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Giovedì, 24 Gennaio 2019 09:57

Un Reggiano al vertice CGIL

Dopo Bruno Trentin, anch'egli ex segretario FIOM, Maurizio Landini vola al vertice più alto della CGIL prendendo in mano il testimone dalla Susanna Camusso.

di Lamberto Colla - Bari 23 gennaio 2019 - Maurizio Landini, classe 1961, è il nuovo segretario generale del più importante sindacato dei lavoratori. Landini, reggiano, cresciuto a San polo d'Enza, è penultimo di cinque figli e già a 15 anni aveva iniziato a fare l'apprendista saldatore.

«Ho cominciato a lavorare a 15 anni, a fare l'apprendista saldatore. Eravamo un gruppo di ragazzi giovani, lavoravamo in una cooperativa di Reggio Emilia. Dovevamo lavorare all'aperto, faceva freddo d'inverno e c'era un disagio. Non è che volessimo lavorare meno, volevamo vedere riconosciuto questo disagio e abbiamo chiesto alla cooperativa di affrontare questo problema. Era una cooperativa rossa, eravamo tutti iscritti al Partito Comunista e i dirigenti ci dissero che sì, avevamo ragione, però dovevamo tenere conto che la cooperativa aveva dei problemi e che dovevamo fare degli sforzi. Io ero giovane e d'istinto mi venne di interromperlo e di dirgli: "Guarda, tu sei un dirigente, e io in tasca ho la tessera del partito che hai anche tu. Però ho freddo lo stesso". Lì ho capito una cosa: il sindacato deve rappresentare le condizioni di chi lavora e non deve guardare in faccia nessuno.»
(Maurizio Landini - Dal discorso tenuto il 16 giugno 2011 1 in occasione della manifestazione Tutti in piedi!, realizzata in collaborazione con la FIOM)

Maurizio Landini, senza nulla togliere al valore dell'uomo e sindacalista, può essere considerato un "puro e duro" del sindacato dei lavoratori. Cresciuto alla segreteria più "radicale" (FIOM) quella dei metalmeccanici, rappresenta quindi la tradizione col passato. Non a caso, infatti, Landini è il secondo ex segretario FIOM che si insedia ai vertici dell'organizzazione, prima di lui solo uno dei padri fondatori della CGIL, Bruno Trentin. proveniva dai metalmeccanici.

Quindi, molto probabilmente, ci si ritroverà di fronte a un ritorno al passato e forse, anche stavolta, verrà a mancare l'apertura verso tutte quelle nuove forme di impiego che dagli anni '90 hanno sempre più conquistato larghe fette del mercato del lavoro.

E' presto per giudicare e perciò lasciamo che Landini e la nuova dirigenza espongano i loro programmi.

Per ora un grande "In bocca al Lupo" a Maurizio Landini.

(Nelle foro Maurizio Landini a Parma - 25 novembre 2017 -in sostegno dei lavoratori FRONERI)

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Pubblicato in Politica Emilia

Rancan e Rainieri (lega): "pomodoro da industria, aumentare il prezzo da riconoscere ai produttori o sara' crisi della filiera"
Interrogazione alla Giunta regionale dei consigliere Matteo Rancan e Fabio Rainieri: "Il governo Bonaccini cosa intende fare per il rilancio di questa importante filiera?"

"Si rischia una profonda crisi del settore del pomodoro da industria di cui l'Emilia-Romagna è la prima regione produttrice: è necessario prevedere un aumento significativo del prezzo da riconoscere ai produttori e che la trattativa in corso si concluda in tempi brevi per permettere una programmazione adeguata".

È questa l'opinione che hanno espresso i consiglieri regionali della Lega, Fabio Rainieri, vice presidente dell'assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, e Matteo Rancan in una interrogazione presentata alla Giunta regionale sui problemi connessi alla trattativa per il prezzo del pomodoro con riferimento alla campagna 2019

