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Imprese CNA protagoniste degli incontri b2b promossi nell'ambito del progetto "Expo in RE: AgricoltuRE per la sostenibilità, l'energia e il nutrimento". -

Reggio Emilia, 3 luglio 2015 -

Sud Africa, Burkina Faso, Namibia, Brasile, Mozambico, Zambia. Sono questi i Paesi coinvolti nell'iniziativa "Agricoltura ed Energie Rinnovabili: la filiera biogas/biometano", la due giorni dedicata ai temi dell'energia e della produzione dagli scarti agricoli con un focus sul biogas nell'ambito del progetto "Expo in RE: AgricoltuRE per la sostenibilità, l'energia e il nutrimento" promosso dal Comune di Reggio Emilia e dalla Regione Emilia-Romagna con l'adesione, tra le altre associazioni, di CNA.

Sono stati proprio gli imprenditori CNA, appartenenti al raggruppamento CNA Industria, i protagonisti assoluti degli incontri bilaterali avvenuti al Tecnopolo con le delegazioni dei paesi africani e del Brasile. Si tratta di aziende appartenenti per lo più ai settori della meccanica agricola, packaging, trattamento acque ed ambiente, energie rinnovabili. Nello specifico hanno partecipato: Studio Alfa, Becquerel Electric e Re.Co Automazioni di Reggio Emilia, Saer Elettropompe di Guastalla, Atlantic Man di Castelnovo Sotto, Enertech di Bagnolo in piano.

"Non è la prima volta che partecipiamo a questo genere di incontri. Lavoriamo in tutto il mondo e da poco abbiamo avviato un'attività in Costa d'Avorio per la perforazione di pozzi per acqua potabile o ad uso industriale – spiega Giuseppe Conti, titolare della ditta Re.Co Automazioni – abbiamo ritenuto fondamentale la nostra presenza perché questi Paesi hanno tutti bisogno di sistemi di irrigazione. I contatti più interessanti ci sono stati con il Sudafrica, il Burkina Faso, e in parte con la Namibia. Auspichiamo che gli incontri di oggi si traducano in opportunità concrete di business".

La spinta all'internazionalizzazione è uno dei temi centrali nelle azioni di CNA insieme alla promozione delle reti d'impresa capaci di competere, soprattutto all'estero, con le grandi industrie, sfruttando le esperienze e le competenze specifiche trasversali che distinguono ciascuna azienda.

"E' un bene per le nostre imprese – sostiene il direttore generale CNA Fabio Bezzi – riuscire a cogliere queste opportunità di internazionalizzazione. E' segno di vitalità e continua ricerca di nuove prospettive di sviluppo. La vera sfida del futuro sarà quella di essere in grado di produrre energia, una buona energia, a partire dagli scarti della produzione agricola. Sul nostro territorio abbiamo aziende di assoluta qualità, con le competenze necessarie per realizzare progetti importanti in tutto il mondo. Il compito di CNA è fare in modo che le aziende abbiano a disposizione tutti gli strumenti, dai momenti di incontri e relazioni al reperimento di fondi e agevolazioni per gli investimenti, per riuscire in questa impresa".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Giovedì, 04 Giugno 2015 11:52

PMI si consolida la ripresa

Modena prima in Regione nei dati TrendER 2014. Il 2015 comincia con il segno più per le piccole imprese manifatturiere modenesi, all'insegna di una ripresa che sembra trovare elementi di solidità. Crescita al solito trainata da meccanica e sostenuta da alimentare, elettronica e biomedicale. E nell'indagine di CNA Regionale TrendER, il 2014 si chiude con un +4% sul versante fatturato, dato che fa del nostro territorio il migliore in Emilia Romagna. -

Modena, 04 giugno 2015 -

Non sono solo i risultati di TrendER, l'Osservatorio regionale realizzato da CNA Emilia Romagna e dalla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo che analizza le imprese in regione con meno di 20 dipendenti e che oggi ha diffuso i dati relativi al 2014 (rivelazione che vede Modena al primo posto in regione) a confermare la ripresa.
Anche l'analisi congiunturale relativa alle imprese modenesi del settore manifatturiero sino a 50 dipendenti elaborata dall'Ufficio Studi di CNA Modena, in collaborazione con la Camera di Commercio, conferma i dati positivi che stanno maturando da più parti, Istat in primis. Sia la produzione che il fatturato delle Pmi di casa nostra, infatti, nei primi tre mesi dell'anno sono aumentati del 2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
A trascinare la ripresa che, come da copione, è l'export, che vale il 22,6% del fatturato totale. Un ammontare importante, ma minore di qualche mese fa, quando in assenza della domanda interna la tenuta del sistema manifatturiero si affidava pressochè esclusivamente alle esportazioni. Rimane stabile l'occupazione.

dati pmi mo

SI CONSOLIDA LA CRESCITA
Si tratta di una crescita importante, malgrado si sia solo a inizio anno, che conferma un percorso di crescita lento, ma sempre più stabile, che contribuisce ad allontanare il livello dell'economia modenese dal minimo raggiunto nel 2009 e sfiorato quattro anni più tardi.

dati 1 pmi mo

I SETTORI
In un panorama complessivamente favorevole, le uniche note stonate arrivano dalla ceramica e, soprattutto, dal comparto della moda (in particolare dalla maglieria). Vola invece la meccanica, ben supportata dall'automotive. Nel dettaglio gli andamenti settoriali (ciascun valore fa riferimento alla variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).

Alimentare

parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +0,7% +2,3% +4,8%
FATTURATO -2,0% -9,3% -2,0%
ORDINI ITALIA +11,0% -5,7% +0,6%
ORDINI ESTERO -1,6% +36,4% +12,0%

Prosegue il buon momento di questo importante settore, risultato che acquisisce un'importanza particolare nell'anno dell'Expo. Cresce la componente interna della domanda, visto che l'export si ferma al 7,6%. Gli ordini esteri però, forse proprio grazie all'Esposizione Universale, sono previste in crescita di oltre 36 punti percentuali.

