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Mercoledì, 02 Settembre 2020 16:37

Parte da Albinea e Boretto la carovana di No drop, no out

Sabato e domenica i primi due appuntamenti del progetto promosso da Provincia, Upi, Csi, Uisp e 8 Comuni per indirizzare i (troppi) giovani che lasciano gli sport tradizionali verso quelli alternativi

Pubblicato in Sport Reggio Emilia

Catellani (Presidente Emilia Centrale): “Azione forte e congiunta degli agenti per agire in tempi utili per l’avvio della stagione irrigua a servizio delle imprese agricole del territorio”

Boretto (RE) – Se è vero che questo inverno si conferma tra i più siccitosi con temperature superiori di oltre 1,6 gradi rispetto alle medie del periodo e assenza di precipitazioni nei primi due mesi dell’anno, a conferma di una siccità spinta – come spesso accaduto nell’ultimo lustro – dall’altra l’auspicio più immediato è che la primavera possa riequilibrare progressivamente il contesto non agevole grazie alle piogge provvidenziali come nel 2019. In questa fase però la comprensibile preoccupazione sugli effetti più tangibili del clima che cambia rapidamente genera insicurezze al comparto agricolo alle prese con le prime semine stagionali, comparto che naturalmente scongiura il possibile prosieguo della stagione siccitosa anche per i mesi estivi.

In questo scenario piuttosto complesso il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha avviato tutte le azioni virtuose e preventive volte a favorire il migliore accesso possibile alla pratica irrigua non senza criticità da risolvere. In particolare, l’impianto di Boretto, fondamentale per le colture e l’agroalimentare delle province di Reggio Emilia, Modena e Mantova – circa 220 mila ettari ciascuna e seconda presa di risorsa idrica della Regione dopo il Canale Emiliano Romagnolo (CER) – ha visto attivare dallo staff tecnico consortile e le imprese coinvolte le operazioni in alveo con uomini, mezzi, imbarcazioni per “dragare” e per sgomberare l’ingente quantità di sabbia accumulatasi durante l’autunno e l’inverno, maggiore rispetto agli altri anni a causa delle due piene del Po che si sono succedute alla fine del 2019 (il 17 novembre e il 17 dicembre scorsi). Una quantità di materiali imponente che il corso del Grande Fiume, proprio per la sua conformazione porta via via alla base delle arginature creando ostruzione ai possibili prelievi di acqua.

Vista la situazione non comune che si è generata in poco tempo il presidente dell’Emilia Centrale Matteo Catellani insieme - al direttore generale Domenico Turazza e all’ingegner Paola Zanetti e congiuntamente alla governance del Consorzio Terre di Gonzaga di sponda mantovana – hanno immediatamente fatto richiesta all’Autorità Distrettuale del Fiume Po di allertare AIPo (competente per le operazioni più articolate di movimentazione di sabbie materiali in alveo) presentando nel corso del summit idraulico svoltosi a Parma la situazione che potrebbe anche prevedere una emergenza e sottolineando la necessità di intervenire in tempi utili per l’avvio della stagione irrigua.

Intanto, mentre si attendono interventi risolutivi sui materiali presso l’impianto di Boretto, lavori efficaci sono cominciati ad opera del Consorzio proprio in questi giorni.

“L’auspicio – ha rimarcato il presidente del Consorzio Matteo Catellani – è che l’azione congiunta degli enti evidenziata ad AIPO già alla fine del 2019 e durante l’incontro possa dare soluzione adeguata e in tempi utili per l’avvio della stagione irrigua, il Consorzio dal canto suo sta mettendo in campo tutto quanto possibile”.

