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Il deprezzamento dei listini cerealicoli...
Domenica, 20 Ottobre 2013 08:00

FIPE, come la crisi ha cambiato i consumi





Gli italiani hanno voglia di uscire. Nonostante la crisi.

Host 18–22 ottobre -In occasione di Host 2013 Fipe presenta la ricerca "P.E. 24h La Cas@ fuoricasa" e mostra le nuove tendenze degli italiani in fatto di consumi. 73 i miliardi di euro spesi nel 2012, pari al 35% della spesa alimentare. Sempre più amata la colazione al bar, in calo la pausa pranzo mentre crescono gli italiani che escono fuori a cena.

Gli italiani hanno voglia di uscire. Nonostante la crisi. A fronte di una fisiologica flessione dei consumi dovuti alla congiuntura non favorevole, frequentare bar, ristoranti e locali resta comunque una piacevole abitudine. È quanto emerge dall'ultima ricerca dell'Ufficio Studi Fipe, "P.E. 24h La Cas@ fuoricasa", che la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, aderente a Confcommercio – Imprese per l'Italia presenta oggi, martedì 15 ottobre, in occasione della sua partecipazione a Host 2013 (in programma a fieramilano dal 18 al 22 ottobre). Una scelta strategica quella di Fipe, che vuole porsi sempre più come punto di riferimento per tutta la filiera della ristorazione, potenziando il proprio impegno a livello formativo e nei confronti di tutti gli stakeholder di riferimento.

"Host 2013 è la fiera internazionale più importante dell'ospitalità e precede di due anni l'Expo2015, la manifestazione che avrà come tema il cibo e gli aspetti anche sociali ad esso collegato – dice Lino Stoppani, presidente Fipe -. Con la nostra presenza al Salone vogliamo dimostrare quanto è importante il contributo delle associazioni di categoria all'organizzazione e alla riuscita dell'Esposizione Universale sul quale l'Italia fa grande affidamento. Ci presentiamo con idee originali e innovative, per offrire un contributo molto atteso da tutta la filiera: un mondo complesso, che va dalle organizzazioni territoriali agli esercenti, senza dimenticare i fornitori agricoli e di attrezzature industriali per il settore".

"P.E. 24h La Cas@ fuoricasa": più colazione, meno pausa pranzo

A creare tanta aspettativa sulla partecipazione di Fipe ad Host è il perdurare del momento di debolezza dell'economia italiana che si continua a riflettere anche sul settore dei consumi fuori casa. Tuttavia, nonostante una situazione non certo favorevole, i consumi del cosiddetto "fuoricasa" restano una voce di spesa estremamente significativa. La spesa delle famiglie italiane per la ristorazione vale 73 miliardi di euro pari al 35% dell'intera spesa alimentare. Dopo Spagna e Gran Bretagna, l'Italia è il paese europeo con la maggiore incidenza dei consumi alimentari fuori casa sul totale della spesa alimentare (35% a fronte di una media europea del 32%). In termini di spesa pro-capite, gli italiani spendono in ristorazione circa 1.200 euro l'anno, il 32% in più dei francesi e il 53% più dei tedeschi. Valori che pongono l'Italia al terzo posto nella classifica europea per i consumi fuoricasa.

Più nel dettaglio, come risulta dalla fotografia scattata dal centro studi Fipe, il bar rimane il luogo preferito dagli italiani per fare colazione con un totale annuo di circa 1,5 miliardi di consumazioni. I prezzi sono infatti molto contenuti: 94 centesimi il prezzo medio dell'espresso e 1,26 euro quello del cappuccino.