Maglieria

parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +0,7% -18,1% +5,6%
FATTURATO -19,4% -6,4% +5,8%
ORDINI ITALIA +66,0% -17,8% -7,8%
ORDINI ESTERO -3,5% +28,9% +17,1%

Male, malissimo la maglieria, che configura in particolare la produzione in conto terzi. Crollo dovuto in particolare al mercato interno, visto che l'export balza a valori record arrivando a sfiorare il 40%.

Abbigliamento

parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +1,4% -3,7% -2,0%
FATTURATO +0,5% -4,1% -2,0%
ORDINI ITALIA 0,0% -11,8% -7,6%
ORDINI ESTERO +10,7% +0,0% -24,9%

Non va benissimo neppure per l'abbigliamento, per il quale a preoccupare è la flessione del fatturato. A difendersi meglio sono le imprese in conto proprio, soprattutto quelle che si collocano nella fascia medio-alta del mercato.

Ceramica

Parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE -2,5% -3,5% +6,2%
FATTURATO -3,3% +2,2% +12,0%
ORDINI ITALIA -7,3% -5,0% -12,0%
ORDINI ESTERO +15,1% +0,0% +13,0%

Dopo la buona performance di fine anno, rifiata il settore della ceramica, rappresentato prevalentemente dal cosiddetto terzo fuoco. Il calo della produzione, infatti, è compensato dalla tenuta del fatturato.

Prodotti in metallo

parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +1,1% +1,2% -2,5%
FATTURATO +4,0% +2,5% +0,3%
ORDINI ITALIA +4,5% +3,9% +2,1%
ORDINI ESTERO -12,5% +1,3% +2,3%

Tutti positivi i segni nel comparto della meccanica pesante, che vede aumentare considerevolmente la quota di fatturato estero. Peraltro rimangono buone anche le attese per il futuro, poiché sia gli ordini esteri (+1,3%) che quelli interni (+3,9%) sono, infatti, in aumento. In doppia cifra (+11,4%) le esportazioni.

Macchine e apparecchi meccanici

Parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +4,6% +18,4% +13,6%
FATTURATO +10,4% +15,2% +15,7%
ORDINI ITALIA -3,3% +23,4% +0,1%
ORDINI ESTERO +14,9% +28,5% +3,0%

Marcia a tutta forza il comparto principe del manifatturiero geminiano, che accelera ancora dopo la già buonissima performance di fine 2014. Si tratta di un'indicazione importantissima per la manifattura modenese, visto che questo comparto rappresenta la cerniera dei vari distretti della nostra economia. La quota del fatturato estero si attesta sopra il 36% e anche le attese per gli ordinativi sono più che favorevoli. In questo contesto non poteva che crescere anche l'occupazione, aumentata dell'1,3%.

Biomedicale 

Parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +2,9% +2,9% +2,5%
FATTURATO -6,1% +2,4% +6,3%
ORDINI ITALIA -1,9% +0,1% -6,9%
ORDINI ESTERO +13,7% -2,0% +7,0%

Stabile e ancora in crescita di questo dinamico comparto, che conferma di avere in qualche modo superato la crisi post sisma.

Apparecchiature elettriche ed elettroniche

parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +13,1% +5,5% +1,2%
FATTURATO +5,6% +9,7% +1,1%
ORDINI ITALIA +2,8% +4,9% +4,8%
ORDINI ESTERO +39,9% +36,7% +11,4%

Conferma la sua dinamicità un comparto magari ancora non molto rappresentativo per la nostra economia, ma da seguire attentamente, sia per la sua "esportabilità" (praticamente due prodotti su cinque sono venduti oltre confine), sia per i suoi contenuti in termini di tecnologia e innovazione.

I DATI DI TRENDER

TrendER, l'Osservatorio di CNA Emilia Romagna che analizza le imprese in regione con meno di 20 dipendenti, nella rilevazione sul secondo semestre 2014, ha evidenziato come il fatturato complessivo sia ancora diminuito, ma a ritmo decrescente (-8,6% nel primo semestre, -7,7% nel secondo) mentre la componente estera ha dato buoni segnali prendendo a crescere a ritmo sostenuto nel secondo semestre (+26,1%). La performance della componente per conto terzi (-8,5%) che da quattro semestri è più sfavorevole di quella complessiva, indica da un lato che le relazioni di committenza hanno perso un ruolo trainante, dall'altro che il conto proprio costituisce ormai una risposta più efficace per combattere la crisi di domanda. L'analisi per trimestre mostra un alleggerimento della crisi tra il terzo e il quarto trimestre 2014 per il fatturato: si passa infatti da una diminuzione tendenziale del -12,2% nel terzo trimestre ad una del -3,8% nel quarto. Il fatturato estero rafforza la crescita nonostante che il suo peso sul totale (sopra il 4% per il manifatturiero) sia ancora esiguo. Anche le prime indicazioni sul primo trimestre 2015 confermano questa tendenza.

Le dinamiche del fatturato di fine 2014 sono positive per le micro e piccole imprese delle aree provinciali di Modena (+4,0 %) e di Rimini (+6,2%). Per tre territori provinciali le perdite sono a doppia cifra: per la provincia di Piacenza la diminuzione tendenziale del fatturato nel secondo semestre 2014 è pari a -12,7%; per quella di Reggio Emilia: -14,1%; per quella di Bologna: -15,2%. Ravenna segna un -9,8%, Ferrara perde il -8,3%, Forlì-Cesena scende del -7,7%, Parma cala del -4,3%.