"Si parte da un'ultima stagione decisamente negativa che ha visto la riduzione sia delle aree coltivate, sia dei conferimenti alle industrie di trasformazione, addirittura inferiori alla domanda. Di questo passo si arriverà ad importare dall'estero ingenti quantità di materia prima qualitativamente molto inferiore e con danno per le stesse industrie di trasformazione, visto l'obbligo di indicazione di origine appena introdotto – hanno quindi proseguito i consiglieri regionali leghisti – Alcune associazioni di agricoltori lamentano come la determinazione dei prezzi sia troppo suscettibile di forti e autonomi deprezzamenti a seconda dell'andamento stagionale con la conseguenza che i produttori lavorano quasi sempre in perdita. Per questo bisognerebbe agire sui meccanismi di valutazione della qualità determinandoli in modo più semplice ed oggettivo e prevedendone la validazione e la garanzia di corretta applicazione da parte di un ente terzo. Ma creano anche problemi alcuni preaccordi locali che aprono a possibili forti ribassi. La Regione Emilia-Romagna, con il presidente Stefano Bonaccini e l'assessore all'agricoltura Simona Caselli, non può rimanere indifferente a questa situazione difficile e delicata. Gli abbiamo pertanto chiesto se e quali iniziative intende avviare per far raggiungere un riposizionamento significativo del prezzo alla produzione. Inoltre vorremmo sapere se nel riequilibrio e rilancio di questa filiera potrà avere un ruolo determinante l'Organizzazione interprofessionale Pomodoro da industria Nord Italia, ente riconosciuto sia dalla stessa Regione che dal Mipaaf".

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

102 miliardi di euro di raccolta nel 2017, giocatori (inclusi quelli occasionali) giunti a superare i 17 milioni e comparto mobile capace di incrementare il suo giro di affari del 50% negli ultimi 12 mesi: sono questi i numeri che dipingono l'industria italiana dell'azzardo.

Scommesse sportive, slot machine, tornei di poker e casinò game vari, ovvero i tipici intrattenimenti con puntate e premi in denaro, attraggono un pubblico sempre più numeroso, generando un giro di affari in costante crescita, nonché generose entrate per le casse dello Stato e, a onor del vero, anche numeri non trascurabili sul fronte dell'occupazione.

Eppure, il tema del gioco d'azzardo continua a dividere, contrapponendo sostenitori e oppositori, soprattutto in relazione al dilagare delle ludopatie, ovvero le varie forme di dipendenza dal gioco, aumentate in modo ragguardevole anche a causa del boom della disoccupazione e delle difficoltà economiche durante gli anni della recessione.

I dati del Cnr sul gioco in Italia

A maggio del 2018, l'Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa pubblicava un report esaustivo relativo allo stato dell'industria del gioco italiana. Oltre al già citato aumento della raccolta e dei giocatori, lo studio indicava come passatempi più diffusi e apprezzati i tradizionali Gratta&Vinci, Lotto e Superenalotto (sebbene leggermente in flessione rispetto al passato), sottolineando una spesa mensile pro capite pari, mediamente, a 10 euro. Ben diversa la situazione dei giocatori problematici, cresciuti soprattutto nelle regioni del Meridione, che in quasi il 15% dei casi spendono più di 200 euro al mese.

Positivi, anche se naturalmente sempre in chiaroscuro, i dati relativi al rapporto dei più giovani con l'azzardo: nel 2017 il numero degli under 18 dediti, anche occasionalmente, all'azzardo, si attestava all'incirca sul milione, comunque in contrazione rispetto agli 1,4 milioni del 2010. Tra i ragazzi, diminuiscono anche quelli affetti da ludopatie (8,7% nel 2009 contro l'attuale 7,1%), tranne che al sud, dove invece si registra la tendenza opposta.

I dati del Politecnico di Milano sul comparto online

Il settore dell'online è quello caratterizzato dalla maggiore vitalità nell'ambito dell'industria dell'azzardo: l'Osservatorio sul Gioco Online del Politecnico di Milano, in un recente studio relativo al 2017, riportava come il numero degli appassionati di betting e gambling online in Italia avesse raggiunto i 2,2 milioni di utenti, per una raccolta parti ad oltre 1,38 miliardi di euro (con un incremento sull'annata precedente pari al 34%). Più nello specifico, è il gioco mobile, ovvero quello che avviene tramite smartphone e tablet e grazie ad apposite app, a registrare il successo maggiore, con un incremento della quota di mercato pari addirittura al 50% nei 12 mesi considerati.

Il risultati raggiunti dal gioco online nella tutela del consumatore

Paradossalmente, nonostante la relativa semplicità di accesso, il mondo dell'azzardo online negli ultimi anni è riuscito ad adottare soluzioni sempre più complete ed efficaci per la tutela dei consumatori e la prevenzione dei comportamenti a rischio, attraverso un percorso portato avanti dall'ADM (l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), congiuntamente con i big player del settore.

