se sostenuto da una rete di competenze elevate. Anche noi faremo la nostra parte e, come abbiamo fatto sin dalla prima edizione, metteremo a disposizione dei nuovi cooperatori tutti gli strumenti finanziari di cui avranno bisogno accompagnandoli nel loro percorso di crescita».

Imprendocoop: le otto cooperative nate grazie al percorso formativo

Sono sessanta le idee d'impresa che hanno partecipato alle prime due edizioni del concorso Imprendocooop. La metà (trenta progetti) ha completato il percorso formativo e presentato un business plan. A oggi le cooperative nate grazie alle prime due edizioni di Imprendocoop sono otto e hanno complessivamente 120 soci, in maggioranza giovani e donne. Si occupano tutte di servizi alla persona: i loro settori di attività vanno dal sociale al turismo, dallo sport all'avviamento al lavoro. Ecco in breve le loro storie.

La Porta Bella società cooperativa sociale
Costituita il 14 settembre 2015, la cooperativa ha come oggetto sociale interventi di risposta ai bisogni del mondo giovanile, sia come promozione dell'agio tramite l'animazione del tempo libero, sia nello sviluppo di sinergie tra chi opera in ambito educativo. La cooperativa intende operare nel settore della gestione di servizi educativi alla prima infanzia e sostegno al ruolo genitoriale delle famiglie. Con il progetto Ain Karem la cooperativa ha vinto il terzo premio nella seconda edizione di Imprendocoop. Ain Karem prevede la gestione di un asilo nido a ore da parte di giovani educatrici professionali, con annesso spazio di co-working per genitori. L'obiettivo è creare un luogo di socialità e incontro per costruire relazioni significative tra bambini e genitori. La cooperativa ha attualmente tredici soci.

Pan onlus cooperativa sociale
La cooperativa, che si è costituita il 23 ottobre 2015, è in grado di svolgere servizi socio‐assistenziali, educativi e di inserimento lavorativo. Nasce dall'esperienza ventennale dei soci nelle politiche sociali e di sostegno al disagio. Attraverso il perseguimento di un'efficacia sempre maggiore nella risposta ai bisogni espressi dalle fasce più deboli della comunità locale, Pan onlus mira a radicarsi nel territorio di riferimento tramite proposte nel settore dell'housing sociale, servizi di accompagnamento e formazione al lavoro, inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, sviluppo di comunità. Nella seconda edizione di Imprendocoop alla cooperativa è stato assegnato un premio che consiste in un finanziamento agevolato da parte di Emil Banca, partner di Imprendocoop. La cooperativa ha attualmente otto soci.

Villaggio rurale ecosolidale "Don Giorgio Govoni" cooperativa di comunità
La cooperativa si è costituita il 29 giugno 2016. È la prima cooperativa di comunità che nasce nell'ambito di Confcooperative Modena. L'idea progettuale risale all'indomani del sisma del 2012 a San Biagio in Padule, una frazione di San Felice sul Panaro. Il nucleo storico del paese è strutturato intorno alla chiesa, costruita in età bassomedievale, e a una serie di fabbricati: la canonica (XVIII secolo), l'asilo parrocchiale (costruito nel 1958, ma non più attivo) e gli edifici rurali (XIX secolo) dell'antico Beneficio (un podere agricolo esteso per circa 20 ettari). I danni ingenti a queste strutture hanno indotto un gruppo di parrocchiani a pensare di far confluire diversi progetti della ricostruzione post sisma in un più ampio progetto culturale, agricolo ed economico in una prospettiva di medio e lungo periodo. Per la ricostruzione di questi edifici sono previsti fondi pubblici per circa 1,5 milioni di euro. Sono allo studio progetti di attività commerciali e agricole per la sostenibilità finanziaria della cooperativa. L'idea di impresa si è aggiudicata il secondo premio nella seconda edizione di Imprendocoop. La cooperativa ha una base di dieci soci.

Scuola di Pallavolo Anderlini cooperativa sportiva sociale
La cooperativa si è costituita il 19 luglio 2016. È la prima cooperativa sociale sportiva aderente a Confcooperative Modena. Nasce dalla trasformazione in impresa cooperativa dell'associazione di promozione sportiva Scuola di Pallavolo Anderlini. L'acquisizione della qualifica d'impresa sociale è dovuta al fatto che l'attività sportiva è vissuta come esperienza educativa, di crescita umana prima che sportiva, ed è rivolta principalmente a ragazzi di età inferiore ai 18 anni. Scopo sociale della cooperativa è l'ideazione, preparazione e gestione di attività, sia agonistiche che non, nell'ambito dell'attività sportiva della pallavolo, compresa la divulgazione, promozione e pratica dell'attività sportiva della pallavolo in forma dilettantistica, anche mediante la realizzazione e gestione dei relativi impianti e servizi. L'operatività della cooperativa parte con la stagione sportiva; il bilancio d'esercizio va dall'1 settembre al 31 agosto. I soci della cooperativa sono a oggi 70.