Per ciò che riguarda Modena, il secondo semestre 2014 si chiude con una ripresa del fatturato (+4%) trainata dal commercio estero (il fatturato interno cresce del 3,2%) e dal conto proprio (il conto terzi cresce solo dell'1%). Gli investimenti decrescono lievemente ma il loro livello si mantiene relativamente elevato. Le dinamiche delle principali voci di spesa sono discordanti: mentre le spese per retribuzioni crescono leggermente (+0,9%) le spese per consumi, invece, continuano a calare con decisione (quattro semestri consecutivi di ridimensionamento). Il deciso calo delle spese per formazione e per assicurazione (in ambedue i casi una diminuzione che oltrepassa il 20%) concorre a indicare che per l'economia di piccola impresa della provincia, a fine 2014 la ripresa si è solo affacciata.
La ripresa del fatturato totale a fine 2014 è dovuta soprattutto alla forte crescita di fatturato nelle costruzioni (+20%) ma anche alla leggera ripresa del manifatturiero (+2%). Accelera, invece, il ridimensionamento del fatturato per il terziario (-17,7%).
Tra le manifatture, sono in ripresa la meccanica (+5%) e il legno-mobile (+8,3%) mentre prosegue la crisi del sistema moda (ancora -7,9%) e torna in negativo la dinamica del fatturato per le trasformazioni alimentari.
Tra le attività di servizio, le dinamiche più negative interessano i trasporti (-21,7%) ma anche riparazioni veicoli (-14,5%). Per i servizi a persone e famiglie si registra ancora un segno negativo (-2,8%) ma la crisi registra un deciso alleggerimento.

LE CONSIDERAZIONI DI CNA

"Sono notizie positive che probabilmente vanno oltre le attese – commenta Umberto Venturi, presidente di CNA Modena – e che danno un po' più di fiducia all'intero settore manifatturiero modenese".
"La speranza – continua Venturi – è che questa fiducia si tramuti in un aumento degli investimenti, sia in macchinari – eventualità che avrebbe ripercussioni positive in particolare per il nostro territorio, vocato a questo tipo di produzioni – sia sotto forma di assunzioni. E gli ultimi dati pubblicati dall'Istat vanno fortunatamente in questa direzione".
Secondo CNA, infatti, proprio l'occupazione potrebbe dare una svolta positiva al mercato dei consumi interni, "determinanti – continua il presidente di CNA Modena – affinché la ripresa del settore manifatturiero sia accompagnata da quello del commercio, altra importante gamba della nostra economia".
"In questa situazione finalmente positiva – conclude Venturi – rimane l'amarezza di quello che le imprese potrebbero fare se fossero almeno parzialmente sgravate dal peso del fisco, un fisco che ormai si prende oltre il 60% dei redditi d'impresa a suon di adempimenti fiscali che a loro volta hanno un prezzo. Una recente indagine ha messo in rilievo come il numero annuo degli adempimenti fiscali vada tra i 92 e i 251 giorni. In termini di costi occulti, parliamo di qualcosa come oltre 29 miliardi di euro all'anno, dei quali oltre l'87% gravanti sulle microimprese. Risorse che potrebbero essere più utilmente investite in ricerca, investimenti e nuova occupazione, generando un circolo virtuoso utile all'intera comunità".

(fonte:Ufficio Stampa CNA MO)

 

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

L'andamento dell'ultimo trimestre del 2014, fotografato dall'analisi congiunturale dell'Ufficio Studi di CNA e della Camera di Commercio, salva un anno in chiaroscuro per le pmi del nostro territorio, ma per il futuro rimangono elementi di incertezza che frenano gli investimenti. -

Modena, 6 marzo 2015 -

Una crescita consistente, quella marcata nel quarto trimestre dell'anno dalle imprese modenesi sino a 50 dipendenti, nelle quali la produzione è cresciuta, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, di ben il 4,3% (4% il fatturato). Una crescita per una volta dovuta ad un'inattesa vitalità del mercato interno, come dimostra il fatto che, per la prima volta dopo undici trimestri consecutivi, la quota di export si ferma sotto il 20% (per la precisione al 18,9%). Le attese, però, non solo esaltanti: gli ordinativi nelle mani degli imprenditori, infatti, parlano di un calo del 4,9 in Italia, un passo indietro che nemmeno l'attesa crescita del fatturato estero (+4%) riesce a compensare.

pmi mo

AI LIVELLI DEL 2010
Grazie al dato di fine anno, il 20114 si chiude, per le Pmi di casa nostra, con una crescita della produzione dell'1,6% e del fatturato del 2,2%. Più di un quinto della produzione va all'estero (il 22,5%) mentre l'occupazione è rimasta sostanzialmente stabile (+0,1%). Malgrado tutto ciò, l'economia dei piccoli paga ancora cinque anni alla crisi, fermandosi ai livelli del 2010.

pmi mo1

I SETTORI
Una crescita generale e diffusa, nei diversi settori monitorati dall'indagine, che si rifà al solo settore manifatturiero della nostra economia. L'unico segno meno, infatti, riguarda la carpenteria metallica. (ciascun valore fa riferimento alla variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).

alimentare pmi mo

Il dato dell'ultimo trimestre porta questo importante settore a concludere il 2014 con una crescita del 6,7%, così come il fatturato (+4,4%). Rimangono buone anche le prospettive, in particolare dall'estero, con ordinativi al +12%, un buon viatico in attesa di Expo 2015.

maglieria pmi mo

Secondo inattesa trimestre consecutivo di crescita per il settore, dato che chiude l'anno nel segno di una sostanziale stabilità (-0,1% rispetto al 2013), a scapito però dei prezzi (fatturato a -3,5%). La quota di export annuale si ferma al 21,3% del totale.

abbigliamento pmi mo

Leggermente meno performante l'altro settore del tessile-abbigliamento modenese, che chiude l'anno in perdita, sia rispetto alla produzione (-0,9%), che, soprattutto, al fatturato (-4,8%). In questo caso destano una certa preoccupazione le previsioni circa gli ordinativi, previsti in calo a due cifre tanto sul fronte nazionale quanto su quello estero.