L'incremento della sicurezza

L'offerta online è in primis sicura: la vigilanza dell'ADM e delle forze dell'ordine e la compliance dei gestori autorizzati favorisce lo sviluppo di un'offerta legale, che rispetta le normative vigenti in Italia offrendo ai giocatori intrattenimenti equi e basati totalmente sul caso.

Il contrasto ai portali di gioco irregolari, da un lato, e l'incremento dei requisiti di sicurezza e di trasparenza (a livello di regolamenti, possibilità di vincita, validità dei bonus, ecc.) richiesti per il rilascio della concessione sono solo due dei principali fattori che garantiscono la possibilità di divertirsi e sfidare la sorte sul web senza temere di incappare in truffe o furti di dati (avendo l'accortezza di scegliere solo operatori con logo ADM).

Lo sviluppo dell'offerta

Notevoli i passi in avanti compiuti dai gestori regolari nella valorizzazione dell'offerta legale: portali di betting sportivo e casinò online offrono un ventaglio di eventi e di possibilità di intrattenimento davvero per tutti i gusti, proponendo formule di gioco innovative, come quella delle scommesse o del casinò live (cioè in diretta), ma anche ricchissime selezioni di passatempi a tema, come accade nel caso delle slot declinate in stile fantasy, movie, avventura, animali, horror, ecc..

I meccanismi di autoregolazione

Le piattaforme dedicate al gioco online certificate ADM predispongono un'ampia serie di valide strategie per la promozione del gioco responsabile e la prevenzione di quello patologico. Gli utenti hanno infatti accesso a guide, servizi di assistenza e persino test di autovalutazione del rapporto con il gioco.

In più, tutti i gestori impongono l'obbligo di fissare un limite massimo di versamento settimanale, da specificare in fase di registrazione, pena l'impossibilità di attivare il proprio conto gioco e di accedere a scommesse o casinò game con puntate in denaro. A questo strumento, definito di autolimitazione, se ne aggiunge un altro, altrettanto utile, detto di autoesclusione. In sostanza, in qualsiasi momento è possibile chiedere la sospensione del proprio conto gioco e account, optando per uno stop temporaneo oppure definitivo.

Grazie all'integrazione del database dell'ACG (cioè l'Anagrafe Centralizzata dei Conti Gioco) con il RUA (il Registro Unico degli Autoesclusi), lanciato proprio nei primi mesi del 2018, inoltrando la richiesta di autoesclusione presso un gestore, automaticamente questa viene estesa a tutti i conti gioco collegati al soggetto, che in più non potrà attivarne di nuovi presso ulteriori operatori.

La prevenzione del gioco d'azzardo minorile

Il gioco online è riuscito efficacemente a contrapporsi anche al problema dell'accesso al gioco da parte dei minori. L'apertura del conto gioco è riservata esclusivamente ai maggiorenni e per completare la registrazione è obbligatoriamente richiesto l'invio della scansione di un documento di identità. Quindi, all'operatore spetta il compito di effettuare le verifiche del caso, incrociando i dati anche con quelli registrati presso l'ACG e, eventualmente, bloccare l'account qualora emergessero false dichiarazioni.

Concludendo

Il comparto del gioco online sta delineando la strada per un nuovo approccio all'azzardo, da un lato offrendo una vasta gamma di intrattenimenti sempre più stimolanti e coinvolgenti, ma dall'altro mettendo appunto validi meccanismi di difesa e autoregolazione del consumatore.

Pubblicato in Nuove Tecnologie Emilia

Editoriale: -Ma che simpatiche canaglie son questi splendidi alleati! - Lattiero caseari. Latte spot in gran risalita - Cereali e dintorni. Mercati confusi e decisioni emotive. - A Forlì torna SAPEUR, la kermesse del gusto - The Craftsman – L'artigiano del dettaglio a Reggio Emilia - CETA, "PresaDiretta" ha fatto tappa a Parma - Intervista a Claudio Guidetti -

