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Domenica, 15 Luglio 2018 09:56

ONG e migranti, qualcosa non torna.

Dalla vicenda dell'ammutinamento sul rimorchiatore Vos Thalassa qualcosa da imparare ci sarebbe. Un campanello d'allarme da tenere in considerazione. La storia sugli inquietanti rapporti tra alcune ONG e gli scafisti era già stata portata alla luce anche in passato.

di Lamberto Colla Parma 15 luglio 2018 -

"Abbiamo le prove dei contatti tra scafisti e alcuni soccorritori" - Il procuratore di Catania (Carmelo Zuccaro - ndr): "Ci sono telefonate con chi organizza gli sbarchi e gruppi finanziati da personaggi discutibili. Ma deve intervenire la politica".

Era il 23 aprile 2017 e a riportare quelle dichiarazioni era "La Stampa". Dal 2013 il procuratore di Catania stava indagando sull'ipotesi che vi fossero accordi tra trafficanti di esseri umani o scafisti che dir si voglia e alcune ONG. "Su Ong come Medici senza frontiere e Save the Children davvero c'è poco da dire, affermava il procuratore catanese, discorso diverso per altre, come la maltese Moas o come le tedesche, che sono la maggior parte".

Una precisa e netta distinzione tra Ong buone e Ong cattive che non lasciava dubbi sul fatto che sarebbe stato indispensabile intraprendere un nuovo indirizzo politico sulla vicenda dei migranti a salvaguardia degli esseri umani e delle ONG stesse.

"Abbiamo evidenze - sottolineava Zuccaro - che tra alcune Ong e i trafficanti di uomini che stanno in Libia ci sono contatti diretti, non sappiamo ancora se e come utilizzare processualmente queste informazioni ma siamo abbastanza certi di ciò che diciamo; telefonate che partono dalla Libia verso alcune Ong, fari che illuminano la rotta verso le navi di queste organizzazioni, navi che all'improvviso staccano i trasponder sono fatti accertati".

Ma la politica non intervenne, non si volle scindere "il bene dal male" e le ONG, la cui etica è tutta da ricercare, addirittura prendevano in giro il nostro Governo esponendo bandiere di cattivissimo gusto, come la nave tedesca Juventa che metteva in bella vista un'elegante "Fuck Irmcc" (l'Irmcc è il centro ci coordinamento italiano).

Molti quindi gli elementi che giustificano il cambio di marcia, imposto da Matteo Salvini, sulla questione del complesso scenario che vede coinvolti i migranti, le ONG e i rapporti con gli alleati.

E non si capisce la ragione per la quale qualcuno vorrebbe che tutto il marcio restasse ancora ben nascosto.

Più si attende a intervenire e più pericolosa si fa la questione. L'episodio dei giorni scorsi che ha visto coinvolto il rimorchiatore "Vos Thalassa" è un elemento da considerare con molta attenzione e bene ha fatto il Ministro dell'Interno a far fare delle indagini direttamente sulla nave militare Diciotti intervenuta a seguito del sequestro dell'equipaggio del rimorchiatore che aveva tratto in salvo i 67 naufraghi, poi "ammutinati".

"Se non ci fai sbarcare in Italia, ti ammazziamo" questa sarebbe una delle frasi indirizzate all'equipaggio della Vos Thalassa da parte di alcuni facinorosi migranti che non volevano essere riconsegnati alle autorità libiche.

Forse è veramente il tempo di usare maggiore determinazione a beneficio di tutti, richiedenti asilo e migranti economici compresi.

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Editoriale: - L'ultima zampata di Marchionne? - Cede il latte e anche il burro. Positivi segnali per il "Parmigiano" - Farm Run 2018 - un successo da incorniciare e di buon auspicio per 2019!- Farm Run 2018 - un successo da incorniciare e di buon auspicio per 2019! - Cereali e dintorni. Il raccolto nazionale è entrato nella fase clou. -
SOMMARIO
Anno 17 - n° 27 08 luglio 2018
1.1 editoriale
L'ultima zampata di Marchionne?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Cede il latte e anche il burro. Positivi segnali per il "Parmigiano".
3.1 vino eventi Vinitaly a New York. Vini italiani nel mondo: +4,4% Gli USA restano il primo mercato.
3.2 ambiente - contratto di fiume Il contratto di fiume Parma – Baganza
4.1 sport e natura Farm Run 2018 - un successo da incorniciare e di buon auspicio per 2019!
5.1 PO - sicurezza degli argini Argini del PO: una priorità per il Paese
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il raccolto nazionale è entrato nella fase clou.
7.1 XTractor - sud africa Xtractor, si conclude la seconda edizione in Sudafrica .
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il giorno dei dazi.
9.1 ambiente Il contratto di fiume Parma – Baganza
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Domenica, 08 Luglio 2018 08:03

L’ultima zampata di Marchionne?