A registrare una flessione maggiore è invece il consumo di cibo nella pausa pranzo. Tra il 2008 e il 2012 ben 204 mila persone non entrano più nel pubblico esercizio per il pasto di metà giornata. Per fortuna il calo è parzialmente compensato dagli 8 milioni di persone a cui capita ogni tanto di consumare un pranzo fuori casa nei giorni feriali. 
Un cambiamento di tendenze si registra anche per la cena. Se nel 1993 rappresentava il pasto principale della giornata per il 17% della popolazione, oggi lo è per il 24%. E se a cenare fuori casa almeno una volta a settimana è il 28,3% dei cittadini, la metà predilige la pizzeria a fronte di un 25% che sceglie il ristorante, soprattutto in occasione di ricorrenze.

Tutto ciò dimostra che, a dispetto della crisi economica, gli italiani amano frequentare bar e ristoranti, nonostante una situazione non certo favorevole: secondo l'Ufficio Studi Fipe, nel 2012 la spesa delle famiglie si è ridotta di 1,6 miliardi di euro (-2,5%). Un dato negativo che si conferma anche per l'anno in corso in cui è prevista una diminuzione dell'1,3%. I dati registrano in pratica un calo cumulato del 4% circa in due anni.

Il contributo di Fipe a supporto della ristorazione italiana: lo sportello online

I dati del centro studi indicano dunque uno scenario in continuo mutamento e per dare un aiuto concreto, fatto di risposte pronte e immediate ai problemi della categoria, Fipe ha attivato uno sportello online al quale si può accedere sia dal sito Fipe (www.fipe.it), sia dal sito Host (www.host.fieramilano.it) con una semplice registrazione. Uno dei temi trattati, oltre alla gestione del personale, è per esempio proprio il riposizionamento sul mercato in relazione all'evoluzione domanda. Non bisogna infatti dimenticare che per ogni fase della giornata vissuta fuori casa ci sia un'offerta mirata e specifica da parte di pubblici esercizi. Da qui l'idea di partecipare ad Host con un format esclusivo ideato proprio per questa Fiera. Nello stand a pianta circolare che ricorda il quadrante di un orologio, Fipe allestirà gli arredi in modo da simboleggiare i pubblici esercizi di riferimento (bar, ristoro veloce, ristorante, intrattenimento serale). E niente affatto casuale è anche il titolo (anch'esso in esclusiva) per l'esposizione: "P.E. 24h La Cas@ fuoricasa".

Milano, 15 ottobre 2013

(Fonte FIPE)

HOST2013

Parma, 16 ottobre 2013
 
ll tema i "Sistemi alimentari sostenibili per la sicurezza alimentare e la nutrizione" è al centro della Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2013, per l' occasione Barilla Center for Food & Nutrition presenta il nuovo Magazine dal titolo "Alimentazione e Ambiente" scaricabile gratuitamente online -
Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) celebra oggi la Giornata Mondiale dell'Alimentazione, sottolineando l'importanza della nutrizione nel trasformare gli individui, le società e le economie e la necessità che essa sia centrale in ogni politica di sviluppo. I dati della Fao - Organizzazione delle Nazioni Unite per l' Alimentazione e l' Agricoltura, riportano ad oggi che sono quasi 842 milioni le persone nel mondo che soffrono di malnutrizione cronica. Una situazione che si manifesta in molte forme sia all' interno di un paese, che di un nucleo famigliare fino ad arrivare ad assumere diversi aspetti all' interno di una singola persona. Una piaga sociale che impone anche costi elevati alla società. Il costo della malnutrizione sull'economia globale (in termini di perdita di produttività e costi sanitari diretti) può arrivare addirittura ad avere un peso pari al 5 per cento del PIL mondiale, ossia 3.500 miliardi di dollari l'anno (500 dollari pro capite).
Mentre un bambino su quattro al di sotto dei cinque anni soffre di disturbi della crescita e non raggiungerà mai il suo pieno potenziale fisico e cognitivo. Circa 2 miliardi di persone non ricevono le vitamine e i minerali necessari per essere in buona salute. Quest'anno, per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione, la FAO sta promuovendo il concetto dei sistemi alimentari e chiede a tutti, dai consumatori ai politici, di contribuire a rendere questi sistemi più sani – sia per le persone che per tutto il mondo.
In Italia il WFP partecipa alle numerose iniziative promosse dal Ministero degli Affari Esteri e dalla sua Cooperazione internazionale allo Sviluppo (DGCS) per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione. Tra queste, l'importante convegno internazionale, presso la FAO, sui temi degli sprechi e delle perdite alimentari.
In occasione del World Food Day il BCFN - Barilla Center for Food & Nutrition presenta il nuovo Magazine dal titolo "Alimentazione e Ambiente: Stili alimentari sani per le persone e per il pianeta". Il megazine è scaricabile gratuitamente per scoprire gli approfondimenti dedicati ai temi della sostenibilità alimentare e dell'accesso al cibo per promuovere stili alimentari sani per le persone e per il pianeta.
 