SOMMARIO Anno 18 - n° 03 20 gennaio 2019
1.1 editoriale
Ma che simpatiche canaglie son questi splendidi alleati!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte spot in gran risalita.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. Latte spot in gran risalita. - grafici
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Crop forecaster, prevede un calo del 5%?
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Crop forecaster, prevede un calo del 5%? GRAFICI di TENDENZA
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati confusi e decisioni emotive.
7.1 eventi e sapori A Forlì torna SAPEUR, la kermesse del gusto
8.1 Londra anni 30 a Reggio Emilia The Craftsman – L'artigiano del dettaglio a Reggio Emilia
9.1 agroalimentare commercio "Nave del Sadino", torna a splendere il gioiello sul torrente Recchio
9.2 CETA e export formaggi CETA, "PresaDiretta" ha fatto tappa a Parma - Intervista a Claudio Guidetti
10.1 export Arabia saudita Parmigiano Reggiano "On Air" nei Paesi Del Golfo
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 20 Gennaio 2019 07:05

Realtà aumentata e nuovi modelli formativi

La realtà aumentata nella scuola, nelle aziende e nella sanità del futuro, nuovi modelli formativi per i giovani, il lavoro e la cura del domani.

Di Guido Zaccarelli, Mirandola 20 gennaio 2019 - La realtà aumentata è entrata a fare parte della nostra quotidianità. Ogni giorno assume il ruolo incontrastato di attrice protagonista sul palcoscenico delle moderne, e future, tecnologie dell'informazione e della comunicazione.

L'attenzione è qui rivolta alla tecnologia adottata e agli ambiti applicativi da mettere in campo per uno sviluppo etico e culturale della nostra società. L'uomo osserva la realtà che lo circonda tramite la percezione che sintetizza i dati provenienti dai recettori somato – sensoriali, (che contengono gli stimoli provenienti dal mondo esterno), in strutture dotate di significato, per aiutarlo a codificare la realtà. La percezione ha lo scopo principale di rilevare le somiglianze, le differenze fra gli individui e gli oggetti che osserva e di semplificare la realtà attraverso il processo di categorizzazione.

La percezione è il luogo principale dove si forma l'identità del singolo individuo, il Sé. Aiuta a costruire la conoscenza che avviene impiegando gli schemi, le mappe mentali, che contengono tutte le informazioni su un particolare oggetto della conoscenza grazie alla quale è possibile verificare i legami (forti o deboli) con l'oggetto della realtà che si sta osservando. Favorisce l'inferenza, che educa l'uomo alla risoluzione dei problemi: risolvere problemi significa, riempire o togliere le parti mancanti, o eccedenti, per ottenere una struttura logica dotata di significato, che conduca alla soluzione del quesito. Come sostiene lo psicologo britannico di origine polacca, Henry Taifel, uno dei padri fondatori della "teoria dell'identità sociale", «gli individui registrano solo quello che per loro ha significato, ciò che si può collegare, in modo più o meno stretto, ad oggetti già conosciuti per esperienza diretta o indiretta. Gli oggetti possiedono delle caratteristiche che appaiono pressoché invariabili. Grazie alla stabilità dellʹambiente, e alla coerenza psicologica, lʹindividuo può fare previsioni e crearsi aspettative sugli oggetti, sulle persone, sugli avvenimenti sociali».

Grazie a questi assunti è possibile iniziare a pensare alla "realtà aumentata" come fattore di progresso di nuovi modelli didattici aderenti ai piani di sviluppo della società contemporanea.

La realtà aumentata consente di aggiungere una ulteriore dimensione informativa al patrimonio di conoscenza dell'uomo. Grazie alle moderne tecnologie dell'informazione e della comunicazione, la realtà viene comunemente osservata con l'occhio digitale di un telefono, di uno smartphone o di occhiali dedicati. Gli stimoli ricevuti vengono successivamente trasformati in informazioni digitali per ottenere, ad esempio, una immagine o la riproduzione di un suono.

Con l'introduzione della realtà aumentata, è possibile aumentare il patrimonio informativo a favore dell'individuo, aggiungendo notizie di vario genere, rispetto alla dotazione precedente. Osservando un quadro, è possibile avere istantaneamente a disposizione la vita del pittore, la tecnica impiegata, l'anno di produzione dell'opera ed altre importanti informazioni aggiuntive. La realtà aumentata potrebbe avere importanti implicazioni nella scuola attraverso l'adozione di piani di studio integrati volti a favorire l'apprendimento di specifiche e dedicate aree d'interesse personale, culturale, sociale ed economico. In alcuni casi specifici, ad esempio, l'impiego potrebbe essere esteso per recuperare gli studenti affetti da DSA, Disturbi dell'Apprendimento, comunemente causato da un problema sensoriale, legato alla percezione, al linguaggio o di natura cognitivo.

