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Il presidente Spinazzi: “Forte impegno del Consorzio verso le esigenze delle comunità nei territori collinari e montani”

Parma, 23 marzo 2020 – Una importante azione di messa in sicurezza e consolidamento di una delle arterie della Val Parma. Il Consorzio della Bonifica Parmense ha portato a termine la sistemazione idrogeologica della strada Vezzano-Lagrimone, nel comune di Tizzano (PR).

I lavori, realizzati con fondi del Consorzio della Bonifica Parmense, vedono in dettaglio il ripristino della scarpata stradale franata con il relativo consolidamento della banchina di valle grazie ad un intervento di ingegneria naturalistica a sostegno della stessa.

“L’impegno del Consorzio della Bonifica Parmense – sottolinea il presidente dell’Ente Luigi Spinazzi – è come sempre volto a supporto delle comunità locali e conferma l’attenzione alle esigenze dei comprensori collinari e montani, operando sia attraverso un’azione di prevenzione, sia con interventi tempestivi che consentono di superare i disagi dovuti agli eventi atmosferici, ormai sempre più estremi, che colpiscono frequentemente il nostro territorio”.

La firma da parte dei Comuni di Piacenza, Spilamberto, Vezzano sul Crostolo, Rottofreno e Unione Comuni Bassa val Trebbia e val Luretta. L'assessore Gazzolo: "La Regione in prima linea nella difesa del suolo, con oltre 1.800 cantieri finanziati e mezzo miliardo di investimenti".

Bologna, 22 settembre 2016

Da oggi anche l'Emilia-Romagna ha città che si impegnano ufficialmente a diventare sempre più "resilienti". Cioè preparate ad affrontare con prontezza ed efficacia gli eventi calamitosi, come alluvioni e terremoti, e capaci di uscirne persino più forti.
Questo è l'impegno preso dai Comuni di Piacenza, Spilamberto (Modena), Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia), Rottofreno (Piacenza) e dall'Unione Comuni Bassa val Trebbia e val Luretta (Piacenza), che oggi hanno firmato la Carta delle città resilienti dell'Onu. La sottoscrizione si è svolta a Ferrara, durante la Conferenza nazionale sul rischio idrogeologico ospitata a RemTech, la fiera dedicata all'ambiente e il territorio che ha aperto i battenti questa mattina.

"In meno di due anni dall'avvio della legislatura, con oltre 1.800 cantieri finanziati per un investimento che supera il mezzo miliardo di euro, la Regione ha fatto della difesa e della cura del territorio una priorità", ha spiegato l'assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, nel presentare l'iniziativa.

Il documento delle Nazioni Unite mette nero su bianco l'impegno delle amministrazioni a realizzare azioni concrete, che vanno dalle verifiche sulla sicurezza di tutte le scuole e le strutture sanitarie all'investimento in infrastrutture capaci di ridurre i rischi, tra cui opere di regimazione idrica, garantendone la manutenzione e gli adeguamenti al cambiamento climatico. E ancora: l'introduzione di criteri adeguati ai pericoli locali nei regolamenti edilizi e nella pianificazione del territorio, lo sviluppo di efficaci sistemi di monitoraggio e allerta, l'approvazione dei piani di protezione civile e l'organizzazione periodica di esercitazioni che coinvolgano la cittadinanza.

Carta citta resilienti

"Siamo impegnati a diffondere una vera cultura di autoprotezione e conoscenza del rischio- ha sottolineato Marco Iachetta, responsabile Protezione civile Anci Emilia-Romagna-. Lo facciamo assieme al dipartimento nazionale di Protezione civile e alla Regione Emilia-Romagna, anche promuovendo l'adesione delle nostre città alla Campagna dell'Onu. Siamo molto soddisfatti di questa firma, che speriamo apra la strada ad altri, numerosi ingressi".
"Stiamo lavorando assieme ad Italia Sicura- ha concluso Gazzolo- ad una pianificazione strategica nell'ambito del piano nazionale contro il dissesto idrogeologico. Ma è una sfida che istituzioni e comunità possono vincere solo insieme. Promuovere la campagna Onu significa sviluppare una rete mondiale di comunità impegnate in prima linea per la sicurezza dei territori e dei cittadini".