ceramica pmi mo

Dopo sette trimestri negativi torna il segno più nel comparto del terzo fuoco, che chiude il 2014 con un arretramento del 4,1% in termini di produzione e del 2,6% per quanto riguarda il fatturato. Ma l'anno appena passato marca una certa propensione all'export, visto che il fatturato oltre confine raggiunge il 6,8% del totale, il record negli ultimi otto anni.

metallo pmi mo

E' l'unico comprato che marca il segno meno, uno stop che comunque non preoccupa più di tanto, sia perché tiene il fatturato, sia perché rimangono positive le attese per il 2015. In ogni caso l'anno si chiude con un piccolo arretramento del fatturato (-0,1%) rispetto al 2013, al contrario del fatturato, che cresce invece del 4,5%. 

macchine pmi mo

Torna a correre, invece, il comparto della meccanica di precisione, la "cerniera" della nostra economia, con un colpaccio in doppia cifra tanto nella produzione quanto nel fatturato. L'anno segna così un +3,6% rispetto al primo di questi due parametri e +8,2% per il secondo, con la quota export del 39,2%.

biomedicale pmi mo

Anche il biomedicale, dopo un semestre negativo, ritrova il segno più, anche se il 2014 si chiude all'insegna della stabilità: +0,3% la produzione, -1,2% il fatturato. Rimane elevata la quota di export (48,8%) pur senza raggiungere i record degli anni passati.

apparecchiature elettriche pmi mo

Conferma la sua dinamicità un comparto magari ancora non molto rappresentativo per la nostra economia, ma da seguire attentamente, sia per la sua "esportabilità" (un prodotto su quattro termina oltre confine), sia per i suoi contenuti in termini di tecnologia ed innovazione. Una considerazione che nasce non tanto dai dati trimestrali, quanto da quelli annuali: con la produzione (+3,9%) e il fatturato (+4,9%) entrambi in crescita rispetto al 2013. E buone sono anche le prospettive, sotto forma di ordinativi, per il 2015.

LE CONSIDERAZIONI DI CNA

Può sembrare paradossale, ma la generale discesa dell'export ha una chiave di lettura positiva, perché indica una ripresa del mercato nazionale.
Rimane una forte preoccupazione per la mancanza di prospettive a lungo termine. Le aziende, cioè, navigano ancora a vista, alle prese con interrogativi sia di natura squisitamente economica che politica (pensiamo, ad esempio, alle difficoltà della Russia, che stanno minando le potenzialità di un mercato che appena qualche mese fa rappresentava un'area di grande interesse anche per le pmi modenesi, o all'instabilità nei paesi nordafricani e mediorientali). Ciò rallenta gli investimenti, che davvero potrebbero dare un grande impulso a quella sorta di "ripresina" che ci si attende per il 2015.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

 

Nei primi 8 mesi del 2014 nel solo settore commerciale al dettaglio in Emilia Romagna, hanno già chiuso i battenti ben 2.006 negozi. Confesercenti Emilia Romagna avanza proposte di intervento ai candidati alla presidenza della Regione -

Parma, 20 novembre 2014 -

Anche nell'imminenza delle elezioni per il rinnovo dell'Assemblea legislativa regionale, Confesercenti Emilia Romagna vuole sottolineare la situazione allarmante in cui versano le p.m.i. del commercio e del turismo, in gran parte ormai soffocate da questa lunghissima crisi, il cui effetto si manifesta non solo con un aumento del numero di chiusure, ma anche e soprattutto con una riduzione del numero di nuove aperture. Si assiste dunque a una sempre maggiore difficoltà ad aprire una nuova impresa: un dato allarmante, soprattutto in una regione come l'Emilia Romagna che ha sempre registrato un altissimo tasso di imprenditorialità della popolazione.

Nei primi 8 mesi del 2014 nel solo settore commerciale al dettaglio in Emilia Romagna, hanno già chiuso i battenti ben 2.006 negozi mentre le nuove attività sono state solamente 880; stesso trend per le imprese ricettive e pubblici esercizi: 1.294 chiusure a fronte di 643 nuove aperture.

Le imprese del commercio e della somministrazione versano in una situazione difficilissima: è interesse di tutti evitare l'ecatombe in due dei settori più importanti della nostra economia. Occorre intervenire subito, non si possono lasciare le imprese nel guado e lasciare che le città si desertifichino, con la scomparsa degli importantissimi punti di riferimento per la popolazione storicamente costituiti dai negozi di vicinato. Confesercenti chiede a Comuni e Regione di predisporre con urgenza un piano per salvare il commercio delle nostre città, studiando anche misure di supporto, anche attraverso un Fondo vero e proprio, per chi si mette in gioco e scommette sul futuro decidendo di aprire un nuova attività a partire da credito, assistenza tecnica, affitti e agevolazioni sulle tasse locali.

Per quanto riguarda l'emergenza negozi sfitti è necessario definire un sistema che coniughi le necessità di messa a reddito degli immobili commerciali con il bisogno delle imprese di locali a prezzi ragionevoli per gestire le loro attività. Quindi Confesercenti propone di istituire Tavoli tecnici tra Associazioni imprenditoriali e proprietari immobiliari, anche con la presenza dell'Ente pubblico con un ruolo di garanzia, per studiare un "canone" che sia remunerativo per il proprietario del negozio e sostenibile per il conduttore, con un impianto giuridico concordato.

Questo meccanismo potrebbe essere attivato anche per gli alberghi e le altre forme di ricettività turistica che da un lato vedono le difficoltà di subentro nelle gestioni e dall'altro la necessità in molti casi della rinegoziazione di canoni troppo onerosi e non più adeguati all'attuale trend economico e comunque di più forte competitività economica e di contrazione continua della redditività.

