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Editoriale: - L'ultima furbata di Marpionne - Lattiero caseari. Crolla il latte spot ma burro alle stelle - Superfici a mais calate di oltre un terzo nel reggiano - Ministero della salute: micotossine oltre i limiti - Cereali e dintorni. Le condizioni meteo spingono i mercati. - Bayer si fa la Monsanto -

1.1 editoriale
L'ultima furbata di Marpionne
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Crolla il latte spot ma burro alle stelle.
3.1 mais superfici Superfici a mais calate di oltre un terzo nel reggiano
3.2 sicurezza alimentare Ministero della salute: micotossine oltre i limiti
4.1 lutto È scomparso il commendatore Giuseppe Rodolfi
4.2 Giornata mondiale dell'acqua Al Labirinto, la presentazione del report annuale UNESCO sullo stato della risorsa Acqua
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Incertezza meteo in Sud America.
6.1 Parmigiano Reggiano Parmigiano Reggiano a rischio bolla. L'allarme di Confcooperative Reggio.
7.1 Vino concorso Cantina Valtidone alla ricerca del calendario 2019.
7.2 pomodoro Pomodoro: obbligo di etichetta
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Le condizioni meteo spingono i mercati.
9.1 fusioni Bayer si fa la Monsanto
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
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UniCredit e Alibaba.com, il marketplace B2B di Alibaba Group, hanno stretto una collaborazione finalizzata a supportare le aziende italiane che esportano. Le parti lanceranno una serie di iniziative di marketing che promuovono l'export italiano sulla piattaforma internazionale di
Alibaba.com.

Nel contempo, UniCredit presenterà un nuovo prodotto separato, Easy Export, che sarà disponibile in esclusiva per la clientela UniCredit da inizio marzo. L'offerta combinata ha l'obiettivo di supportare le aziende che già esportano o che vorranno operare a livello internazionale. Grazie all'accordo, i clienti UniCredit avranno accesso a Alibaba.com, nel 2016 il più grande mercato globale online della Cina per fatturato i, e saranno in grado di raggiungere clienti presenti in oltre 200 Paesi (Fonte iResearch).

UniCredit Easy Export aiuterà le aziende italiane a raggiungere la clientela internazionale attraverso un servizio di vendita personalizzato, distintivo e fornito nella lingua preferita dal cliente. UniCredit, tramite partner di eccellenza, come Geodis per la logistica e Var Group per la digitalizzazione, offre l'accesso a servizi ad alto valore aggiunto che vanno dalla creazione di una vetrina dedicata alle aziende e ai propri prodotti, al supporto per la gestione delle pratiche di logistica, fino all'assistenza di un consulente dedicato. I clienti potranno definire in autonomia il pacchetto di servizi a loro più congeniale, attraverso un'offerta flessibile, che permetta di costruire un servizio ad hoc sulla base delle specifiche esigenze e ambizioni aziendali.

"Siamo lieti di collaborare con Alibaba.com, uno dei più grandi mercati globali online al mondo. In UniCredit siamo costantemente impegnati a offrire ai nostri clienti soluzioni reali che li supportino nell'internazionalizzazione e nella crescita della loro azienda. Questa nuovo accordo rafforzerà ulteriormente il settore dell'e-commerce che in Italia vale oggi 7,5 miliardi di euro, il 6% delle esportazioni totali ed è in crescita del 25% all'anno", commenta il Direttore Generale di UniCredit Gianni Franco Papa. "Inoltre, con UniCredit Easy Export offriamo ai nostri clienti un gateway integrato che combina innovazione ed esclusività, consentendoci di rafforzare ulteriormente la nostra posizione di partner bancario di riferimento per le aziende che voglio
internazionalizzarsi".

UniCredit ha sviluppato un sito Web dedicato che facilita l'utilizzo della piattaforma Alibaba.com da parte dei clienti, oltre a consentire l'accesso ai prodotti e ai servizi bancari di UniCredit, che vanno dal supporto all'internazionalizzazione dell'impresa (gestione dei flussi esteri, finanziamenti copertura rischi e garanzie), fino alle soluzioni rivolte alla crescita sui mercati internazionali. Il nuovo sito web sarà disponibile all'inizio di marzo.

