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Compie domani – venerdì 7 marzo - sessant'anni il caseificio Roncoscaglia di Sestola, una delle prime cooperative casearie nate nell'Alto Frignano...

Modena, 6 marzo 2014 -

Compie domani – venerdì 7 marzo - sessant'anni il caseificio Roncoscaglia di Sestola, una delle prime cooperative casearie nate nell'Alto Frignano. Fondato il 7 marzo 1954, il caseificio ha attualmente nove soci che trasformano in Parmigiano Reggiano 18 mila quintali di latte: la produzione si aggira sulle 3.300 forme l'anno. Nei prossimi mesi la cooperativa, che aderisce a Confcooperative Modena ed è presieduta da Giuliano Manfredini, investirà 160 mila euro per costruire uno spaccio a forma di torre, sul modello dei caseifici di una volta, con una sala polivalente per la presentazione e assaggi delle produzioni tipiche. Alcuni giorni fa il caseificio Roncoscaglia è stato protagonista di Sai cosa mangi?, il programma tv di Rete 4 condotto da Emanuela Folliero che, in veste di padrona di casa, si fa aiutare da esperti per svelare le principali caratteristiche e curiosità degli alimenti che abitualmente troviamo sulla nostra tavola. Il vicepresidente del caseificio Michele Lancellotti ha illustrato le particolarità del Parmigiano Reggiano e mostrato come si taglia una forma di formaggio.

(Fonte:Ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

Una delegazione Formedil Emilia-Romagna ha visitato Finale Emilia per vedere da vicino come procedono gli interventi post sisma -

Modena, 28 febbraio 2014 -

Nei cantieri per la ricostruzione, soprattutto degli edifici pubblici, siano privilegiate le imprese che formano i loro addetti e possiedono le necessarie competenze per eseguire lavori che richiedono professionalità di un certo livello. Lo chiede Formedil Emilia-Romagna (l'ente che rappresenta le Scuole Edili di tutta la regione), una cui delegazione ha visitato Finale Emilia per vedere da vicino come procedono gli interventi post sisma. Il gruppo era guidato dal presidente di Formedil Emilia-Romagna Giovanni Bentini e dai presidenti delle due Scuole Edili modenesi, Benedetto Grossi e Alberto Belluzzi. Incontrando l'assessore ai Lavori pubblici di Finale Emilia, Angelo d'Aiello, i dirigenti Formedil hanno sottolineato che le imprese impegnate nella ricostruzione non possono essere prive di un adeguato numero di addetti particolarmente preparati nelle lavorazioni necessarie, tutte di alto livello specialistico, soprattutto nei lavori di consolidamento statico degli edifici in cui vengono impiegate tecniche e materiali particolari come, ad esempio, le fibre di carbonio. «Da tempo le Scuole Edili sono preparate all'insegnamento necessario – hanno aggiunto Bentini, Grossi e Belluzzi - e sono in grado di organizzare corsi di formazione specifici sui luoghi della ricostruzione. Oltre tutto i corsi sono gratuiti per le imprese, in quanto finanziati dalla Regione Emilia-Romagna». L'assessore D'Aiello ha condiviso la sollecitazione di Formedil e si è impegnato a verificare la possibilità di inserire nelle gare per le opere pubbliche un punteggio più alto per le imprese che dimostrino di essere qualificate e di formare periodicamente i propri lavoratori, sia dal punto di vista tecnico-professionale che da quello della salute e sicurezza.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

Unicapi, la principale cooperativa modenese a proprietà indivisa, sta per costruire tredici alloggi a Fossa di Concordia e Medolla -

Modena, 21 febbraio 2014 -

Nonostante la crisi economica, e delle costruzioni in particolare, c'è chi continua a realizzare edilizia sociale senza consumare nuovo suolo. Unicapi, la principale cooperativa modenese a proprietà indivisa, sta per costruire tredici alloggi a Fossa di Concordia e Medolla. «Grazie alla collaborazione con i due Comuni interessati, gli appartamenti saranno tutti affittati a canoni concordati - spiega il vicepresidente di Unicapi Loris Bertacchini - È un'opportunità preziosa per chi cerca una casa in affitto a costi sostenibili». A Fossa di Concordia Unicapi realizzerà sette alloggi nell'area della vecchia scuola elementare che, chiusa dai primi anni Novanta, è stata abbattuta. In accordo con il Comune, oltre agli appartamenti la cooperativa edificherà anche un centro civico destinato a rilanciare le attività sociali della frazione. A Medolla Unicapi ricaverà sei alloggi dalla ristrutturazione e ampliamento di un edificio denominato "Villette Anna Bitassi", di proprietà del Comune. Gli appartamenti verranno destinati, attraverso opportune soluzioni distributive e tecnologiche, a famiglie con persone disabili. «I due interventi di Fossa e Medolla sono caratterizzati da criteri edilizi di bioarchitettura ed efficienza energetica, oltre che da una forte valenza sociale – aggiunge Bertacchini - Il costo complessivo è di 2,5 milioni di euro, finanziato in parte dalla Regione Emilia-Romagna nell'ambito del programma Ers (Edilizia residenziale sociale) finalizzato a soddisfare la domanda di alloggi in affitto a canone sostenibile». Intanto a S. Felice sul Panaro si stanno completando i lavori di costruzione, rallentati dal terremoto del 2012, di dodici alloggi sul sedime della vecchia scuola professionale di via Campi. Infine Unicapi è al lavoro per ricostruire un edificio a Camposanto (venti alloggi) e uno a Rovereto di Novi (nove alloggi) rimasti gravemente danneggiati dal sisma. «Questi interventi - conclude Bertacchini – avverranno con tecnologie di massima sicurezza e risparmio energetico».


