Visualizza articoli per tag: Vinitaly

Agroalimentare. A Vinitaly presentato un progetto dell'Università di Modena e Reggio per migliorare i processi di filiera. E ieri inaugurazione con delegazione di Hema e Jd.com: sei imprese emiliano-romagnole presentano la loro migliore produzione ai buyer cinesi. Assegnato il Premio Angelo Betti alla Fattoria Monticino Rosso, l'assessore Caselli: "Riconosciuto il lavoro di recupero e valorizzazione dell'Albana insieme all'attenzione all'ambiente".

Bologna – Si chiama Sostinnovi ed è il progetto dell'Università di Modena e Reggio che è stato presentato oggi nel corso di un convegno alla 52^ edizione di Vinitaly, cui hanno partecipato l'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli, il presidente di Enoteca regionale, Pierluigi Sciolette e rappresentanti delle Università di Modena e Reggio, di Parma e del Crpv, il Centro ricerche produzioni vegetali di Cesena. Finanziato con fondi Por Fesr, il progetto è pensato per migliorare i processi di filiera e i risultati possono essere applicati dalle aziende tramite sistemi di telerilevamento per stimare la produttività. Il tutto nell'ottica dell'economia circolare per utilizzare scarti di produzione per stabilizzanti e nuovi materiali per bioplastiche e materiali ceramici.

La giornata inaugurale del salone del vino di Verona, ha visto sei imprese dell'Emilia-Romagna - Cantina S. Croce di Carpi e Cantina sociale Formigine Pedemontana (Mo), Tenuta Mara di San Clemente (Rn), Cantina Campana di Piacenza, Podere Batatta di Girolamo Satta di Bertinoro (Fc) e Cantina Barbaterre di Quattro Castella (Re) - far conoscere la loro migliore produzione ai buyer cinesi di Hema, il colosso nelle vendite alla grande distribuzione collegato al gruppo Alibaba, e di Jd.com azienda specializzata nella vendita online. L'incontro presso lo stand regionale, è servito anche per approfondire la conoscenza delle aziende e dei loro prodotti anche in vista di possibili futuri accordi commerciali ed è stato possibile grazie all'adesione delle imprese alla manifestazione d'interesse promossa dall'assessorato regionale all'Agricoltura.

Un'occasione che ha rinforzato la collaborazione tra Emilia-Romagna e Cina sancita anche dall'incontro tra l'assessore Simona Caselli e il console economico commerciale a Milano della Repubblica popolare cinese, Li Shaofeng, e che proseguirà alla prossima edizione di Cibus Parma (7-10 maggio 2018).

Uno scambio che parte dalla missione istituzionale in Cina, guidata dal presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, del novembre scorso in occasione della Settimana della cucina italiana nel mondo e che si è consolidata a marzo con il tour di quattro giorni della delegazione cinese dell'e-commerce Alibaba.

Una giornata inaugurale, quella di ieri, che ha visto anche la premiazione dei benemeriti Vinitaly 2018 "Premio Angelo Betti" con la Fattoria Monticino Rosso di Luciano e Gianni Zeoli che ha ricevuto il riconoscimento per l'Emilia-Romagna.
L'azienda imolese, nata nel 1965, si sviluppa ora su 37 ettari di cui 20 vitati e si distingue per la costante attenzione all'alta qualità del prodotto.
Premiando Luciano Zeoli l'assessore Caselli ha ricordato "il lavoro svolto per il recupero, la selezione e la valorizzazione del vitigno Albana, proponendo tecniche di coltivazione e ancor più di vinificazione che hanno potuto esaltare le caratteristiche proprie dell'uva autoctona romagnola. Altro elemento che ha portato alla scelta della Fattoria Monticino Rosso- ha chiuso l'assessore- è l'attenzione alla sostenibilità ambientale e al contrasto al consumo di suolo in un territorio come quello della collina romagnola particolarmente sensibile. La nuova cantina 'interrata' e il recupero degli edifici aziendali, hanno mantenuto al paesaggio le caratteristiche di altissimo valore storico e ambientale che lo caratterizzano".

Nello spazio eventi del rinnovato padiglione coordinato da Enoteca Regionale Emilia-Romagna è stato presentato il nuovo programma di comunicazione e del progetto 'Turismo del vino' per facilitare il contatto tra il sempre maggior numero di 'winelover' e i produttori che vendono direttamente in azienda. Da oggi, nel sito dell'Enoteca regionale (dal tasto eventi) si può effettuare un tour virtuale del territorio regionale.

Infine, in serata, il fuori salone nella Piazza San Zeno di Verona con la doppia esibizione dell'Orchestra di Mirco Casadei e i Modena City Ramblers./BB

 

Fonte: Regione ER

Le degustazioni e gli abbinamenti si svolgeranno sia a Sol&Agrifood, sia negli stand di alcuni tra i più noti produttori vinicoli del panorama nazionale presenti a Vinitaly

Reggio Emilia, 12 aprile 2018 – Il Consorzio Parmigiano Reggiano conferma la propria presenza a Sol&Agrifood (stand B31), il Salone internazionale dell'Agroalimentare di Qualità in programma a Verona Fiere dal 15 al 18 aprile, in concomitanza con Vinitaly 2018.

Il Consorzio porterà in Fiera varie stagionature e tipologie di Parmigiano Reggiano che saranno proposte anche in abbinamento a grandi vini. Le degustazioni si svolgeranno sia nello stand del Consorzio a Sol&Agrifood, sia all'interno degli stand di alcuni tra i più noti produttori vinicoli del panorama nazionale presenti a Vinitaly. L'obiettivo è porre l'accento sulla versatilità del Formaggio Parmigiano Reggiano, un prodotto che per la sua complessità di aromi e struttura è il partner ideale sia per un calice da aperitivo sia per abbinamenti più arditi.