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Giovedì, 28 Novembre 2019 09:19

Reggio Emilia, riaprono i ponti

In considerazione del livello del Po che, all'idrometro di Boretto, è ormai stabilmente sotto i 7,50 metri la Provincia di Reggio Emilia, d'intesa con quella di Mantova, ha deciso di procedere, verso le ore 9, alla riapertura del ponte tra Boretto e Viadana. Verso le ore 15 sarà riaperto anche il ponte tra Guastallae e Dosolo. Resta invece chiusa, fino al rientro del Po sotto soglia di attenzione 3 (6,5 metri), la strada arginale.

Pubblicato in Ambiente Reggio Emilia
Martedì, 02 Aprile 2019 10:16

BUYHOOP - Market Place innovativo

Solo incontrando persone è possibile condividere informazioni e quindi stabilire connessioni, ma soprattutto confrontarsi e scoprire differenze o coincidenze, visioni comuni e magari trovare punti di accordo. Filosoficamente l'idea di fondo a carattere sociale sviluppa il concetto che sta alla base del progetto di Buyhoop!

da L'Equilibrista Verona 28 marzo 2019 -
Ogni giorno camminiamo per i nostri centri storici vedendo serrande abbassate laddove c'era l'amico di una vita o magari nuove insegne laddove si era soliti andare da bambini e che oggi restano un vago ricordo perché le mode sono passate e hanno ceduto il passo ad altro. La moda è ciclica, i gusti anche, e le persone sono legate ai ricordi in modo indissolubile tanto che non si fatica a mantenere continuità ma solo distinzione ed ecco che rivoluzionare il processo d'acquisto diventa davvero complesso e assai costoso.

Tutti vogliono qualcosa dalla rete e chiunque voglia acquistare un prodotto deve sempre avere una relazione con la controparte non paritaria perché chi vende è sempre un gigante per il compratore e noi siamo sempre maledettamente piccoli.

Il singolo ha poco potere contrattuale verso il venditore e quindi che fare?

L'idea da sempre è quella di unire le forze no? Così da unirsi ad altri compratori per ottenere prezzi migliori e per essere più grandi tanto da formare un gruppo di acquisto molto forte, tanto che a poco a poco, si arriva ad essere più grandi e formare un gruppo di acquisto molto forte non è più impossibile.

Questa condotta ci fa ottenere il miglior prezzo possibile, permette alle persone di diventare un unico gruppo coeso con interessi condivisi facendo maturare una consapevolezza ed una opinione, ma con un pagamento e consegna indipendente rende ognuno legato all'altro ma non interdipendente in senso stretto e qui a mio avviso, ecco dov'è la vera evoluzione della specie...ed eccoci finalmente a Buyhoop.

Ma tutto questo in concreto cosa ci porta ?
Sostentamento del commercio locale, più acquisti in negozi famigliari o del centro storico e seguenti possibili benefici per le città che vanno incontro ad inevitabile spopolamento, forse uno delle conseguenze socialmente più particolari del nuovo millennio che dapprima le aveva popolate dalle campagne ed ora le rigetta via.
Le attività nei centri storici hanno bisogno di vitalità e di grande adattabilità alle nuove tendenze e il cambiamento da qualsiasi parte lo si veda, perché sarà centrale per lo sviluppo di tutti.

Quindi i ragazzi di Buyhoop, Simone Furattini, Alessia Panizza, Andrea Chiericati, hanno creato una sorta di "Social shopping" cioè un vero e proprio acquisto on-line attraverso il passaparola sui social !

Ecco perché di recente la start-up guastallese è stata ospitata anche ad #Ampiès, l'evento ideato e svolto a Reggio Emilia grazie al quale è nata l'occasione concreta per far incontrare le diverse aziende innovative sul territorio reggiano e farle dialogare e far conoscere.
Tutte attività nate dal basso per esigenze locali con la finalità di salvaguardare il bene comune. All'interno di questo evento Buyhoop è stata chiamata a testimoniare la propria proposta innovativa per salvaguardare i negozianti di paese in forte difficoltà nell'era di internet.