All'orizzonte una alleanza strategica tra FCA e Hiundai che porterebbe il nuovo gruppo a svettare sul mondo dell'automotive. A tecnologia e centri di ricerca coreana si affiancherebbe l'appeal dei marchi FCA.

di Lamberto Colla Parma 8 luglio 2018 -

Si chiude il sipario per Sergio Marchionne alla guida di FCA. Sarà il 2019 l'anno che segnerà la fine dell'era Marchionne, ma c'è da esserne certi, l'originale AD italo - canadese riuscirà a sorprendere tutti con una uscita di scena eclatante, da prima donna del palcoscenico. Intanto, come promesso a gennaio scorso, è riuscito a azzerare il debito del gruppo, annunciando una posizione netta industriale positiva.

Non ha mai fatto segreti di essere interessato a una fusione con GM, alla cui guida c'è saldamente quella Mary Barra, che dall'alto dei suoi quasi 23 milioni annui di stipendio, guarda tutti i CEO dall'alto al basso. Una fusione che molto probabilmente avrebbe fatto molto piacere anche allo stesso Trump. Un invito a "cena" per ora sempre declinato dalla "Signora" di Detroit che in tutta risposta, lo scorso anno, decise di cedere Opel ai francesi di PSA.

Nelle ultime ore invece sembra più plausibile l'ipotesi di un interessamento di Hiundai.

Alcuni rumors indicavano, già un anno fa, la possibilità di alleanze nel segno delle tecnologie a idrogeno, piuttosto che a una, poco convincente, ipotesi di trasferimento al colosso coreano del solo marchio JEEP.

Col passare delle ore invece si starebbe concretizzando l'idea di una acquisizione da parte del gruppo di Seoul (quinto mondiale nell'automotive) di FCA, che invece sta guidando le classifiche per valore.

Hiundai, che controlla anche Kia, è un mega gruppo multisettoriale che controlla diverse risorse strategiche per una impresa automobilistica. Oltre alla forte capacità di accedere a delle ingenti risorse finanziarie, Hiundai, ha accesso diretto a tecnologie di punta (robot industriali ed elettronica, ad esempio) e persino a materie prime come l'acciaio. Hyundai Steel, infatti, è una vera e propria major dell'acciaio, quindi partner chiave per una industria automobilistica.

Se da parte coreana c'è valore finanziario e una alta gamma di proposte, soprattutto del segmento SUV, Hiundai sconta invece un minor appeal dei propri prodotti che invece riceverebbe in dote da FCA grazie ai marchi , Alfa Romeo, Jeep e Maserati ad esempio.

Insomma, per quello che era una realtà automobilistica tutta italiana, oggi invece con sedi a Londra e in Olanda, si prospetta una nuova e florida stagione che potrebbe coincidere con il passaggio di consegne tra Sergio Marchionne, che anche recentemente ha dichiarato di essere stanco, e il suo successore di cui si saprà il nome solo nel 2019.

Unico neo è che i soldi dei contribuenti italiani, sin dai tempi della "prima rottamazione" sono finiti nelle tasche altrui e non son serviti per creare occupazione e benessere nazionale.

Chissà che presto o tardi torni di moda l'orgoglio nazionale!

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(Foto Quirinale - 2016- presentazione della nuova Giulia al presidente della Repubblica)

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Editoriale: - Prima l'Italia! - Lattiero caseari. STOP al latte SPOT! Formaggi DOP stazionari - Farm Run - Una spettacolare festa dello sport  - Segnalata la prima infezione umana da virus Keystone -

Anno 17 - n° 26 01 luglio 2018
1.1 editoriale
Prima l'Italia!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. STOP al latte SPOT! Formaggi DOP stazionari
3.1 conflupo - progetto life Progetto LIFE "ConfluPO". Migliora Habitat e faunistica
4.1 sport e natura Farm Run - Una spettacolare festa dello sport
5.1 sicurezza alimentare Frodi alimentari e biodiversità. Se ne è discusso da "Medici" a Montecchio Emilia.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Prezzi ancora in flessione
7.1 Pizza e champagne Pizza e Champagne, che connubio! A ogni pizza il suo champagne.
8.1 spumanti C'è fermento in città!
9.1 salute e benessere Segnalata la prima infezione umana da virus Keystone
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Domenica, 01 Luglio 2018 09:03

Prima l’Italia!