L'accordo siglato è un ulteriore rafforzamento delle collaborazioni avviate nei mesi scorsi tra UniCredit e Alibaba.com, concretizzatisi nel lancio del negozio online eMarco Polo su Tmall Global (un marketplace B2C di Alibaba Group) che offre prodotti di alta qualità realizzati dalle PMI italiane e rivolte a più di 500 milioni di consumatori cinesi. Per quanto riguarda i pagamenti, ricordiamo l'accordo con Ant Financial, un'affiliata di Alibaba Group che consente a molti punti vendita italiani di accettare pagamenti tramite l'app mobile Alipay, facilitando così gli acquisti e le transazioni per i tre milioni di turisti cinesi che visitano l'Italia ogni anno.

"Questo ulteriore accordo con UniCredit si integra perfettamente con il nostro ecosistema e rafforza la nostra missione di supportare e facilitare gli scambi commerciali, incrementando le opportunità di business per le imprese italiane in Cina con Tmall Global, in Italia con Alipay e nel mondo con Alibaba.com" – commenta Rodrigo Cipriani Foresio, Managing Director Sud Europa di Alibaba Group e responsabile per le piattaforme Tmall e Tmall Global a livello
europeo. "Considerate le potenzialità del Gruppo UniCredit, con solide radici italiane ma di fatto europeo, auspico che simili iniziative possano estendersi ad altri mercati europei nel prossimo futuro".

 

 

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 17 - n° 7 18 febbraio 2018 -
Editoriale: - Il Paese dei balocchi. - Lattiero caseari. Grana Padano sempre in fase discendente - Anteprima Amarone - A Parma il Viceministro alle Politiche Agricole Andrea Olivero -Cereali e dintorni. I fondi spingono al rialzo. - Filo di ferro in verdure surgelate dal Belgio - Vino, la Francia vola e Spagna, Australia e Cile guadagnano quote di mercato ai danni del Bel Paese.

SOMMARIO Anno 17 - n° 07 18 febbraio 2018

1.1 editoriale
Il Paese dei balocchi.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Grana Padano sempre in fase discendente
3.1 vitivinicoltura Anteprima Amarone
4.1 ambiente e fiume PO A Parma il Viceministro alle Politiche Agricole Andrea Olivero
4.2 allerta alimentare Filo di ferro in verdure surgelate dal Belgio
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato decisamente rialzista.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato decisamente rialzista.- aggiornamento
7.1 Distretti industriali export Lieve crescita (+0,9%) per l'export dei distretti industriali dell'Emilia Romagna
8.2 aceto balsamico Da Firenze a Miami passando per Dubai: febbraio intenso per l'Aceto Balsamico di Modena IGP.
9.1 vino export Vino, la Francia vola e Spagna, Australia e Cile guadagnano quote di mercato ai danni del Bel Paese
10.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. I fondi spingono al rialzo.
11.1 Acqua - bacino del po Agricoltura e governo dell'acqua: nel 2018 percorso comune grazie al nuovo distretto del Po
13.1 promozioni "vino" e partners
14.1 promozioni "birra" e partners

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Il Consorzio di Tutela presente al Chianti Classico Collection il 12 e il 13, a Dubai il 20 per la 100per100 Italian Night e dal 21 al 25 febbraio sarà invece a Miami per il SOBEWFF

Modena 12 febbraio 2018 - Inizia oggi da Firenze, il lungo viaggio che porterà l'Aceto Balsamico di Modena IGP a toccare tre Continenti in appena dieci giorni: da Firenze dove sarà protagonista il 12 e 13 febbraio alla Stazione Leopolda della Chianti Classico Collection 2018, si sposterà a Dubai per un esclusivo evento il 20 febbraio e poi volerà a Miami, per la 17° edizione del SOBEWFF che durerà fino al 25 febbraio.

L'appuntamento con il prezioso condimento è quindi alla Stazione Leopolda di Firenze dove si presenta sotto il cappello istituzionale di AICIG, nell'ambito di una partnership che si rinnova da anni tra il Consorzio Chianti Classico e una selezione delle più famose eccellenze agroalimentari italiane, di cui l'oro nero di Modena è uno dei più accreditati rappresentanti. In tale contesto l'Aceto Balsamico di Modena IGP è presente sia con materiale informativo sia con degustazioni ed incontri tematici su "Aceto Balsamico di Modena IGP, autentico all'origine".

