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Giovedì, 19 Settembre 2019 08:36

Visita tecnica internazionale alla diga del Molato

Piacenza, 18 settembre 2019 - Sono stati un’ottantina gli ingegneri provenienti da tutto il mondo in visita alla diga del Molato a Nibbiano di Alta Val Tidone.L’occasione è stata il quindicesimo workshop sull’analisi numerica delle dighe, seminario tecnico organizzato da ICOLD (International Commission on Large Dams), l’associazione internazionale che rappresenta i comitati nazionali per le grandi dighe tra cui quella italiana, ITCOLD.

Ad aprire i lavori, parlando dell’importante operato di ITCOLD, il Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza, Fausto Zermani: “Per il nostro Paese, è un valore avere un’associazione come ITCOLD, capace di confrontarsi e aggiornarsi sullo studio e sulla valutazione delle strutture delle dighe; queste opere, a disposizione delle amministrazioni, sono un patrimonio. Forte è la necessità che i nostri territori hanno di aumentare i volumi di acqua invasata a beneficio delle comunità e in contrapposizione ai cambiamenti climatici”.
A proseguire parlando della partecipazione all’evento è stato l’Ingegner Guido Mazzà, Vicepresidente di ITCOLD e membro della Commissione Internazionale di ICOLD: “la Commissione Internazionale grandi dighe raccoglie l’adesione di 101 Paesi nel Mondo. Presenti oggi sono ingegneri provenienti dalla Cina, dall’Iran, dalla Turchia, dall’America ecc. Si tratta di professionisti che operano nel settore e per loro è di grande interesse confrontarsi sui temi legati a questo tipo di infrastrutture”.
A chiudere i lavori l’Ingegner Giovanni Ruggeri, Presidente dell’associazione: “Essere venuti in visita alla diga del Molato ci ha permesso di vedere un’opera straordinaria, costruita nei primi anni 20 e manutenuta perfettamente. Quest’opera, in 90 anni di esercizio, oltre a mantenere le sue funzioni originarie, si è dimostrata resiliente sia dal punto di vista dell’impatto dovuto agli eventi atmosferici sia verso i cambiamenti socio economici avvenuti nel Paese”.

Durante la visita guidata, sono state illustrate dai tecnici del Consorzio le funzioni della diga, la tipologia costruttiva e le due vasche in fase di realizzo, una di impatto getti e una di dissipazione. Queste ultime sono attualmente in costruzione ai piedi della diga ed avranno lo scopo di contenere l’impetuosità dell’acqua che, una volta raggiunta la massima capacità dell’invaso, dovrà essere fatta defluire, per motivi di sicurezza, attraverso gli scarichi di superficie posizionati nella parte più alta del corpo diga.


Ad essere visionata è stata anche la centralina di Enel Green Power grazie alla quale ogni anno si producono fino a 5 milioni di kWh immessi nella rete di distruzione di energia elettrica.

 

PC Diga Molato-ITCOLD al moalto 2 (1).jpg

 

Piacenza, 12 settembre 2019 - Si è riunito il 12 settembre, presso la sede del Consorzio di Bonifica di Piacenza, il Nucleo Tecnico Politico per la Montagna - all’uopo istituito – per fare il punto sull’avanzamento dei lavori in tema di difesa del suolo e per avviare la programmazione degli interventi per il prossimo anno (concertazione stabilita dall’art. 3 della Legge Regionale n. 7 del 6 luglio 2012).