Quindi fondamentale è la ricerca che vuole mettere insieme utenti per ottenere sconti aggiuntivi, il concetto è quello del gruppo di acquisto ma attraverso gruppi virtuali di persone che si coordinano via social network ma finalmente con pagamento singolo, consegna domicilio o ritiro direttamente nei negozi che beneficiano indirettamente del nuovo approccio alla vendita e riporta traffico sul punto vendita.

L'idea sta arrivando a consolidarsi a Boretto, Novellara,Viadana e Reggiolo, ma ovviamente è la loro Guastalla a far parlare di loro e quindi a dare una visione moderna ad un sistema che ha bisogno estremo di innovarsi.

www.buyhoop.social 
Referente: Simone Furattini

 

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Pubblicato in Economia Emilia

La Provincia di Reggio Emilia informa che a partire da oggi, mercoledì 24 ottobre, sul ponte sul Po tra Boretto e Viadana si viaggerà a senso unico alternato regolato da semaforo e con limite di velocità a 30 km/h per tre notti consecutive dalle 22 alle 6 dell'indomani. Il provvedimento si è reso necessario per consentire lo svolgimento in sicurezza delle operazioni di verifica della geometria e della capacità portante del ponte, nonché degli importanti interventi di manutenzione da oltre 2 milioni di euro che sono stati eseguiti in questi mesi dalla Provincia di Reggio Emilia per un importo grazie al contributo delle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia.

Tali lavori, in via di ultimazione, hanno come noto comportato, oltre al rifacimento del piano viabile, la sostituzione di 16 dei 58 giunti, completando il lavoro già svolto nel tratto mantovano, nonché la incamiciatura in acciaio dei pali e la realizzazione di una sorta di cuscino intorno alle fondazioni, con un primo strato di sacchi di sabbia ed un secondo di massi ciclopici, delle pile centrali in alveo.

Le operazioni che saranno eseguite nelle corso delle tre nottate prevedono anche il prelievo di campioni per verificare con prove chimiche la durezza di calcestruzzo e ferro e alcuni saggi delle strutture.

"Grazie alla stagione favorevole e alla conseguente praticabilità delle carraie sottostanti il viadotto, alcune attività ispettive si sono già svolte con l'ausilio di cestelli montati su mezzi gommati o cingolati, così come parte delle attività in alveo, in questo caso facendo ricorso all'uso di cestelli caricati su natante – spiegano al Servizio Infrastrutture della Provincia - Ora si tratta ispezionare da vicino le travi prefabbricate in calcestruzzo armato ed altre componenti strutturali in opera, per rilevare l'esatta posizione delle guaine e dei cavi di precompression. Ciò comporta l'utilizzo di un'attrezzatura mobile autocarrata, detta by-bridge, che impegnerà a tratti una metà della carreggiata del ponte nelle ore notturne, mentre il cantiere sarà illuminato con un'apposita torre faro, per agevolare l'attività ispettiva, ma anche per rendere più evidente ai veicoli la zona di lavoro".

Il senso unico alternato, che sarà regolato da semaforo, e il limite di velocità a 30 km/h saranno attivi dalle 22 (fino alle 6 dell'indomani) di mercoledì 24, giovedì 25 e venerdì 26 ottobre.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

"QUI S'IMPARA POGRANDE": SABATO 28 APRILE INCONTRO A GUASTALLA E LANCIO DELLA CANDIDATURA A RISERVA MAB UNESCO INSIEME AGLI STUDENTI DEL RUSSELL

I giovani studenti rivieraschi che presenteranno nell'occasione le attività di ricerca fatte sul valore del Grande Fiume intervisteranno a Palazzo Ducale i promotori della candidatura a Riserva MaB Unesco di questo tratto del Po