Stars & Cows società cooperativa a responsabilità limitata
Costituita il 15 giugno 2015, la cooperativa ha come oggetto sociale servizi di consulenza, accompagnamento, formazione, tutoraggio, mentoring, coaching, counseling e avviamento al lavoro, con l'intento di contribuire a risolvere il problema dell'impiego di giovani neolaureati e del reinserimento nel mercato del lavoro dei "senior d'impresa". Il progetto che ne deriva si fonda sull'avviamento di un'attività originale di servizi di placement per studenti e neolaureati attraverso un portale web innovativo, con l'obiettivo di creare un solido ponte tra impresa e università coinvolgendo senior managers usciti o prossimi all'uscita dal mondo del lavoro, che vogliano mettere le loro competenze ed esperienze a disposizione dei giovani e delle piccole e medie imprese. A febbraio 2016 la cooperativa si è iscritta nell'elenco delle imprese innovative della Camera di commercio di Modena. I soci sono sei. È l'idea d'impresa che si è aggiudicata il primo premio nella prima edizione di Imprendocoop.

Tibuia società cooperativa a responsabilità limitata
Costituita il 23 giugno 2015, la cooperativa ha come oggetto sociale il recupero e la produzione di un eccellente prodotto gastronomico della tradizione di Finale Emilia: la "sfogliata" di Finale Emilia, o "torta degli ebrei", chiamata anche "Tibuia" (di qui il nome della cooperativa). La cooperativa ha sede a Finale Emilia presso il panificio Ferrari che ha individuato un apposito spazio per lo sviluppo e la produzione dei prodotti da forno. Questa soluzione permette di realizzare fin da subito i prodotti e il confezionamento degli stessi, senza gravare il prodotto di costi di industrializzazione. La base sociale è composta da tre persone. È l'idea d'impresa che si è aggiudicata il secondo premio nella prima edizione di Imprendocoop.

InTandem cooperativa sociale a responsabilità limitata
Costituita il 3 giugno 2015, la cooperativa ha come oggetto sociale l'offerta di servizi per il tempo libero delle persone con disabilità proponendo percorsi tematici e turistici, uscite serali nel territorio e vacanze. L'altro ambizioso obiettivo di InTandem è rendere Modena una realtà più aperta e ricettiva nei confronti delle tematiche riguardanti il turismo accessibile, migliorando l'offerta attuale per renderla attraente per i turisti con particolari esigenze. Lo scopo è migliorare la qualità della vita delle persone con difficoltà attraverso servizi innovativi e professionalità del personale. La base sociale è costituita da tre giovani under 26 anni. È l'idea d'impresa che si è aggiudicata il terzo premio nella prima edizione di Imprendocoop.

Ectetera cooperativa a responsabilità limitata
Si è costituita il 6 maggio 2015 scorso a Vignola per iniziativa di sette soci fondatori (sei sono donne). La cooperativa nasce da Eidos, un'associazione di promozione sociale che collabora da qualche anno con enti pubblici e privati della zona di Vignola. Lo scopo sociale è valorizzare il territorio modenese, accrescere la cultura dell'accoglienza, accompagnare i turisti alla scoperta delle eccellenze culturali, gastronomiche e paesaggistiche della nostra provincia, promuovere visite guidate, laboratori creativi, punti di informazione turistica e altre attività che favoriscano la conoscenza del territorio.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

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Modena 29 agosto 2016 - Soddisfazione di Confcooperative Modena per il rinnovo del contratto nazionale delle cooperative agricole firmato nei giorni scorsi da Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Agci-Agrital e i sindacati Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil.

«Siamo riusciti a raggiungere un accordo che, con grande senso di responsabilità da parte delle imprese cooperative, eroga un aumento medio del salario pari a 77 euro in quattro anni, con un incremento del 5,6 per cento a regime – commenta Alessandro Monzani, responsabile sindacale di Confcooperative Modena - Nonostante le difficoltà in cui operano le aziende del settore, caratterizzato da una generale perdita di redditività, le nostre imprese non hanno voluto disattendere le aspettative dei lavoratori coinvolti, attraverso un sostegno al reddito che tuteli il potere d'acquisto. L'intesa contiene anche linee guida per incentivare la contrattazione di secondo livello, consapevoli che le risorse devono essere redistribuite.
Per questo il contratto nazionale – conclude Monzani - dovrà porsi come la cornice di riferimento e sostenere la produttività aziendale delle cooperative agricole».

Accordo di programma tra Comune di Modena e Regione Emilia-Romagna per l'avvio del progetto "Labalt, Laboratorio appalti legalità e trasparenza".