Confesercenti chiede quindi ai candidati alla presidenza della Regione Emilia Romagna di impegnarsi prioritariamente per:

l'accesso pieno ai Fondi Europei 2014-2020 anche per le imprese del commercio, turismo e servizi e relativi progetti di investimento, con misure operative e bandi che consentano la reale fruibilità dei contributi anche alle micro e piccole imprese;

la maggiore dotazione di risorse per la patrimonializzazione e i Fondi di garanzia dei Confidi da affiancare ai positivi interventi già effettuati per la mitigazione del rischio di credito, con un maggiore coordinamento delle modalità di intervento nei vari settori produttivi, anche prevedendo un Fondo e misure ad hoc per le start-up.

lo stop a qualsiasi ulteriore aumento dell'imposizione locale e delle tariffe pubbliche, il cui impatto sulle imprese dovrebbe invece gradualmente diminuire;

misure ancora più efficaci in materia di semplificazione amministrativa e burocratica;

No ad ulteriori inasprimenti dei provvedimenti di limitazione al traffico veicolare privato ed eliminazione dei blocchi del giovedì;

un'attenzione ancora più forte ai temi della mobilità, trasporti, sosta, raggiungibilità delle città e delle destinazioni turistiche che rivestono per le imprese di questi settori un'importanza vitale;

misure concrete per garantire il rispetto della legalità, la lotta all'abusivismo commerciale e alle infiltrazioni malavitose nel tessuto economico; eliminazione dei "regimi agevolati" nelle attività commerciali, turistiche e della somministrazione alimenti e bevande;

il completamento degli interventi di sostegno e dell'erogazione di contributi per le imprese delle aree colpite dal sisma del 2012.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Regionale)

Domani, incontro di CNA, presso la sede Provinciale sui bandi per l'assegnazione d'incentivi messi a disposizione dall'Unione Europea fatti su misura per le PMI -

Modena, 14 luglio 2014 -

Che cosa sono i finanziamenti europei e come funziona questo complicato meccanismo? Guardandoli dalla prospettiva di un piccolo imprenditore sono senz'altro un'importante opportunità da cogliere (soprattutto in questo momento di difficile congiuntura economica) ma sembrano a volte una meta astratta irraggiungibile, un puzzle da comporre troppo complicato. Passare dall'astratto al concreto può essere però molto semplice se si è supportati da un esperto del settore e CNA vuole essere proprio questo per le sue imprese.

Dal mese di settembre la regione Emilia Romagna inizierà a pubblicare bandi per l'assegnazione d'incentivi messi a disposizione dall'Unione Europea fatti su misura per le PMI. Tutto quello che un'azienda deve sapere per accedere a questo tipo di finanziamento nei tempi giusti, e le relative opportunità collegate, sono il tema centrale dell'incontro di CNA che si svolgerà martedì 15 luglio alle ore 18.30, presso la sede Provinciale in via Malavolti 27 a Modena. Innovazione, ambiente, formazione e sviluppo sono solo alcuni degli argomenti che saranno oggetto dei prossimi bandi, in conformità a nuovi regolamenti più favorevoli alle aziende di piccola dimensione. Questa è un'importante novità: anche per i piccoli artigiani si presenta alla porta un'occasione per l'accesso facilitato al capitale fatto su misura per loro.

Relatori della serata Marcella Contini (Responsabile Progetti Internazionali CNA Emilia Romagna), Morena Diazzi (Direttore Generale Attività Produttive Regione Emilia Romagna) e Luciano Vecchi (Assessore Attività Produttive Regione Emilia Romagna) che affronteranno tutti gli strumenti di sostegno dalla A alla Z a disposizione delle PMI per l'accesso ai fondi UE. Aprirà l'incontro con i saluti il Presidente di CNA Umberto Venturi.
Questo incontro si colloca all'interno di una serie d'iniziative svolte da CNA in merito alla creazione di una guida per le imprese all'interno del complicato, ma fortemente utile, mondo dei finanziamenti. Tutto questo a dimostrazione di quanto l'associazione abbia a cuore lo sviluppo delle sue imprese. La partecipazione è gratuita: per l'iscrizione basta registrarsi sul sito www.mo.cna.it.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Indagine TrendER, Modena sopra la media regionale. Diffusa l'estrapolazione della ricerca statistica curata dall'Associazione assieme all'Istat in collaborazione con la Federazione Banche di Credito Cooperativo dell'Emilia Romagna -

Modena, 19 giugno 2014 -

Dopo essere cresciuto nel primo semestre 2013, negli ultimi sei mesi dell'anno torna a calare, ancorché di poco -0,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il fatturato delle piccole imprese modenesi. Nonostante questo gli investimenti ritornano a crescere e si tratta della novità più piacevole del 2013, peraltro in un contesto regionale dove questi ultimi perdono qualcosa come 16 punti.
Questi sono alcuni dei numeri riguardanti dal territorio che emergono dall'analisi di TrendER, l'indagine statistica elaborata da CNA Regionale e avvallata dall'Istat, studio semestrale che coinvolge qualcosa come oltre 5.000 imprese da uno a diciannove addetti.
Un calo, quello modenese, dovuto essenzialmente alla diminuzione del fatturato registrata dal terziario (-3,9%) e, in parte, dalle costruzioni, mentre continua a crescere, com'era stato evidenziato anche nell'indagine congiunturale elaborata nelle scorse settimane dalla CNA di Modena, il settore manifatturiero. In questo macro settore, merita di essere rilevata l'ulteriore accelerazione della meccanica (+9,4%) rispetto al secondo semestre 2012, mentre crolla il fatturato del legno-mobile, che raggiunge il suo minimo.
Tra le attività di servizio, peggiora ulteriormente la domanda per i servizi a famiglie e a persone, mentre i trasporti riflettendo la ripresa del manifatturiero, registrando un aumento non trascurabile (+6%) che interrompe una fase di ridimensionamento perdurante da un anno e mezzo.