Calendario_incontri_PoGrande_1.jpgReggio Emilia – Il PoGrande è il territorio padano dalle molteplici ricchezze e potenzialità che si candida a divenire Riserva MaB (Man and Biosphere), un rilevante riconoscimento di Unesco (l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione e la scienza) che consentirebbe a questo tratto del Grande Fiume di acquisire organicità di proposta culturale, riconoscimento e tutela ambientale del proprio straordinario paesaggio. Identità di valori comuni, frutto di radici condivise, ma anche di differenze e peculiarità che – a distanza di pochi km – rendono questa fetta di pianura padana un mosaico colorito ed autentico di luoghi, tradizioni, ecosistemi, imprenditorie e professioni uniche. Così, nel percorso che sta conducendo a percorrere l'ultimo miglio della candidatura, si farà tappa obbligata in una delle aree più tipiche di PoGrande ovvero la sponda reggiana del fiume.

Sabato 28 Aprile, dalle ore 10 fino alle 12, nella suggestiva cornice di Palazzo Ducale a Guastalla (Re) di terrà l'evento "Qui s'impara PoGrande": un incontro aperto al pubblico in cui gli studenti del Liceo Bertrand Russell racconteranno la loro ricerca di approfondimento socio-ambientale realizzata in collaborazione con la Biblioteca Emilio Sereni durante questo anno scolastico.

All'evento per il lancio della candidatura Unesco prenderanno parte il Sindaco di Guastalla Camilla Verona, il Vice Sindaco Ivano Pavesi, il Segretario dell'Autorità di Bacino distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli, il responsabile di Legambiente del progetto PoGrande Massimo Gibertoni, la responsabile della Biblioteca Archivio Emilio Sereni Gabriella Bonini, la Dirigente del Russell Barbara Fava e i docenti coinvolti nella ricerca.

Subito dopo la presentazione della ricerca sul fiume gli studenti (tre quarte classi del liceo per un totale di una sessantina di studenti) intervisteranno i relatori su dettagli e caratteristiche del progetto di candidatura Riserva MaB, un modo semplice ed efficace per entrare nel vivo di questa importante opportunità, strategica anche per il futuro delle giovani generazioni che abitano queste zone rivierasche.

PoGrande vede coinvolti nella candidatura i Comuni promotori, l'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, l'Università degli Studi di Parma e Legambiente e numerosi sono gli incontri che si stanno organizzando sul territorio con il contributo delle comunità locali, associazioni, istituzioni, istituti scolastici, portatori d'interesse, imprenditori e mondo del lavoro.

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercoledì, 13 Dicembre 2017 17:03

Emergenza Enza - AGGIORNAMENTO

Un varco aperto nella notte dalla bonifica nel Canalazzo di Brescello ha consentito di aumentare il deflusso delle acque e contenere l'alluvione evitando che l'onda di piena si propagasse a Boretto e Brescello.

Reggio Emilia, 13-12-2017

Uomini, mezzi e competenze del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale sono in campo dalle primissime ore dell'emergenza alluvionale quando il coinvolgimento strategico dell'ente - nelle aree per competenza non direttamente gestite - si è reso necessario per l'allontanamento delle acque.

La decisione tecnico-idraulica più evidente che ha consentito fin dalle prime, drammatiche, ore di martedì 12 dicembre di contenere l'onda di piena nel territorio di Lentigione di Brescello, evitando la sua propagazione nei vicini abitati di Santa Croce, Boretto e Brescello, è stata quella, presa di comune accordo con la Dott.ssa Maria Forte, Prefetto di Reggio Emilia, e con i rappresentanti dell'Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, di rafforzare le arginature del Canalazzo di Brescello.

Questa operazione, compiuta nelle prime ore dell'emergenza, utilizzando mezzi e personale consortile ha avuto il fondamentale effetto di limitare il perimetro delle aree colpite dall'alluvione.
Successivamente, nella serata di martedì, quando la situazione si andava stabilizzando, sempre d'intesa con il Centro di Coordinamento presso la Prefettura, il Consorzio ha provveduto a rompere l'argine sinistro del Canalazzo di Brescello per favorire il deflusso dell'acqua esondata dall'Enza.
In questo modo l'acqua è stata portata a scolare nel tratto terminale dell'Enza e quindi riversata successivamente nel Po senza accrescere i livelli della rete artificiale di bonifica che comunque era a disposizione per un eventuale ulteriore scolo emergenziale.