(Fonte dati Fao)
Pubblicato in Cronaca Emilia
Mercoledì, 16 Ottobre 2013 08:32

Latte spot alla continua ricerca di record

Latt Spot VR gde



A Verona il latte spot quotato 53,61 €/100 litri (+0,98%)

di Virgilio - Parma, 14 Ottobre 2013 -

53,61 €/100litri il valore massimo registrato alla borsa di Verona nella seconda settimana di ottobre. Quasi due punti percentuali recuperati nuovamente dopo la settimana di "riposo" coincidente con la chiusura di settembre.

In contro tendenza il burro che, dopo diverse settimane e per la precisione sette, crolla su tutte le piazze e per tutte le tipologie in attesa di venerdi 18 ottobre quando la Borsa di Parma, con molte probabilità, confermerà la tendenza al ribasso registrata sia a Milano sia a Reggio Emilia. 4,15 €/kg per il burro da centrifuga, 3,40 €/kg per il pastorizzato e 3,30 €/kg per lo zangolato quotati a Milano. Reggio Emilia perde 3,45% e fissa il burro zangolato da creme fresche a quota 2,80€/kg. contro i 2,90 delle precedenti sette sedute.

Nella settimana che ha visto il sequestro di imitazioni di Parmigiano Reggiano DOP addirittura esposti all'Anuga di Colonia, le due principali DOP nazionali hanno confermato i prezzi della precedente ottava interrompendo una serie positiva durava da sei settimane.

Nella settimana di riferimento (7 - 13 ottobre) tutte le principali piazze hanno confermato i prezzi della prima di ottobre. L'apertura della terza ottava è stato nel segno della stabilità confermando nuovamente le quotazioni della precedente almeno sulle piazze di Reggio Emilia e di Milano.

Latt Burro zangolato PR gdeLatt PRRE 24M PR gde

Latt GP 9M MI

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare. Anno 12 n° 41 - 14 Ottobre 13



Parma 13 Ottobre 2013 -

SOMMARIO Anno 12 - n° 41 14 Ottobre 13

(allegato PDF scaricabile)

1.1 editoriale

Dobbiamo tornare a volare

2.1 contraffazione

Sequestri a Colonia. Consorzi di tutela uniti a difesa del Made in Italy

4.1 lattiero caseario

Il Parmigiano rincalza e il Padano frena a Milano

5.1 il sogno di Marini

Marini in consiglio nazionale: è ora di sciogliere dalle catene un nuovo "sogno italiano"

6.1 consumo suolo

Legambiente: "Fermiamo il consumo di suolo"

6.2 ambiente

Orlando: "In Legge Stabilità servono 500 milioni per dissesto idrogeologico"

6,3 VINO

Rubesco Lungarotti sul podio

6,4 terremoto

Parmigiano Reggiano: stretta di mano tra caseifici e benefattori

7.1 inquinamento

Inquinamento da fitofarmaci, le proposte di UNIMA.

8,1 cereali

Agricoltura, Agrinsieme, in calo il prezzo del grano duro, al di sotto costi di produzione

9.1 coldiretti

Le strane dimissioni di Sergio Marini.

 

Cibus 41 COP gde

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 13 Ottobre 2013 08:52

Inquinamento da fitofarmaci, le proposte di UNIMA.