Insieme al Consorzio, ogni giorno si alterneranno in Fiera caseifici provenienti dalle diverse province di produzione che offriranno al pubblico la possibilità di scoprire tutta la biodiversità unica ed inimitabile del Parmigiano Reggiano: 4 Madonne Caseificio dell'Emilia di Lesignana (Modena), Casearia F.lli Dotti di Bibbiano (RE), Caseificio Gennari Sergio e figli di Collecchio (Parma), Azienda agricola Boselli Nullo e Marcello di San Ruffino (PR), Caseificio Spadarotta di Montecchio Emilia (RE), Caseificio Ciao Latte di Noceto (PR), Cooperativa Zootecnica Bazzanese di Bazzano (BO) e Caseificio sociale Roncoscaglia di Sestola (MO).

Particolarmente importanti nei giorni della manifestazione saranno le collaborazioni instaurate con eccellenze del panorama vinicolo e brassicolo. Il Parmigiano si sposerà con il Marsala DOC di Intorcia (domenica 15 alle ore 12.00 padiglione 2 stand B31), il Lambrusco di Modena (domenica 15 ore 13.00 padiglione 1 stand D1), il Franciacorta (lunedì 16 ore 11.30 Palaexpo spazio Franciacorta), l'Aglianico del Taburno (lunedì 16 ore 13,30 e martedì 17 ore 15.00 padiglione B sala Nero a Metà), i vini toscani della Cantina Marchesi Antinori (lunedì 16 ore 15.00 spazio Repubblica, corridoio dei Signori, padiglione 11/12), i vini di Mantova (martedì 17 e mercoledì 18 dalle ore 11,30 Palaexpo, spazio Consorzio Vini mantovani) , le birre del Birrificio del Borgo (martedì 17 ore 15.00 spazio Agorà di Sol & Agrifood).

Vinitaly - Dal 15 al 18 aprile a Verona: 200 le cantine e i consorzi ospiti del padiglione di Enoteca regionale, oltre 500 etichette in degustazione. Emilia-Romagna al top per crescita dell'export: +11,8% nel 2017. 

Bologna, 4 aprile 2018

Oltre 500 etichette in degustazione, 200 cantine ospiti tra singole aziende e consorzi di produttori, 7 banchi di assaggio, 20 sommelier per dare consigli e suggerimenti agli avventori, 1 ristorante con menu legato al territorio per il miglior abbinamento cibo/vino.

E poi un fitto calendario di appuntamenti, tra convegni, incontri di lavoro e presentazioni varie, con l'obiettivo di promuovere il patrimonio vitivinicolo regionale, assieme alla cultura e alle tradizioni legate al territorio.

Il tutto all'interno del padiglione 1 di 4.000 metri quadrati, con allestimenti e veste grafica completamente rinnovati all'insegna della rigenerazione, anzi della 'REgeneration', come recita lo slogan coniato per l'occasione. Motto che accompagnerà per tutto l'anno le iniziative promozionali di Enoteca regionale Emilia-Romagna in giro per il mondo.

Anche quest'anno il meglio dell'enologia emiliano-romagnola sarà protagonista al 52^ Vinitaly, uno dei più importanti saloni internazionali di settore, in programma a Verona dal 15 al 18 aprile prossimi. Le cantine presenti, le novità e gli eventi che animeranno lo spazio espositivo gestito dall'ente che ha il compito di valorizzare i vini regionali sono stati presentati in una conferenza stampa a Bologna, con la partecipazione dell'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli, del presidente e del direttore di Enoteca regionale, rispettivamente Pierluigi Sciolette e Ambrogio Manzi e del presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Alberto Zambianchi.

"I nostri vini– sottolinea l'assessore Caselli- sono sempre più apprezzati sia in Italia, che all'estero, grazie all'impegno e alla professionalità degli imprenditori. Siamo fortemente impegnati per migliorare l'immagine presso i consumatori delle nostre produzioni, che hanno ben poco da invidiare sotto il profilo qualitativo alle più blasonate etichette nazionali. Stiamo accelerando sulla promozione, con particolare attenzione ai mercati emergenti del sud asiatico, in testa Cina e Giappone, senza dimenticare Russia, Canada e Usa, che resta il principale mercato di sbocco per il made in Italy. Anche quest'anno- prosegue l'assessore- metteremo a disposizione delle imprese circa 25,7 milioni di euro dell'Ocm vino sotto forma di contributi alle imprese per investimenti, azioni promozionali all'estero, riconversione e ristrutturazione dei vigneti, più 600.000 euro di finanziamenti regionali. Altri 2,6 milioni del Psr 2014-2020 sono stati poi destinati ai Goi, partnership tra aziende agricole e enti di ricerca per dare una spinta ai progetti di innovazione, in particolare in tema di salvaguardia della biodiversità, tecniche di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici e sostenibilità delle produzioni".

"L'Emilia-Romagna è la seconda regione in Italia per valore dell'export agroalimentare. Per quanto riguarda in particolare il settore vinicolo la nostra regione è al top per performance nei primi nove mesi del 2017, in cui le vendite sono cresciute dell'11,8% rispetto all'anno precedente- sottolinea Zambianchi-. Cina, Russia e Stati Uniti sono tra le aree extraeuropee più interessanti e di prospettiva per le nostre etichette. Un'ulteriore conferma di come stia cambiando la geografia dei consumi del vino, orientata sempre di più oltre i confini europei, arriva dalla recente ricerca Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, che ribadisce come il vero elemento in grado di fare la differenza sui mercati sarà sempre di più la qualità rispetto al prezzo. Proprio per questo- conclude il presidente di Unioncamere ER- è necessario agire 'come sistema' e, in questo senso, 'Deliziando', il progetto di promozione all'estero dei prodotti enogastronomici avviato da anni dall'assessorato regionale all'Agricoltura e dalle Camere di Commercio, attraverso la loro Unione regionale, è un modello di collaborazione per lo sviluppo di un agroalimentare sostenibile, competitivo e internazionalizzato, in cui la qualità è la carta vincente".

'REgeneration', filo conduttore della presenza di Enoteca regionale alla rassegna scaligera, rimanda a un'idea di rinnovamento e trasformazione legata all'ambiente e trae spunto da una serie di importanti iniziative all'insegna della sostenibilità della vitivinicoltura.