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Reggio Emilia, buone notizie per le infrastrutture della montagna. A Bologna incontro tra Provincia e Anas per realizzare un secondo lotto di interventi – dal Bocco a Vezzano, dopo quelli tra Felina e Castelnovo – per aumentare sicurezza e scorrevolezza. "L'obbiettivo è quello di arrivare a un secondo Accordo di programma tra Anas e Provincia, dopo quello che ha già portato alla realizzazione di ben 5 interventi, per un importo di circa 9 milioni, nel tratto di Statale 63 compreso tra Felina e Castelnovo Monti, tra cui il nuovo ponte di Pignedolo" - spiega Andrea Tagliavini. -

Reggio Emilia, 12 dicembre 2015 -

Altre buone notizie per le infrastrutture della nostra montagna dall'incontro delle settimane scorse a Bologna tra la Provincia e i vertici regionali di Anas. A due mesi dal confronto a Roma, promosso dalla senatrice Pd Leana Pignedoli, tra lo stesso presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, Andrea Tagliavini per la Provincia di Reggio Emilia e i sindaci dei Comuni attraversati dalla Statale 63, a Bologna il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture – insieme al dirigente del Servizio Valerio Bussei – ha incontrato il capo Compartimento dell'Emilia-Romagna di Anas Nicola Prisco e il dirigente dell'Area tecnica Matteo Castiglioni.

"L'obbiettivo è quello di arrivare a un secondo Accordo di programma tra Anas e Provincia, dopo quello che ha già portato alla realizzazione di ben 5 interventi, per un importo di circa 9 milioni, nel tratto di Statale 63 compreso tra Felina e Castelnovo Monti, tra cui il nuovo ponte di Pignedolo - spiega Andrea Tagliavini – Parliamo sempre di opere finalizzate ad aumentare sicurezza e scorrevolezza attraverso allargamenti della sede stradale o rettifiche di curve, questa volta nel tratto più a nord e dunque più vicino alla città, dal Bocco a scendere fino a Vezzano". Anche in questo caso sarà la Provincia di Reggio a predisporre uno studio di fattibilità dei vari interventi che sarà alla base della fase progettuale del nuovo Accordo di programma con Anas, che compatibilmente con le proprie risorse si farà carico di finanziare i progetti.
"Contiamo di completarlo entro fine primavera e di contribuire ad aumentare la sicurezza e a ridurre ulteriormente i collegamenti tra la montagna e la città, dopo gli almeno 20 minuti già "risparmiati" dal 2004 con 10 chilometri e mezzo di nuove strade o di adeguamenti per un investimento di 89,4 milioni di euro grazie a un lavoro di squadra che oltre alla Provincia ha coinvolto Comuni, Regione, Anas e parlamentari", aggiunge il consigliere delegato Tagliavini.

Nel corso dell'incontro di Bologna si è fatto il punto anche sui diversi interventi in corso o in fase di realizzazione da parte di Anas: "Per quanto riguarda il ripristino della frana di Collagna i lavori sono stati realizzati all'80% e Anas conta di concluderli in primavera, mentre da aprile è previsto un altro intervento di messa in sicurezza nella zona degli Schiocchi per un impegno di 600.000 euro – spiega Tagliavini – Mentre per la nuova rotatoria di Vezzano nei pressi della zona industriale vicino al torrente Campola, progettata dalla Provincia e già finanziata da Anas con circa 300.000 euro, l'obiettivo è quello di arrivare a gara entro i primi mesi del 2016".
Confermati infine interventi per 8,8 milioni finalizzati all'ammodernamento e alla messa in sicurezza delle gallerie: impianti di illuminazione e ventilazione, segnaletica, dispositivi di sicurezza, infiltrazioni d'acqua e cablaggio. Per gli 1,1 chilometri di quella di Casina gara e inizio dei lavori sono previsti nel prossimo anno, mentre da gennaio partirà la progettazione esecutiva degli interventi più corposi previsti sui 2,5 chilometri della galleria del Seminario.
La Provincia sta intanto lavorando per il completamento della variante alla Statale 63 a Ponterosso di Castelnovo Monti: dopo l'alienazione dell'immobile ex Car, si stanno cercando le ultime risorse mancanti per far ripartire i lavori il prossimo anno.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Assegnate alla Golfa di Castelfranco Emilia le fasce di "Bellezza Italiana 2015". Vince il titolo di regina di Modena e Provincia la 23enne Lorella Bonura di Castelfranco. -

Castelfranco Emilia(Mo), 6 luglio 2015 -

Si chiama Lorella Bonura vive a Castelfranco Emilia ed è la nuova regina di Modena e provincia. E' stata incoronata dal nuovo contest Bellezza Italiana, organizzato da Mirka Fochi (per oltre 20 anni responsabile in Emilia Romagna di Miss Italia) e dedicato alle ragazze di età compresa tra i 16 e i 26 anni, belle ma soprattutto dotate di talento nel ballo, canto, recitazione, nel fashion e nello Sport.