In apertura i tecnici consortili hanno illustrato lo stato di attuazione del Programma contro il dissesto per il 2019; in fase di realizzo, all’interno del comprensorio montano: drenaggi, briglie, sistemazione di versanti, difese spondali e regimazione, pulizia e risagomatura di fossi.A seguire è stato riferito in merito al bando PSR 2014/2020 misura n. 5.1.01 (linea di finanziamento regionale indirizzata a investimenti in azione di prevenzione volte a ridurre le conseguenze delle calamità naturali e avversità climatiche – prevenzione danni da fenomeni franosi al potenziale produttivo agricolo) ora in fase di istruttoria e per cui si è in attesa di conoscere i progetti ammessi a finanziamento entro la fine di ottobre.Il tavolo di lavoro ha poi deciso il timing per arrivare al piano delle opere di difesa per il 2020, fissando il 4 di ottobre come termine entro il quale le Unioni Montane e i Comuni dovranno far pervenire le richieste di intervento a cui faranno seguito i sopralluoghi tecnici propedeutici alla stesura dell’elenco dei lavori con relative stime economiche e una prima valutazione di priorità di intervento. Del piano di lavoro impostato come sopra se ne discuterà durante un nuovo incontro del Nucleo Tecnico Politico per la Montagna.

Soddisfazione, da parte degli intervenuti, sulla metodologia applicata, organica e con visione d’insieme, in grado di poter monitorare complessivamente il territorio e poterne programmare gli interventi in base alle priorità.

Erano presenti all’incontro il Sindaco di Bettola Paolo Negri (Presidente Unione Montana Alta Val Nure), il Sindaco di Bobbio Roberto Pasquali (Presidente Unione Montana Valli Trebbia e Luretta e Consigliere del Consorzio di Bonifica), il Sindaco di Morfasso Paolo Calestani ( Presidente dell’Unione Comuni Montani Alta Val d’Arda e consigliere consortile), il Sindaco di Alta Val Tidone Franco Albertini, l’Assessore del Comune di Gazzola Ferdinando Calegari, e il Consigliere del Consorzio di Bonifica Luigi Bertuzzi.

Per il Consorzio presenti Angela Zerga (Direttore Generale), Filippo Volpe (Direttore dell’Area Tecnica), i geometri Gianluca Fulgoni, Edorado Rattotti, Alex Bertonazzi e l’Ingegner Monica Chiarelli.

 

 

 

 
 

 

Piacenza, 3 settembre 2019 - Quando la prevenzione trova efficacia.

“In territorio montano il presidio umano ha un ruolo chiave, oggi come non mai. In questo caso la segnalazione è partita da Adriano Fortinelli, agricoltore e tecnico di Coldiretti, che ha permesso di intervenire a prevenzione di una situazione di dissesto idrogeologico potenzialmente pericolosa” commenta Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza.
“La messa in sicurezza del tratto di strada interessato dal dissesto, oltre alla salvaguardia delle produzioni agricole locali, produrrà una significativa ricaduta positiva sulla valorizzazione e lo sviluppo del territorio” prosegue Antonio Vincini, sindaco del comune di Lugagnano Val d’Arda.

Dal sopralluogo tecnico era risultato evidente sia che l’attraversamento in località Faustina era completamente otturato da detriti sia che le acque piovane non regimate si stavano riversando sulla strada rendendo difficoltoso il passaggio degli automezzi. In aggiunta era emerso che il canale che corre in fregio alla strada per la località i Credali risultava particolarmente eroso e presentava numerosi cedimenti della sponda che interessavano anche la carreggiata.


Gli interventi realizzati sono consistiti nel rifacimento dell’attraversamento in località la Faustina mediante la sostituzione dei manufatti ammalorati, nel ripristino del manto stradale e nella sistemazione del canale tramite la realizzazione di salti di fondo in massi cementati per ridurre il deflusso dell’acqua e prevenire ulteriori fenomeni erosivi.

 

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Lugagnano prima dell'intervento

 

Ripristinata la funzionalità idraulica del Rio Grande in comune di Borgonovo Val Tidone.