Un altro ambito potrebbe essere legato alla Discalculia, intesa come la difficoltà a leggere i numeri e ad interpretare la matematica. I Disturbi dello Spettro dell'Autismo potrebbero essere interessati all'uso e alla applicazione della realtà aumentata. Il problem solving è uno degli ambiti profittevoli al quale aggiungere il metodo "imparare facendo". Ultimo, ma non meno importante, l'uso della tecnologia nel progetto "alternanza scuola - lavoro", dove il personale dell'azienda può aiutare i giovani studenti in aula nella soluzione dei problemi e gli insegnati sostenere i giovani sul piano didattico, quando sono in azienda.

In presenza di forme di disagio o di determinate patologie che possono minare la serenità dello studente e l'accesso alla quotidiana vita formativa – educativa, l'uso delle realtà aumentata potrebbe essere visto come un valido supporto da impiegare per completare il percorso di conoscenza – competenza messa in atto dalla nuova progettazione formativa. In ambito lavorativo, la realtà aumentata, potrebbe essere impiegata per consolidare la formazione a distanza degli operatori adibiti all'uso di determinate tecnologie e massimizzarne l'uso; in casi specifici, risolvere problemi grazie alla tempestività dell'intervento. In ambito sanitario, potrebbe senz'altro rendersi utile nell'integrare la formazione professionale del personale a distanza sul campo, ad esempio, nella cura e nell'assistenza del malato allettato che necessita di cure particolari, nella emergenza – urgenza, nel caso un operatore debba rendere funzionante un apparecchio che mostra situazioni di mancata o parziale operatività, alle organizzazioni di volontariato... e ulteriori possibili scenari applicativi.

La realtà aumentata diventerebbe uno strumento prezioso in casi specifici per favorire la risoluzione di problemi insorti al momento per rendere efficace il sistema della gestione del rischio clinico associato al cambiamento del concetto di errore, al monitoraggio e perfezionamento delle tecniche e misure adottate per raggiungere gli obiettivi primari che sono la sicurezza del paziente e la qualità dell'assistenza. L'introduzione della tecnologia 4.0 ha creato forti disparità, e asimmetrie, tra il mondo del lavoro, delle organizzazioni in genere, e il mondo della scuola. Tutti, nessuno escluso, potrebbero trarre utili giovamenti dalla implementazione di questa tecnologia che desidera essere continuamente esplorata per raggiungere la pienezza del suo mandato. Lo scopo è formare ed educare le persone ad un utilizzo consapevole della realtà aumentata per estrarre tutta l'energia in possesso del singolo per il benessere dell'intera collettività.

Riferimenti bibliografici:
UNIMORE, Psicologia Sociale, primo modulo, prof. Nicoletta Cavazza
Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli Editore.
Sitografia: https://it.wikipedia.org 

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale con Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Pubblicato in Economia Emilia

Editoriale: - Il 2019 si è aperto con una nuova crisi bancaria- Lattiero caseari. Riapertura positiva per Grana e Parmigiano - Cereali e dintorni. Mercato in balìa delle voci di corridoio. - Soddisfazione per i primi dati sui saldi. - Monster frozen! -

SOMMARIO
Anno 18 - n° 02 13 gennaio 2019
1.1 editoriale
Il 2019 si è aperto con una nuova crisi bancaria
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Riapertura positiva per Grana e Parmigiano
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato in balìa delle voci di corridoio.
5.1 cereali e dintorni grafici.
6.1 saldi Soddisfazione per i primi dati sui saldi.
6.2 zootecnia e ricerca Lattiero Caseario: all'Università di Parma 587mila euro per due progetti di ricerca
7.1 agroalimentare commercio I Centri agroalimentari Caab, Caar e Cal vanno in rete per migliorare competitività ed efficienza
7.2 vini bio e biodinamici Vini bio e biodinamici sono una realtà?
8.1 sfide Monster frozen!
9.1promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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Questa volta è toccato a CARIGE. Per molto tempo è stato il quinto istituto bancario del Paese ed ora è inciampato nuovamente nello "Stress Test" di novembre scorso dove è emersa tutta la criticità delle gestioni precedenti.