Proclamata l'altra sera alla Piscina Ristorante "Golfa" di Castelfranco, la selezione prevedeva l'assegnazione della fascia di "Bellezza Italia Modena 2015". Lorella ha 23 anni, alta 1.70, capelli castani, occhi marroni, è impiegata contabile ed è nata sotto il segno del Capricorno. Fisico longilineo e sguardo curioso, per sua definizione è impulsiva e un po' permalosa.

lorella bonura b i modena rid

Alle 21.30 il via allo show e dopo un balletto introduttivo, le rituali sfilate, (abiti rossi uguali per tutte e il Body istituzionale) e le performance artistiche di Recitazione, Danza, Sport e Fashion davanti ad un folto pubblico ed alla Giuria presieduta da Stefano Reggianini Sindaco di Castelfranco Emilia, poco dopo le 23 è stata resa nota la classifica finale.

"Bellezza Italiana Modena 2015" è stato assegnato a Lorella Bonura, mentre la fascia di "Bellezza Italia Golfa 2015" e andato alla bella 19enne reggiana Federica Pattacini, che ha sfilato per la categoria Fashion.
Con il titolo di "Bellezza Italiana Talento" è stata premiata la ballerina di danza classica Daniela Russo 18 anni di Rimini, mentre la fascia di "Bellezza Italiana Sport" è andata a Tiziana Cappa 18 anni di Crespellano, che si è esibita in una performance di Fit Box.
Il titolo di "Bellezza Italia International" è stato assegnato alla studentessa Italo-Tunisina Dorsaf Abbes 16 anni di Vezzano sul Crostolo, ed infine a Desirè Campo di Castelfranco Emilia è andato il riconoscimento di "Bellezza Italiana Young" titolo dedicato alle giovanissime.

podio con sindaco di castelfranco rid

Il prossimo appuntamento col le selezione di "Bellezza Italiana"in terra modenese è fissato per Giovedì 9 Luglio a Cavezzo, dove a partire dalle 21.30, nel Centro Polivalente Villa Giardino si assegnerà una Fascia Regionale, passaporto per le Finali Nazionali di Salsomaggiore Terme.

Per informazioni sulla partecipazione al Bellezza Italiana, si può contattare Mirka Fochi, responsabile nazionale, al numeri 338.33.39.327 o inviare una e.mail attraverso il sito www.bellezzaitalianacontest.it 

Due distinti finanziamenti per interventi urgenti a La Vecchia e Monte Lusino, dove però il terreno completamente inzuppato rende purtroppo il versante ancora instabile e i lavori, di conseguenza, impossibili -

Reggio Emilia, 2 marzo 2015 -

Buone notizie per i territori di Baiso e Vezzano sul Crostolo, alle prese con nuovi, estesi movimenti franosi. Sabato il direttore dell'Agenzia regionale di Protezione civile, Maurizio Mainetti, ha infatti approvato due distinti finanziamenti per interventi di somma urgenza a La Vecchia di Vezzano sul Crostolo (40.000 euro) e a Monte Lusino di Baiso (altri 70.000 euro), dove da fine gennaio una frana ha costretto la Provincia a chiudere al transito la Sp 7 Pratissolo-Felina. I due finanziamenti concessi dall'Agenzia regionale della Protezione sono il frutto del lavoro congiunto che, anche in questa occasione, Provincia di Reggio Emilia e Comuni hanno saputo svolgere a tutela della sicurezza dei cittadini.