"In collaborazione con le principali università regionali- rimarca Sciolette- da oltre un anno abbiamo avviato un progetto per la messa a punto di tecniche colturali idonee per la salvaguardia dei nostri vitigni autoctoni, anche a fronte dei mutamenti climatici. L'obiettivo è arrivare alla certificazione di sostenibilità sociale, economica e ambientalenon di un singolo prodotto o di una singola azienda, bensì di un intero territorio. Sarebbe una novità assoluta per l'Italia, da spendere anche in termini di marketing".

Altro importante tema sul quale Enoteca regionale Emilia-Romagna punta è la promozione turistica della regione, unendo la valorizzazione del patrimonio territoriale a quello gastronomico ed enologico. Le aziende vitivinicole emiliano-romagnole, negli ultimi anni, hanno fatto grandi investimenti e sono in grado di accogliere i tanti turisti che arrivano nella nostra regione con numeri sempre in crescita nell'ultimo quinquennio. Enoteca ha avviato un progetto, in collaborazione con tutti gli enti e le associazioni territoriali, per creare dei percorsi che conducano i turisti/visitatori direttamente nelle aziende.

"Sono già molte- aggiunge il direttore Manzi- le aziende viticole in grado di accogliere i turisti che arrivano in Emilia-Romagna, provenienti soprattutto dall'estero, alla ricerca di un 'buon' stile di vita. Stiamo studiando percorsi ad hoc che abbracciano l'intera regione per cogliere questa interessante opportunità legata alla crescente domanda di turismo cultural-enogastronomico".

A Vinitaly lunedì 16 aprile ci sarà un appuntamento proprio per parlare di questa iniziativa in collaborazione con Regione, Movimento del turismo del vino. Unioncamere Emilia-Romagna e Apt Servizi Er.

Carta_dei_vini_Emilia_Romagna.jpg

 

Un itinerario tra profumi e sapori: export +11,8% per 230 milioni di euro. In Emilia-Romagna la crescita più alta d'Italia.

Un itinerario alla scoperta dei profumi e dei sapori del "vigneto Emilia-Romagna" che viene a cadere in un momento particolarmente favorevole per la viticoltura regionale. A confortare sono soprattutto le statistiche sull'andamento dell'export, che nei primi nove mesi del 2017 (gennaio-settembre, ultimo aggiornamento disponibile, fonte Unioncamere ER), mettono in evidenza un incremento delle vendite oltreconfine di +11,8% in valore sullo stesso periodo dell'anno precedente, per un importo di oltre 230 milioni di euro.

Una performance migliore del corrispondente trend nazionale, ancorato a un pur brillante +6,6%, che colloca l'Emilia-Romagna sul gradino più alto del podio per crescita tra le cinque regioni che esportano di più, davanti al Veneto e prima anche di Piemonte, Toscana e Trentino-Alto Adige.

 

Gli appuntamenti tra gare, premi e musica fuori salone

Venendo agli aspetti più conviviali del programma di appuntamenti organizzati da Enoteca regionale, domenica 15 aprile saranno svelate le squadre che partecipano a "Emilia-Romagna a tutto campo", innovativo format ispirato alla metafora del calcio lanciato in collaborazione con il noto comunicatore e pluristellato sommelier, il romagnolo Luca Gardini: 11 professionisti degustatori di vino, giornalisti, comunicatori italiani e stranieri hanno selezionato ciascuno 11 vini monovarietali, andando così a comporre le squadre dei vini regionali.

Tra gli altri appuntamenti in calendario la cerimonia di consegna del titolo di 'Ambasciatore dei vini dell'Emilia-Romagna', per premiare giornalisti e opinion leader che per la loro storia e attraverso il loro lavoro si sono contraddistinti per la valorizzazione dei vini regionali. Sarà premiato dagli organizzatori di Vinitaly come 'benemerito della viticoltura emiliano-romagnola' pure Luciano Zeoli, titolare dell'azienda Monticino Rosso di Imola e produttore di una delle migliori espressioni di Albana, il più prestigioso 'bianco' autoctono di Romagna.

Il padiglione dell'Enoteca ospiterà inoltre un'iniziativa organizzata dall'associazione nazionale 'Le Donne del vino', capitanate dalla delegata regionale Antonietta Mazzeo. Infine, nell'ambito di 'Vinitaly and the city', il fuori salone che coinvolge le vie e le piazze più suggestive della città scaligera, Enoteca regionale gestirà per quattro serate piazza San Zeno, dove si esibiranno, tra gli altri, l'orchestra Casadei e i Modena City Ramblers.

Infine, nel padiglione 1 sarà possibile avere informazioni per scaricare la app 'Via Emilia Wine&Food', la prima 'dispensa' tascabile dell'Emilia-Romagna in italiano e inglese (gratis sui market Ios e Google Play): un vademecum a portata di smartphone e tablet che, con un click, porta alla scoperta delle 21 denominazioni enologiche regionali con oltre 300 cantine e mille etichette. Promossa a Vinitaly dall'assessorato Agricoltura con Ais (Associazione italiana sommelier Emilia-Romagna), regalerà una bottiglia di vino offerta dall'Enoteca regionale ai tre fortunati che saranno sorteggiati tra chi scaricherà l'applicazione.

 

Il settore in cifre: 51.700 ettari di vigneti. Lambrusco il vino più acquistato nel 2017, oltre 47 milioni di euro

Il vino è uno dei settori di punta dell'agricoltura dell'Emilia-Romagna, con una produzione lorda vendibile (plv) 2016 di 315 milioni di euro, il7,3% sul totale di oltre 4,3 miliardi).

I vigneti si estendono in regione su circa 51.700 ettari. Ravenna è la provincia con la più ampia superfice coltivata (29,9%), seguita da Modena (15,5%), Reggio Emilia (15,4%), Forlì-Cesena (11,6%), Bologna (11,4%), Piacenza (10,2%), Rimini (3,7%), Parma (1,1%) e Ferrara (1%).

I cinque vitigni più diffusi sono Trebbiano (29,1% delle superfici), Sangiovese (13,2%), Lambrusco Salamino (9,8%), Ancelotta (8%) e Lambrusco Grasparossa (circa 4%).

Tra i primati che vanta la vitivinicoltura dell'Emilia-Romagna spicca la riconferma del Lambrusco come vino più acquistato nel 2017 nei supermercati e discount italiani, il principale canale distributivo. Le vendite, ha certificato un'indagine Iri per Vinitaly, hanno superato i 13,1 milioni di ettolitri in bottiglie da 0,75 litri (0,1%), per un valore di oltre 47 milioni di euro (+2,9%).