Presentate a Roma le linee guida per la prevenzione dell'inquinamento dei corsi d'acqua dovuto a deriva e ruscellamento – Le proposte del Presidente di Unima, Silvano Ramadori, per la formazione degli operatori professionali.

Roma,  Ottobre 2013 -

Nel "Parlamentino" del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, nella mattinata del 3 ottobre è stato presentato al pubblico il Progetto Topps-Prowadis, contro la contaminazione delle acque da agrofarmaci; il progetto, cofinanziato dall'Unione Europea, è partito nel 2005 ed ha visto la partecipazione di 15 Paesi, con ben 12 partners scientifici, suddivisi in 4 gruppi di lavoro.

Quello relativo al Sud Europa è stato coordinato dall'Università di Torino, nelle persone dei professori Paolo Balsari e Aldo Ferrero, che hanno illustrato al qualificato pubblico presente i risultati del lungo lavoro, conclusosi con l'elaborazione delle linee guida che completeranno in chiave operativa il quadro normativo delineato dalla direttiva comunitaria sull'uso sostenibile degli agrofarmaci.

Durante lo svolgersi della ricerca è stato costituito un tavolo tecnico, aperto alle Organizzazioni dei soggetti coinvolti: dai produttori di fitofarmaci e di macchine agricole, fino agli utilizzatori finali, agricoltori e imprese agromeccaniche; in tale ambito operativo, Unima ha portato fin dall'inizio il proprio contributo di idee e di proposte per le diverse fasi del progetto.

Queste hanno riguardato la riduzione dell'inquinamento localizzato, che si verifica in fase di manipolazione e miscelazione, conclusasi nel 2008; la valutazione ambientale dell'irroratrice, terminata nel 2011; la mitigazione dell'inquinamento diffuso, determinato dalla deriva e dal ruscellamento superficiale, le cui conclusioni sono state oggetto della presentazione di oggi.

Nel dibattito che ne è seguito, il Presidente di Unima, Silvano Ramadori, ringraziando i relatori per il taglio pratico impartito alle linee guida, ha detto di condividere lo spirito e gli obiettivi del progetto, nella consapevolezza che le imprese agromeccaniche sono portatrici di una innovazione che si rivolge ad un'agricoltura che, pur essendo sostenibile, deve rimanere competitiva sul mercato globale.

Sarebbe auspicabile, ha proposto Ramadori, giungere ad una classificazione delle macchine in relazione alla propria capacità di rispettare i parametri ambientali, in grado di orientare l'utilizzatore nell'acquisto della macchina o in sede di valutazione del contoterzista.

Il Presidente, rendendosi conto della necessità di trasferire i concetti ispiratori del progetto alla base associativa, ha proposto la realizzazione di corsi a livello regionale per la formazione dei tecnici formatori per il trasferimento delle idee per l'applicazione dei contenuti a livello pratico.

Riguardo al finanziamento di queste iniziative, Ramadori ha suggerito di ricorrere ai fondi derivanti dal prelievo operato sul prezzo dei prodotti fitosanitari, auspicando che la riforma del Fondo europeo per lo sviluppo rurale preveda un sistema di formazione regionale aperto a tutti i soggetti protagonisti nel sistema agroalimentare, dove il ruolo più importante nella tutela del territorio, almeno sulle grandi colture, è oggi appannaggio delle imprese agromeccaniche.

U.N.I.M.A.


Per il quarto anno consecutivo la Riserva Monticchio sul podio delle guide Bibenda e Gambero Rosso

Torgiano, PG, ottobre 2013 -

Il Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2008 delle Cantine Lungarotti sul podio delle guide del vino Bibenda e Gambero Rosso 2014. Si rinnova così, per il quarto anno consecutivo, l'assegnazione della doppietta 'Cinque Grappoli' e 'Tre Bicchieri' al Rubesco Riserva (dal latino rubescere: arrossire), il grande rosso made by Lungarotti divenuto simbolo dell'Umbria in tutto il mondo.