Nel dettaglio, i 40.000 euro di fondi regionali assegnati al Comune di Vezzano sul Crostolo riguardano la frana riattivatasi a La Vecchia, che rischia di interrompere la Statale 63, eventualità che renderebbe difficili i soccorsi ai circa 1.500 abitanti delle frazioni di La Vecchia, Bettola e Montalto: l'unica strada alternativa, la Sp 11 – via I Maggio, non è infatti percorribile dai mezzi pesanti e da quelli di soccorso a causa della forte pendenza e della geometria delle curve, in particolare in condizioni meteorologiche avverse. La Statale 63, inoltre, è strategica per i collegamenti e le attività di soccorso da Reggio verso i comuni di Casina, Castelnuovo Monti e Carpineti. Sempre a Vezzano - dove il sindaco Mauro Bigi ha ritenuto necessario mantenere attivo sino al rientro dell'emergenza il Centro operativo comunale (Coc) di Protezione civile allestito in Municipio – desta preoccupazione anche la frana attivatasi in via Roma Sud, nel centro del paese. Proprio ieri la Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia ha compiuto un sopralluogo, predisponendo i monitoraggi: confermata l'evacuazione dell'abitazione interessata dallo smottamento.

Altri 70.000 euro sono stati inoltre concessi dall'Agenzia regionale di Protezione civile – in aggiunta agli 80.000 euro stanziati nelle scorse settimane – alla Provincia di Reggio Emilia per il ripristino urgente della Sp 7, interrotta in località Monte Lusino di Baiso, poco dopo il ponte sul rio Spigone. Qui, purtroppo, le buone notizie relative ai finanziamenti non si accompagnano a quelle meteo: dopo la neve e il successivo scioglimento, le ultime, insistenti piogge hanno infatti aggravato ulteriormente la situazione. Il terreno è argilloso e completamente inzuppato d'acqua, sulla strada continua a scendere fanghiglia molto liquida di difficile asportazione e il versante è ancora assolutamente instabile. Anche il sopralluogo compiuto l'altro giorno da Provincia e impresa insieme a un esperto, un ingegnere geotecnico di Verona, ha confermato la gravità e la complessità della situazione: fino a quando il terreno non si sarà seccato e il versante stabilizzato, sarà dunque impossibile (oltre che pericoloso) intervenire. La speranza è che nuove precipitazioni non si verifichino nei prossimi giorni, in modo da poter avviare i lavori che, grazie anche all'ulteriore finanziamento, saranno più articolati e comporteranno anche la realizzazione di un'opera di sostegno alle base della frana.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Era ai domiciliari, ma nonostante il divieto di incontrare estranei i Carabinieri lo scoprono in casa con dei pregiudicati -

 

Reggio Emilia, 16 maggio 2014 - di Ivan Rocchi -

 

Due anni fa era stato arrestato insieme ad altre 9 persone dai Carabinieri per il reato di estorsione aggravata e per aver favorito un sodalizio camorristico in provincia di Caserta. Dopo la detenzione in custodia cautelare, il 42enne aveva ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari in un'abitazione di Vezzano sul Crostolo, in provincia di Reggio Emilia. Ma nonostante il divieto di comunicare con persone estranee al nucleo familiare che lo ospitava, i controlli dei Carabinieri lo hanno sorpreso a intrattenersi con quattro persone estranee, due delle quali con precedenti penali.
In seguito a questo episodio, la Corte d'Appello di Napoli – che gli aveva concesso il beneficio – ha revocato gli arresti domiciliari all'uomo e ripristinato la custodia cautelare in carcere. Ieri il 42enne originario di Villa Literno (CE) è stato accompagnato dai militari di Vezzano alla casa Circondariale di Reggio Emilia.
"Tengo un'imbasciata (un messaggio, ndr) dai compagni di Aversa. Siccome le cose sono cambiate, ogni buon amico tiene tre pensieri all'anno: Natale, Agosto e Pasqua". Non era il consiglio fatto a un amico, ma una delle frasi intercettate dai Carabinieri nel corso dell'indagine che a giugno 2012 aveva portato all'arresto di 10 persone, ritenute vicine al clan dei Casalesi, gruppo Schiavone. L'operazione condotta dai Carabinieri aveva smantellato un gruppo di malviventi, che con minacce e violenze estorcevano denaro a imprenditori ed esercenti per conto del clan camorristico nell'agro aversano.