Modena, 5 agosto 2016

Giudizio positivo delle cooperative sull'accordo di programma tra Comune di Modena e Regione Emilia-Romagna per l'avvio del progetto "Labalt, Laboratorio appalti legalità e trasparenza". «È un'ottima notizia per il mondo cooperativo modenese – dichiara Carlo Piccinini, portavoce del coordinamento provinciale del'Alleanza delle Cooperative Italiane - L'istituzione di una centrale unica di committenza per gli appalti pubblici, l'impegno per la trasparenza delle pubbliche amministrazioni e l'attivazione di un sistema di monitoraggio del rischio di infiltrazioni mafiose nei diversi comparti economici sono passi fondamentali per portare avanti in modo efficace l'attività di prevenzione e contrasto all'illegalità, indispensabile anche nei nostri territori. In questo senso sarà fondamentale porre molta attenzione anche a quanto previsto dal nuovo codice degli appalti. In attesa dei criteri che definiscano l'offerta economicamente più vantaggiosa, vogliamo scongiurare il ritorno del massimo ribasso, che inficerebbe gli obiettivi di "Labalt"».
Ricordiamo che a livello nazionale l'Alleanza delle Cooperative Italiane sta promuovendo la campagna "Massimo ribasso, minimi diritti" proprio per denunciare gli effetti del massimo ribasso, a tutt'oggi praticato in diversi comparti economici (a partire dai servizi sociali), e segnalare le procedure di gara che contrastano con la scelta del nuovo codice.
L'accordo siglato da Regione Emilia-Romagna e Comune di Modena prevede il coinvolgimento delle realtà operanti sul territorio, sia per l'attività di prevenzione e contrasto che per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. «In qualità di portavoce del coordinamento modenese dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, - conclude Carlo Piccinini - garantisco fin da ora la nostra piena disponibilità».

(fonte: ufficio stampa Confcoop MO)

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Insieme, la cooperativa di utenti assicurativi nata a Modena nel 2010, è tra le imprese che hanno ottenuto la certificazione B Corp con il punteggio di 107,8.

Modena, 2 agosto 2016

Tutti hanno l'ambizione di cambiare il mondo (in meglio), ma non tutti sanno che esiste un registro mondiale di aziende che ci provano davvero: sono le Benefit Corporation.
Insieme, la cooperativa di utenti assicurativi nata a Modena nel 2010, è stata inserita ufficialmente in questo registro.
«Siamo entrati a far parte del movimento mondiale delle aziende che vogliono cambiare il mondo, quelle cioè che, oltre al business, cercano di avere un impatto positivo sulle persone, le comunità e l'ambiente», spiega Antonio Fierro, presidente della cooperativa Insieme, il primo e finora unico operatore delle assicurazioni a raggiungere questo traguardo in Europa.
Una B Corp certificata misura e rendiconta verso l'esterno le ricadute sociali e ambientali delle attività d'impresa.
In Italia sono quindici le aziende certificate B Corp, mentre nel mondo sono 1.767, attive in cinquanta Paesi e 130 settori.
Insieme ha acquisito la certificazione B Corp con il punteggio di 107,8 su un massimo di 200 (la media mondiale B Corp è 82-83 punti).
«La nostra cooperativa ha deciso di rispettare volontariamente i più alti standard di scopo, responsabilità e trasparenza. Le B Corp, infatti, – continua Fierro - vanno oltre l'obiettivo del profitto e innovano per massimizzare il loro impatto positivo verso i dipendenti, le comunità in cui operano e l'ambiente. Come? Per esempio scegliendo fornitori che hanno sensibilità affini alla nostra o aderendo a circuiti finanziari non profit attenti alle dinamiche dei territori in cui operano, perché le B Corp adottano buone prassi che riguardano tutta la filiera».
Oltre a essere presente nell'agricoltura e nella cooperazione sociale, Insieme si è data l'obiettivo di essere l'assicuratore della sostenibilità ambientale e sociale. Da qualche anno la cooperativa, che aderisce a Confcooperative Modena, è uno dei più importanti operatori assicurativi per le polizze di veicoli elettrici e mobilità pubblica con i brand "Polizze Verdi" e "Verso le Polizze Etiche".

(Fonte: ufficio stampa Confcoop MO)

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Martedì, 26 Luglio 2016 17:19

Apre Coop Up, spazio per start-up cooperative

Prosegue il progetto Imprendocoop. Apre Coop Up, spazio per start-up cooperative. Per sei mesi tre cooperative appena costituite potranno lavorare in uffici attrezzati gratuitamente con scrivanie, rete wi-fi e stampante.