Da segnalare tra le etichette regionali in ascesa l'ottima performance dell'Ortrugo, il bianco autoctono del piacentino in fase di grande rilancio che l'anno scorso si è piazzato al terzo posto per incremento delle vendite (+18,8%), alle spalle di Grillo (Sicilia) e Primitivo (Puglia). /G.Ma.

 

Regione ER

Editoriale: - Federalismo, scissionismo, autoreferenzialità e informazione - Continua lo scivolone del burro - Cereali e dintorni. Dall'USDA la sorpresa del grano. - Giovani. l'Inps si ricrede sulla decontribuzione - Vino, Export: L'Italia cede alla Francia la storica leadership negli USA - Altro ...

SOMMARIO Anno 16 - n° 45 12 novembre 2017
1.1 editoriale
Federalismo, scissionismo, autoreferenzialità e informazione
2.1 lattiero caseario Continua lo scivolone del burro.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Non ci sono stati grandi movimenti.
4.1 sicurezza alimentare Eurospin richiama un lotto di Filetti di Acciughe.
4.2 vino eventi Le novità del 26° Merano WineFestival (10-14 novembre)
5.1 INPS giovani Giovani. l'Inps si ricrede sulla decontribuzione.
5.2 management e organizzazione Una organizzazione aziendale realizzata ad arte
6.1 economia 4.0 Aziende 4.0. Più tecnologie e meno persone?
7.1 vino eventi Aspettando Merano Winefestival
8.1 vino export Vino, Export: L'Italia cede alla Francia la storica leadership negli USA.
8.2 vino eventi Presentato "Enologica" - Bologna dal 18 al 20 novembre
9.1 Vinitaly Vinitaly presenta gli espositori anche in Cinese.
10.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Dall'USDA la sorpresa del grano.
11.1 sicurezza alimentare Uova e derivati al fipronil, ancora segnalazioni del Ministero della salute e di RASFF
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 20171110-cibus45-COP

 

Domenica, 12 Novembre 2017 06:57

Vinitaly presenta gli espositori anche in Cinese.

All'interno, ogni azienda ha un suo mini sito con un format comune, contenente le principali informazioni richieste dai buyer. Facile da compilare, viene tradotto automaticamente in inglese e cinese. È una delle prime novità della 52ª edizione di Vinitaly, per dare visibilità agli espositori e focalizzare le ricerche dei potenziali compratori.

Verona, 6 novembre 2017 – Offrire sempre nuovi servizi per migliorare ogni anno l'esperienza a Vinitaly per espositori e operatori. Con questo obiettivo Veronafiere ha intrapreso un processo di digitalizzazione che, per l'edizione 2018 del Salone Internazionale del Vino e dei Distillati, in programma dal 15 al 18 aprile ( www.vinitaly.com ), propone un nuovo concept di catalogo online.

La novità tecnologica consiste in un sistema di compilazione facilitata per gli espositori e di traduzione immediata dall'italiano all'inglese e al cinese.

Il nuovo catalogo di Vinitaly è stato progettato per essere un portale contenente mini siti di tutte le cantine espositrici. Il format comune mette in evidenza in maniera omogenea le principali informazioni richieste dai buyer, per semplificare le loro ricerche.

Il catalogo è stato pensato anche come strumento di promozione e divulgazione del vino italiano all'estero.

Con la scelta del cinese come terza lingua, Vinitaly crea la prima presentazione completa della vitivinicoltura italiana per il grande mercato asiatico, con i vini di tutte le regioni, proposti da oltre 4.000 cantine, offrendo a importatori e consumatori del Paese della Grande Muraglia uno strumento di conoscenza delle Doc, Docg e Igt made in Italy, con la visualizzazione delle relative aree di produzione.

Attraverso questo nuovo strumento, ricco di immagini, l'espositore potrà anche promuovere propri eventi e degustazioni organizzati nel corso di Vinitaly e durante il resto dell'anno, inserire video e condividerli sui social, garantendosi una visibilità lunga 365 su una piattaforma consultata in un anno da 790.380 utenti da 195 Paesi, per un totale di 4.958.499 pagine visualizzate.

Il catalogo di Vinitaly 2018 sarà online a metà dicembre, inizialmente con la descrizione di tutti gli espositori diretti; seguiranno, mano mano, gli espositori indiretti.
Per scoprire come sarà il nuovo catalogo, a questi link i demo delle prime aziende che hanno completato l'inserimento delle proprie informazioni:
Villa Spinosa – Veneto
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/20/260182849/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/20/260182849/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/20/260182849/ 
Angoris – Friuli Venezia Giulia
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/146/043728000/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/146/043728000/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/146/043728000/ 
Arione - Piemonte
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/49/002205000/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/49/002205000/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/49/002205000/ 
Azienda Uggiano – Toscana
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/8/073162000/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/8/073162000/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/8/073162000/ 
Azienda Nicola di Sipio - Abruzzo
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/447/260181464/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/447/260181464/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/447/260181464/ 
Barberani - Umbria
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/128/093910000/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/128/093910000/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/128/093910000/ 
Terredora – Campania
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/157/026122000/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/157/026122000/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/157/026122000/ 