Per Chiara Lungarotti, amministratore unico dell'azienda: "I riconoscimenti consecutivi ricevuti dalle guide Bibenda e Gambero Rosso confermano la modernità di questo vino portabandiera del brand Lungarotti e dell'Umbria sui mercati internazionali. Tra i principali paesi export del Rubesco Riserva Vigna Monticchio, Germania e Giappone si confermano anche per quest'anno tra i più dinamici e in forte ascesa".

Prodotto in 50mila bottiglie l'anno e stappato in 45 Paesi, il Rubesco Vigna Monticchio è composto al 70% da uve Sangiovese e al 30% da Canaiolo, con un invecchiamento medio di circa 4 anni. In etichetta, un bassorilievo con particolare della Fontana Maggiore di Perugia, la più bella fontana di piazza del tredicesimo secolo.




L'Italia è il primo produttore europeo ed il secondo nel mondo con 3,7 milioni di tonnellate. Necessario migliorare l'aggregazione e la capacità di stoccaggio e favorire la programmazione e la contrattazione tra le organizzazioni di prodotto degli agricoltori e l'industria di trasformazione

Roma,  ottobre 2013 - Il prezzo del grano duro è sceso a circa 24 euro al quintale a causa del contemporaneo verificarsi, nei primi mesi della campagna commerciale 2013/2014, di un calo delle importazioni e della stagnazione della domanda interna da parte dell'industria di trasformazione. Si tratta di un prezzo che nelle principali aree di coltivazione, in particolare nel nostro Mezzogiorno, è al disotto dei costi di produzione.

Lo ha evidenziato Agrinsieme, il coordinamento politico tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, nel corso di una audizione alla Commissione Agricoltura alla Camera. "Siamo di fronte -hanno spiegato i rappresentanti di Agrinsieme durante l'audizione- a tendenze al ribasso dovute all'attesa dei dati concreti della produzione canadese, principale esportatore mondiale, ma anche determinati da comportamenti speculativi per indurre vendite sotto costo".

Agrinsieme ha, quindi, evidenziato come sia importante in questa situazione favorire la maggiore trasparenza nella conoscenza dei dati produttivi e di giacenze nazionali e internazionali, nonché nelle modalità di rilevazione dei prezzi e di formazione dei listini da parte delle Borse merci. La risposta più efficace resta tuttavia quella strutturale, che passa cioè attraverso il miglioramento dell'aggregazione del prodotto, la capacità di stoccaggio per lotti omogenei, gli standard qualitativi commerciali. Tutto deve essere finalizzato a favorire la programmazione e la contrattazione tra le organizzazioni di prodotto degli agricoltori e l'industria di trasformazione, per aree territoriali omogenee.

L'applicazione della nuova Pac in Italia, così come alcuni interventi di politica nazionale, come i contratti di filiera, dovranno aiutare a sostenere questo processo di radicale organizzazione del settore.

DATI: Il comparto del grano duro è strategico per il nostro sistema agroalimentare. L'Italia, nonostante una piccola diminuzione rispetto allo scorso anno, con una produzione stimata intorno a 3,7 milioni di tonnellate si conferma il primo produttore europeo ed il secondo nel mondo. Con più di un milione di tonnellate, siamo inoltre il primo paese importatore. Il grano duro, soprattutto, è la materia prima per la produzione della pasta, prodotto simbolo del made in Italy, base della dieta mediterranea ed emblema della nostra immagine nel mondo

(Fonte Cia - Agrinsieme)



Per l'occasione verrà aperto al pubblico il prestigioso Salone Monumentale di Palazzo Gotico. Inizio alle ore 17,00.

di Virgilio -

Piacenza, 10 ottobre 2013 -

L'ormai tradizionale cerimonia della consegna dei Premi "Coppa d'Oro", giunta alla settima edizione, sarà un'occasione più unica che rara per visitare il Salone Monumentale di Palazzo Gotico, normalmente non accessibile al pubblico.