5 milioni di italiani vivono in condizione di povertà assoluta. Un record di cui avremmo fatto a meno. Per il Codacons, quelli riportati dall' Istat sono "numeri da Terzo mondo, indegni di un Paese civile".

di Lamberto Colla Parma 1 luglio 2018 -

Molto ci sarebbe da scrivere sulla maleducazione e supponenza di Emmanuel Macron e, a dire il vero, dell'establishment dei "galletti", ma i dati sulla povertà assoluta, diffusi dall'Istat nei giorni scorsi, meritano una riflessione.

Il risultato delle politiche d'Austerity e l'immobilismo su fronti alternativi di politica economica e sociale, nonostante la favorevole congiuntura economica degli ultimi 4 anni (prezzo del petrolio ai minimi, tassi di interesse addirittura sotto zero, intervento della BCE con il QE - uno strumento non convenzionale di politica monetaria che verrà meno a fine anno) hanno portato sempre più il Paese verso il collasso.

5 milioni di poveri assoluti sono un record che non avremmo mai voluto registrare per il 2017.
L'incidenza della povertà assoluta è del 6,9% per le famiglie (era 6,3% nel 2016) e dell'8,4% per gli individui (da 7,9%). Entrambi i valori sono i più alti della serie storica. Nell'ultimo decennio, insomma, l'esercito dei poveri in Italia è più che raddoppiato investendo anche i più giovani.

Mai così dal 2005, nonostante le entusiastiche dichiarazioni di Gentiloni e Renzi che si gongolavano, aggiudicandosi la responsabilità della crescita di PIL (peraltro ultimi in UE per crescita) e dei posti di lavoro (precarietà e sotto retribuzione a go-go) l'economia reale non è riuscita a distribuire quel poco di ricchezza che , a fatica, è riuscita a generare, soprattutto con l'esportazione.

Come c'era da attendersi, la povertà è diversamente collocata sull'intera penisola. La Regione con la più alta incidenza di povertà assoluta è la Calabria con il 35,3%, seguita da Sicilia (29,0%), Basilicata (21,8%) e Puglia (21,6%). Al contrario il record positivo è assegnato alla Valle d'Aosta (4,4%) seguita da Emilia Romagna (4,6%), Trentino Alto Adige (4,9%), Lombardia (5,5%) e Toscana (5,9%).

E' stato un fulmine a ciel sereno la notizia dell'ISTAT.
Non che la percezione delle condizioni della nostra società fossero positive ma la speranza, che i miseri dati macroeconomici avessero avuto un minimo impatto sociale, c'era comunque.

E invece niente!
Anzi la situazione è peggiorata e peggiorerà ancora quando verrà meno l'"ombrello atomico" della BCE (Quantitative Easing) e i tassi di interesse torneranno a crescere e con essi lo spread obbligando i nostri Governi a misure drastiche.

Per il Codacons, quelli riportati dall' Istat sono "numeri da Terzo mondo, indegni di un Paese civile". La responsabilità – aggiunge il presidente Carlo Rienzi – "è da attribuire alla classe politica, che non ha saputo adottare negli ultimi anni misure realmente in grado di combattere l'impoverimento delle famiglie e sostenere il Mezzogiorno, portando le regioni del Sud a livelli di povertà pericolosamente vicini a quelli della Grecia".

E allora avanti "ragazzi", una nuova politica per l'Italia e gli italiani non è più rimandabile!

