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Numerologia, lettura degli astri e significato delle carte costituiscono una vera e propria mantica che in Europa inizia la sua diffusione a partire dal 1377, quando nel Trattato sui costumi e conversazioni sulla disciplina umana, il monaco svizzero Johannes von Rheinfelden compie un accurato studio descrittivo ed esplicativo su come alcune carte e numeri vengano considerati più o meno fortunati.

Ed è proprio sul finire del 14esimo secolo che si sviluppa e si diffonde in molte prestigiose città europee la produzione artigianale delle carte da gioco, importante presumibilmente dal mondo arabo con estremo successo.
Rapidamente si diffonde anche la convinzione, tutt’oggi radicata, che vi siano dei metodi per stabilire quali numeri sono più fortunati e propedeutici per il gioco e quali invece no. Senza scomodare per forza la lettura dei tarocchi e le carte astrali, andiamo a vedere come sia possibile trovare il successo nel gioco, attraverso al proprio segno zodiacale e in base al nostro ascendente.


Il linguaggio delle stelle
Tramite il linguaggio delle stelle, l’uomo moderno ha cercato di spiegare i propri comportamenti, i vizi, le virtù e le proprie debolezze.
Il ruolo svolto dall’astrologia all’interno del gioco d’azzardo è pertanto legati ai 12 segni zodiacali, ciascuno dei quali ha le proprie caratteristiche distintive, che costituiscono uno specifico schema valido quindi per ogni tipo di gioco.
Ciascun segno zodiacale trova dimora in un diverso pianeta, elemento che crea un legame fondamentale anche nello svolgimento dei giochi d’azzardo maggiormente conosciuto e praticati a livello contemporaneo.
Perciò oroscopo della fortuna per il tuo segno zodiacale si basa sugli elementi fondamentali dell’astrologia che ci indica come ogni segno zodiacale è in grado di sfidare la fortuna.
Così come per l’oroscopo ci sono elementi che vanno a stabilire le differenze tra i vari segni, in base anche all’ascendente, stabiliamo come i quattro elementi, aria, terra, fuoco e acqua vadano a differenziare il diverso approccio e metodo di gioco legato allo studio dell’astrologia.


Il segno dei Gemelli
Analizziamo ad esempio il segno dei Gemelli, cioè di quelle persone nate tra il 21 maggio e il 20 giugno, caratterizzati dalla loro spontaneità e da una mente piuttosto abile e brillante.
Se vi trovate davanti a un Gemelli, al tavolo da gioco, lasciate stare ogni possibile strategia a cui stavate pensando: si tratta del giocatore più spiegato, veloce e determinato, il cui unico limite è rappresentato dalla brama di vincere.
Non è un caso se i giochi come il segno del Gemelli predomina sono giochi rapidissimo come la slot machine, il baccarat e naturalmente la roulette. I numeri fortunati sono abitualmente il 3, l’8, il 9, il 12 e il 23.


Il segno del Leone
Tra i segni più caratteristici, non solo nel campo del gioco, spicca su tutti quello del Leone. Avventurieri, amano confrontarsi con giochi e strade mai esplorate prima.
Questo non vi inganni: se giocate contro una persona del segno del Leone, prestate molta attenzione, visto che si tratta di personalità estremamente competitive che adorano la dominazione, ma anch’essi hanno un tallone d’Achille: non accettano la sconfitta facilmente.
Tra i giochi più adatti troviamo le slot machine con jackpot progressivi. I numeri fortunati sono invece: 1,5,9,22 e 28.


Il segno della Vergine
Chiudiamo infine questa rassegna con il segno della Vergine. Per chi avesse un minimo di dimestichezza con l’astrologia e gli oroscopi, sarà facilmente comprensibile perché questo segno risulta tra i migliori per quanto riguarda il gioco d’azzardo.


Le caratteristiche peculiari sono infatti la puntigliosità e la tenerezza. Due elementi che nel gioco trovano naturale sfogo e campo d’azione propedeutico.
Sistematici e precisi, sono capaci di destreggiarsi sia nel live casinò che in quello digitale, visto che la sua particolare natura fornisce di fatto pregevoli e necessari skill per primeggiare in ogni tipo di gioco, in particolare nei giochi di carte come il poker e il blackjack. I numeri fortunati sono il 3, il 7, il 9, il 18 e il 24.