Quella di Firenze si conferma una vetrina internazionale di tutto rispetto per questa denominazione che vanta il primato di essere la più esportata nel mondo – circa il 92% della produzione viene infatti indirizzato in oltre 120 Paesi dei cinque Continenti – e che nell'anno appena trascorso ha raggiunto una produzione di 97,5 milioni di litri per un valore al consumo di circa 970 milioni di euro, come stimato dal recente rapporto Qualivita-Ismea.

Da Firenze il tour del prezioso condimento si sposta a Dubai, per la serata 100per100 Italian Night ovvero l'evento di lancio del progetto "100per100 Italian" organizzato dall'associazione culturale no profit - nonché network - "I Love Italian Food", che promuove e difende la cultura enogastronomica italiana nel mondo. L'evento, che si terrà in occasione di Gulfood 2018, è in programma per il 20 febbraio al The Artisan by Enoteca Pinchiorri all'interno del Bury Daman di Dubai e a rappresentare il Consorzio di Tutela in tale contesto ci sarà il Presidente Mariangela Grosoli a cui spetterà altresì l'onore e l'onere di consegnare uno dei riconoscimenti "100per100 Italian in Dubai" volto a premiare le più rilevanti realtà italiane presenti in città.

"Quella negli Emirati Arabi Uniti, considerati una delle più importanti porte per il Medio Oriente – commenta la Grosoli – rappresenta una occasione unica di valorizzazione per i prodotti agroalimentari italiani, tra cui anche l'Aceto Balsamico di Modena che è parte integrante della collaborazione con I Love Italian Food".

Da un Continente all'altro in meno di 24 ore: dal 21 al 25 febbraio l'Aceto Balsamico di Modena è infatti pronto per aprirsi con il Consorzio di Tutela alla scena gastronomica di Miami partecipando al Food & Cooking Channel South Beach Wine & Food Festival (SOBEWFF), che mette in scena i più rinomati produttori di cibo, vino e liquori, cuochi e personalità del settore che registra un volume di oltre 65.000 ospiti per edizione. Tale partecipazione rientra nel progetto "Aceto Balsamico di Modena, l'originale", cofinanziato dall'Unione Europea con il quale il Consorzio vuole sensibilizzare i consumatori americani in modo consapevole all'acquisto.
"Per la prima volta – spiega il Direttore Generale del Consorzio di Tutela Federico Desimoni - faremo parte di questo festival in Florida che riunisce i nomi più prestigiosi del mondo culinario e presenta eventi unici, mettendo in risalto cibo e vino di livello internazionale. Riteniamo che sarà una grande opportunità per la nostra campagna promozionale che mira a dare un contributo concreto alla consapevolezza della denominazione del prodotto".

Nel dettaglio, la partecipazione del Consorzio a SOBEWFF inizierà giovedì 22 febbraio con la partecipazione al Barilla's Italian Bites on the Beach, dove i più grandi chef del Paese serviranno piatti provenienti da varie regioni d'Italia tra cui si può trovare anche una reinterpretazione dell'Aceto Balsamico di Modena. Venerdì 23 febbraio il Consorzio parteciperà invece al Trade Day di Wine Spectator, presentato da Beverage Media Group e ospitato da Southern Glazer's Wine & Spirits mentre sabato 24 e domenica 25 sarà tra i protagonisti dell'evento caratteristico del festival,

"The Goya Foods Grand Tasting Village" che si svolgerà sulla sabbia, nel cuore di Miami Beach con dimostrazioni culinarie di oltre 50 ristoratori e assaggi di cibi e vini provenienti da tutto il mondo.

Negli stessi giorni il Consorzio parteciperà inoltre a numerosi eventi collaterali, con l'obiettivo di stringere relazioni forti con chef e operatori locali.