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Editoriale: - Ma che splendidi alleati (4) - Lattiero caseari. Alle stelle il latte spot. - #FARM RUN. Le novità 2018 presentate a "Il Noce" - Ilaria Bertinelli, la "cuoca poliglotta," ovvero come fare di necessità virtù. - Cereali e dintorni. In calo le previsioni di grano.
SOMMARIO Anno 17 - n° 24 17 giugno 2018
1.1 editoriale
Ma che splendidi alleati (4)
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Alle stelle il latte spot.
3.1 sport all'aria aperta #FARM RUN. Le novità 2018 presentate a "Il Noce"
4.1 diete speciali Ilaria Bertinelli, la "cuoca poliglotta," ovvero come fare di necessità virtù.
5.1 salute e benessere Integratore alimentare ritirato in via precauzionale
5.2 Farm Run Le antiche Terme di Salsomaggiore e Tabiano per il terzo anno saranno al fianco della Farm Run
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. L'incertezza non tende a attenuarsi.
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. In calo le previsioni di grano.
8.1 crisi idrica Fabbisogno idrico e crisi. Nuovo summit al Consorzio di Bonifica Parmense
8.2 salute e benessere Un buon motivo per bere il caffè
9.1 BRANDS Ipsos: il Parmigiano Reggiano è il primo marchio DOP al mondo per influenza
10.1 ospitalita' sport FARM RUN #FARM RUN. L'ospitalità si chiama INC Hotels
10.2 enogastronomia Serata Stellata a Arte & Gusto di Parma
11.1 miele Sull'appennino bolognese il polo di produzione di miele più grande d'Europa,
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Domenica, 17 Giugno 2018 09:09

Ma che splendidi alleati (4)

Ipocrisia dominante e scellerati attacchi a una nazione "amica". Questa è l'europa degli "Antipopulisti" dei leader, stupidi e arroganti, dell' "Europa che non c'é", parafrasando la canzone di Edoardo Bannato, "L'isola che non c'è".

di Lamberto Colla Parma 17 giugno 2018 -

E' stato sufficiente un commento, appropriato e assolutamente elegante, del portavoce Attal del presidente francese Emmanuel Macron per ricompattare tutta l'Italia, per di più orfana della nazionale di calcio che è il vero e quasi unico collante dell'unità d'Italia.

"Vomitevole" è la parola utilizzata da Attal nei confronti del Governo Italiano in occasione del caso "Aquarius". Il suo primo pensiero, ha dichiarato nell'intervista televisiva, è verso le donne incinta e i bambini ospiti della nave "respinta" nel mediterraneo.

E' certamente lo stesso pensiero che hanno avuto i gendarmi francesi, lo scorso febbraio, meno di 120 giorni fa, quando avrebbero avuto l'occasione di salvare una madre incinta, pronta al parto, e invece venne respinta alla frontiera di Bardonecchia. La donna, colpita anche da una massa tumorale che le impediva di ben respirare, è infine morta, un mese dopo, all'ospedale di Torino dove era stata portata d'urgenza.

"Abbiamo soccorso la signora che era in evidente stato di difficoltà non solo per la gravidanza ma anche per una voluminosa massa tumorale che non le consentiva di respirare bene. Tutti i giorni i gendarmi francesi respingono donne, bambini e malati senza guardare in faccia a nessuno. Spesso mandano indietro anche persone con tutti i documenti in regola, attaccandosi a dei cavilli." Parlava così, ai mircofoni di Radio Capital Paolo Narcisi, presidente dell'associazione Rainbow4Africa che aiuta i migranti che vengono bloccati al confine con la Francia mentre tentano di passare.

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Pochi giorni dopo il decesso della donna, non paghi della loro fama e "Humanitè", cinque agenti delle dogane francesi hanno fatto irruzione armati in una sala della stazione di Bardonecchia, al confine tra Italia e Francia, costringendo un migrante nigeriano, sospettato di essere uno spacciatore, a sottoporsi al test delle urine.

"Legalitè e humanitè" sono sempre al primo posto tra i pensieri francesi; questo è evidente. Così come, correva l'anno 2011, quando la Francia attaccò, peraltro senza alcuna autorizzazione internazionale, Gheddafi per impadronirsi del petrolio libico gettando nel caos la Libia. Le conseguenze di quella scelta scellerata sono ancora visibili.

Infine un "promemoria" anche alla Spagna che ha dimenticato di contare i proiettili sparati contro i tentativi dei migranti di calpestare le loro coste. Era il 3 ottobre 2005 quando il premier socialista spagnolo Zapatero diede ordine di presidiare le coste e sparare ai migranti. Cinque morti e un centinaio di feriti.