Gurriere – Sicilia
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/282/260209008/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/282/260209008/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/282/260209008/ 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Editoriale: Caccia agli evasori e equità sociale o quasi. - In Flessione i formaggi duri e il latte spot. - Prezzo a riferimento del latte a uso industriale 1° quadrimestre- Cereali e dintorni. Mercati relativamente stabili e consumi interni sempre sottotono. - Pomodoro. Mutti spa si aggiudica l'asta Copador. Soddisfazione confagricoltura. - Acqua Campus - migliore efficienza distributiva delle acque - Grandine, si fa la conta dei danni - Il vero fango è QUI. Farm Run 2017. Tra agonismo e divertimento. - Vinitaly riesce ancora a stupire e a rinnovarsi. - Ismea, con l'etichettatura oltre un milione di formaggi "mappati.
SOMMARIO
Anno 16 - n° 16 23 aprile 2017
1.1 editoriale
Caccia agli evasori e equità sociale o quasi.
2.1 lattiero caseario
In Flessione i formaggi duri e il latte spot.
3.1 latte
In vigore le nuove norme in materia di etichettatura latte.
4.1 latte prezzo riferimento
Prezzo a riferimento del latte a uso industriale 1° quadrimestre
4.2 vinitaly closing
Vinitaly, l'edizione 50+1 cresce ancora
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati relativamente stabili e consumi interni sempre sottotono.
6.1 pomodoro Pomodoro. Mutti spa si aggiudica l'asta Copador. Soddisfazione confagricoltura.
6.2 siccità e bonifiche Acqua Campus - migliore efficienza distributiva delle acque
6.3 maltempo Grandine, si fa la conta dei danni
7.1 Farm Run - eventi all'aria aperta Il vero fango è QUI. Farm Run 2017. Tra agonismo e divertimento.
8.1 vinitaly Vinitaly riesce ancora a stupire e a rinnovarsi.
9.1 etichettatura Ismea, con l'etichettatura oltre un milione di formaggi "mappati.
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 20170416-Cibus-15-COP

 

Domenica, 23 Aprile 2017 09:04

Vinitaly riesce ancora a stupire e a rinnovarsi.

Vinitaly 2017, finalmente l'attesa di tutto un anno è finita ed oltre ai classici blasoni, alcune scoperte di tutto rispetto ci hanno accompagnato lungo tutte Le giornate. Amici di vecchia data e nuovi emergenti hanno fatto sentire la loro verve in un evento che ormai abbraccia tutto il Mondo.

di L'Equilibrista Verona 19 aprile 2017 -
Sono sempre numeri da capogiro quelli che si vedono a Vinitaly facendo della manifestazione di Verona, ormai arrivata alla cinquantunesima edizione, un vero e proprio centro di scambio di opinione e di degustazioni a tutti i livelli e per tutti gli operatori.

Dopo i consueti saluti all'ingresso fra i colleghi e qualche operatore ed appassionato "gastronauta" che ritrovo sempre con piacere, entrando nel piazzale è facile notare subito la cura che contraddistingue sempre la rigogliosa ghirlanda di fiori che affianca il padiglione d'ingresso della nostra Emilia Romagna. Parto da qui quest'anno, perché ci sono un paio di chicche che sono curioso di sentire. Mi accoglie subito la Cantina OINOE di Traversetolo e nonostante siano le nove o come ricordiamo in gergo fra degustatori, "sono solo le nove", mi faccio consigliare e parto dal BOCANEGRA, che pur entrando appena abboccato al palato, conserva un bella tannicità e ruvidezza in bocca tanto da ricordare una velatura di erba dolce che gratifica il palato senza sferzarlo. Si sente che l'azienda lavora bene e che si vuole puntare su prodotti autoctoni del territorio ed infatti il successivo si chiama "UNA ROSA E' ", una intrigante Barbera in purezza da uve pigiate e non pressata mantenendo quel bel sentore di rosa canina e di fresco agrume rosso. Ultimo prodotto che mi concedo prima di una pausa è il "MELOS", un Sauvignon 100% che sprigiona tutta la tipicità di questo vitigno, quindi abbiamo sentori di peperone verde croccante e legumi appena colti, regalando sul finale un chiaro sentore più morbido che chiude bene il palato.

20170409-Mescita bollicine-ENNEVIProseguo sempre in Emilia e saluto gli amici della cantina LUSVARDI con i loro vini, prima di entrare in Lazio, una regione che sta guadagnando terreno a dispetto delle male voci del passato.
Inizio da una delle eccellenze del territorio, la cantina Trappolini che mi convince a sentire il loro EST! EST!! EST!!! MONTEFIASCONE, nonostante la mia particolare resistenza verso questo vino devo ammettere che la sua gradevolezza sul finale può essere giudicata positivamente. Non mi devono invece convincere sul PATERNO, un Sangiovese in purezza che resta vigoroso e carnoso in bocca, elegante al naso con un variegato spettro olfattivo di frutti neri, sentori di terra matura al sole e ricco di note di terroir limoso. Una conferma viene ancora da DE SANTCTIS che con il suo cabernet Franc riesce a stupirmi sempre per grande equilibrio in bocca pur mantenendo il suo carattere distintivo di tabacco biondo e persistente nota vegetale di peperone al sole, vivo. La sua inconfondibile impronta carnosa e ricca, lo porta davvero ad alti livelli di personalità.

Ora dopo una pausa di riflessione, seguo le indicazioni del comitato di degustazione interno alla fiera che mi suggerivano un parere anche sulle nuove proposte, che da quest'anno si chiamano GIAPPONE ma anche UNGHERIA e CINA. Avendo una conoscenza abbastanza ampia su Cina e Giappone, scelgo la verdeggiante Ungheria per cercare di coglierne qualche spunto interessante.
La cantina SANDHAL ci offre un Gewurztraminer chiamato "BELLA SUNRISE 2015", che però non esalta molto i nostri palati, infatti dimostra evidenti limiti nella struttura, nel colore e i profumi ne restituiscono un bouquet appena evidente con note marine e fiori bianchi semplici. Voglio dare una seconda chance a questi ragazzi però e decido di provare cosa può regalare questo vitigno poderoso sulle annate più vecchie, ed infatti la scommessa è vinta perché già "STAMP" e sul finale il "LOUNDRY HUNGARY" specialmente, entrambi solo acciaio, mostrano evidenti segnali di buona evoluzione, note di pesca e frutta non più acerba e croccantezza all'olfattivo che gli permettono di arrivare ad una buona sufficienza, lasciando ancora una volta la prova tangibile che questo vitigno è davvero straordinario anche a latitudini non sempre vocate. Una menzione particolare per la cantina Signano che con la loro vernaccia di S. Geminiano, hanno dimostrato come poter addomesticare un vino molto stratificato e con note irruente in un prodotto bevibile e interessante.