Piacenza, 3 settembre 2019 - “Borgonovo è un paese che si è sviluppato sull’acqua. Canali come il Rio Grande sono passati dal portare risorsa agli opifici (per assicurarne la produttività), all’essere tombinati a favore delle nuove esigenze di sviluppo urbanistico mantenendo intatta la propria funzione (irrigua e di scolo). L’importanza dei lavori eseguiti sta nell’aver assicurato il regolare avvio della stagione irrigua volta (ora) quasi al termine e nell’aver permesso il corretto deflusso delle acque piovane. Aspetto, quest’ultimo, delicato e di primo piano” commenta Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica a cura dei cui tecnici sono stati eseguiti gli interventi. “Ringrazio il Consorzio per la tempestività e la professionalità con cui ha gestito l’intervento. Monitoraggio e prevenzione rimangono fondamentali” prosegue Pietro Mazzocchi, sindaco di Borgonovo.Nel mese di ottobre 2018 i primi interventi urgenti sono stati eseguiti nell’area comunale - in prossimità di Piazza De Cristoforis - a seguito delle criticità idrauliche emerse durante alcune regolazioni ordinarie.

A inizio anno è stata poi una ditta specializzata, mediante un’approfondita video ispezione, ad accertare la necessità di ulteriori interventi: alcuni, riguardanti semplici ostruzioni, sono stati risolti nei mesi scorsi dalle maestranze consortili; altri, invece, hanno richiesto l’impiego di mezzi speciali e di una ditta qualificata e sono da poco terminati.La criticità più complessa è risultata essere posizionata in prossimità dell’attraversamento del Rio Grande con la Strada Provinciale 11 per Mottaziana; in questo punto la sezione idraulica del Rio era quasi completamente occlusa da detriti e non vi erano adeguati pozzetti d’accesso per l’esecuzione dell’adeguata manutenzione.I lavori di ripristino hanno riguardato: la realizzazione di pozzetti di accesso al punto interessato dall'ostruzione; l’attività di spurgo con escavatori a risucchio per eliminare il materiale che ostruiva il canale; il ripristino dei manufatti idraulici per rendere possibile l’accesso per future ispezioni e manutenzioni.

Il Rio Grande è il canale principale irriguo e di scolo della Val Tidone; ha una lunghezza complessiva di circa 18 chilometri, e per un tragitto di circa 2 (chilometri) attraversa l’area urbana di Borgonovo in modo completamente tombinato.

Venerdì, 19 Luglio 2019 09:44

Una serata magica alla diga del Molato

Piacenza, 18 luglio 2019 - Ieri, 17 luglio, la prima edizione di “Una diga stellata”; evento benefico, unico per location, allestimento e menù.L’evento, organizzato da Giuseppe Gallesi (in arte Pippo Tendenza) in collaborazione con il Comune di Alta Val Tidone, il Consorzio di Bonifica di Piacenza e il Ristorante La Palta con la Chef Stellata Isa Mazzocchi, ha trovato il patrocinio e il supporto di numerosi sponsor istituzionali e privati.“Una serata che ha tolto il fiato. Di grande bellezza l’allestimento ma soprattutto la nostra valle. Sono orgogliosa di aver fatto parte di questo evento e ringrazio sentitamente Luciano Spigaroli e Pippo” commenta Isa Mazzocchi.“Grazie a tutti, è stata una serata magica merito di una grande squadra” ha continuato Giuseppe Gallesi.

 

 

Piacenza, luglio 2019 - Continuano le visite guidate agli impianti del Consorzio e la diga del Molato rimane la meta preferita di piacentini e lombardi.

L'ultimo gruppo in visita è stato il BMW club Motorrad Club di Como e Varese.
"Il nostro BMW club è nato nel 2017 da un gruppo di amici. In comune la voglia di condividere e di far condividere la grande passione per la moto. Complessivamente contiamo un centinaio di iscritti. Ogni anno organizziamo escursioni e gite che uniscano i bei paesaggi al divertimento" esordisce Gianni Cagnetta, consigliere del club.