Pubblicato in Agroalimentare Modena

Vino (Osservatorio Paesi terzi): Italia superpotenza a bassi regimi nel 2017 (+5,9%) . Francia vola (+9,8%). Ballotta (Business Strategy): gap con la Francia su Cina e Giappone sale a 1,4 mld di euro, serve una regia promozionale. I 12 mesi vino nei TOP 8 partner commerciali extra UE (90% valore Paesi terzi):

· +5,9% le importazioni di vino italiano nei Paesi terzi nel 2017, Francia e Spagna vicine a +10%, Australia a +12%
· Vino italiano top market in Russia, Norvegia e Svizzera. Francia in Usa, Cina, Canada e Giappone. Cile in Brasile
· Negli Usa, Italia in recupero a dicembre su leader Francia: è testa a testa (1,649 vs 1,644mld di euro)
· In Cina e Giappone Italia a 313mln di euro, Francia a 1,729mld

Vino_mescita_bicchiere.jpgFirenze, 13 febbraio 2018. L'Italia del vino chiude il 2017 con un incremento in valore delle vendite nei Paesi extra-Ue del 5,9%, per una stima di circa 3,4 miliardi di euro.

Ma il segno positivo più che una vittoria è un'occasione mancata in un anno 'doc' per il commercio di vino nel mondo, in cui la Francia allunga a +9,8% (a oltre 4,8 miliardi di euro) e con Spagna (+9,7%), Australia (+12%) e Cile (+7,2%) che guadagnano quote di mercato ai danni del Belpaese.

Lo segnala l'analisi consuntiva dell'Osservatorio del vino Paesi terzi di Business Strategies, frutto delle elaborazioni realizzate in collaborazione con Nomisma-Wine Monitor sui dati import delle dogane aggiornate ai 12 mesi 2017 degli 8 principali partner commerciali che assieme rappresentano il 90% della domanda di vino extraeuropea. Nell'anno del sorpasso (in valore) della Francia sull'Italia negli Stati Uniti – osserva l'analisi – la performance del Belpaese appare di doppia lettura. Da una parte prosegue l'eccellente percorso di crescita del nostro vino, che nell'ultimo quinquennio è risultato essere tra i più virtuosi in assoluto (+33% la crescita nell'extra-Ue); dall'altra si accentuano elementi che contribuiscono ad alimentare una crisi di crescita: prezzo medio in stagnazione, debolezza sui mercati in forte sviluppo come quelli asiatici, fase di riflessione negli Usa.

Per Silvana Ballotta, Ceo di Business Strategies: "Al netto del sorpasso ai nostri danni negli Usa, dove la Francia ha recuperato solo nel 2017 circa 173 milioni di euro all'Italia, il nostro gap commerciale sta tutto nei principali Paesi dell'Estremo Oriente. In Giappone e Cina, la Francia ha infatti segnato un valore delle vendite di oltre 1,4 miliardi di euro superiore al nostro, più o meno la stessa cifra che ci separa dal principale nostro competitor nelle esportazioni complessive extra-Ue". Per Ballotta "serve, come auspicato in più tavoli, una concertazione centralizzata della promozione verso quei partner commerciali, per evitare che restino perennemente mercati di prospettiva per noi e di sbocco per loro".

IMPORTAZIONI TOP PARTNER
Nel dettaglio, tra i Top 8 Paesi della domanda (Usa, Cina, Canada, Giappone, Svizzera, Russia, Norvegia e Brasile) è notevole la ripresa delle importazioni dalla Russia* (+41%, 4° partner extra-Ue) come pure quelle da Brasile (+48,6%) e Canada (+6,5%, 3° partner per l'Italia), mentre è risultato positivo ma sotto la media del mercato l'import di Svizzera (+5,4%, 2° partner), Giappone (3,6%) e soprattutto degli Usa, la cui domanda di vino made in Italy (+1,3%, 1,644 miliardi di euro) cresce 10 volte meno della Francia e 1/3 rispetto alle importazioni globali nel primo mercato buyer al mondo (+4,5%). E se in Norvegia l'Italia rimane top exporter nonostante un calo del 2,3%, in Cina la variazione è significativa in termini percentuali (+18,6%) ma molto meno in senso generale, con una quota di mercato che dal 5,6% del 2016 arriva al 5,8%, con sette bottiglie francesi bevute per ogni italiana.