(Fonte: Ufficio stampa Confcooperative Modena)

Mercoledì, 19 Febbraio 2014 11:19

Domattina il Parmigiano Reggiano protagonista su rete 4

Il Parmigiano Reggiano di montagna protagonista in tv grazie al caseificio Roncoscaglia di Sestola nella puntata di domani, giovedì 20 febbraio, di "Sai cosa mangi?" -

Modena, 19 febbraio 2014 -

Il Parmigiano Reggiano di montagna va in tv grazie al caseificio Roncoscaglia di Sestola, protagonista della puntata di domani – giovedì 20 febbraio – di Sai cosa mangi? Si tratta del programma quotidiano delle 10.42 con Emanuela Folliero che, in veste di padrona di casa, si fa aiutare da esperti per svelare le principali caratteristiche e curiosità degli alimenti che abitualmente troviamo sulla nostra tavola. A illustrare le particolarità del Parmigiano Reggiano e mostrare come si taglia una forma è Michele Lancellotti, vicepresidente del caseificio Roncoscaglia di Sestola. Fondata sessant'anni fa (il 7 marzo 1954), la cooperativa ha attualmente nove soci che trasformano in Parmigiano Reggiano 18 mila quintali di latte: la produzione si aggira sulle 3.300 forme l'anno. Nei prossimi mesi il caseificio, che aderisce a Confcooperative Modena, investirà 160 mila euro per costruire uno spaccio a forma di torre, sul modello dei caseifici di una volta, con una sala polivalente per la presentazione e assaggi delle produzioni tipiche.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

 A chiedere un provvedimenti legislativo ad hoc per la nostra provincia è il presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco -

Modena, 13 febbraio 2014 -

Una legge speciale per Modena che possa aiutare concretamente il nostro territorio a risollevarsi dopo le diverse calamità naturali che lo hanno colpito in meno di due anni: terremoto e siccità nel 2012, tromba d'aria e frane in montagna nel 2013, ancora frane e alluvione nel 2014. A chiedere un provvedimenti legislativo ad hoc per la nostra provincia è il presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco, che invita i parlamentari modenesi a preparare un testo e a presentarlo al più presto alle Camere con spirito "bipartisan". «In occasione di queste calamità abbiamo capito due cose – afferma De Vinco - Primo: a Roma non hanno l'esatta percezione di quando accaduto a Modena, soprattutto dopo l'esondazione dei fiumi, e ne sottovalutano le conseguenze sul piano economico e sociale. Secondo: le leggi attualmente in vigore sono talmente frammentate, se non addirittura concorrenti tra loro, da non consentire interventi efficaci per sostenere una provincia che contribuisce in modo significativo al Pil nazionale. Se Modena non riparte è un problema non solo per noi, ma per tutto il Paese». De Vinco cita gli esempi della legge speciale per Venezia, varata nel 1973 dopo la grande alluvione del 1966, e la legge speciale per Napoli che il sindaco De Magistris sta chiedendo per scongiurare il dissesto finanziario sotto il Vesuvio. «Per fronteggiare gli eventi calamitosi eccezionali che ci hanno colpito nell'ultimo biennio servono provvedimenti eccezionali. La legge speciale per Modena di cui sollecito l'approvazione – continua De Vinco – non può limitarsi alla sospensione delle scadenze fiscali, ma deve prevedere risorse economiche adeguate per aiutare le famiglie e le imprese e mettere il territorio in sicurezza una volta per tutte, dalla montagna alla Bassa. Inoltre abbiamo bisogno della massima semplificazione burocratica per accedere ai finanziamenti. Traduco: prima i soldi, poi le carte, altrimenti si rischia di non far in tempo a salvare un territorio in forte sofferenza non solo dal punto di vista economico». A preoccupare il presidente di Confcooperative Modena, infatti, è anche la tenuta della coesione sociale e la crescente sfiducia nelle istituzioni, come dimostra il moltiplicarsi dei comitati spontanei di cittadini. «Governo e Parlamento diano un segnale forte di attenzione e solidarietà concreta a un territorio che non si è mai pianto addosso e che – sottolinea De Vinco - non ha mai partecipato alle questue per ricevere contributi a pioggia o interventi puramente assistenzialistici. Il concatenamento di calamità naturali in un breve lasso di tempo ci ha messo in ginocchio: senza l'aiuto straordinario di tutto il Paese questa volta rischiamo di non rialzarci. Per questo invoco una legge speciale ed esorto istituzioni e parti sociali modenesi a unirsi in una sana azione di lobby territoriale finalizzata – conclude il presidente di Confcooperative Modena - all'approvazione in tempi rapidi di una norma ad hoc per Modena».