di Lamberto Colla Parma 13 gennaio 2019 -

Sono infine venuti al pettine i nodi delle precedenti gestioni di una delle più importanti banche del Paese.
Carige, la Cassa di risparmio di Genova e Imperia, sino al 2012 controllata dalla Fondazione CARIGE, non ha superato lo stress test di novembre scorso e, a fronte del rifiuto dell'azionista di maggioranza (Malacalza) di provvedere al rifinanziamento dell'istituto con 400 milioni di fresche liquidità, Banca d'Italia e BCE sono immediatamente intervenute commissariando l'Istituto e subito dopo, il Governo giallo-verde, è sceso in campo per offrire le garanzie di salvataggio nel tentativo di mettere al riparo i risparmiatori.

bank_stress.jpgCon un decreto fotocopia (vedi analisi AGI) a quelli che furono emanati dal PD in passato, il Governo Conte ha provveduto a creare un Fondo di Garanzia «al fine di evitare o porre rimedio a una grave perturbazione dell'economia e preservare la stabilità finanziaria [...] il Ministero dell'economia e delle finanze è autorizzato [...] a concedere la garanzia dello Stato su passività di nuova emissione» della banca in questione. Nel caso di Carige, l'articolo 1 fissa il limite della garanzia a 3 miliardi di euro.

Le differenza tra i due provvedimenti così posti a confronto riguardano il valore del fondo e la destinazione. I 20 miliardi di Gentiloni sarebbero serviti per tutte le banche in difficoltà, mentre i 3 disposti da Conte sono a esclusivo riscontro delle difficoltà di CARIGE.

Le polemiche, esclusivamente strumentali di cui si riempie la bocca l'opposizione in queste ore, sono solo il tentativo maldestro di riabilitarsi da un passato poco chiaro in ordine ai rapporti con le banche e le accuse che a loro furono rivolte non riguardavano certamente i provvedimenti salva banche, piuttosto tutte le interferenze nelle varie gestioni degli istituti bancari caduti in disgrazia, e le presunte o conclamate posizioni di conflitto di interesse.

Ma quello che continua a sconcertare è la costante posizione di scontro tra maggioranza e opposizione, su qualsiasi tema anche di irrilevante importanza. Al contrario mai si riesce a trovare una posizione di equilibrio per portare a casa qualche risultato positivo a favore della massa economica e della popolazione di questa bellissima penisola.

Tornando al caso CARIGE, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il rifiuto di Malacalza Investimenti, società finanziaria principale azionista di Carige con una quota del 27%, di sostenere un aumento di capitale da 400 milioni di euro che sarebbe servito all'istituto ligure per dotarsi di nuove risorse finanziarie e rimettersi in sesto. Un rifiuto motivato dal fatto che da poco la banca era stata rifinanziata con un bond da 320 milioni emesso dalla stessa banca e sottoscritto dal Fondo Interbancario, un organismo di garanzia partecipato dai maggiori istituti di credito nazionali, che serve per tutelare i correntisti e la stabilità del sistema finanziario, motivo per il quale i Malacalza, non ritennero che l'Istituto versasse in una pesante crisi di liquidità.

Ma la genesi del dissesto risale a prima del 2012, quando il deus ex machina era Giovanni Berneschi e l'azionista di maggioranza (45%) era la Fondazione CARIGE.
Il 2012 può essere considerato come l'apice ma anche il capolinea di quel poderoso e lungo progetto di crescita e di espansione della Banca ligure, infine incappata nella crisi economica globale e fortemente strozzata dal crescente peso dei "prestiti deteriorati". E' così che vennero messi in cantiere diversi aumenti di capitale che consentirono a Malacalza di crescere all'interno della quota azionaria e alla Fondazione invece di disimpegnarsi.

Ed ora siamo all'epilogo, pronta a essere acquisita da uno dei grandi gruppi nazionali, il primo che si farà avanti.
Auguriamo ai risparmiatori e soprattutto agli investitori "inconsapevoli" miglior fortuna dei loro predecessori.

Siamo comunque alle solite, a pagare è sempre "Pantalone" mentre i reali responsabili continueranno a svolazzare di banca in banca, da industria a industria, da società di rating a società di rating e a far man bassa di stipendi milionari anche in difetto di risultati se non addirittura responsabili della mala gestio.