"La scelta del percorso che ha coinvolto la diga del Molato è nata alla fine dello scorso anno. Nessuno di noi aveva mai visto una diga nella sua parte interna. E' stata un'esperienza interessante e resa molto piacevole da Andrea Terret e Maurizio Castagnola (tecnico e guardiano dell'impianto) che ci hanno accompagnato fino al piede della diga spiegandoci storia, funzioni, elementi costruttivi e curiosità" continua Cagnetta.
"Come Ente siamo lieti e sempre disponibili ad accompagnare chi ne fa richiesta" commenta Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza

Piacenza, 12 luglio 2019 - Siamo all'apice della stagione irrigua e, in bassa Val d'Arda, l'acqua viene pompata da Po e immessa in un circuito di canali con quote diverse.

Qui: le alte temperature e la presenza costante di acqua nei canali, unita allo scorrimento lento della risorsa, favoriscono la proliferazione di alghe che se non rimosse ostruiscono griglie, pompe di sollevamento, condotte e sottopassi irrigui.

"Fino a ieri il personale del consorzio rimuoveva la pianta acquatica manualmente e, nei periodi più caldi della stagione, anche 24 ore su 24. Oggi, invece, è partita in via sperimentale la rimozione meccanica delle alghe grazie all'impiego di una piccola imbarcazione che immessa nei canali e con l'aiuto di frese, riesce a muovere i sedimenti in alveo e a estirpare le radici delle alghe rallentandone la crescita con un risparmio di tempo e di risorse e ottenendo anche un miglior deflusso dell'acqua" commenta Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

"Con questa imbarcazione, le alghe, vengono rimosse in modo assolutamente naturale e ricrescono ogni 15-20 giorni" continua Danilo Savi, tecnico responsabile della zona dell'Arda.
"Il personale, al fine di garantire la massima efficienza nella gestione e nella distribuzione, sta monitorando l'attività sperimentale in modo costante e continuato" conclude Fausto Zermani.

Sabato, 13 Luglio 2019 18:19

Diga di Brugneto, ripresa l'erogazione

Il Consorzio di Bonifica di Piacenza informa della ripresa dell'erogazione di acqua dalla diga del Brugneto dalle ore 12 di oggi, 12 luglio 2019, con portata costante di 1.653 litri al secondo.
La risorsa andrà ad implementare la portata del fiume Trebbia a favore di un territorio di circa 11.000 ettari (irrigabili).
Il  Consorzio si riserva la facoltà di comunicare con successiva nota, in funzione delle condizioni climatiche e meteorologiche della stagione estiva, l'eventuale sospensione o rimodulazione della richiesta.

Piacenza, 18 giugno 2019 - Sabato 22 giugno dalle ore 18, presso la Conca di Isola Serafini, acqua e musica saranno protagoniste di un suggestivo spettacolo sonoro il cui progetto artistico – intitolato "Un Po di musica. Suoni e storie del Grande Fiume"- è a cura del Conservatorio di Musica "G. Nicolini di Piacenza".

Al progetto sonoro collaborano, unitamente al Conservatorio, il Consorzio di Bonifica di Piacenza, il Comune di Monticelli d'Ongina (responsabile della logistica e della sicurezza dell'evento) e AIPo - Agenzia Interregionale per il fiume Po (in qualità di supervisore).

Sponsor dell'iniziativa:ENEL Green Power e Bulla Sport.
Per il Consorzio di Bonifica e il Conservatorio questo concerto dà continuità ad un percorso iniziato lo scorso anno dove acqua e musica creano un connubio unico nel suo genere e spettacolare da vedere.
Il progetto "Un Po di musica. Suoni e storie del Grande Fiume" nasce dalla volontà di sensibilizzare le nuove generazioni di musicisti al grande patrimonio sonoro, storico, naturalistico, antropologico rappresentato dalle vie d'acqua (in questo caso il PO) che caratterizzano il nostro paesaggio.

