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Domenica, 24 Maggio 2015 08:53

Record di pasta esportata nel 2014

Le esportazioni di pasta di semola hanno registrato un significativo incremento superando la soglia di 2 milioni di tonnellate (+ 4,2% sul 2013) per un controvalore pari a oltre 2,2 miliardi di euro (+4,1%): il 7% circa del valore dell'export dell'intero agroalimentare.

di LGC 21 maggio 2015 - Negli ultimi 15 anni le esportazioni di pasta di semola hanno registrato costanti incrementi arrivando a superare, a fine 2014, la soglia di 2 milioni di tonnellate. A segnalarlo è il report di aprile 2015 elaborato da Ismea il quale evidenzia come il tasso di crescita sia stato mediamente del 2,3% in volume e del 5% in valore.
"Facendo specifico riferimento al segmento della pasta di semola secca - sottolinea il report dell'istituto d'analisi agroalimentare - che esprime mediamente più dell'85% in volume e del 70% in valore dell'intero comparto delle paste alimentari, nel 2014 le spedizioni oltre confine hanno sfiorato 1,8 milioni di tonnellate (+3,2%) corrispondenti in valore a poco più di 1,6 miliardi di euro (+2,6%)."
Unico neo registrato all'interno del periodo d'analisi è il dato relativo al 2008 (-4,9% in volume) determinato dalla esplosione dei prezzi della materia prima

"Nel biennio successivo, - prosegue Ismea - con il ridimensionamento dei prezzi agricoli e il sopraggiungere della crisi economica globale che ha determinato un crollo del commercio agroalimentare mondiale, si è avuto un calo transitorio anche dei valori di export della pasta, mentre le quantità hanno continuato a crescere in tutti gli anni dopo il 2008."

Ripartizione territoriale
La ripartizione territoriale dei mercati di sbocco è tradizionalmente molto concentrata, evidenziando la netta prevalenza dei paesi comunitari, con particolare riferimento a Germania, Francia e Regno Unito che hanno assorbito congiuntamente il 46% circa dell'export complessivo nel 2014. Considerando i primi dieci paesi destinatari, inoltre, si rileva una dinamica di lungo periodo significativamente positiva per tutti i principali acquirenti; fanno eccezione solo gli Stati Uniti per i quali si è registrata una netta contrazione degli acquisti della pasta italiana nel 2008, scendendo al di sotto delle 100 mila tonnellate annue (-31% sul 2007), in ragione verosimilmente della marcata rivalutazione dell'euro che si era registrata durante quel periodo e dell'aumento dei prezzi all'export. La progressione annua degli acquisti di pasta di semola è apparsa particolarmente evidente nel caso della Russia (+15% il tasso medio annuo di crescita): da poco più di 7 mila tonnellate del 2000 le esportazioni verso Mosca si sono spinte oltre 59.000 tonnellate nel 2014.

Pasta evoluzione export

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 10 Maggio 2015 09:09

All'estero trionfa la pasta made in Italy.

Pasta - Boom dell'export nel 2014, superati i due milioni di tonnellate (+4% sul 2013)

Roma, 6 maggio 2015

Con un balzo in avanti del 4%, le esportazioni di pasta made in Italy hanno superato nel 2014 la soglia di 2 milioni di tonnellate, per un giro d'affari complessivo di oltre 2,2 miliardi di euro.

La pasta pesa oggi il 7% circa del valore dell'export dell'intero agroalimentare, e negli ultimi 15 anni, osserva l'Ismea, ha registrato un trend delle spedizioni all'estero in continua e rapida ascesa. Nel caso della pasta di semola secca - che rappresenta oltre l'80% dell'intero comparto - le esportazioni sono cresciute, a partire dal 2001, mediamente ad un ritmo del 2,3% annuo in volume e del 5% in valore, con uno stop solo nel 2008, quando la fiammata dei listini del grano duro determinò una drastica riduzione dei quantitativi immessi sui circuiti internazionali (-5% circa) per via degli alti livelli di prezzo raggiunti.