Aggregando questi settori si arriva ai dati provinciali, che si riportano nei due grafici seguenti e che evidenziano le problematiche del conto terzi (il cui fatturato, nel secondo semestre 2013, perde quasi 11 punti rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente), la ripresa degli investimenti e, soprattutto, la tenuta complessiva del nostro sistema economico. La provincia modenese, infatti, chiude sì l'anno in negativo, dietro all'unica area positiva – quella bolognese, che ha chiuso l'anno con un +2,1% - ma davanti ad altri territorio come la provincia di Parma (-22,4%) che, insieme alle province di Rimini (-17,0%) e di Reggio Emilia (-13,1%), mostra dinamiche sensibilmente peggiori rispetto a quella complessiva della regione (-7,0%).

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Giovedì 19 giugno Unimore ospita l'evento promosso da CNA Reggio Emilia e GT Idea sull'importanza della comunicazione online -

Reggio Emilia, 16 giugno 2014 -

Giovedì 19 giugno dalle 14.30 alle 19 presso l'Aula Magna dell'Università di Modena e Reggio, in Via Allegri, 9 arriva il GT Study Day. L'evento, organizzato da CNA Comunicazione e terziario avanzato in collaborazione con CNA Giovani Imprenditori e CNA Impresa Donna, e da GT Idea - società specializzata nelle strategie nelle attività di ricerca, formazione e consulenza nel settore del Web Marketing, ha lo scopo di capire e conoscere i cambiamenti legati al web per le PMI. I temi trattati nel corso della giornata riguarderanno in particolare search strategy, vetrine virtuali e promozione video. Cosmano Lombardo (direttore di GT Idea) e Giorgio Taverniti, CEO di GT Idea e fondatore della omonima Community online, la più grande d'Italia dedicata ai temi del Web Marketing, interverranno sul web marketing e la SEO (Search Engine Optimization), fondamentali per la promozione del proprio business a livello globale, e offriranno una panoramica sulla rivoluzione del Search Marketing, focalizzandosi sui cambiamenti derivanti dall'azione di Google. Seguiranno gli interventi di Luca Bove, esperto di marketing strategico e operativo, che approfondirà il tema della promozione del proprio prodotto/servizio attraverso le vetrine virtuali (marketplace) e Anna Covone, sulla promozione video attraverso Youtube. 

Giuliano Ferrari, Presidente provinciale CNA Comunicazione e Terziario Avanzato, spiega come: "Con questo importante evento, oltre ad aumentare le sinergie di azione tra le Unioni e i Raggruppamenti del sistema CNA, ci poniamo l'obiettivo di aumentare all'interno delle PMI la consapevolezza dell'importanza di investire sul canale Internet per sviluppare il business e accrescere la propria visibilità. Ciò significa definire obiettivi, pianificare azioni e strategie, monitorare i risultati con metodo e costanza". Dello stesso avviso Manuel Villa, Presidente provinciale CNA Giovani Imprenditori, che aggiunge: "Vorremmo diffondere una nuova cultura d'impresa secondo la quale diviene necessario, anche per le micro, piccole e medie imprese, affrontare un mercato difficile ed in continuo cambiamento utilizzando i canali web. Il marketing tradizionale non è più sufficiente, bisogna saper cogliere le relazioni tra web e marketing per analizzare il proprio target di riferimento, comunicando e vendendo il proprio prodotto a livello globale". Cosmano Lombardo, direttore di GT Idea: "Oggi non prendere in considerazione il Search Marketing nell'impostazione di un sistema di business equivale, nella maggior parte dei casi, a rimanere isolati dall'andamento del mercato e ancorati a modelli obsoleti. Esplorare il Search Marketing, approfondirlo e studiarne le strategie annesse e le implicazioni in ambito business è un'opera in cui ci siamo ambiziosamente lanciati insieme ai nostri Partner e agli altri operatori del settore. Speriamo che tale lavoro possa essere sostanzialmente utile a creare valore per coloro i quali azionano questa importante macro-leva del web marketing".

L'evento è gratuito ma l'iscrizione è obbligatoria tramite adesione online sul sito www.cnare.it. Segreteria organizzativa: Fosca Bonaretti, Tel. 0522-356350, Fax 0522-356351, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Ferraroni, Presidente CNA Area Padana Ovest: "Nessuno chiede di finanziare imprese che non hanno futuro. Ma è indispensabile ridare ossigeno alle pmi sane" -

Reggio Emilia, 5 giugno 2014 -

"Il problema dell'accesso al credito ha ridotto moltissimi artigiani e imprese in gravi difficoltà o peggio li ha costretti alla chiusura. Nessuno chiede di finanziare imprese che non hanno futuro, ma è indispensabile ridare ossigeno alle PMI sane, in grado di produrre. CNA fa la propria parte di rappresentanza di queste imprese chiedendo alle istituzioni strumenti più efficaci per favorire l'accesso al credito ma gli strumenti che abbiamo, anche se limitati, vanno utilizzati e la nostra associazione offre la consulenza necessaria per farlo". Queste le motivazioni principali secondo Cristina Ferraroni, Presidente CNA Area Padana Ovest, alla base del seminario dal titolo: "Come conoscere meglio il sistema bancario".

Obiettivo dell'incontro era quello di far crescere la consapevolezza su come funzionano gli istituti di credito e in particolare su quali sono i modelli con cui le banche valutano un'impresa. Discorso affrontato da Sergio Manini, formatore esperto di banca e finanza. Il rating, la classe di rischio, la perdita attesa: strumenti tecnici di valutazione da cui dipende se concedere un finanziamento o un affidamento e a quali costi.