In conclusione, giusto per sottolineare l'ipocrisia politica che attraversa tutta l'europa, certa politica italiana compresa, mentre tutti si preoccupavano delle condizioni dei migranti ospitati nella nave Aquarius, che certamente non una "carretta dei mari", assistiti da medici e riforniti di viveri, l'ennesima tragedia del mare, con decine di migranti affogati in prossimità delle coste africane finisce fra le brevi di cronaca così come i circa 1000 sbarcati a Catania (due già morti) e salvati da 7 operazioni della Guardia Costiera.

L' "Europa che non c'é" - Ma che splendidi alleati!


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(Foto Presidenza del Consiglio - http://www.governo.it/media/il-presidente-del-consiglio-conte-al-vertice-g7-canada/9525 )

(Bennato: https://youtu.be/HypyE4wHGgY )

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Editoriale: - Che confusione! Peggio il PD o la NATO? - Lattiero caseari. Impennata del latte - Le nocciole Mortarella nel regno della mortadella - Farm Run 2018 - Invito a partecipare alla conferenza stampa di Presentazione - Cereali e dintorni. Perdura l'incertezza sui mercati, C.V.D.

SOMMARIO Anno 17 - n° 23 10 giugno 2018
1.1 editoriale
Che confusione! Peggio il PD o la NATO?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Impennata del latte.
3.1 Nocciole a FICO Le nocciole Mortarella nel regno della mortadella
4.1 Sport e benessere Farm Run 2018 - Invito a partecipare alla conferenza stampa di Presentazione
5.1 Farm Run "La Barchetta" conferma l'ospitalità per gli atleti della #FARM RUN
5.2 Farm Run Prosciutteria & Wine Ponterecchio è pronto per accogliere gli atleti della #FarmRun 2018
5.3 Farm Run Il ristorante Parma Rotta affiancherà la #FarmRun anche quest'anno con una sorpresa per gli atleti e accompagnatori.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Perdura l'incertezza sui mercati.
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Perdura l'incertezza sui mercati, C.V.D.
8.1 allerta alimentare Allerta Alimentare - Insalate miste provenienti dall'Italia contaminate con salmonella enterica.
8.2 lambrusco Alla Cantina Paltrinieri primo appuntamento di Rosso Rubino
9.1 city of gastronomy City of Gastronomy Festival - le foto
9.2 sport e benessere #FARM RUN 2018. Il Parmigiano Reggiano è main sponsor
10.1 consumi alimentari Consumi - Italia spaccata
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 10 Giugno 2018 07:08

Che confusione! Peggio il PD o la NATO?

Le crisi identitarie ormai sono un malessere che contamina tutti, dal PD alla NATO attraversando anche i partiti tradizionali. La confusione e la banalizzazione sono i temi dominanti dell'attualità.

di Lamberto Colla Parma 10 giugno 2018 -

In attesa di poter disporre di elementi utili per giudicare il comportamento del nuovo, quanto originale, Governo Conte, non possiamo non rilevare come da parte delle "sinistre" gli attacchi siano violenti e quasi sempre imperniati sulla questione "democratica".

Una volta l'accusa è di essere una compagine di Governo con al suo interno elementi "fascisti" e un'altra volta il PD si erge a ultimo baluardo della resistenza democratica. Il segretario reggente e ex Ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina così si esprimeva lo scorso 1 giugno: "Noi saremo l'alternativa. Noi popolari alternativi ai populisti. Noi europeisti alternativi ai nazionalisti. Serve un nuovo patriottismo democratico per battere gli estremisti. Noi siamo il popolo, noi siamo il popolo!"

Stesse corde toccate durante la discussione sulla fiducia al Governo dove l'apice fu raggiunto da Graziano Del Rio. Il filosofo Diego Fusaro, la cui collocazione "marxista" è nota a tutti, così commentò questo ennesimo sproloquio di un alto rappresentante dell'ex governo:

""Piersanti si chiamava, Piersanti!". In questo disperato e disperante grido di Graziano Delrio è racchiusa tutta la pochezza, tutta l'impotenza, tutta l'insignificanza, tutta l'irrilevanza delle sinistre. Che letteralmente nulla hanno più da dire. Esse hanno tradito i lavoratori per difendere i dominanti, hanno abbandonato la lotta contro l'imperialismo per appoggiare l'imperialismo stesso. Esse pensano di essere la soluzione al problema. E invece sono il problema stesso."