Il prestigioso riconoscimento quest'anno sarà attribuito a Benito Benedini, Presidente del Gruppo Sole 24 Ore, a Diana Bracco, Presidente EXPO 2015 SpA e a Gualtiero Marchesi Rettore di ALMA Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

Benito BenediniDiana Bracco Gualtiero Marchesi

"E' per me un grade onore, commenta Giuseppe Parenti Presidente di CCIAA e ideatore della manifestazione, poter attribuire un riconoscimento a figure prestigiose come quelle che riceveranno il premio Coppa d'Oro 2013. Sette anni fa pensammo di istituire questo premio per dare luce alla nostra terra e ai meravigliosi prodotti che la contraddistinguono. Se guardo a quanto è stato fatto, ritengo che la Coppa d'Oro abbia prodotto più che buoni risultati. Abbiamo avuto con noi durante le diverse edizioni rappresentanti delle Istituzioni, della Ricerca, della cultura, dello Spettacolo, del Giornalismo, che hanno contribuito ad animare la riflessione sulle differenti accezioni del concetto di Qualità, tema ricorrente negli appuntamenti che si sono succeduti".

Parenti anni precedenti Coppa doro GDE

I destinatari del premio 2013 vanno ad aggiungersi all'importante albo d'oro dei precedenti anni in cui figurano personaggi di alto profilo e protagonisti assoluti nei più diversi settori.

Promosso dalla Camera di Commercio di Piacenza e dal Consorzio Salumi Tipici Piacentini, il premio Coppa d'Oro è seguito nel week end 12/13 ottobre dal Gutturnio Festival, sempre in programma a Palazzo Gotico.

ANCHE L'IMMAGINE DEL PREMIO E' PIACENTINA

"Il Premio Coppa d'Oro – dichiara Giuseppe Parenti, presidente della Camera di Commercio di Piacenza – è nato sette anni fa perché abbiamo pensato che la Coppa Piacentina DOP potesse diventare la bandiera dei Sapori e della Terra piacentina. Se di Piacenza dovevamo parlare, anche l'immagine del Premio doveva nascere a Piacenza. Ecco allora che incaricammo Graziella Bertante di creare, con la propria arte, una figura che potesse dare corpo alla nostra idea. E dopo che nel 2011 Graziella Bertante ci ha lasciati, abbiamo pensato di individuare una nuova artista, ancora piacentina, che potesse esprimere in modo autorevole la sua idea di Coppa d'Oro".

Paola Foppiani, nata nel 1966 a Piacenza, dopo gli studi si dedica alla scultura, realizzando prevalentemente opere in terracotta. Di lei e delle sue mostre parlano da anni i più autorevoli giornali nazionali. Figlia d'arte ha ereditato il genio, la tecnica e l'amore per il suo lavoro dal famoso pittore e padre Gustavo, ma è stata da sempre capace di interpretare l'arte in modo personale. Ed è riuscita così a far tornare la scultura protagonista. A Piacenza, ma non solo. Ultimo esempio la donna che mostra e quasi abbraccia in modo sublime la coppa, emblema de "Il Premio Coppa d'Oro" pensato da Paola Foppiani. Sculture di pregio inserite in confezioni artigianali di pregio, ideate anche queste appositamente per l'occasione dalla falegnameria piacentina Ferrari

ALBO D'ORO "PREMIO COPPA D'ORO"

Marco Bellocchio

Massimo Bottura

Giorgio Calabrese

Isabella Ferrari

Enzo Iacchetti

Filippo Inzaghi

Riccardo Muti

Davide Paolini

Gerry Scotti

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Pubblicato in Cultura Emilia
Giovedì, 10 Ottobre 2013 10:43

Fiere di Parma: siglati accordi con Colonia e Ucima

Due importanti accordi firmati dalle Fiere di Parma per dare vita alla più importante polo del Food Processing e Packaging -
 