Presenti installazioni sonore e un concerto dal vivo realizzati dagli allievi dei corsi di Musica Elettronica, Musica Applicata, Tecnico del Suono, Composizione, Musica per strumenti a fiato:
le installazioni saranno collocate sulla scala del mandracchio e sulla riva sinistra a valle (ventiquattro altoparlanti saranno distribuiti lungo la riva e il pubblico potrà passeggiare liberamente fra essi creando un personale racconto del fiume Po fatto di relazioni fra passato e presente acustico). Il concerto dell'ensemble Nuages si svolgerà su un pontone appositamente ormeggiato nel mandracchio; in programma Musiche di Haendel (dalla suite Water Music) e di allievi della Scuola di Composizione.

Al termine del concerto sarà a disposizione un aperitivo, gestito dalla Cooperativa "Isola dei tre ponti" e preparato dalla mano esperta dello staff di "Antica Trattoria Cattivelli", al costo di 10 €.
Il pubblico potrà accedere su propri natanti. Se proveniente da località a valle, grazie a un'unica concata effettuata alle ore 17:30.

Per informazioni contattare gli operatori di conca ai seguenti numeri 335.6130385 - 348.8813060.

Pubblicato in Ambiente Piacenza
Martedì, 18 Giugno 2019 16:39

Un gruppo di rivergaresi all'Aula Blu sul Trebbia

Piacenza,18 giugno 2019 -  Tante le richieste di visite guidate agli impianti gestiti dal Consorzio: scolaresche, famiglie e gruppi di amanti del territorio e con la voglia di conoscere più da vicino la nostra provincia e le realtà e potenzialità degli impianti strategici per l'irrigazione e la difesa idraulica delle vallate.

E' stato ad esempio un gruppo di amici Rivergaresi, appassionati dei luoghi che hanno fatto da sfondo a una vita di ricordi, a prenotare una mattinata all'Aula Blu - nei pressi di Roveleto Landi- sulle rive del Trebbia:
"Siamo rivergaresi da sempre, qualcuno di noi, negli anni, si è trasferito in città o in altri paesi della provincia, ma in tutti è rimasto forte l'amore per il nostro territorio e per gli elementi che lo caratterizzano, acqua in primis. Questa visita ci ha permesso di rivivere alcuni ricordi e di conoscere meglio la Val Trebbia e il funzionamento di un impianto e di un sistema gestionale di cui non conoscevamo tutti i dettagli. E' importante e lodevole che un Ente come il Consorzio permetta a giovani e meno giovani di vivere momenti di educazione ambientale intesa come relazione tra uomo e territorio. Sicuramente visiteremo altri impianti e il primo sarà la diga di Mignano; ne approfitteremo per godere del lago e delle aree attrezzate in prossimità dell'invaso" è questo il pensiero espresso a più voci dal gruppo.

"Il Consorzio ha in gestione molti beni naturali e l'esercizio di impianti e infrastrutture che tutti dovrebbero conoscere da vicino per apprezzarne il valore. Le vie d'acqua caratterizzano il paesaggio e il nostro motivo di esistere. Come Ente siamo lieti e sempre disponibili ad accompagnare chi ne fa richiesta" commenta Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

L'aula Blu sul Trebbia è una sede didattica a disposizione di scuole e non solo allestita dal Consorzio di Bonifica in collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale di Piacenza e la Società Piacentina di Scienze Natuali. Al suo interno e nelle immediate vicinanze è possibile effettuare percorsi e progetti legati alla storia del territorio alla geologia, ai fiumi piacentini ecc.

Il Consorzio è l'Ente preposto alla valorizzazione dei beni naturali con particolare riferimento alle risorse idriche, sia ad uso agricolo che extra agricolo. Opera in 46 comuni della provincia di Piacenza - su un'estensione territoriale di circa 260.000 ettari - e principalmente gestisce: 2.400 km di canali; 5 impianti idrovori di difesa idraulica e 2 di sollevamento irriguo (lungo la fascia costiera del Po); 3 casse di espansione (a Piacenza, San Nicolò, Borgonovo V.T.); 2 dighe (Molato in comune di alta Val Tidone e Mignano in comune di Vernasca); 132 km di strade e 50 acquedotti rurali in territorio montano.