Gianni Mazzi, Direttore di CNA Prefina, ha illustrato gli strumenti pubblici nazionali e regionali per il sostegno al credito. Si può dire che si sono fatti molti sforzi, in questi ultimi anni per sostenere le banche, meno per sostenere l'accesso al credito delle PMI: "Grazie al sistema di garanzie Unifidi – ha spiegato Gianni Mazzi – molte imprese sono riuscite ad ottenere dei finanziamenti ed è importante anche ricorrere agli strumenti pubblici come i fondi della nuova legge Sabatini, il fondo Energia e il fondo StartEr sui quali Prefina offre consulenza. Inoltre, CNA Reggio Emilia ha stretto convenzioni bancarie molto interessanti con diversi istituti di credito e grazie alle migliaia di domande che presentiamo sappiamo quali banche hanno più liquidità e disponibilità con le imprese".

Infine, Massimo Medici, Direzione CNA Servizi Imprese e Cittadini, e Marco Lasagni, Consulente CNA Prefina, sono entrati nel merito dei servizi dell'Associazione per difendere le imprese e sostenerle nei rapporti con le banche, come l'Home Banking SICURO, la predisposizione del business plan e il calcolo dell'anatocismo, servizio molto apprezzato dagli imprenditori presenti.

Per maggiori informazioni rivolgersi a CNA Prefina Tel. 0522-356389, 0522-356336, 0522-356251, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

"Ricavi in lieve incremento, +0,7%, trascinati però dal solo settore ingrosso. Resta critica la situazione per commercio al minuto e turismo". Il 2013 si era chiuso con un calo medio in tutti i settori del 3,4% -

Modena, 5 giugno 2014 -

Segnano un lieve incremento i ricavi delle MPMI (Micro Piccole e Medie Imprese) nel primo trimestre dell'anno. A rilevarlo l'Osservatorio di Confesercenti Modena che sull'andamento delle vendite ha registrato un +0.7%. Dati però che se presi singolarmente si presentano contrastanti: nella piccola distribuzione al minuto e nell'ingrosso le tendenze risultano infatti opposte. Il settore ingrosso segna una certa ripresa con un significativo +5%, soprattutto laddove opera con il manifatturiero che mostra in diversi comparti un incremento sia degli ordini che del fatturato. Rimane invece ancora contraddistinto da un andamento fortemente negativo tutto il settore del commercio al minuto e del turismo che invece segna una contrazione media dei ricavi del 2,9%.

Andamento dei volumi d'affari per settori

Commercio al minuto di alimentari: -8,45%. E' questo il settore che più di tutti sconta il calo dei consumi nel I° trimestre dell'anno ed è sicuramente anche quello che più ha risentito degli effetti del calendario – Pasqua nel 2013 cadeva in marzo, mentre nel 2014 a fine aprile – ma che da solo non giustifica la caduta dei ricavi nelle piccole e piccolissime imprese alimentari. E' evidente quanto le famiglie continuino a tagliare sui consumi, alimentari compresi, orientandosi sempre più verso strutture che presentano un vasto assortimento di prodotti 'primo prezzo' in offerta

Ristorazione e pubblici esercizi: -1,4%. Anche nel settore dei pubblici esercizi, l'andamento nei primi tre mesi dell'anno risulta negativo. Il calo accomuna sia la ristorazione che i consumi nei bar. In particolare poi nella ristorazione, sulla contrazione dei ricavi si registra un'incidenza del calendario che nel 2014 ha collocato Pasqua nel mese di aprile.

Commercio al minuto extra alimentare: -1,1%. Si registra un'attenuazione del calo delle vendite nelle piccole imprese di questo settore, calo che aveva contrassegnato i trimestri precedenti. Risultano penalizzati soprattutto i consumi di abbigliamento e calzature.

Commercio all'ingrosso: +5%. Il settore appare in netta e significativa controtendenza rispetto agli altri. Soprattutto laddove si rivolge al manifatturiero beneficiando in questo caso dell'andamento positivo che ha caratterizzato la ripresa della produzione e del fatturato in alcuni settori produttivi

"Questi dati purtroppo testimoniano l'andamento complessivamente negativo dei consumi anche nella nostra provincia - afferma Tamara Bertoni Direttore Generale di Confesercenti Modena - soprattutto nel commercio al minuto e nella ristorazione. La crisi che insiste ancora in tutta la sua gravità e da cui non si intravvede a breve alcuna significativa via d'uscita, genera il rischio di un avvitamento della situazione. Per questo si rende indispensabile un'azione rapida ed incisiva del Governo, che deve attuare provvedimenti rapidi, ma soprattutto efficaci in grado di incidere nelle condizioni reali delle imprese. Sono quindi assolutamente necessari provvedimenti volti ad alleggerire la pressione fiscale agendo su una riduzione strutturale della spesa improduttiva, oltre ad interventi in grado di ridurre tangibilmente quelle incrostazioni burocratiche che danneggiano l'avvio, la tenuta e lo sviluppo delle imprese".

"Occorrono inoltre interventi – prosegue Bertoni - che siano da reale incentivo per la ripresa degli investimenti sia nelle aziende private che nel pubblico. Centrale sarà poi invertire la tendenza all'aumento del credit crunch, perché senza credito le imprese non investono ed anzi si moltiplicano le chiusure. Si tratta di emergenze sulle quali occorre intervenire in tempi celeri per ridare prospettiva e centralità a quel tessuto vastissimo di micro, piccole e medie imprese che nel paese, ancor più nel nostro territorio, resta il vero ed insostituibile motore dell'economia e garante della stessa coesione sociale".

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

A distanza di quattro anni il prodotto delle piccole imprese modenesi fa registrare due trimestri consecutivi di crescita. Aumenta, in misura minore, anche il fatturato, ma i margini, ma i margini rimangono ristretti. Sfiorano i massimi le vendite all'estero.