Ai miseri mortali resta invece da versare il contributo di solidarietà!

(per restare sempre informati sugli editoriali)

 

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Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 13 Gennaio 2019 07:25

Il mondo chiede all'uomo di vincere l'entropia

Il mondo ci osserva da vicino e da lontano, a volte con un solo occhio, a volte con due. Nel mentre riflette sulle condizioni in cui versa l'uomo, nella speranza che i singoli proclami si trasformino in azioni concrete, atte a bloccare l'entropia, per dare una svolta al futuro, lontano dalle illusioni.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 11 gennaio 2019 - L'entropia e l'illusione sono parole che vivono di vita propria, ma osservate con un occhio attento, mostrano una sottile prossimità, una comune vicinanza, dove una vive il riflesso dell'altra. L'entropia ci porta a vedere una trasformazione, ambientale, sociale, relazionale ed economica che avviene dal di dentro, spesso invisibile, i cui riflessi non sono immediatamente percepiti all'occhio umano, ma emergono incontrastati nel tempo, quando il fenomeno entra irrimediabilmente nel caos.

L'esempio più immediato ci viene proposto quando versiamo una modesta quantità di vino rosso in un bicchiere che contiene dell'acqua. Il vino si muove rapidamente verso il fondo, seguendo strade che cambiano rapidamente, fino a quando il colore rosso prevale rispetto alla condizione precedente, per raggiungere l'equilibrio. Il colore maschera l'andamento delle molecole che scontrandosi invisibili, le une con le altre, si comportano come le palline del biliardo, quando vengono colpite da una pallina esterna, che vuole modificare il loro stato d'equilibrio: il vino versato nell'acqua.

Nei casi specifici, è possibile tornare alle origini, riportando le palline nella loro condizione iniziale, oppure separare l'acqua dal vino? La risposta viene da sé. Il mago, è la persona che sul palcoscenico del teatro riesce a mostrare come l'acqua e il vino si possono unire e separare. Che lanciando una pallina in mezzo alle altre è possibile ritornare nelle condizioni iniziali. Illude il pubblico giocando con la realtà.

L'illusione nasce come dimensione ludica in cui l'uomo, o le circostanze, danno luogo alle scenografie del gioco, e del divertimento, per assumere nel tempo il ruolo dell'attore protagonista, dove l'abilità del gioco diventa realtà. Il mondo vede l'uomo immerso nell'illusione della realtà, che afferma voler cambiare, non avendo presente bene l'entropia, il caos nel quale è sprofondato, e al quale ogni giorno cerca di dare rimedio con interventi che già all'inizio sanno di sconfitta. Eppure è lì, ogni giorno, fermo in se stesso, sul palcoscenico della magia, nel fare credere al mondo l'esatto contrario.

L'entropia è un problema che l'uomo deve risolvere, evitando di illudere se stesso e il mondo che lo sta osservando, da vicino e da lontano. Socrate non ha lasciato scritti, se non per mano di Platone. Egli riteneva che i problemi degli uomini si potevano risolvere con il dialogo, fondato sul confronto ragionevole delle opinioni, per individuare soluzioni possibili nei singoli momenti e comuni contesti. Il suo pensiero era, ed è tutt'ora, rivolto all'uomo e alla sua responsabilità, nel risolvere i problemi che lui stesso ha creato, invitandolo ad evitare le lotte di classe e ogni azione che contrasti con il bene sociale. Ritornare alle origini? Impossibile. Occorre mostrare, senza illusioni, come si muovono le molecole tra di loro per dare al mondo la possibilità di sostenere l'uomo nel difficile compito di abbandonare l'individualismo economico, fonte dell'entropia, per dare un senso etico alla formazione dell'economia 5.0, dove evitare che la crescita economica, sia ancora una volta frutto del singolo e lo sviluppo sociale distante dal valore etico delle native comunità.

Riferimenti bibliografici: Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli Editore.
Sitografia: http://www.homolaicus.com/teorici/socrate/socrate.htm 

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale con Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

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SUAP: Dal primo febbraio invio pratiche solo tramite "Accesso Unitario". Istanze, segnalazioni e comunicazioni che riguardano lo Sportello Unico Attività Produttive dovranno essere tramesse esclusivamente tramite il portale regionale che sostituisce SuapER.