(Fonte: Ufficio stampa Confcooperative Modena)

L'iniziativa, che vede la partecipazione di tecnici Inail, si svolge alle 15 nella sala formazione di Confcooperative Modena -

Modena, 10 febbraio 2014 -

È in programma domani - martedì 11 febbraio – un seminario di Confcooperative Modena per presentare i contributi che l'Inail concede alle imprese che investono in salute e sicurezza sul lavoro. L'iniziativa, che vede la partecipazione di tecnici Inail, si svolge alle 15 nella sala formazione di Confcooperative Modena (piano seminterrato di palazzo Europa, via Emilia Ovest 101, Modena). «Domani presentiamo due misure Inail molto interessanti per le imprese – spiega Giuseppe Caserta, il funzionario di Confcooperative Modena che si occupa di salute e sicurezza sul lavoro – La prima misura è un contributo, che può arrivare fino a 130 mila euro, erogato alle imprese che investono per prevenire i rischi di infortuni. La seconda misura è uno "sconto", denominato "oscillazione per prevenzione", riconosciuto alle aziende, operative da almeno un biennio, che eseguono interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli minimi previsti dalla normativa in materia». Uniservizi (la società di servizi di Confcooperative Modena) fornisce assistenza alle aziende sia per la partecipazione alle iniziative Inail che per l'adozione dei modelli organizzativi e di responsabilità sociale finanziati dall'Inail.

Info: Francesca Ferrari (tel. 059.384722; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..)

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

Torna a crescere la produzione e si conferma ottima la qualità delle pere modenesi: Il prodotto complessivamente raccolto nel 2013 dalle cooperative ammonta a 1,17 milione di quintali, in aumento del 20% sul 2012 -

Modena, 10 febbraio 2014 -

Torna a crescere la produzione e si conferma ottima la qualità delle pere modenesi. Lo afferma Confcooperative Modena, le cui cinque cooperative aderenti raccolgono e lavorano circa il 60 per cento delle pere coltivate nella nostra provincia. Il prodotto complessivamente raccolto nel 2013 dalle cooperative ammonta a 1,17 milione di quintali, in aumento del 20 per cento sul 2012. «Dopo la produzione particolarmente abbondante 2011 e quella molto scarsa del 2012, l'anno scorso la produzione di pere è tornata nella norma, posizionandosi a un livello intermedio tra le due annate precedenti», afferma Pier Giorgio Lenzarini, presidente del settore ortofrutticolo di Confcooperative Modena e vicepresidente della cooperativa Agrintesa di Castelfranco Emilia. Vediamo l'andamento delle singole varietà. La Williams, in forte aumento, è ritornata vicina ai livelli del 2011, comunque superiore alla media degli ultimi cinque anni e con pezzatura inferiore alla media. In leggero aumento anche il quantitativo di Decana, mentre sono diminuiti quelli di Conference; per entrambe queste varietà si stanno registrando negli ultimi anni riduzioni rilevanti delle superfici coltivate, di conseguenza scendono i quantitativi. «Per quanto riguarda l'Abate, cioè la "regina" delle nostre pere, - prosegue Lenzarini - la produzione è stata nella norma: 20-25 per cento in più del 2012, ma 20 per cento in meno del 2011. Dopo un'annata 2012 in cui le quotazioni sono state particolarmente brillanti, la commercializzazione è partita con buone aspettative, anche se la situazione economica generale è peggiorata rispetto al 2012. Inoltre la conservazione del prodotto è più difficile alla luce del divieto dell'utilizzo dei principi attivi utilizzati in passato per la lunga conservazione». In questi primi mesi di commercializzazione si è registrata, soprattutto in Italia, una diminuzione dei consumi di frutta, in particolare di pere. Ne hanno risentito le quotazioni delle varietà maggiori come quantità (Abate e Kaiser), che sono diminuite e che preoccupano i produttori per la seconda parte di campagna. «Ci sono tuttavia anche segnali ottimistici per il finale, in quanto fattori climatici diversi hanno danneggiato la produzione della frutta nell'emisfero Sud, in particolare in Cile. Perciò – conclude il presidente del settore ortofrutticolo di Confcooperative Modena – da febbraio in poi si prevedono minori arrivi di pere, mele e kiwi rispetto agli anni scorsi, con conseguente maggiore spazio per le nostre pere».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