Stessa cosa sui vitigni più classici e rossi toscani come Merlot e Sangiovese, il loro Chianti Colli Senesi dimostra assenza di spigolature eccessive date da tannini sgraditi, grande bevibilità pur mantenendo vive le note di tipicità.
In questi giorni di incontri serrati, ho anche avuto la possibilità di togliermi qualche soddisfazione personale e da qui infatti inizia quello che ho potuto sperimentare da FOFFANI, Azienda attiva addirittura fin dal 1600 e che mi ha colpito per il MERLOT chiamato MERLINO, e per il REFOSCO DAL PEDUNCOLO ROSSO 2012.
Mentre il primo entra gentile con un sentore di frutta poco matura, mentolato in bocca e limoso sul finale regalando note di fresca campagna e note terrose appena accennate, l'altro è un trionfo di potenza ma calibrata, tipicità della zona che sapientemente dosa irruenza e sobrietà che le note marine regalano a questi vini. Si distinguono sentori animali di terra lavorata che però non permangono in bocca malamente ma regalano un tannino levigato e ben integrato con il prodotto che risulta elegante e sobrio alla beva.

Lascio tutto sommato contento questa degustazione e mi accingo a provare alcune chicche che mi sono tenuto per i gran finale e quindi andiamo in Alto Adige a sentire i vitigni resistenti di LIEBESTEIN nel sud Tirolo, prodotto da pinot bianco e chardonnay che entra pulito, potente ed elegante nascondendo fino all'ultimo il passaggio in legno che si avverte solo sul finire di bocca e che ne denota ottima struttura. Bel prodotto devo dire. In aggiunta anche il suo alter ego il SOLARIS, direttamente dal parco naturale del Trodena, che lascia in bocca note evidenti di pesca e frutta gialla con finale che vira al frutto ricco da polpa al cucchiaio veramente interessante. OBERTSTEIN , altra interessante scoperta che però ha note più saline proponendo una loro interpretazione di Pinot Grigio e Sauvignon , rispettivamente il LAPIS ed il SALIS. Entrambi coltivati a 500 mt sul livello del mare, trovano libero sfogo nel proprio nel Salis con note di pomodoro a buccia selvatica, che libera ritorni tendenti al sulfureo con invidiabile eleganza e mai scadendo nella eccessiva standardizzazione.

Dopo queste nuove scoperte ho bisogno di tornare alle mie certezze e quindi risento con invidia e grande ammirazione il pas dosè 2009 metodo classico Franciacorta di Clarabella, mettendomi comodo e facendomi coccolare dalla versatilità che questo vino prodotto nell'Agriturismo Clarabella sa regalare. Chiudiamo queste giornate all'insegna delle scoperte e quindi riservo uno spazio ad una cantina che non mi tradisce, SOCIETA' AGRICOLA NATIV con il loro AGLIANICO IGT che mi conferma essere un vino polposo dall'inconfondibile peso e masticabilità in bocca come se si trattasse di inchiostro fresco e buona bevibilità pur mantenendo sfumature di terreno marino come la zona vuole.

Torno rinfrancato da questo VINITALY 2017 perché capisco sempre di più l'assoluta varietà del territorio italiano nel quale gli agricoltori credono ancora tanto, non smettendo mai di sperimentare e di portare 20170410-Vinitaly2017 VeronaFiere FotoEnnevi MG 1115 20170409prodotti nuovi dando la possibilità di provare e di inventare nuove strutture gustative e nuove direzioni.
L'organizzazione sempre adeguata all'evento, ne fa ancora oggi uno degli eventi di punta a livello europeo e mondiale a cui assistere con entusiasmo.

(Foto ENNEVI Verona fiere)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

VINITALY 2017, finalmente l'attesa di tutto un anno è finita ed oltre ai classici blasoni, alcune scoperte di tutto rispetto ci hanno accompagnato lungo tutte le giornate. Amici di vecchia data e nuovi emergenti hanno fatto sentire la loro verve in un evento che ormai abbraccia tutto il Mondo.

da L'Equilibrista

Sono sempre numeri da capogiro quelli che si vedono a Vinitaly facendo della manifestazione di Verona, ormai arrivata alla cinquantunesima edizione, un vero e proprio centro di scambio di opinione e di degustazioni a tutti i livelli e per tutti gli operatori.

Dopo i consueti saluti all'ingresso fra i colleghi e qualche operatore ed appassionato "gastronauta" che ritrovo sempre con piacere, entrando nel piazzale è facile notare subito la cura che contraddistingue sempre la rigogliosa ghirlanda di fiori che affianca il padiglione d'ingresso della nostra Emilia Romagna. Parto da qui quest'anno, perché ci sono un paio di chicche che sono curioso di sentire. Mi accoglie subito la Cantina OINOE di Traversetolo e nonostante siano le nove o come ricordiamo in gergo fra degustatori, "sono solo le nove", mi faccio consigliare e parto dal BOCANEGRA, che pur entrando appena abboccato al palato, conserva un bella tannicità e ruvidezza in bocca tanto da ricordare una velatura di erba dolce che gratifica il palato senza sferzarlo. Si sente che l'azienda lavora bene e che si vuole puntare su prodotti autoctoni del territorio ed infatti il successivo si chiama "UNA ROSA E'", una intrigante Barbera in purezza da uve pigiate e non pressata mantenendo quel bel sentore di rosa canina e di fresco agrume rosso. Ultimo prodotto che mi concedo prima di una pausa è il "MELOS", un Sauvignon 100% che sprigiona tutta la tipicità di questo vitigno, quindi abbiamo sentori di peperone verde croccante e legumi appena colti, regalando sul finale un chiaro sentore più morbido che chiude bene il palato.
Proseguo sempre in Emilia e saluto gli amici della cantina LUSVARDI con i loro vini, prima di entrare in Lazio, una regione che sta guadagnando terreno a dispetto delle male voci del passato.

Inizio da una delle eccellenze del territorio, la cantina Trappolini che mi convince a sentire il loro EST! EST!! EST!!! MONTEFIASCONE, nonostante la mia particolare resistenza verso questo vino devo ammettere che la sua gradevolezza sul finale può essere giudicata positivamente. Non mi devono invece convincere sul PATERNO, un Sangiovese in purezza che resta vigoroso e carnoso in bocca, elegante al naso con un variegato spettro olfattivo di frutti neri, sentori di terra matura al sole e ricco di note di terroir limoso. Una conferma viene ancora da DE SANTCTIS che con il suo cabernet Franc riesce a stupirmi sempre per grande equilibrio in bocca pur mantenendo il suo carattere distintivo di tabacco biondo e persistente nota vegetale di peperone al sole, vivo. La sua inconfondibile impronta carnosa e ricca, lo porta davvero ad alti livelli di personalità.