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Per meglio identificare la figura di Fusaro, già nel novembre del 2014,, di sé stesso diceva: "Mi muovo nel solco della tradizione dialettica Hegel-Marx: dalla parte del lavoro contro il capitale, dalla parte dell'umanità contro le merci. Poi se uno è confuso, che sia di destra, sinistra o centro, è un problema suo".

A quanto pare di confusione identitaria è piena l'Italia così come il resto mondo che dal giorno del crollo del muro di Berlino non ha più trovato riferimenti chiari, sia nell'ambito dei valori (di destra o di sinistra come era all'epoca dei due blocchi) sia nell'ambito dell'identificazione dei nemici e degli amici, consentendo così all'allargarsi di posizioni estremiste e radicali in ogni parte del mondo.

E in questo stato confusionale diffuso, qui in Europa, buona parte della responsabilità della crisi Ucraina / Russia la si deve alla NATO e alla sua ingorda velleità espansiva verso est. Una minaccia per la Russia che Putin non ha più potuto tollerare a causa della estrema riduzione della zona franca di sicurezza a a "difesa" di Mosca. Una situazione di tensione internazionale alla quale si aggiungeva la questione tutta interna che vedeva la Crimea (regione ucraina dal 1954) opporsi alla scelta di passare nel blocco occidentale.

Una posizione antica, tant'è che la decisione del leader sovietico Nikita Chruščёv del 1954 è stata permanentemente osteggiata da gran parte della popolazione di origine russa.

Da qui la guerra civile ucraina e le sanzioni verso la Russia volute e mantenute dalla NATO ma i cui riflessi economici negativi ricadono prevalentemente sull'Unione Europea.

Comunque, nessuno del mondo occidentale si sdegnò quando,nel 1995, le forze speciali ucraine (SBU) e le forze armate ucraine (ZSU) sbarcarono in Crimea, a Sebastopoli, per ristabilire «la legge e l'ordine dell'Ucraina» prendendo con la forza la sede del Consiglio Supremo della Repubblica, nel quale si trovava il quartier generale del Presidente in carica della Crimea, Yuriy Meshkov, e chiesero che gli venisse consegnato.

Insomma oggi il PD fa opposizione dura alle ipotetiche intenzioni di un Governo che ancora deve partire e la NATO continua nel voler espandersi a EST nonostante gli accordi del 1992 e soprattutto in contraddizione con la sua istituzione che era di Difesa e non certo espansiva.

NATO prima e dopo

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Editoriale: - Habemus Imperium! - Scandali d'oltralpe - Lattiero caseari. Latte spot e burro in costante crescita. - Diga di Mignano - La visita del Prefetto - Cereali e dintorni. Continua la "Guerra Fredda" dei dazi, ma non solo. - Bacino PO - sottoscritta l'intesa che rafforza la pianificazione strategica.

SOMMARIO
Anno 17 - n° 22 3 giugno 2018
1.1 editoriale - Habemus Imperium!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte spot e burro in costante crescita.
3.1 VINO E SCANDALI Scandali d'oltralpe
4.1 Sport e benessere L'Osteria del Teatro in campo con la #FarmRun 2018.
4.2 Sport e benessere L'Osteria dei Servi "Tifa" #FarmRun 2018.
4.3 ACQUA Valore e tutela dell'acqua, il Caso DMV
5.2 ambiente Diga di Mignano - La visita del Prefetto
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Continua la "Guerra Fredda" dei dazi, ma non solo.
7.1 Indicazioni geografiche Dalle IG richiesta di maggiori controlli e sanzioni "risolutive" per chi trasgredisce
8.1 ambiente Bacino PO - sottoscritta l'intesa che rafforza la pianificazione strategica.
8.2 Giustizia Consorzio Agrario di Parma - tutti assolti perché "Il fatto non sussiste"
9.1 ambiente - acqua Collaudo della diga di Mignano Raggiunta la quota massima autorizzata: al via la tracimazione controllata
9.2 ambiente - acqua Collaudo della diga di Mignano (PC) - Prosegue la tracimazione: l'acqua è arrivata nell'Arda
10.1 crisi autotrasporto Autotrasporto - CNA FITA: L'Italia porti le imposte sotto il 50% del costo
11.1promozioni "vino" e partners
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