Modena, 31 maggio 2014 -

Anche i numeri confermano la sensazione di una ripresa per le imprese modenesi del settore manifatturiero sino a 50 dipendenti. Per il secondo trimestre consecutivo, infatti, i principali parametri – produzione, fatturato, ordini – sono in ripresa. In particolare, nel periodo gennaio-marzo la produzione cresce del 3,3% (la percentuale trimestrale più alta da tre anni a questa parte), mentre il fatturato ferma la sua ripresa all'1,7%, segno che i margini rimangono ancora bassi. Nonostante ciò, rispetto allo stesso periodo del 2013, l'occupazione cresce dello 0,9%. Incoraggianti, invece, i segnali che arrivano dagli ordinativi, soprattutto quelli interni, in crescita del 13,3%, mentre si consolida la domanda estera (+3%). Del resto è proprio su quest'ultima che si è retta la performance del trimestre, se si pensa che la quota del fatturato estero sul totale (27,3%) è la terza in assoluto nella serie storica.

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AI LIVELLI DEL 2009
Sicuramente è presto per definire la traiettoria annuale, ma se anche questa crescita dovesse mantenersi anche per i prossimi nove mesi, la produzione delle pmi modenesi rimarrebbe ben al di sotto dei massimi raggiunti in passato.

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I SETTORI
Nell'analisi settoriale, ceramica a parte, prevale il segno più. Particolarmente incoraggiante la situazione nel settore della meccanica, la cerniera che unisce i vari distretti del sistema produttivo modenese. Nel dettaglio, ecco gli andamenti settoriali (ciascun valore fa riferimento alla variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).

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Dopo undici trimestri consecutivi rivede il segno più una delle eccellenze della nostra economia, a prezzo, però, di fatturati che rimangono ancora in calo. Segnali incoraggianti arrivano dal mercato interno, nel quale gli ordinativi sono in crescita dell'11%.

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La stessa considerazione può essere estesa al comparto della maglieria, che regge in termini di produzione, ma continua a perdere in quanto a fatturato.

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Va un po' meglio nel comparto abbigliamento, che si contraddistingue rispetto al precedente per una maggiore presenza di imprese operanti nel conto proprio. E' anche per questa peculiarità che il comparto è più votato all'export della maglieria (la quota di fatturato estero, infatti, è del 49,5% contro l'11%).

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Continua la frenata della ceramica, in questa indagine rappresentata essenzialmente dalle piccole imprese del cosiddetto terzo fuoco. Un segno meno giustificato, oltre che dalla crisi dell'edilizia, anche dalla scarsa propensione all'estero del comparto, che nel quadrimestre ha ottenuto appena il 2,8% del proprio fatturato da oltreconfine.

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Rallenta il trend di crescita della meccanica pesante modenese, che a fine 2013 aveva raggiunto performance in doppia cifra. Rimane, invece, ad alti livelli l'export extra nazionale (20,7%).

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Le migliori notizie arrivano dalla meccanica, quello che potremmo definire il core business dell'economia manifatturiera modenese. In questo caso, infatti, non solo si consolida la ripresa, sia rispetto al trimestre precedente, sia a un anno fa, ma anche il fatturato fa registrare un recupero considerevole. Ancora una volta sulla scia delle vendite estere: più di metà della produzione (il 52% del fatturato totale, record storico), infatti, è finita al di fuori dei confini nazionali.

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A due anni dal sisma, i numeri certificano il recupero di questo settore, importante anche per l'indotto dell'Area Nord. Anche in questo caso merita di essere sottolineata la propensione all'export, che ormai da un anno a questa parte si mantiene al di sopra del 50% del fatturato, marcando, nei primi tre mesi del 2014, un vero e proprio record, a quota 56,9%.

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Riprende la corsa di un comparto magari ancora non molto rappresentativo per la nostra economia, ma da seguire attentamente sia per la sua dinamicità (un prodotto su quattro, per fare un esempio, finisce all'estero), sia per i suoi contenuti in termini di tecnologia ed innovazione. fiata, dopo un paio di trimestri positivi, anche questo comparto, forse ancora poco "pesante" per la nostra economia, ma che sta evidenziando una buona dinamicità.

LE CONSIDERAZIONI DI CNA: SARA' VERA GLORIA?
Sono segnali incoraggianti quelli che emergono dall'analisi congiunturale curata dall'Ufficio Studi di CNA in collaborazione con la Camera di Commercio. Segnali che testimoniano l'apporto delle piccole imprese al benessere della comunità modenese, realtà che, proprio per questo, meritano segnali di attenzione. Dal punto di vista fiscale, ad esempio, poiché è inaccettabile il fatto che un'impresa debba lavorare sino ad agosto per compensare il peso del fisco (la cui incidenza sui redditi d'impresa oltrepassa abbondantemente il 60%), come accade oggi. E spazi per una riduzione del carico impositivo, secondo CNA, esistono sia a livello centrale che locale.
Ma servono anche interventi di sostegno a misura di Pmi. E' il caso del rifinanziamento della cassa in deroga, uno strumento indispensabile per aiutare le imprese a superare le situazioni critiche delle piccole imprese. In quest'ambito, non mancano purtroppo esempi negativi, come quello rappresentato dal finanziamento noto come "Nuova Sabatini", le cui pratiche possono arrivare a 120 giorni per arrivare a conclusione. Non mancano però anche interventi positivi, come il bonus mobili, che potrebbe ridare fiato alle ristrutturazioni edilizie. Di certo quello che non serve al Paese è un rapporto conflittuale con le associazioni datoriali e le parti sociali: il confronto con queste organizzazioni, infatti, potrebbe essere utili ad evitare pasticci grossolani come quelli del Sistri, per fare solo un esempio).

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA Modena)

 

 

 

 

 

 

 

 

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