Pubblicato in Cronaca Emilia
Mercoledì, 26 Febbraio 2014 16:37

Vezzano, il Comune pronto per ogni emergenza

Per la prima volta un corso di formazione della Protezione civile della Provincia ha coinvolto tutti i dipendenti. Il sindaco Bigi: "Dopo il nuovo Centro operativo, altra tappa fondamentale" -

Reggio Emilia, 26 febbraio 2014 -

Un intero Comune – assessori, dirigenti, dipendenti e collaboratori - a lezione di Protezione civile e prevenzione, a partire dal Piano comunale di emergenza, strumento fondamentale per affrontare ogni calamità. E' successo martedì mattina a Vezzano sul Crostolo, primo Comune reggiano a promuovere, d'intesa con la Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia, un corso di formazione per tutti i dipendenti. Il Comune, del resto, è la prima istituzione cui si rivolge la popolazione in caso di calamità naturale: è dunque indispensabile che la macchina organizzativa comunale sia ben oliata, per poter intervenire rapidamente e con efficienza.
Al corso dell'altra mattina a Vezzano sul Crostolo, oltre a tutti i dipendenti, erano presenti la responsabile della Protezione civile della Provincia, Federica Manenti, il geologo Stefano Castagnetti, progettista del Piano di emergenza comunale di Vezzano, il sindaco Mauro Bigi e l'assessore all'Ambiente Nicola Ilari, i volontari del locale gruppo di Protezione civile. Grande attenzione, ovviamente, è stata dedicata proprio al Piano di emergenza comunale che ogni dipendente deve conoscere "in tempo di pace" per poter essere operativo al meglio in caso di emergenza, a partire dall'allestimento e dal funzionamento del Centro operativo comunale (Coc) ed alle diverse funzioni che ognuno deve espletare: viabilità, verifica dei danni, volontariatio, materiale e mezzi, anagrafe eccetera.
"La Protezione civile rappresenta un compito, e un servizio, fondamentale per ogni Comune e per questo va condiviso con tutta la comunità – sottolinea il sindaco Mauro Bigi - Con la costruzione della nuova sede del Centro operativo comunale, inaugurata l'anno scorso dal prefetto Gabrielli, che fungerà anche da Centro sovracomunale antincendio boschivo e da sede del gruppo di volontariato di Protezione civile, abbiamo doverosamente dotato il nostro territorio delle strutture fondamentali per espletare al meglio questo servizio. Ora, il corso per i dipendenti ne é una tappa fondamentale, si deve passare alla formazione di tutti gli operatori e della popolazione".
Molto soddisfatta anche la responsabile della Protezione civile della Provincia, Federica Manenti, per questa "positiva esperienza che ci auguriamo diventi buona prassi per tutti i nostri Comuni, così da poter contare su un ottimale livello di competenza da parte di amministratori, funzionari e dipendenti".

(Fonte: ufficio Comunicazione Provincia di Reggio Emilia)

 

Un patto tra istituzioni e privati per incentivare i reggiani a scegliere il nostro Appennino. Da domenica prossima con il biglietto di SETA sconti anche per lo skipass giornaliero: 12 euro invece di 28 -

Reggio Emilia, 8 gennaio 2014 -

Proseguono le iniziative per incentivare i reggiani a frequentare la stazione sciistica del Cerreto. Un vero e proprio patto che vede unite istituzioni e gestori in un continuo lavoro di valorizzazione.
A partire da domenica prossima, 12 gennaio, sarà infatti attivo un collegamento con autobus tra Reggio e Cerreto Laghi organizzato dall'Agenzia per la mobilità e effettuato da SETA.
Uno sciatore reggiano, con attrezzatura al seguito, potrà raggiungere il Cerreto al costo di 12,60 euro andata e ritorno, in questo modo non pagherà il costo per il trasporto delle attrezzature.
La partenza da Reggio è fissata alle 6.30 da Piazzale Europa, seguendo il percorso e le fermate della linea SETA Reggio-Cerreto Laghi. In particolare la corsa prevede nel Comune di Reggio le fermate a Porta Castello e a Rivalta, per proseguire verso Puianello, Vezzano, La Vecchia, Bettola e Bocco e raggiungere Castelnovo Monti, effettuando quindi le fermate di Casina, Marola Cantoniera, Feriolo, Felina e Croce.
A Castelnovo Monti è prevista una fermata di due minuti per poi proseguire per il Cerreto, con arrivo per le ore 9.00.
Nel pomeriggio il servizio ripartirà alle ore 17.00 dal Cerreto con rientro in città alle 19.25.
Chi arriverà a Cerreto con questo mezzo, esibendo il titolo di viaggio SETA alla biglietteria degli impianti, potrà anche usufruire dello Skipass giornaliero alla tariffa ridotta di 12 euro anziché 28.
Quindi con meno di 25 Euro lo sciatore reggiano potrà godersi una giornata sulle splendide piste della stazione sciistica più attrezzata del nostro Appennino, effettuando il viaggio comodamente seduto, senza l'onere della guida.
Per chi non scia e vuole passare una giornata piacevole al Palaghiaccio di Cerreto Laghi, esibendo sempre il titolo di viaggio SETA, potrà usufruire dell'ingresso al Palaghiaccio alla tariffa di 8 Euro, anziché 14, comprensiva del noleggio pattini e casco.