PREZZO MEDIO E TIPOLOGIE
Troppo poco per una superpotenza enologica come l'Italia, che dopo anni di recupero viene ricacciata indietro dalla Francia anche nel prezzo medio: 2,77 euro/litro per la prima (+1,5 sul 2016), 6,07 euro/litro per la seconda (+3,1 sul 2016). Ed è proprio il prezzo medio, aggiunto a un più debole traino degli sparkling e la stagnazione dei fermi imbottigliati, la causa della battuta di arresto negli Usa. Complessivamente nei Paesi terzi si conferma l'alto gradimento per le bollicine italiane (import a +11%) mentre i fermi imbottigliati segnano un +4,6%.

* Stima Osservatorio Paesi terzi, dati dogane primi 11 mesi

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Business Strategies è una società fiorentina impegnata in percorsi di sviluppo delle piccole e medie imprese dei settori dell'agroalimentare e del lusso made in Italy sui mercati esteri. Le 500 aziende enologiche assistite da Business Strategies, che rappresentano tutte le regioni italiane, producono complessivamente oltre 100 milioni di bottiglie all'anno e esportano il 70% nei principali mercati stranieri.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 03 Dicembre 2017 07:15

c.a.s.e.a. SOMMARIO Anno 16 - n° 48 3 dicembre 2017

Editoriale: -Libertà di stampa, tra correttezza, rispetto e buon gusto - Lattiero caseari. Leggera flessione per il Grana Padano - Cereali e dintorni. L'onda lunga dei rincari prudenziali. - Si, al Glifosate. La posizione delle Organizzazioni professionali - Mutti annuncia l'acquisto di Co.Pad.Or. - Altro ...

SOMMARIO Anno 16 - n° 48 3 dicembre 2017

1.1 editoriale
Libertà di stampa, tra correttezza, rispetto e buon gusto
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Leggera flessione per il Grana Padano.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. L'onda lunga dei rincari prudenziali.
4.1 HO.RE.CA. Cibus prepara un focus speciale sull'Ho.Re.Ca.
4.2 nutrizione. La Cannella, contro l'obesità.
5.1 Glifosate Si, al Glifosate. La posizione delle Organizzazioni professionali
6.1 turismo emilia romagna Vola il turismo in Emilia Romagna
7.1 allerta alimentare Cozze vive pericolose per la salute
7.2 Eventi Consorzio Agrario dell'Emilia: Sabato prossimo a San Giorgio di Piano l'Open Day
8.1 pomodoro Mutti annuncia l'acquisto di Co.Pad.Or.
8.2 confcooperative i 70 anni di confcooperative Parma.
9.1 consumi. Lo Yogurt Lattiero caseario: tra il 2012 e il 2016 acquisti di yogurt in crescita del 4%
10.1promozioni "vino" e partners
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20171203-cibus-48-COP 

 

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 16 - n° 47 26 novembre 2017 -

Editoriale: - Il quinto potere trasloca?- Cereali e dintorni. Rincari prudenziali in previsione del lungo week end del "ringraziamento"- Ancora allarmi alimentari per prodotti contaminati. - L'autostima, cos'é e a cosa serve.- Ismea: nuovi segnali positivi per l'agroalimentare - Altro ...

1.1 editoriale
Il quinto potere trasloca?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Listini stabili.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Rincari prudenziali in previsione del lungo week end del "ringraziamento".
4.1 sicurezza alimentare Ancora allarmi alimentari per prodotti contaminati.
5.1 management e organizzazione L'autostima, cos'é e a cosa serve.
6.1 crisi, lavoro e suicidi La crisi spinge sulla povertà e sui suicidi. I giovani sono i più colpiti.
7.1 vino export Vino: nascono in Cina i primi corsi per "insegnare-imparando" il mercato cinese
7.2 Cibo e Salute La cura è servita: Un libro per guarire con il cibo
8.1 export La Food Valley punta alla Cina
9.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Gli aumenti di protezione.
10.1 agroalimentare Ismea: nuovi segnali positivi per l'agroalimentare
11.1promozioni "vino" e partners
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 20171126-Cibus47-COP

 

Presentato il progetto targato Business Strategies, durante il convegno Assoenologi. Quindici città, 100 classi, 2.400 studenti e 1 milione di followers per formare gli appassionati di vino in Cina e allo stesso tempo indagarne gusti e preferenze a partire dagli autoctoni italiani.