La cooperativa sociale sarà ospite domani a Uno mattina per lo spazio di approfondimento sui danni causati dall' alluvione -

Modena, 4 febbraio 2014

La cooperativa sociale Pomposiana di Modena sarà ospite a Uno mattina, lo spazio di approfondimento che il Tg1 dedica domani – mercoledì 5 febbraio - ai danni causati dal maltempo all'agricoltura. Il programma, che comincia alle 8.38 e dura dai 7 ai 9 minuti circa, vedrà ospite in studio a Roma (Saxa Rubra) il presidente di Confagricoltura Mario Guidi e in collegamento dalla sede Rai di Bologna il vice presidente della Pomposiana Giuseppe Vaccari, che racconterà quanto accaduto alla cooperativa e al territorio modenese. All'interno del programma è previsto anche un servizio della giornalista Caterina Laurenzi.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

Sta ottenendo grande successo la mostra di orchidee allestita dalla Solgarden, la cooperativa sociale di Sassuolo che, nata nel 1992 per offrire opportunità lavorative a persone svantaggiate, gestisce il garden di via Madre Teresa 5 -

Modena, 31 gennaio 2014 -

Fino al 9 febbraio si può ammirare da vicino uno dei fiori più affascinanti e misteriosi, adatto per esprimere un'ampia gamma di sentimenti, disponibile in molte forme e colori. La mostra, intitolata "Orchidee, che meraviglia", ospita rare orchidee appartenenti alla collezione privata di Aerado (Associazione emiliano-romagnola amici delle orchidee). I collezionisti di Aerado sono alla Solgarden anche domani sabato 1 febbraio - dalle 15 alle 18 e sabato prossimo 8 febbraio dalle 9 alle 12 per fornire consigli sulla gestione delle orchidee. Da segnalare anche che la cooperativa sociale Solgarden organizza, in collaborazione con Dinamica Formazione di Modena, un corso pratico per la potatura dei frutti; le lezioni si svolgono  sabato 1 febbraio - e sabato prossimo 8 febbraio. Info: Solgarden – tel. 0536811959 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Nonostante la crisi, ci sono cooperative che investono e lo fanno in montagna...

Modena, 31 gennaio 2014 -

Sono una dimostrazione che si può investire in montagna nonostante la crisi, i tre caseifici del Frignano, tutti aderenti a Confcooperative Modena, che spenderanno complessivamente oltre 450 mila euro per potenziare la commercializzazione del Parmigiano Reggiano attraverso i propri punti vendita.

Si tratta dell'Industria Casearia di Pievepelago, del caseificio sociale Casello di Acquaria di Montecreto e del caseificio Roncoscaglia di Sestola, i cui progetti saranno finanziati dal Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano con un contributo totale di 170 mila euro. «Le nostre cooperative accettano la sfida dell'impegno diretto e si mettono in gioco per superare la crisi che ha duramente colpito anche la montagna - afferma il presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco – Potenziare il confezionamento del formaggio significa da una parte migliorarne la commercializzazione, dall'altra agevolare il consumatore accorciando la filiera.Nello stesso tempo si intercettano gli appassionati di turismo enogastronomico interessati alle eccellenze del nostro territorio».

L'Industria Casearia di Pievepelago, l'unico caseificio rimasto attivo nell'Alto Frignano, investirà 235 mila euro per realizzare un centro di confezionamento a servizio del punto vendita e un'area per il ricevimento clienti e assaggi. Da sottolineare che tre anni fa la cooperativa ha speso 600 mila per realizzare un nuovo magazzino di stagionatura del formaggio che contiene 8 mila forme di Parmigiano Reggiano. Il caseificio Roncoscaglia di Sestola, invece, investirà 160 mila euro per costruire uno spaccio a forma di torre, sul modello dei caseifici di una volta, con una sala polivalente per la presentazione e assaggi delle produzioni tipiche. Infine il caseificio sociale Casello di Acquaria, che tra il 2010 e 2011 ha speso 1,2 milioni di euro per rinnovare magazzino e punto vendita, acquisterà una cella frigo e attrezzature per il confezionamento, con una spesa prevista di 68 mila euro.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)