L'iniziativa è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa, cui hanno partecipato il vicepresidente della Provincia Pierluigi Saccardi, il sindaco di Villa Minozzo Paolo Bargiacchi, il direttore di Act Michele Vernaci, il direttore commerciale di SETA Massimiliano Cantoni, e il direttore della stazione sciistica Federico Murro.
"Il nostro obiettivo – ha spiegato il vicepresidente Saccardi – è quello di offrire un pacchetto tutto compreso che invogli i reggiani ad usare la nostra stazione sciistica. Devo ringraziare l'Agenzia per la mobilità e SETA per la grande disponibilità dimostrata e oggi, possiamo dire, che con meno di 25 euro si può passare una giornata a sciare al Cerreto. Vorrei aggiungere che sono in via di definizione anche dei pacchetti enogastronomici, è già pronto il gestore del Park Hotel, che è anche il gestore delle piste, ma noi vogliamo coinvolgere anche gli altri operatori del settore".
Il Sindaco Paolo Bargiacchi ha sottolineato la ulteriore sinergia tra pubblico e privato che sta facendo del Cerreto una delle stazioni meglio attrezzate dell'Appennino, con una offerta diversificata, non solo sci quindi, ma anche palaghiaccio, sentieri e enogastronomia di alta qualità.
Soddisfazione per l'accordo raggiunto è stata espressa dal direttore della stazione Federico Murro: "Tutto è partito in dicembre, quando alcune famiglie ci hanno chiesto se c'era la possibilità di mandare i ragazzi a sciare. Noi abbiamo coinvolto Provincia e Comune, quindi la risposta ė stata velocissima, e ci ha permesso di creare un pacchetto attrattivo, senza dimenticare che in questo modo si lascia anche la macchina a casa con innegabili benefici per l'ambiente".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Lunedì, 14 Ottobre 2013 16:17

Settimana per la rianimazione cardiopolmonare

Reggio Emilia, 14 ottobre 2013
 
VIVA  www.viva2013.it. si sta svolgendo in tutta Italia, dal 14 al 20 ottobre 2013; una settimana di sensibilizzazione dedicata all'arresto cardiaco. Il 2013 è infatti l'anno dedicato alla rianimazione cardiopolmonare, azione che chiunque di noi può essere in grado di fare per salvare una vita.
Obiettivo della settimana è quello di migliorare la conoscenza e la formazione dei cittadini e degli operatori sanitari alla rianimazione cardiopolmonare.
La settimana prevede incontri e manifestazioni pubbliche con la partecipazione di operatori sanitari e del soccorso nelle principali piazze dei comuni della nostra provincia nelle giornate di mercato.
Gli eventi sono volti a informare le diverse fasce della popolazione circa la rilevanza dell'arresto cardiaco e l'importanza di conoscere e saper eseguire le manovre che possono salvare la vita: manovre semplici, sicure, che chiunque di noi, anche senza una preparazione sanitaria specifica, è in grado di attuare, quando è testimone di un arresto cardiaco.
Nei gazebo, presenti nelle diverse piazze, i cittadini potranno sperimentare, guidati e supportati da personale competente, le principali manovre di soccorso direttamente sul manichino Saranno inoltre disponibili numerosi materiali informativi.
Gli appuntamenti proseguono, domani martedì 15 ottobre, nei mercati di Reggio Emilia e Campegine. Mercoledì 16 ottobre nei mercati di Carpineti, Arceto, Cavriago, Correggio, Vezzano e Cadelbosco Sopra. Mentre giovedì 17 ottobre i gazebo saranno allestiti nelle piazze di Novellara, Fabbrico, Boretto, Brescello, San Polo, Castellarano, Casalgrande, Villa Minozzo e Ramiseto.
VIVA è una campagna di sensibilizzazione, indetta dal Parlamento Europeo e promossa dall'Italian Resuscitation Council per sensibilizzare la popolazione italiana su cosa fare di fronte ad un'emergenza cardiorespiratoria, ed informare su quanto vasto sia il fenomeno delle morti improvvise.
 
(Fonte: Gli uffici stampa Ausl RE)