Sono i numeri del nuovo progetto di formazione per il vino italiano in Cina della Taste Italy!

Wine Academy, la prima wine school italiana interamente dedicata ai winelovers cinesi fondata da Business Strategies a Shanghai nell'aprile dello scorso anno.
Il programma, presentato nel corso della seconda giornata del 72° convegno di Assoenologi (Firenze, 17-19 novembre), punta a promuovere capillarmente il vino italiano attraverso un'azione di formazione fondamentale affinché il prodotto made in Italy venga capito e apprezzato.

Per Silvana Ballotta, ceo di Business Strategies: "La Taste Italy! Wine Academy non vuole essere una semplice scuola. Si tratta di una piattaforma sperimentale che si basa sulla filosofia dell''insegnare imparando', attraverso uno scambio culturale bidirezionale tra formatori e consumatori cinesi.
I nostri studenti rappresentano un campione prezioso del complesso mercato cinese, i cui gusti devono essere correttamente analizzati e interpretati, oltre che indirizzati. Per questo – spiega Ballotta – abbiamo pensato una formula che ci consenta sia di formare i consumatori che si rivolgono a noi con tecniche differenziate a seconda del loro livello, sia di indagare e raccogliere i loro gusti, preferenze e inclinazioni con uno studio attento e sistematico dei feedback alla didattica".

Dopo una fase di illustrazione dei contenuti gli studenti saranno infatti guidati nei tasting dei campioni e dovranno compilare dei questionari di valutazione che consentiranno la raccolta e l'analisi dei dati.
Protagonisti nelle classi sperimentali, rivolte a wine lover principianti e esperti (livello 1 e 2) e a professionisti (livello 3), saranno soprattutto i vitigni autoctoni (54 quelli già inseriti nel programma), espressione della tipicità delle produzioni dei nostri territori che nel mercato cinese ancora faticano molto a farsi conoscere.

Non mancheranno tuttavia le proposte sperimentali, che saranno confrontate con i vini classici aziendali o di denominazione. Le prime classi del progetto sono previste per febbraio 2018 e si terranno a Shanghai.
L'obiettivo è quello di allargare l'iniziativa a 15 città, tra cui Pechino, Chengdu, Dalian, Guangzhou e Tianjin.

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Business Strategies è una società fiorentina impegnata in percorsi di sviluppo delle piccole e medie imprese dei settori dell'agroalimentare e del lusso made in Italy sui mercati esteri. Le 500 aziende enologiche assistite da Business Strategies, che rappresentano tutte le regioni italiane, producono complessivamente oltre 100 milioni di bottiglie all'anno e esportano il 70% nei principali mercati stranieri.
(Firenze, 16 novembre 2017).

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Il 27 novembre secondo appuntamento con UniCredit Talk: un incontro con le imprese per parlare di nuove sfide dell'export. 75 sedi in tutta Italia collegate in streaming, 9 in Emilia Romagna, per un confronto con esperti su nuovi scenari dell'export e impatti sui modelli organizzativi e di business. Per l'export emiliano romagnolo previsto un rafforzamento della crescita delle esportazioni:
+0,3% nel raffronto 2016/2017. Atteso un +1,5% nel 2018.

 

Nuovo appuntamento con gli UniCredit Talk, iniziativa che prevede conversazioni tra esperti e imprenditori con l'obiettivo di formare e informare le imprese sulle sfide strategiche e le tendenze che stanno rivoluzionando i loro business.

Per la prima volta in collegamento streaming dal nuovo Business Center UniCredit di Milano, saranno 75 le sedi in tutta Italia presso le quali, lunedì 27 novembre, a partire dalle 16, oltre 2.000 rappresentanti di Piccole e Medie Imprese dislocate sul territorio potranno seguire questo secondo Talk organizzato nel corso del 2017.

È ancora possibile iscriversi per gli ultimi posti disponibili, andando sul sito https://education.unicredit.it/it.html 

In Emilia Romagna saranno collegate 9 sedi (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Carpi, Ferrara, Bologna, Ravenna e Forlì).