Ora dopo una pausa di riflessione, seguo le indicazioni del comitato di degustazione interno alla fiera che mi suggerivano un parere anche sulle nuove proposte, che da quest'anno si chiamano GIAPPONE ma anche UNGHERIA e CINA. Avendo una conoscenza abbastanza ampia su Cina e Giappone, scelgo la verdeggiante Ungheria per cercare di coglierne qualche spunto interessante.

La cantina SANDHAL ci offre un Gewurztraminer chiamato "BELLA SUNRISE 2015", che però non esalta molto i nostri palati, infatti dimostra evidenti limiti nella struttura, nel colore e i profumi ne restituiscono un bouquet appena evidente con note marine e fiori bianchi semplici. Voglio dare una seconda chance a questi ragazzi però e decido di provare cosa può regalare questo vitigno poderoso sulle annate più vecchie, ed infatti la scommessa è vinta perché già "STAMP" e sul finale il "LOUNDRY HUNGARY" specialmente, entrambi solo acciaio, mostrano evidenti segnali di buona evoluzione, note di pesca e frutta non più acerba e croccantezza all'olfattivo che gli permettono di arrivare ad una buona sufficienza, lasciando ancora una volta la prova tangibile che questo vitigno è davvero straordinario anche a latitudini non sempre vocate. Una menzione particolare per la cantina Signano che con la loro vernaccia di S. Geminiano, hanno dimostrato come poter addomesticare un vino molto stratificato e con note irruente in un prodotto bevibile e interessante. Stessa cosa sui vitigni più classici e rossi toscani come Merlot e Sangiovese, il loro Chianti Colli Senesi dimostra assenza di spigolature eccessive date da tannini sgraditi, grande bevibilità pur mantenendo vive le note di tipicità.

In questi giorni di incontri serrati, ho anche avuto la possibilità di togliermi qualche soddisfazione personale e da qui infatti inizia quello che ho potuto sperimentare da FOFFANI, Azienda attiva addirittura fin dal 1600 e che mi ha colpito per il MERLOT chiamato MERLINO, e per il REFOSCO DAL PEDUNCOLO ROSSO 2012.
Mentre il primo entra gentile con un sentore di frutta poco matura, mentolato in bocca e limoso sul finale regalando note di fresca campagna e note terrose appena accennate, l'altro è un trionfo di potenza ma calibrata, tipicità della zona che sapientemente dosa irruenza e sobrietà che le note marine regalano a questi vini. Si distinguono sentori animali di terra lavorata che però non permangono in bocca malamente ma regalano un tannino levigato e ben integrato con il prodotto che risulta elegante e sobrio alla beva.

Lascio tutto sommato contento questa degustazione e mi accingo a provare alcune chicche che mi sono tenuto per i gran finale e quindi andiamo in Alto Adige a sentire i vitigni resistenti di LIEBESTEIN nel sud Tirolo, prodotto da pinot bianco e chardonnay che entra pulito, potente ed elegante nascondendo fino all'ultimo il passaggio in legno che si avverte solo sul finire di bocca e che ne denota ottima struttura. Bel prodotto devo dire. In aggiunta anche il suo alter ego il SOLARIS, direttamente dal parco naturale del Trodena, che lascia in bocca note evidenti di pesca e frutta gialla con finale che vira al frutto ricco da polpa al cucchiaio veramente interessante. OBERTSTEIN, altra interessante scoperta che però ha note più saline proponendo una loro interpretazione di Pinot Grigio e Sauvignon, rispettivamente il LAPIS ed il SALIS. Entrambi coltivati a 500 mt sul livello del mare, trovano libero sfogo nel proprio nel Salis con note di pomodoro a buccia selvatica, che libera ritorni tendenti al sulfureo con invidiabile eleganza e mai scadendo nella eccessiva standardizzazione.

Dopo queste nuove scoperte ho bisogno di tornare alle mie certezze e quindi risento con invidia e grande ammirazione il pas dosè 2009 metodo classico Franciacorta di Clarabella, mettendomi comodo e facendomi coccolare dalla versatilità che questo vino prodotto nell'Agriturismo Clarabella sa regalare. Chiudiamo queste giornate all'insegna delle scoperte e quindi riservo uno spazio ad una cantina che non mi tradisce, SOCIETA' AGRICOLA NATIV con il loro AGLIANICO IGT che mi conferma essere un vino polposo dall'inconfondibile peso e masticabilità in bocca come se si trattasse di inchiostro fresco e buona bevibilità pur mantenendo sfumature di terreno marino come la zona vuole.

Torno rinfrancato da questo VINITALY 2017 perché capisco sempre di più l'assoluta varietà del territorio italiano nel quale gli agricoltori credono ancora tanto, non smettendo mai di sperimentare e di portare prodotti nuovi dando la possibilità di provare e di inventare nuove strutture gustative e nuove direzioni.
L'organizzazione sempre adeguata all'evento, ne fa ancora oggi uno degli eventi di punta a livello europeo e mondiale a cui assistere con entusiasmo.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 16 Aprile 2017 09:03

Vinitaly da record. 128mila presenze da 142 paesi

Vinitaly 2017, piattaforma per il business del vino sempre più internazionale. Oltre 30.000 i top buyer stranieri, in aumento dell'8%.

Operatori esteri in crescita rispetto al 2016 da Stati Uniti (+6%), Germania (+3%), Regno Unito (+4%), Cina (+12%), Russia (+42%), Giappone (+2%), Paesi del Nord Europa (+2%), Olanda e Belgio (+6%) e Brasile (+29%). Debuttano buyer da Panama e Senegal. A Veronafiere per quattro giorni presenti 4.270 aziende espositrici da 30 paesi, aumentate nel complesso del 4%, in particolare quelle estere, del 74 per cento. A Vinitaly and the City 35mila wine lover tra il centro storico di Verona e il comune di Bardolino.