L'export del settore si rivolge principalmente al mercato comunitario, dove Germania, Francia e Regno Unito hanno assorbito nel 2014 quasi il 46% della produzione nazionale inviata oltre frontiera. La dinamica dell'ultimo anno si è rivelata particolarmente sostenuta verso il Regno Unito (+10% in quantità sul 2013), positiva verso la Germania (+1%) e invariata alla volta di Parigi. Scorrendo lungo la lista dei principali Paesi clienti, si evidenzia una buona performance in Usa (+7%) a fronte di una battuta d'arresto in Giappone (-4%). Incrementi a due cifre si registrano invece nel mercato russo (+11%), nei Paesi Bassi (+18%) e in Belgio (+17%). Più contenuta la crescita in Svezia (+4%) - ottavo mercato di sbocco in termini quantitativi alla spalle dei Paesi Bassi - mentre gli invii in Austria hanno accusato una flessione del 2%. Tra le destinazioni più promettenti, oltre alla già citata Russia, passata da poco più di 7 mila tonnellate del 2000 alle oltre 59 mila del 2014, si annovera la Cina che, pur in corrispondenza di quote di mercato ancora esigue, ha incrementato i suoi acquisti del 40% nel 2014, confermando l'ottimo trend dell'ultimo triennio.

Un'ulteriore conferma del successo della pasta di semola italiana che, sottolinea l'Ismea, rende ancora più evidente la dicotomia esistente tra fase agricola e industriale, in un settore strutturalmente dipendente dall'estero per l'approvvigionamento della materia prima.

(Fonte Ismea)


ll Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che per promuovere l'intera filiera e definire un programma di valorizzazione e rilancio del settore è stata istituita la 'Cabina di Regia sulla Pasta', grazie a un apposito decreto firmato dal Ministro Maurizio Martina e dal Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi.

Roma 7 gennaio 2015 -
In particolare, la Cabina di Regia ha tra le sue principali finalità promuovere e sostenere la competitività dell'intera filiera, dalla produzione primaria del frumento fino alla trasformazione industriale della pasta attraverso l'incentivazione, lo stimolo e il supporto ad accordi di filiera tra coltivatori di grano e produttori di pasta per il sostegno alle coltivazioni di grano duro di qualità; favorire i processi di aggregazione dell'offerta della materia prima; individuare percorsi di valorizzazione e di incentivazione di frumento duro di qualità; individuare strategie di attrazione dei fondi comunitari destinati al settore nella programmazione 2014-2020 e di ulteriori fondi nazionali e comunitari per iniziative promozionali a supporto della produzione e dell'esportazione; incentivare l'investimento in innovazione e ricerca nell'intera filiera produttiva.

"Abbiamo voluto fortemente questa azione in sinergia con il Ministero dello sviluppo economico - commenta il Ministro Martina - per andare incontro alle esigenze di un settore simbolo del Made in Italy come la pasta. Siamo leader mondiali con una produzione annua da 3,4 milioni di tonnellate, un fatturato di più di 4,6 miliardi di euro con oltre 7.500 addetti impiegati. Negli ultimi dieci anni il trend delle esportazioni ha registrato tassi di crescita importanti, arrivando a 2 miliardi di euro. Con la Cabina di Regia potremo supportare meglio le aziende sul fronte dell'export, organizzare una promozione integrata in ambito Expo e favorire una migliore distribuzione del valore lungo la filiera".

La Cabina di Regia sulla Pasta, composta da rappresentanti del Mipaaf e del Mise, riserva infatti un'attenzione specifica anche al tema dell'Esposizione universale di Milano in quanto mira a promuovere la filiera grano-pasta all'interno di Expo 2015 e sostenere in questo ambito iniziative di promozione culturale del modello agroalimentare italiano.

"L'Italia è il primo produttore europeo anche di grano duro e proprio per questo - prosegue Martina - abbiamo inserito questa coltura tra quelle a cui destinare parte degli oltre 146 milioni di euro annui che abbiamo stanziato per il piano seminativi all'interno delle risorse relative agli aiuti accoppiati".
Le attività della Cabina di Regia saranno svolte attraverso l'istituzione di Gruppi di Lavoro tematici, formati da rappresentanti delle principali associazioni industriali di settore e delle organizzazioni professionali e delle cooperative.
(Fonte Mipaaf)



Progetto "Passworld", la pasta "funzionale" che fa bene alla salute.
Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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