Parma, 10 ottobre 2013
 
Non era bastato l' accordo firmato dalle Fiere di Parma con Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l'Imballaggio) l'associazione imprenditoriale che rappresenta i costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e l'imballaggio, concretizzatosi nella nuova manifestazione, Food Pack, dedicata al confezionamento alimentare e delle bevande che, a partire dalla prossima edizione, in calendario dal 28 al 31 ottobre 2014, affiancherà Cibus Tec.
Un secondo accordo è stato preso con la Fiera di Colonia, organizzatori di Anuga FoodTec, per condividere progetti di sviluppo internazionale sia per i due storici appuntamenti di Parma e Colonia sia per nuove iniziative overseas (Brasile, India, ecc.).
La partnership creerà una rilevante piattaforma strategica internazionale che vedrà lavorare in sinergia: "Anuga FoodTec" la più importante rassegna delle food tecnologies, "Cibus Tec", da oltre 70 anni salone di riferimento delle tecnologie meccano-alimentari ed infine "Food Pack", la neo-nata Joint Venture espositiva creata da Fiere di Parma e Ucima.
Un accordo strategico che offrirà all'industria delle tecnologie legate alla filiera del food & beverage, una audience straordinaria.
"Una vera e propria collaborazione di filiera, insomma, quella tra Italia e Germania, che da ottobre potrà già beneficiare di una serie di iniziative di business matching nei principali mercati obiettivo per offrire ai produttori di tecnologie alimentari concrete opportunità di promozione del proprio business in una vetrina internazionale a partire da Anuga 2013, per proseguire a Cibus 2014 dal 5 all'8 maggio, culminare a Cibus Tec & Food Pack 28-31 ottobre 2014 e proseguire ad Anuga FoodTec 24-27 marzo 2015", si legge nella nota.
 
UCIMA

Ucima - Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l'Imballaggio - riunisce, rappresenta e assiste i costruttori italiani di macchine per il confezionamento e l'imballaggio, raggruppando al suo interno oltre 120 aziende tra le più rappresentative del settore dislocate su tutto il territorio nazionale. Il fatturato del settore è in continua crescita: nel 2012 il giro d'affari è stato superiore a 5.500 milioni di euro, realizzati per l'83% all'estero. 


 
FIERE DI PARMA

Fiere di Parma è l'unico operatore fieristico italiano con un 'know how' specifico e riconosciuto a livello internazionale nel comparto agro-alimentare. Una competenza consolidata negli anni grazie a collaborazioni a livello internazionale e dall'esperienza maturata nell'organizzazione di eventi fieristici e congressuali rivolti ai settori delle tecnologie (Cibus Tec) e dei prodotti agro-alimentari (Cibus). Vanta una leadership nazionale e internazionale anche nei settori antiquariale (Mercanteinfiera) e del turismo plein air (Salone del Camper).L'azienda ha chiuso il 2012 con un fatturato di circa 35 milioni e un EBITDA prossimo al 20%. Il quartiere si sviluppa su 140.000 mq. coperti e dotati del sistema fotovoltaico a tetto più grande d'Italia (7 MW) che garantisce una riduzione dell'emissioni di co2 pari a 4.200 tons annue.
 


KOELNMESSE

Anuga, manifestazione di punta di Koelnmesse GmbH, è la fiera leader a livello mondiale nel settore Food & Beverage. Nel solo settore alimentare, la Fiera di Colonia ha una competenza a 360 gradi con 25 manifestazioni specifiche in tutto il mondo, coprendo così tutta la filiera, dalle tecnologie di produzione, lavorazione e confezionamento degli alimenti al prodotto finito in tutte le sue declinazioni. 
A livello globale, Koelnmesse GmbH organizza più di 70 fiere internazionali e oltre 2000 conferenze ed è la sede fieristica n. 1 in più di 25 settori commerciali, contando su 284.000 mq espositivi, un polo all'avanguardia e oltre 100 rappresentanze all'estero.
Pubblicato in Agroalimentare Emilia