Più, semplice, più veloce e a prova di errore. Da venerdì primo febbraio 2019, tutte le istanze, le comunicazioni e le segnalazioni che riguardano lo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) dell'Unione Pedemontana Parmense, che svolge la funzione associata per i Comuni di Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo, dovranno essere inviate esclusivamente tramite il portale regionale "Accesso Unitario" e non più attraverso la piattaforma SuapER.

Una novità introdotta con la convenzione, stipulata tra l'Ufficio Registro Imprese REA della Camera di Commercio di Parma e lo Sportello SUAP dell'Unione Pedemontana Parmense, per l'attivazione dell'interscambio informativo al fine di ottemperare alla disposizione normativa che impone la creazione del fascicolo d'impresa.

A partire dal primo febbraio 2019, quindi, saranno respinte tutte le istanze, comunicazioni e segnalazioni presentate tramite Posta elettronica certificata (PEC), ad eccezione dei documenti integrativi o chiarimenti che facciano riferimento a procedimenti già avviati utilizzando la piattaforma SuapER, per i quali sarà ancora possibile la trasmissione via PEC.

Giovedì, 10 Gennaio 2019 07:07

Artigianato a due velocità

La produzione artigiana nell'industria inverte la tendenza e si riduce dello 0,4 per cento, interrompendo l'espansione avviata dal secondo trimestre 2016. Al contrario, il volume d'affari delle imprese artigiane delle costruzioni sale dell'1,5 per cento, con il sesto segno positivo consecutivo. Prosegue l'emorragia delle imprese artigiane nell'industria (-1,2 per cento) e nelle costruzioni (-1,5 per cento).
Si riduce l'attività nell'industria, si consolida nelle costruzioni. Segnali diversi per l'artigianato regionale nel terzo trimestre 2018 come emerge dall'indagine sulla congiuntura realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.

L'artigianato nell'industria. Nel terzo trimestre la produzione si è ridotta dello 0,4 per cento rispetto al corrispondente trimestre del 2017, con una brusca inversione di tendenza che ha interrotto la fase di espansione avviata con il secondo trimestre 2016. La crescita del fatturato a prezzi correnti ha subito uno stop analogo (-0,3 per cento), con un andamento più pesante del fatturato estero (-0,9 per cento). Ulteriore cautela per il futuro deriva dall'analoga flessione dell'acquisizione ordini (-0,6 per cento), originata dal mercato interno, mentre la crescita degli ordini esteri è apparsa in ripresa (+1,4 per cento). Continua l'emorragia delle imprese artigiane dell'industria in senso stretto. A fine settembre le attive ammontavano a 28.173, in flessione dell'1,2 per cento (- 351 imprese) rispetto a un anno prima. La flessione è più ampia di quella del complesso dell'industria regionale (-0,4 per cento), ma più contenuta di quella delle artigiane dell'industria a livello nazionale (-1,9 per cento). La flessione è determinata soprattutto dall'industria metallurgica e delle lavorazioni metalliche, dall'aggregato delle altre industrie manifatturiere, dall'ampio raggruppamento della "meccanica, elettricità ed elettronica e dei mezzi di trasporto" e dall'industria del legno e del mobile. Per forma giuridica deriva dalla riduzione delle società di persone, nonostante l'aumento delle società di capitale.

L'artigianato delle costruzioni. La tendenza positiva in corso procede oscillante. Tra luglio e settembre 2018 il volume d'affari a prezzi correnti delle imprese artigiane del settore è aumentato dell'1,5 per cento rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente. Il movimento appare lievemente più ampio rispetto all'incremento dell'1,2 per cento riferito al complesso delle costruzioni regionali. A fine settembre le imprese artigiane attive nelle costruzioni erano 51.431, quindi 765 in meno (-1,5 per cento) rispetto a un anno prima. L'andamento risulta lo stesso del trimestre precedente, lievemente migliore rispetto a quello dell'artigianato delle costruzioni nazionale (-1,7 per cento), ma di quello del complesso delle costruzioni regionali (-0,9 per cento) nello stesso periodo. La flessione è più rapida per le imprese attive nella costruzione di edifici, ma più ampia per quelle che eseguono lavori di costruzione specializzati, secondo la forma giuridica è derivata soprattutto dalle ditte individuali, nonostante l'aumento delle società di capitale.

 

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Pubblicato in Economia Emilia