Verona, 12 aprile 2017 – Dopo quattro giorni di business e promozione per il mondo vitivinicolo, il 51°Vinitaly chiude oggi a Verona registrando 128mila presenze da 142 nazioni. In crescita l'internazionalità del salone che quest'anno ha visto aumentare i top buyer stranieri accreditati che toccano quota 30.200 (+8% sul 2016), sul totale dei 48mila visitatori esteri. Un risultato ottenuto grazie agli investimenti nell'incoming da parte di Veronafiere, in collaborazione con il ministero dello Sviluppo Economico e ICE-Agenzia.

«Vinitaly 2017, che abbiamo simbolicamente battezzato come edizione "50+1" – commenta il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese –, rappresenta il primo e concreto passo del nuovo percorso di sviluppo che guarda al futuro dei prossimi 50 anni. I risultati premiamo la spinta verso una sempre più netta separazione tra il momento riservato al business in fiera e il fuori salone pensato per i wine lover in città. Proprio Vinitaly and the City quest'anno ha portato nel centro storico di Verona e nel comune di Bardolino oltre 35mila appassionati. L'obiettivo ora è continuare in questa direzione, forti dei nuovi strumenti messi a disposizione con la trasformazione in Spa di Veronafiere e dal piano industriale collegato da 100 milioni di euro, con investimenti mirati sulla filiera wine e sulla digital transformation».

«I numeri di questa edizione – spiega il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani –testimoniano la crescita del ruolo b2b di Vinitaly a livello internazionale, con buyer sempre più qualificati da tutto il mondo. Basta guardare alla top ten delle presenze degli operatori stranieri che mostrano incrementi da quasi tutte le nazioni: Stati Uniti (+6%), Germania (+3%), Regno Unito (+4%), Cina (+12%), Francia e Canada (stabili), Russia (+42%), Giappone (+2%), Paesi del Nord Europa (+2%), Olanda e Belgio (+6 per cento). A questa lista si aggiunge la buona performance del Brasile (+29%), senza dimenticare il debutto assoluto a Vinitaly di Panama e Senegal. Per quanto riguarda invece l'Italia, assistiamo ad un consolidamento degli arrivi da tutte le regioni del Paese».

20170412-Vinitaly-mescita-bianchiCon più di 4.270 aziende espositrici da 30 paesi (aumentate nel complesso del 4% sul 2016, in particolare quelle estere, del 74%) Vinitaly si conferma il più importante salone internazionale per il vino e i distillati ma anche momento di riflessione fondamentale per il settore vitivinicolo nazionale ed europeo, come hanno sottolineato la presenza del ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina, il commissario europeo all'Agricoltura Phil Hogan, i ministri dell'Agricoltura di Malta e Polonia e il viceministro all'Agricoltura russo. Nel corso della rassegna, i riflettori sono stati puntati sui mercati consolidati (ma non maturi) ed emergenti, con un'attenzione particolare agli sviluppi futuri della possibile svolta protezionista degli Stati Uniti e le ricadute della Brexit.

Ma si è guardato molto ad Oriente, con Verona e Vinitaly punto di partenza di una nuova Via della seta per il vino italiano diretto in Cina che viaggia su e-commerce ed educational. A Vinitaly, 1919, il gigante cinese della distribuzione online to offline di wine&spirit, ha stretto un accordo con la Vinitaly International Academy e il fondatore Robert Yang ha promesso di aumentare entro il 2020 le vendite italiane nel Paese del dragone di oltre 2 milioni di bottiglie per almeno 68milioni di euro di fatturato.

La Cina ha scelto Vinitaly come riferimento europeo per il vino, come ha ribadito l'arrivo a Verona anche degli altri colossi commerciali come Alibaba, Cofco, Winehoo e Suning.

Nei quattro giorni, oltre agli incontri b2b, si sono tenuti quasi 400 convegni, seminari, incontri di formazione sul mondo del vino. In primo piano, come sempre, il calendario delle degustazioni: più di 250 soltanto quelle organizzate direttamente da Vinitaly e dai consorzi delle Regioni, che hanno visto, tra le altre, una esclusiva per celebrare i 50 anni del Sassicaia.

Ad integrare e ampliare l'offerta di Vinitaly, si sono svolte come ogni anno in contemporanea Sol&Agrifood, la manifestazione di Veronafiere sull'agroalimentare di qualità ed Enolitech, rassegna su accessori e tecnologie per la filiera oleicola e vitivinicola che ha tagliato il traguardo delle 20 edizioni.

La 52ª edizione di Vinitaly è in programma dal 15 al 18 aprile 2018.

(Fonte Verona Fiere - Foto ENNEVI Verona Fiere)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 16 Aprile 2017 08:43

Ismea, outlook vino conferma leadership

Ismea, Outlook vino 2020: per l'Italia consolidamento in leadership produttiva e crescita valore export

Una prospettiva importante quella presentata oggi al Vinitaly da Ismea nell'ambito del convegno 'Il mercato mondiale del vino, Outlook 2020', tenutosi oggi al Vinitaly di Verona e organizzato da Ismea e Vinitaly.

Verona 10 aprile 2017 - Il Direttore Generale di Ismea Raffaele Borriello ha infatti illustrato le risultanze dell'Outlook 2020 per il settore del vino, elaborato dall'Ismea: "Abbiamo proiettato al 2020 le analisi degli ultimi 15 anni. Il mercato sta completamente cambiando, con USA e Cina che stanno incrementando rapidamente i consumi. Ebbene, in questo scenario l'Italia raggiungerà i 6,5 mld di euro sull'export del vino, allargandosi in questi mercati e consolidando la sua leadership produttiva. Questo accadrà anche grazie al rafforzamento dell'offerta premium in contesti pronti a recepirla"

Spicca - nell'ambito del modello previsionali - l'incremento nei consumi della Cina (+21,6%) che raggiungerà i livelli della Germania. La produzione mondiale crescerà complessivamente del 2,4%: anche qui per la Cina si prevede un +10%, che la porterà fino ai livelli australiani.
(Fonte ismea 10 aprile 2017)

Pagina 5 di 16