Roma, 17 novembre 2019 - “ACADI (Associazione Concessionari di Giochi Pubblici), aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia, esprime solidarietà e piena condivisione di intenti a Sapar che ha indetto oggi, in Piazza Montecitorio a Roma, una manifestazione chiamando a raccolta tutti i lavoratori operanti nel settore del gioco pubblico. ACADI con le filiere dei propri associati rappresenta oltre il 70% del sistema di controllo del gioco pubblico e regolamentato in Italia, generando e versando oltre 7 dei circa 10 miliardi di euro all’anno di gettito erariale, riveniente dalla spesa degli utenti pari a circa 18,5 miliardi di euro. Condivide pertanto la necessità di portare all’attenzione di tutti - oltre alla centralità della tenuta del sistema concessorio da non compromettere con continui e disordinati aumenti di tassazione - le esigenze di tutela della libertà di impresa, dei livelli occupazionali, della legalità e della salute e del risparmio dei giocatori” - Così in una nota Geronimo Cardia, Presidente di Acadi (Associazione Concessionari di Giochi Pubblici)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

Corretta regolamentazione del fenomeno tutela il giocatore con il presidio del territorio, attraverso l’azione del comparto concessorio delle filiere del gioco pubblico


Roma, 16 settembre 2019 - “ACADI con le filiere dei propri associati rappresenta oltre il 70% del sistema di controllo del gioco pubblico e regolamentato in Italia, generando e versando oltre 7 dei circa 10 miliardi di euro all’anno di gettito erariale, riveniente dalla spesa degli utenti pari a circa 18,5 miliardi di euro. ACADI ed i propri Associati hanno già avuto modo di rappresentare in diverse sedi istituzionali che i distanziometri espulsivi per errore tecnico come quelli della legge Regione Emilia Romagna n. 5/2013, da un lato, non curano e, dall’altro, di fatto impongono il proibizionismo alla distribuzione del gioco pubblico sul territorio con perdite di posti di lavoro e chiusure di aziende sane, determinando conseguenze nefaste sul piano della mancata tutela della salute e del risparmio dei cittadini utenti, dell’ordine pubblico, del gettito erariale, e su tutti dell’impresa e del lavoro.
A fronte della inidoneità dello strumento e dell’errore tecnico che lo caratterizza, consentire la cancellazione della sostanziale totalità dell’offerta legale attualmente esistente significa aprire le porte all’offerta illegale, significa far chiudere aziende del territorio sane e significa far licenziare il personale con cui le medesime svolgono attualmente per lo Stato funzioni di Incaricato di Pubblico Servizio nell’espletamento di attività per la distribuzione di prodotti controllati, per la raccolta di informazioni per il contrasto all’antiriciclaggio, per la tracciabilità dei flussi finanziari, per la raccolta di un gettito erariale unanimemente riconosciuto da emersione.
ACADI condivide la necessità di portare all’attenzione di tutti le esigenze di tutela della libertà di impresa, dei livelli occupazionali, della legalità e della salute e del risparmio dei giocatori, compromessi dalla regolamentazione regionale, rivelatasi e riconosciuta scientificamente inefficace ed inidonea rispetto agli scopi dichiarati di tutela del disturbo da gioco d’azzardo.
Un aspetto che colpisce è dato anche dalla delibera della Giunta Regionale n. 68 del 21.1.2019 la quale tra l’altro prevede che il distanziometro espulsivo trovi applicazione anche per l’attività delle scommesse dalla “scadenza dei contratti di concessione in essere e comunque, comprese le eventuali proroghe, non oltre il 31 dicembre 2019”. In questo modo verrebbero cancellate le verticali distributive del gioco pubblico non solo degli apparecchi ma anche delle scommesse.
Vi è già una presa di coscienza a livello nazionale del problema, come peraltro cristallizzato nella Conferenza Unificata di settembre 2017 in cui Stato, Regioni e Provincie Autonome stimolati ad incontrarsi dal Legislatore Nazionale hanno finalmente convenuto sull’importanza del presidio del territorio da parte dell’offerta legale. Un’offerta legale ridotta e contenuta ai livelli voluti dal legislatore, ma esistente e capillare. Basterebbe applicarla.
Per quanto sopra ACADI è a completa disposizione della Presidenza, della Giunta, del Consiglio, degli Assessori e delle istituzioni regionali per approfondire e documentare quanto sopra anche in un tavolo di confronto a cui sarà ben lieta di partecipare” - Cosi Geronimo Cardia, Presidente Acadi, l’Associazione Concessionari dei Giochi Pubblici in una lettera aperta indirizzata alla Regione Emilia Romagna.