L'operazione ha rallentato l'irruenza alluvionale e ha contenuto gli effetti nefasti nelle zone considerate di Boretto e Brescello e parzialmente a Lentigione. Quattro escavatori dell'Emilia Centrale (nella foto) hanno rimosso, alla luce delle fotocellule, in alcune ore la difesa spondale del Canalazzo di Brescello consentendo così un deflusso stimato dallo staff tecnico di monitoraggio consortile di circa 15 metri cubi al secondo: con questa decisione si è creata dal nulla una sorta di nuova autostrada di acqua per permetterne il deflusso dall'area più duramente colpita di oltre 1 milione e 300 metri cubi al giorno.
Attualmente la rete scolante consortile sta lentamente facendo defluire dalla zona allegata circa 15 metri cubi al secondo in parte dal Canalazzo di Brescello ed in parte dal Cavo Naviglia.

Questi quantitativi andranno aumentando con l'ulteriore azione diretta a mitigare i danni e volta ad allontanare le acque con cui - soprattutto in previsione del ripristino arginale da parte dell'Agenzia Interregionale del Po del tratto e di un possibile aggravamento delle condizioni metereologiche nei prossimi giorn i- l'ente sta in queste ore intervenendo con l'impiego di alcune pompe idrovore di notevoli dimensioni e potenza messe a disposizione dalla Protezione Civile Regionale; il loro posizionamento nei territori alluvionati e l'uso mirato che ne faranno i tecnici e gli operatori dell'Emilia Centrale potrà assicurare un beneficio tangibile e al contempo un accorciamento delle tempistiche previste per prosciugare il grande quantitativo d'acqua accumulato nelle campagne di Lentigione.

"In queste difficilissime circostanze abbiamo ritenuto necessario mettere a disposizione delle comunità così pesantemente colpite e a tutela dei nostri consorziati le nostre competenze tecniche, la nostra conoscenza del territorio ed i nostri mezzi per ridurre per quanto possibile l'impatto di questo alluvione – ha commentato il Commissario straordinario regionale dell'Emilia Centrale Franco Zambelli – L'Enza come rimarcato anzitempo ha un regime torrentizio e pertanto spesso non del tutto prevedibile nelle sue manifestazioni questo rende ancora più evidente come sia fondamentale pensare ad una sua regolazione con opere che a monte possano contenere le precipitazioni cadute in modo così straordinario ma che purtroppo negli ultimi anni sono diventate sempre più assidue e distruttive".

 

(Fonte: Ufficio Stampa Consorzio di Bonifica Emilia Centrale)

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Una straordinaria e spettacolare operazione di dragaggio del Po a Boretto consentirà alle imprese agricole di poter contare in anticipo sulle acque irrigue per le colture. Emilia Centrale e AIPO hanno collaborato per liberare gli impianti idrovori del Consorzio da una vera e propria penisola di 200 mt di sabbie e fanghi che impedivano il completo sollevamento delle acque per la distribuzione irrigua.