"L'export Italiano vale circa 395 miliardi di euro con un tasso di variazione tendenziale per l'anno in corso del 4,5% (dati Prometeia) - ha ricordato Roberto Cassanelli, Responsabile Corporate Sales Italy UniCredit - Tale risultato è conseguito grazie al contributo di moltissime aziende grandi e piccole che si sono negli anni attrezzate per affrontare la sfida dei mercati, localizzate in prevalenza nel Nord e Centro Italia". "L'export è un'attività centrale, sia per la Banca, sia per la valorizzazione del Made in Italy nei mercati esteri – sottolinea Massimo Macchitella, Responsabile Small Business & Financing Products Italy UniCredit – per la quale è stato studiato un nuovo approccio dedicato alle piccole e medie imprese: gestori specializzati a livello nazionale, attività di formazione e consulenza a 360° per essere sempre più un partner vicino alle loro esigenze".

Su scala nazionale, il primo semestre dell'anno ha fatto registrare un incremento nelle vendite dei principali settori di esportazione del made in Italy, come la meccanica, l'alimentare, i mezzi di trasporto e la metallurgia, e in misura minore anche il tessile/abbigliamento. L'area euro (per 87,2 miliardi di euro), gli Stati Uniti (per 19,9 miliardi di euro) e il Regno Unito (per 11,4 miliardi di euro) guidano la classifica dei principali mercati di destinazione per i prodotti made in Italy.

In questo scenario, l'export dell'Emilia Romagna si distingue in positivo. Nel corso del 2016 la regione ha esportato per 54 miliardi di euro, con una previsione di consolidamento per il 2017 (+0,3%) e di crescita per il 2018 (+1,5%).

L'analisi del Retail Value Management & Research UniCredit sull'Emilia Romagna stima infatti per il 2017 un andamento ancora positivo, ma a due velocità per il commercio estero della regione. A fronte di una lieve attenuazione per l'import, si potrebbe assistere ad un modesto rafforzamento della crescita delle esportazioni: che sale dal +2,6% del 2016 al +2,9% per l'anno in corso. Per il 2018 è previsto un incremento superiore: +4,4%.

Nei primi sei mesi dell'anno in corso si è registrato il segno più per i principali settori di esportazione dell'Emilia Romagna (macchinari e apparecchi, +7,3% per 8,7 miliardi di euro; mezzi di trasporto +5,4% per 3,6 miliardi di euro; articoli in gomma e materie plastiche, +4,5% per 3,1 miliardi di euro; prodotti tessili +2,4% per 3,1 miliardi di euro; prodotti alimentari, +8,2% per 2,6 miliardi di euro). In merito ai mercati di destinazione, l'Area Euro (con in testa Germania e Francia) costituisce il principale sbocco per le produzioni emiliano-romagnole e registra un +6,7% per un giro d'affari di 11,6 miliardi di euro. Cresce in maniera significativa anche l'export verso gli USA +5,1% per 2,9 miliardi di euro; Polonia +22,2 per 1 miliardo; Cina +18,5 per 900 milioni e Russia +21,3 per 700 milioni.

Il tema "export", con i punti di forza e le aree di miglioramento delle imprese, sarà quindi al centro del nuovo UniCredit Talk, moderato dal conduttore televisivo Patrizio Roversi che introdurrà i diversi speakers e faciliterà il confronto interattivo con gli imprenditori anche attraverso l'utilizzo di una piattaforma di instant feedback.

Dopo l'introduzione di Roberto Cassanelli e Massimo Macchitella, ad alternarsi sul palco saranno Giuliano Noci, Prorettore del Politecnico di Milano, che parlerà dei nuovi paradigmi dell'export e del loro impatto sui modelli organizzativi e di business; Miriam Bertoli, docente e consulente di Digital Marketing, accompagnerà i partecipanti nella sperimentazione di strumenti digitali utili a conoscere i mercati potenziali su cui puntare per il posizionamento dei loro prodotti, utilizzando l'analisi dell'audience per targetizzare le campagne social e la più ampia strategia di web marketing; Gualtiero Carraro, titolare della CarraroLab, spiegherà come le Nuove Tecnologie (IOT, Intelligenza artificiale, Virtual e Augmented Reality) possano realmente supportare il business nelle attività di web e social media marketing come leve nei processi di vendita.
Attraverso la piattaforma di instant feedback le imprese potranno inoltre confrontarsi con Alfredo Bresciani, Co-Responsabile Global Transaction Banking Italy UniCredit, per dialogare dei nuovi scenari geografici che risultano essere oggi a maggior potenziale di crescita per il Made in Italy.