Modena, 26 luglio 2016

Lo spazio si chiama Co-working Coop Up, si trova a palazzo Europa a Modena ed è nato per iniziativa di Confcooperative Modena nell'ambito di Imprendocoop, il progetto per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità ideato dalla stessa Confcooperative in collaborazione con la Fondazione Democenter-Sipe, il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca.
«Mettiamo a disposizione gratuitamente spazi di co-working per neo imprese – afferma il presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini – Dopo aver favorito la loro nascita con il progetto Imprendocoop, che prosegue a settembre con la terza edizione, vogliamo aiutare queste start-up cooperative a crescere ed essere in grado di camminare con le proprie gambe».

«Coop Up consiste in due uffici per complessivi 60 mq, con servizi, scrivanie, rete wi-fi, stampante condivisa. Fanno parte del pacchetto anche l'assistenza e consulenza, servizi amministrativi e contabili e l'adesione gratuita a Confcooperative Modena per un anno – sottolinea il direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli – Complessivamente si può calcolare in circa 5 mila euro il risparmio che ciascuna delle tre start-up cooperative otterrà grazie a Imprendocoop. A questo si aggiungono i prodotti e servizi bancari a condizioni vantaggiose offerti da Emil Banca, la banca di credito cooperativo presente a Modena, Bologna e Ferrara che sostiene Imprendocoop fin dalla prima edizione».

Le tre neo cooperative cui è offerto lo spazio di co-working sono Scuola di pallavolo Anderlini, Don Giorgio Govoni e La Porta Bella.
La prima è una cooperativa sociale sportiva ed è l'idea d'impresa che si è aggiudicata il primo premio (2.500 euro) messo in palio da Imprendocoop.
La seconda è una cooperativa di comunità che intende realizzare e gestire un villaggio rurale eco–solidale a S. Biagio di San Felice sul Panaro; i soci hanno vinto il secondo premio del progetto Imprendocoop (1.500 euro).
Infine La Porta Bella è la cooperativa sociale che ha ideato il progetto Ain Karen, che consiste in un nido d'infanzia a ore; questa cooperativa ha vinto il terzo premio di Imprendocoop (mille euro).

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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Cooperativa sociale Domus Assistenza di Modena leader provinciale nel settore dei servizi alla persona. Il valore della produzione è arrivato a 44 milioni di euro (+3,82 per cento rispetto al 2014).

Modena, 21 luglio 2016

Confermando una tendenza che dura da diversi anni, anche nel 2015 il bilancio della cooperativa sociale Domus Assistenza di Modena è stato contrassegnato da un risultato soddisfacente che la conferma leader provinciale nel settore dei servizi alla persona.
Il valore della produzione è arrivato a 44 milioni di euro (+3,82 per cento rispetto al 2014). Essendo Domus Assistenza una cooperativa ad alta intensità occupazionale, è cresciuto anche il costo del lavoro, che l'anno scorso ha raggiunto i 32,7 milioni di euro (il 96,43 per cento ha retribuito i 1.577 soci della cooperativa). A fine 2015 l'organico ha raggiunto le 1.600 unità.
Continua a crescere anche il patrimonio netto, che supera i 12,7 milioni di euro (500 mila euro in più del 2014). «Grazie al patrimonio indivisibile, la nostra cooperativa è in grado di sopportare eventuali difficoltà – spiega il presidente di Domus Assistenza Gaetano De Vinco – Mi riferisco soprattutto ai ritardi di fatturazione e riscossione causati dall'applicazione del meccanismo di accreditamento regionale. Visto il buon andamento della gestione 2015, il consiglio di amministrazione ha proposto all'assemblea, che lo ha successivamente deliberato, di distribuire ai soci un ristorno». Ricordiamo che il ristorno è una remunerazione variabile legata al risultati dei singoli esercizi ed è erogata ai soci quale integrazione salariale in rapporto alle ore lavorate. Tra l'altro gode del trattamento fiscale vantaggioso introdotto dal governo Renzi sui salari di produttività.
Nel 2015 Domus Assistenza, che aderisce a Confcooperative Modena, ha proseguito il programma di formazione dei propri soci erogando 268 corsi per 27 mila ore e coinvolgendo 1.459 unità di personale.
L'anno scorso Domus Assistenza ha richiesto il "Rating di legalità" attribuito dall'Agcm (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato). Si tratta dello strumento volto alla promozione e all'introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale. All'impresa vengono assegnato delle "stellette" che misurano il rispetto della legalità e l'attenzione riposta nella corretta gestione del proprio business. Domus Assistenza si è vista attribuire due stellette (su un massimo di tre). Il rating ha una validità di due anni e va periodicamente rinnovato. «L'attribuzione del Rating di legalità alla nostra cooperativa, arrivato a inizio 2016 – conclude De Vinco - dimostra che esiste una cooperazione sana e che rispetta le regole».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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