Borett, 4 aprile 2017

Il caldo da record del mese di Marzo e dei primi giorni di Aprile, secondo soltanto a quello del 2012 con punte di 26 gradi e 13-15 millimetri di pioggia caduta rappresenta un fatto eccezionale che ha significato quasi l'80% di precipitazioni in meno rispetto alla media del periodo. Un dato assolutamente non sottovalutabile soprattutto per le nostre colture in cui la siccità potrebbe diventare preoccupante se la tendenza non s'invertirà a stretto giro di posta fra la fine del mese in corso e quello di Maggio. Per queste ragioni la richiesta irrigua da parte delle imprese agricole reggiane è diventata sempre più crescente e il Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale si è reso subito interprete delle necessità manifestata con un'utile operazione straordinaria, anche spettacolare nella forma, per incrementare in modo rapido e proficuo la quantità di acqua disponibile per le nostre colture tipiche. In stretta sinergia e sotto alta sorveglianza di AIPO si è provveduto, mediante l'impiego di un'imponente draga, a spostare fisicamente una ingente quantità di sabbie dall'alveo del fiume Po che avevano creato una caratteristica penisola di quasi 200 metri di lunghezza. Questo corposo tratto di fanghiglia limacciosa impedivano che i due impianti idrovori di sollevamento dell'Emilia Centrale a Boretto potessero derivare i flussi per poi, attraverso la fitta rete di bonifica in gestione ai due Consorzi dell'Emilia Centrale e di Terre di Gonzaga, consegnarli alle aziende agricole reggiane, modenesi e mantovane che ne avevano e ne hanno tutt'ora necessità. L'operazione è durata circa tre giorni e ora il punto di insabbiamento e deposito che ostruiva la derivazione è stato completamente liberato a beneficio delle pompe idrovore che hanno ripreso a pieno ritmo la loro funzione garantendola fornitura della risorsa idrica in un comprensorio di circa 140mila ettari vocato a produzioni di pregio (Parmigiano Reggiano, vino, pere ecc.).

(Fonte: Consorzio Bonifica Emilia Centrale)

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Soprusi su un bambino di 10 anni. I Carabinieri hanno denunciato due ragazzi di 17 anni residenti in provincia di Reggio Emilia per violenza sessuale in concorso e minacce.

Reggio Emilia, 14 marzo 2017

Ennesima tragica storia di bullismo che vede un bambino di 10 anni vittima di due adolescenti di 17 anni della Bassa reggiana. I due sono stati denunciati dai carabinieri della stazione di Boretto, per violenza sessuale in concorso e minacce. Sono due i gravi episodi. In una occasione la vittima sarebbe stata accerchiata e costretta ad assistere, in un angolo dello spogliatoio di una palestra, alle esibizioni sessuali di uno dei due bulli. In un'altra circostanza, il bambino sarebbe stato minacciato di essere picchiato, chiudendosi impaurito a chiave all'interno di un armadietto per fuggire ai due bulli.
Ad accorgersi dei gravi episodi, la madre della vittima che insospettita dal malessere del figlio, ha sporto denuncia. Sono in corso le indagini dei carabinieri per accertare che i due ragazzi non si siano resi protagonisti di altri atti di bullismo.

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I funzionari di Aipo hanno confermato che a Boretto dopo il picco di ieri continua la fase di decrescita, anche abbastanza rapida, che dovrebbe riportare nel pomeriggio di oggi il livello sotto i 5,50 metri.

Reggio Emilia, 29 novembre 2016

Dopo il picco di 6,33 metri toccato ieri mattina a Boretto, in provincia di Reggio Emilia, il grande fiume è in fase di decrescita.

Nel tardo pomeriggio di ieri, 28 novembre, al Cup della Provincia si è tenuta la riunione del Centro di coordinamento soccorsi attivato dal prefetto di Reggio Emilia Raffaele Ruberto per fronteggiare il passaggio della piena del Po in territorio reggiano, in relazione al quale l'Agenzia regionale di Protezione civile ha dichiarato la fase di allarme per i cinque comuni reggiani di Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla e Luzzara.

I funzionari di Aipo hanno confermato che a Boretto dopo il picco continua la fase di decrescita, anche abbastanza rapida, che dovrebbe riportare nel pomeriggio di oggi il livello sotto i 5,50 metri. Restano in ogni caso attivi vigilanza e presidio del territorio, grazie anche al contributo dei volontari delle associazioni di Protezione civile. "Anche oggi sono stati una settantina i volontari impegnati e 1.080 i sacchetti di sabbia predisposti", ha riferito il presidente del Coordinamento provinciale Volmer Bonini.

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