Al termine della diretta streaming, le imprese potranno continuare il dibattito con i manager della banca presenti nelle sedi collegate, approfondendo insieme i servizi che UniCredit mette a disposizione per accompagnare le imprese in tutto il ciclo di vita dei loro progetti di business all'estero: grazie alla tecnologia del Digital B2B e alla Partnership E-Marco Polo con Alibaba, UniCredit è costantemente impegnata nel mettere in atto strategie per 'avvicinare' i mercati esteri alle aziende italiane, riducendo la complessità organizzativa e i costi di accesso ai mercati esteri per tutte le imprese, anche di piccole e medie dimensioni. Per le aziende che vogliano creare una propria presenza commerciale, distributiva o produttiva all'estero, UniCredit International Center è in grado di fornire un supporto concreto dalla fase di progettazione strategica all'assistenza, finanziaria e non, nei mercati esteri in cui UniCredit è presente, aiutando l'azienda a semplificare i processi e facilitando il dialogo con gli interlocutori locali.

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L'Italia perde la leadership negli Stati Uniti a favore della Francia. Ballotta (Business Strategies): Manca regia. Mercato USA cartina al tornasole del nostro export.

Firenze, 6 novembre 2017. La Francia del vino brinda allo storico sorpasso sull'Italia negli Stati Uniti, primo mercato importatore al mondo e da 8 anni 'feudo' enologico del Belpaese.

Lo annuncia l'Osservatorio Paesi terzi di Business Strategies, che assieme a Nomisma-Wine Monitor ha elaborato gli ultimi dati sulle importazioni di vino statunitensi (fonte Dogane) aggiornate al 3° trimestre di quest'anno.

Il sorpasso in valore (1,220 contro 1,210 miliardi di euro) è l'effetto della clamorosa rimonta del vino transalpino su quello italiano, recuperando in soli 9 mesi circa 160 milioni di euro. "L'Italia perde il primato più ambito e lo perde male – ha detto la Ceo di Business Strategies, Silvana Ballotta -, se pensiamo che oggi la Francia è market leader nei primi tre mercati di importazione al mondo, Usa, Gran Bretagna e Cina. Ma fa ancora più male – ha proseguito l'esperta di made in Italy – registrare come, in un anno di grande crescita della domanda di vino nel mondo, gli Stati Uniti siano diventati la cartina tornasole della nostra ridotta competitività sui mercati globali, frutto di azioni di marketing e promozione deboli e mai sinergiche".

Nel dettaglio, la corsa di Parigi negli Usa fissa la performance in valore nei primi 9 mesi di quest'anno a +18,8% (a/a): 6 volte di più dell'incremento italiano (3%), che perde nettamente anche il confronto con la crescita complessiva delle importazioni statunitensi di vino (+8%).

Il Belpaese vede così diminuire le proprie quote di mercato rispetto al pari periodo del 2016 (da 32,7% al 31,1%) soprattutto per effetto della stagnazione delle vendite di vini fermi imbottigliati, dove rimane market leader (962 milioni di euro) ma guadagna in valore solo l'1,6%, contro il +21,4% francese e una media import generale sul segmento del 5,9%. Sotto media anche gli sparkling italici, che pur incrementando dell'8,7% fanno peggio del mercato (+11,5%) e, ancora una volta, dei francesi (+14%), assoluto leader in valore della tipologia con 432 milioni di euro.

Diverso il discorso sui volumi importati, con l'Italia che doppia la Francia. In lieve calo il prezzo medio generale del prodotto importato, con l'Italia in ribasso specie sugli sparkling.

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Business Strategies è una società fiorentina impegnata in percorsi di sviluppo delle piccole e medie imprese dei settori dell'agroalimentare e del lusso made in Italy sui mercati esteri. Le 500 aziende enologiche assistite da Business Strategies, che rappresentano tutte le regioni italiane, producono complessivamente oltre 100 milioni di bottiglie all'anno e esportano il 70% nei principali mercati stranieri.

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